La vera felicità…
Per tutta la vita, Severus
Piton non aveva fatto altro che immaginare come
sarebbe stata la sua vita se quel giorno, non fosse stato così pazzo da rompere
con le sue mani il suo rapporto con Lily. Nei sogni aveva visto tutta la loro
vita, il matrimonio, i figli tutto
quanto. Se non fosse stato per quel maledetto sbaglio., non avrebbe dovuto
tenerla a sé con un incantesimo e magari sia Harry che Lorien fossero
stati figli suoi.
E invece aveva dovuto guardarla tornare a Potter, dopo tredici anni di vita assieme,
era tornato alla realtà di colpo e i
sogni della notte erano diventato incubi ad occhi aperti anche il giorno.
No, lei non amava quel tipo. Non poteva
amarlo.
Eppure, li aveva visti, quella sera a Grimmauld Place, O meglio, aveva visto lei.
Potter che dormiva sul divano e lei seduta sul tavolinetto che lo osservava con
dolcezza dopo averlo coperto con un playd.
Quel sorriso, a lui non aveva mai
sorriso così.
-Perché lui?-
Lily lo aveva fissato sorpresa.
-Tu lo odiavi! Lo odiavi!-
Non era riuscito a trattenersi e lei lo aveva guardato come se fosse pazzo.
-Severus, ma che dici?-
-PER QUALE MOTIVO LO HAI SPOSATO!-
Lily lo aveva portato in biblioteca, chiuso la porta dietro di lei, ed
insonorizzato la stanza. Lo aveva fissato a lungo, poi aveva sospirato un - Io ti ho sempre amato Severus…- oh, quelle parole, se quel loro discorso si
fosse fermato a quella prima frase, lui sarebbe potuto essere felice per
sempre. Le si era avvicinato, ma lei aveva alzato la mano per trattenerlo -Ma non nel modo in cui vorresti tu…-
-Che cosa?-
Lo aveva ucciso , con quella sola frase lo aveva ucciso.
-Ti ho voluto bene. Ti voglio bene. Ti
amo e ti adoro, ma James è diverso.-
-In che modo è diverso?- Doveva dirglielo, doveva spiegargli che cosa aveva
quel tizio più di lui! Lui che l’aveva amata come un cane fedele per anni, lui
che l’aveva posta sopra ogni cosa da quando l’aveva vista per la prima volta…
-Lui è… - Lily si era stretta nelle
spalle con un espressione quasi intenerita, come un adulto che cerca di
spiegare ad un bambino per quale motivo il sole è giallo - …Tutto. L’amore che può essere spiegato non è vero amore.-
-Vero amore?-
-Sì Severus.-
-Vuoi dire che in qualsiasi modo fosse andata, avresti sempre scelto lui?-
Lily aveva annuito senza esitazione spostandosi per uscire
dalla stanza - Severus,
hai la felicità a portata di mano, per quale ragione ti ostini a non volerla
accettare?-
Felicità? Quale felicità?
Come poteva essere felice senza di lei…
-DANEEL WINIFRED PITON! -
Severus sobbalzò sopra il libro che teneva aperto
sulle ginocchia e guardò verso la porta del suo studio. Non si era ancora
abituato all’idea di avere due adolescenti in casa e ad ogni volta che facevano
un po’ di rumore si spaventava a morte. Si alzò, e piano andò ad aprirla. Vide sfilargli
davanti Charlie -Che succede?- gli
chiese e questo si volse a guardarlo inviperito.
-Di qualcosa a tua figlia…-gli
risposte questo e gli indicò il fondo del corridoio.
-Perché non posso uscire così!- Daneel battè un piede a terra
incrociando le braccia al petto.
-Perché quel vestito è troppo corto,
riesco a vederti le tonsille!-
La ragazza indossava un vestito color panna che le arrivava più o meno a metà coscia. Severus aggrottò le sopracciglia - E’ un po’ corto in
effetti.-
-Papà!-
urlò la ragazzina.
-Ecco vedi!- esclamò Charlie
indicando Severus - Anche papà lo dice, fila a
cambiarti!-
Riuscivano
a chiamarlo papà con una tale facilità…
Li seguì con lo sguardo
fino alla scala che dava al piano superiore della casa e poi si volse verso Hestia appena arrivata dalla cucina. - Una lite per un vestito un po’ troppo corto...- le disse e la
guardò arricciare le labbra in un sorriso -
E’ molto protettivo con lei…-
-Come ogni buon fratello deve fare…- si
volse per tornare verso la cucina.
[…La tua felicità Severus…Hestia ti vuole bene , così come i tuoi figli…
Dai loro una possibilità! Sii felice come meriti di essere…]
-Hestia.-
La donna lo guardò da sopra la spalla.
-Posso farti compagnia mentre …cucini?-
Hestia socchiuse le labbra in un espressione
sorpresa, poi gli sorrise - Certo.-
.,.,.,.,.,.,.,.
Sulle scale Charlie si
girò verso la sorella - Tu che dici?-
le chiese.
La piccola si strinse nelle spalle -
Speriamo, papà non è uno sciocco… Prima o poi capirà chi lo ama e chi no…- si
alzò - E se non lo capisce da solo,lo
aiuteremo noi… -
FINE CAPITOLO.
Perché
ammettiamolo, Severus meritava di essere felice
e non di vivere tutta la vita legato ad
una donna che non l’ha mai amato come lui desiderava …