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Autore: Mapi    25/08/2011    2 recensioni
Un incontro inaspettato tra Draco ed Hermione. Cosa sarà successo tra loro? scopritelo...
"Accompagnò di nuovo il suo drink alla bocca, lo assaggiò e quasi si strozzò perché la ragazza che piroettava era Hermione Granger."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Inaspettato....                                                                                             Inaspettato


Le onde del mare si infrangevano placide sul bagnasciuga di quella spiaggia sconfinata, rese rosse dal sole che,ormai prossimo al tramonto si smorzava in esso.  Gli ombrelloni erano chiusi e un'altra giornata volgeva al termine.
Era Estate e tutto intorno lo ricordava: il caldo,l’odore di salsedine, le camminate in spiaggia,il divertimento che caratterizzava quel posto,il cielo limpido,i divanetti in vimini e i fiori che risplendevano nei loro colori sgargianti.
Lui se ne stava li con uno di quei  cokteil in mano,in uno di quei divanetti godendosi l’atmosfera e lasciando scivolare via la giornata pesante appena vissuta.
Le gambe fasciate da un morbido pantalone nero di lino erano accavallate, portò il bicchiere alla bocca e sorseggiò la sua bevanda lasciando vagare lo sguardo. Una mano elegante spostò un ciuffo di capelli biondi che erano caduti sull’occhio.
Vi era molta gente,i passi erano rumorosi su quelle tavole a limitare della spiaggia; c’era chi passeggiava e chi beveva qualche drink  serviti con un coloratissimo ombrellino.
Intorno la serata prendeva  vita, ospiti ballavano sul sottofondo musicale che il pub offriva.
Non lontano da lui una piccola folla ballava più animatamente, dei ragazzi con poche ragazze,notò subito lui. Ciò catturò la sua attenzione,cosa poteva esserci di così attraente da spingere così tanti a muoversi su quella canzone che a suo parere era pressoché accettabile,come tutte le canzoni babbane dopotutto?
Come per rispondere alla sua domanda alcuni di loro si spostarono per aprire davanti ai suoi occhi il corpo di una ragazza castana dai lunghi capelli ricci che si muoveva in modo sensuale,ma non provocante dovette ammettere,in pista. I suoi fianchi ondeggiavano a ritmo tenendo le braccia alte,come a voler simulare il movimento delle onde. Indossava un vestito bianco aderente nel busto e morbido sulle gambe che le lasciava scoperta i polpacci e le caviglie. Molti corteggiatori gli danzavano intorno,qualcuno un po’ più audace le sfiorava una mano o cercava di incrociare il suo sguardo ,ma  lei non sembrava dare confidenza a nessuno,semplicemente ballava.
Lui dovette ammettere di sentirsene attratto,quella ragazza non l’aveva vista in faccia ma  quel lato che aveva studiato non faceva presagire niente di sgradevole dopotutto. C’era qualcosa di familiare però,come se la conoscesse, come se avesse già visto quel corpo. Si mise a sedere più sollevato per poter osservare meglio e scorgere finalmente il viso della ragazza.
Accompagnò di nuovo il suo drink alla bocca, lo assaggiò e quasi si strozzò perché la ragazza che piroettava era Hermione Granger.
   


