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Autore: May_Z    25/08/2011    4 recensioni
Nuances, sfumature. Sono colori, colori che rappresentano un aspetto della vita di una persona.
Si tratta di una raccolta di flashfic (più o meno lunghe) nelle quali parlerò di una "sfumatura" del carattere di un personaggio abbinandolo ad un colore che, penso, lo possa rappresentare.
*Capitolo 1: Nero - Jenny Humphrey
*Capitolo 2: Marrone - Chuck Bass
*Capitolo 3: Oro - Nate Archibald
*Capitolo 4: Argento - Blair Waldorf
*Capitolo 5: Rosa - Dorota
*Capitolo 6: Giallo - Dan Humphrey
*Capitolo 7: Azzurro - Serena Van Der Woodsen
*Capitolo 8: Rosso - Eric Van Der Woodsen
*Capitolo 9: Viola - Vanessa Abrams
*Capitolo 10: Grigio - Lily Rhodes
*Capitolo 11: Bianco - Georgina Sparks
*Capitolo 12: Beige - Ivy Dickens
*Capitolo 13: Arancione - Juliet Sharp
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni
Capitoli:
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Autore: May_Z
Titolo: Oro
Personaggi: Nate Archibald
Timeline: 1x01 - Pilot
Introduzione: Una fitta di dolore giunse dalla sommità del polso; Nate sollevò accuratamente la manica e rimase agghiacciato, lo sguardo fisso su ciò che era stato la causa della gocciolina di sangue che ora scendeva lungo la mano.

 

 

 

 

 

3#

Oro

 

 

Nate entrò rapidamente in casa, altrettanto velocemente, raggiunse la sua camera e ci si barricò all'interno sbattendo involontariamente la porta.
Avanzando verso le ante già aperte dell'armadio inizio a svestirsi sfilando, pezzo dopo pezzo, tutti quegli indumenti che gli stringevano il collo, le spalle, le braccia; gettò la giacca nera sul letto, raggiunta pochi istanti più tardi dalla cravatta blu slegata frettolosamente.
Nate si passò una mano tra i lisci capelli biondo oro ed iniziò a slacciare la camicia inamidata, bottone dopo bottone, partendo dal tondino di madreperla più alto, quello che sembrava mozzargli il respiro.
Sfilata la camicia, il ragazzo introdusse una mano nell'armadio e subito incontrò qualcosa di più morbido, più caldo, più comodo; tirò fuori il maglione verde smeraldo e lo infilò, sentendosi finalmente a propri agio, l'aria libera di uscire dai polmoni, le spalle accarezzate dal soffice cotone.

Una fitta di dolore giunse dalla sommità del polso; Nate sollevò accuratamente la manica e rimase agghiacciato, lo sguardo fisso su ciò che era stato la causa della gocciolina di sangue che ora scendeva lungo la mano.
La spilla d'oro di Blair, la spilla d'oro che Blair aveva cucito su quel maglione perché avesse sempre il suo cuore sulla manica.

Nate si lasciò scivolare per terra, la schiena poggiata al fianco del letto, l'impronta di una risata senza gioia sulle labbra.
Ironico che avesse indossato quel maglione proprio quella sera, la sera in cui il passato era tornato a bussare scaraventandolo in un vortice di pensieri, dubbi e sensi di colpa. La sera in cui era tornata Serena, la ragazza che con una sola occhiata era in grado di far palpitare l'instancabile cuore di Nate.

Guardò attentamente la spillina dorata appesa al maglione; sentì una morsa attanagliargli il petto ripensando a quello che aveva fatto più di un anno prima, un lungo, lontano anno, ma che in quel momento sembrava trascorso in un battito di ciglia: il profumo di vaniglia e gelsomino della pelle di Serena, i suoi meravigliosi capelli biondi tra le sue mani, le loro labbra sigillate in un bacio che profumava di vino e vergogna.

Nate si guardò intorno, leggermente spaesato nel rivivere quei momenti così piacevoli, così dolorosi, così... sbagliati.
In quel momento si rese conto di essere sdraiato sul letto, incurante degli abiti spiegazzati che ancora si trovavano sotto il suo corpo stanco. Voleva dormire, riposare, dimenticare, ma comprendeva perfettamente quanto quest'ultimo desiderio fosse impossibile.
Alzò il braccio ancora fasciato nel maglione fino a che la spilla d'oro non inizio a pendere sfiorando quasi la sua fronte aggrottata; improvvisamente, come se fosse la conseguenza di qualche insolito incantesimo, il viso di Blair comparve davanti ai suoi occhi, lo sguardo colmo di tenerezza, il sorriso ingenuo e sincero stampato sul volto dai lineamenti eleganti, la flebile voce che gli sussurrava: Nate Archibald, sempre stato, sempre sarà.

La spilla d'oro fluttuava ancora davanti ai suoi occhi; quello stesso oro che, al polso di Nate, pesava come un macigno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell'Autrice
Nate, Nate, Nate... Ecco qui il capitolo su di lui; non ho ancora capito se a piacermi sia il personaggio oppure sia colpa della mia spassionata adorazione per Chace Crawford; mah!
Qui non ho note particolari, penso sia abbastanza chiaro il momento in cui ho voluto ambientare la fic.
Lo so, anche questa volta compare Blair: che volete farci, essendo il mio personaggio preferito non riesco a non inserirlo!
Ringrazio chi ha recensito i due capitoli precedenti, chi ha inserito la mia raccolta nelle Seguite e nelle Preferite, e anche chi ha semplicemente letto!
In attesa del prossimo, ditemi che ne pensate di questo capitolo!
M.

  
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