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Il  vento era cambiato,adesso una brezza marina volava tra tutti i presenti a quel party e  Lei voleva solo ballare.
Non aveva salutato nessuno,anzi non si era nemmeno  premurata di vedere se qualcuno dei presenti fosse o meno un conoscente,non aveva preso neanche da bere,aveva solo lasciato che la musica dettasse i suoi passi e la prendesse.
La prima volta che era stata ad una festa aveva scoperto di essere abbastanza brava e che danzare la divertiva. Si poteva lasciare andare , si sentiva libera .Ma non era solo questo,quando ballava si sentiva bella e a giudicare da come i ragazzi le si strinsero attorno forse lo pensavano anche loro. A quale donna non piace essere corteggiata?
Sollevò le braccia,iniziò a far ondeggiare i fianchi a tempo. Spostò i capelli dietro le spalle,lasciando che quelli come una cascata le scivolassero sulla schiena. Si sentiva osservata ,ma non le interessava veramente,la divertiva si,ma niente di più. I raggi del sole,ormai quasi spenti, le accarezzavano il corpo rendendo la sua danza ancora più sensuale per il gioco di luci che creavano.
Un ragazzo tentò di afferrarle la mano ,ma lei abilmente scivolò via facendo qualche passo indietro per non dargli più la possibilità di toccarla. Un cameriere gli passò davanti e la ragazza afferrò al volo un bicchiere con un cocteil fresco,quella musica faceva si ballare,ma metteva sete, dopotutto era estate e nonostante fosse all’imbrunire ancora faceva caldo. Sollevò il bicchiere e bevve un lungo sorso dissetante. Finalmente la tensione scivolava via,il suo lavoro quel giorno gli aveva portato via tanto tempo ed energie.
Il suo incarico presso il ministero  della magia alle volte risultava un po’ più faticoso di come se lo aspettava,ma ne valeva la pena,e non da ultimo poteva esprimere il suo talento da sola,adesso era solo lei e nessuna guerra da combattere se non giornalmente quella con il suo nuovo incarico.
Si guardò un po’ intorno,il pub era molto elegante tra i divanetti di vimini tende bianche a baldacchino gonfiate dal vento rendevano l’atmosfera molto suggestiva. Alcune candele accese qua e la mandavano un buonissimo odore di citronella che si mischiava al sapore del sale del mare.
Scrutò qualche viso,ma nessuno che l’attirasse. Una strana sensazione le fluì nel corpo,come un brivido forse. La bizzarra sensazione che qualcuno la stesse osservando molto attentamente per quella percezione  che i babbani chiamano sesto senso. Incuriosita dunque iniziò a girare un po’ su se stessa lentamente,così da avere la visuale perfetta.
Accompagnò  di nuovo il suo drink alla bocca, lo assaggiò e quasi si strozzò perché la persona che la scrutava era Draco Malfoy.
Rincontrarsi  in un luogo così lontano da Londra,visto che proprio li si erano evitati come la peste era per lo meno strano. Dopo la fine della loro relazione,o meglio dopo il loro tortuoso incontrarsi, scontrarsi e sesso fantastico,nessuno dei due aveva cercato l’altro. Ma poi perché era finita? Ma certo:  non volevano parlare di sentimenti. Perché per lui i sentimenti erano un punto debole e per lei erano indispensabili come l’aria.
Questo in effetti poteva essere un problema.  E poi c’era anche quel motivo.
Forse dovevano solo lasciarsi andare,forse dovevano solo vivere,viversi. Se lei magari avesse potuto dimenticare.
Draco la osservò ancora un po’ prima di decidersi a muoversi,Hermione  si immobilizzò sulla pista combattuta tra l’andargli incontro o voltargli le spalle e scappare il più lontano possibile da quel luogo,da lui Magari non scappare,lei non era una vigliacca,lei era una grifondoro,m allontanarsi. E mentre lui le si avvicinava le poggiava le mani sui fianchi costringendo questi a muoversi e ballare con lui in pista la voglia di distanziarsi si fece sempre più impellente.
< Ciao > la salutò sfacciato con il sorriso strafottente che lei aveva sempre amato e detestato in egual maniera.
< Malfoy che ci fai qui? > fu la sua risposta.
< Sempre scontrosa Granger,non potresti prima salutare? > non si vedevano da sei mesi, non parlavano da allora, e già litigavano.
Era sempre stato così tra loro. Fin dall’ inizio.

< Lasciami > gli urlò Hermione strattonando il braccio che Draco teneva stretto.
< O no non te la caverai così >
Iniziava così uno dei loro litigi.
< Vattene voglio stare sola >
< Non posso > disse Draco abbassando il capo. < Voglio solo sapere se stai bene. >
< No,non sto bene,sei soddisfatto? Mi prendi mi giri mi baci quando vuoi ,tu sei tu,io non mi fido,non so se mai riuscirò a farlo,
tu mi disprezzi e io …  e  tu non fai che guardarmi >
< Io non ti guardo,non ti guardo >
< Tu non fai che guardarmi,mi osservi,io avevo dei progetti,ero riuscita a trovare il mio equilibrio dopo questa dannata guerra e poi arrivi tu. Smettila. >
< Tu credi che io lo faccia apposta? Credi che non voglia far finta che non esista quando mi passi accanto in quel maledetto ufficio e lasci il tuo profumo ovunque?credi che non preferire guardare qualcun’altra basta che non sia tu,tu che ho sempre creduto di odiare,mezzosangue,filobabana ,amica di Potter. >
< Dammi della puttana e sono al completo > sputò Hermione  al sentire quelle parole.
< Sai cosa intendevo,lo pensi anche tu di me, pensi anche tu che io sia il contrario di quello di cui hai bisogno. >  Era stato dolce e carezzevole come per volersi scusare. Draco le si avvicinò di nuovo  e la costrinse con le spalle al muro.
< E allora arrendiamoci . Non siamo fatti per stare insieme >  sospirò le rassegnata.
Ma a quella distanza con il viso arrossato e i capelli arruffati per la loro discussione lui non poté  far altro che baciarla e lei per la prima volta non fece resistenza.
Le mani di lui le afferrarono il viso e la attirarono più profondamente verso di se,lei  fece scivolare le mani sulle spalle del ragazzo strattonò via la giacca che finì a terra,subito la prese in braccio facendo in modo che le gambe di lei gli si avvinghiassero alla vita. La lasciò a sedere su una scrivania, le tirò indietro i capelli infilandoci una mano dentro e facendole esporre il collo ai suoi baci, che dal collo scesero verso il suo seno ancora coperto dalla camicetta che portava. I baci erano frenetici e quella frenesia si spense solo dopo aver fatto l’amore. Per la prima volta. Perché alle volte ,nonostante tutte le migliori intenzioni e propositi il destino vince comunque.

Erano mesi che non la toccava , ma non ne aveva potuto fare a meno. Da quando si erano lasciati non aveva smesso un attimo di desiderarla,neanche per un minuto,neanche per un istante. Ogni notte aveva sognato di poterla avere con se,per se.
<  Ciao che ci fai qui? > ripetè  Hermione come faceva sempre quando non otteneva risposta.
<  Vuoi veramente saperlo? Magari sono in vacanza >  la provocò lui.
< In vacanza? >
< Ma dobbiamo parlare proprio di questo? >
< E di cosa vorresti parlare Malfoy? >
< Del fatto che magari  il tuo orgoglio è più elevato della tua preziosa torre di grifondoro? >
< il mio orgoglio? Che faccia tosta che hai. >
< Una bellissima faccia tosta  >
il disappunto di Hermione crebbe, ma non rispose ancora,si limitò a osservarlo. Era bello come ricordava e come i suoi sogni la tormentavano.

 Erano insieme,una cosa che succedeva spesso in quel periodo,distesi sul letto a godersi un dolce risveglio,fatto di coccole e baci. Stare sotto il piumone era gratificante visto il freddo ,e starci abbracciati era il massimo.
La sveglia aveva già suonato ma nessuno dei due aveva intenzione di darle retta e quella presuntuosa si era fatta sentire di nuovo.
< O no,non voglio alzarmi. Non voglio andare a lavoro, si sta bene qui.> si era lamentato lui spegnendo quella traditrice.
< Ma purtroppo dobbiamo se non vogliamo essere licenziati. > rispose lei ligia al suo senso del dovere.
< Ma non ci licenzieranno se faremo tardi una volta. > riabbatté lui .
Hermione rise e fece per alzarsi ma le braccia di Draco la rimisero giù tra le coperte,tra le sue braccia.
< Sai cosa mi farebbe sentire meglio? > gli sussurrò baciandole il naso.
< No. > fece finta di non capire lei.
< Un minuto folle di sesso. >
< Ma sai pensare solo a quello? >
< Tra qualche secondo sarai il mio unico pensiero,non essere gelosa. >
E la risata di lei si spense in un suo bacio.

Ormai erano immobili al centro della pista.
< Come stai? > chiese Draco spezzando il silenzio.
< Bene > rispose subito lei. Mentiva a se stessa e a lui,ma la verità feriva maledettamente.
Ormai viveva, ma all’inizio della fine della loro relazione non era stato facile farsi scivolare tutto addosso.
C’era solo il lavoro e tutto ciò che potesse tenere impegnata la mente ed evitarle di pensare a cosa fosse successo.
Ma adesso,stretta a lui, era impossibile non pensarci.  Draco se ne era andato,aveva mollato proprio mentre la loro relazione poteva diventare seria ed importante.
< Tu te ne sei andato > disse Hermione come risposta a tutto quello che stava provando.
Lui abbasso lo sguardo ed era la seconda volta che lo faceva davanti a lei.

< Mi stai lasciando? > sussurrò Hermione.
< Non vedi,non vedi che siamo nella stessa stanza ma c’è distanza tra di noi? > le disse Draco guardandola dritta negli occhi.
< che non ho messo io… >
<  Le cose sono andate così  > continuò lui.
<  No,questo non te lo lascio dire. > Hermione  alzò la testa di scatto adesso era infuriata  < Come ti permetti di parlare così. Sei tu,sei tu che stai scappando,che non vuoi lottare. Non vuoi neanche sapere come sono andate le analisi,tanto sei codardo. >
<  Non sono pronto per tutto questo,non sono pronto a diventare padre.  >
<  Ecco finalmente ciò che ti preoccupava. Non sono incinta,il medimago me lo ha confermato.  E adesso esci da questa casa e non farti più vedere. >
< Come non sei incinta?Ma quel test babbano che hai fatto diceva di si. >
< No,non lo sono e tu sei un vigliacco e io non posso avere nulla a che fare con te. > 
Draco abbasso lo sguardo colpevole e scivolò via dalla porta ,da lei e da quel rapporto.

< Non avevo scelta. >
< Si che ce l’avevi,potevi prendere me, scegliere me ed amare me e non solo te stesso. Potevi fare un passo in avanti verso di me invece ti sei voltato e sei andato via.  >
< Lo so ho mollato. >
< Signore e signori Draco Malfoy ammette di aver sbagliato,è un grande giorno… > enunciò  Hermione con fare teatrale.
< Lo sapevi quando ti sei messa con me che io sono uno che fugge >  ribadì Draco.
< E io sono una che combatte. Non abbiamo futuro. >
<  Da quando abbiamo rotto…  > iniziò il ragazzo.
<   No, da quando te ne sei andato > lo corresse lei.
< Ok, da quando me ne sono andato mi sento come se mi muovessi a rallentatore e il resto del mondo invece va a mille.  > strano era come si sentiva lei,ma questo non glielo avrebbe mai detto,ovviamente.
Lui allentò la presa ma non la lasciò. Non voleva più lasciarla. < Non sto bene Hermione e neanche tu stai bene è inutile che menti.  > concluse poi.
<  E ‘ finita Draco. E hai messo tu il punto. > rincarò la dose lei.
Adesso stavano l’uno di fronte all’altro senza più toccarsi,guardandosi dritti negli occhi. Scrutando ogni minima ed  impercettibile emozione che passava dai loro volti.
Draco accennò un sorriso e le si avvicinò lentamente,i loro respiri si unirono. Quando fu abbastanza vicino da strappargli un bacio lei chiuse gli occhi e si allontanò leggermente. Ma lui non demorse si abbassò alla sua altezza e la baciò e lei non si scansò. Il loro bacio fu lento, dolce.
Il ragazzo sollevò una mano e spostò i capelli che le coprivano il viso,
si staccò per un secondo e le disse  < Era il bacio dell’addio. > 
 Ma non smise di baciarla ed Hermione non si distaccò.
Avvolte è necessario fare la cosa sbagliata,commettere un grande errore  per capire qual è la cosa giusta da fare,però forse è l’unico modo per capire chi si è realmente.
Lui l’amava e glielo avrebbe dimostrato.
Ma questa è un’altra storia.


Angolo scrittrice:
Questa one-shot nasce per il concorso dell’estate,ma visto che non sono arrivata a concluderla per i termini stabiliti decido di pubblicarla così per puro divertimento e piacere di postare un qualcosa,visto che non lo faccio da un mare di tempo. E’ proprio questo che mi sfugge,il tempo. Spero di riuscire a continuare e finire l’altra mia storia,giuro che lo farò anche se ancora non ho chiaro il quando. Quindi siate clementi  e aspettatemi se vi va. Intanto gustatevi questo scritto,che magari un giorno sarà una vera e propria storia,ma che al momento è solo un piccolo sclero di una pseudo scrittrice. Se vi facesse piacere fatemi sapere cosa ne pensate.
Buona lettura. Un bacio Mapi.

   
 
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