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Autore: Kumiko_Walker    25/08/2011    3 recensioni
- TE LA FARO’ PAGARE! - urlò Komui, portato via dai due esorcisti, per evitare che qualcuno venisse assassinato.
E fu in quel momento che l’inferno di Allen iniziò.
[AllenxLenalee]
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Allen Walker, Komui Lee, Lenalee Lee | Coppie: Allen/Lenalee
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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My Sons
 
Allen Walker era super felice quando seppe della notizia: la sua amata Lenalee aspettava un bambino da lui!
Era da qualche settimana che la cinese aveva uno strano mal di pancia e si sentiva male.
Così, dopo le mille lamentele dell’albino, Lenalee si decise a farsi visitare dalla Capo-Infermiera.
- Lenalee, cara, tu aspetti un bambino! - aveva detto, con un sorriso.
Allen abbracciò la ragazza.
Era da un po’ di tempo che i due avevano una relazione segreta, ma ora non avevano motivo di nascondersi!
Dopo la felicità iniziale, Lenalee si rabbuiò.
- Come lo diciamo a mio fratello? - chiese, prendendo tra le mani un lembo della giacca dell’albino.
- A questo non ci avevo pensato - Allen si grattò la testa e fece un sorriso nervoso.
- Chissà cosa farà quando lo scoprirà… - aggiunse, sentendo un brivido lungo la schiena.
- Lenalee, stai bene?! - la porta venne sbattuta violentemente, ed un Lavi piuttosto preoccupato apparve da dietro la porta.
- Sì, lei sta bene, ma io lo sarò per poco - rispose Allen, sorridendo.
L’apprendista Bookman non capì.
- Aspetto un bambino Lavi, da Allen - Lenalee arrossì mentre diceva quelle parole, stringendo la mano dell’albino.
- CHE - un ragazzo molto seccato entrò nella stanza.
- Kanda! - ringhiò Allen, mettendosi sulla difensiva.
- Non credevo che avresti messo le mani addosso a Lenalee - disse Lavi, sorridendo, e mettendosi in mezzo tra i due esorcisti, che si stavano per ammazzare a vicenda.
Cadde un silenzio imbarazzante.
Kanda mise una mano sull’elsa di Mugen, pronto a difendersi, in caso di rissa.
Sotto ad ogni aspettativa, Allen si limitò ad arrossire, e a stringere la mano di Lenalee.
- Come la mettiamo con Komui? - chiese distrattamente Lavi.
- Glielo diremo dopo - la cinese sorrise, anche se in realtà era molto nervosa.
- Lenalee, cara! Ho sentito che non ti sei sentita bene! - si parla del diavolo e spuntano le corna. Il fratello della ragazza entrò nell’infermeria, sbattendo Lavi contro un muro e Kanda contro una barella.
- Per curarti userò il mio nuovissimo “Komurin Medico”, che ho inventato toglierà il tuo fastidio in un attimo - disse, premendo un tasto, e facendo uscire un Robot, grande quanto lui.
Poi il supervisore notò che la mano della sua amata sorellina era stretta a quella dell’esorcista albino.
- COME OSI TOCCARE LA MIA AMATA LENALEE?! - dal nulla tirò fuori un trapano gigante, pronto ad uccidere Allen, che fece una faccia terrorizzata.
- NO, FRATELLO! - la cinese si mise tra i due, facendo una faccia arrabbiata - se lo tocchi con un dito, giuro che non ti perdonerò mai! - urlò.
- Ma… mia dolce Lenalee… - Komui si sentì cadere il mondo dopo l’affermazione della ragazza.
- Dai Lenalee, calmati - disse Allen.
- IO SONO CALMA! - gridò, ancora più forte, stringendo i pugni.
- Cosa succede, mia dolce Lenalee?! - chiese il supervisore, mettendo via il trapano e facendo sparire il “Komurin Medico”.
- Mi dai sempre fastidio! Tu con il tuo complesso della sorella, mi hai stufato! Fammi vivere la mia vita, accidenti! Io mi sono innamorata di Allen e aspetto un bambino da lui, lasciami in pace! - disse tutto quello in fretta e furia, per poi calmarsi di botto, non credendo a quello che aveva appena detto.
- Bambino?! - Komui sussultò a quella parola, poi lanciò uno sguardo assassino verso ad Allen.
- COME HAI OSATO METTERE LE MANI ADDOSSO ALLA MIA DOLCE LENALEE?! - grazie ad un poderoso intervento di Lavi e Kanda, l’albino riuscì a non finire a pezzi.
- TE LA FARO’ PAGARE! - urlò Komui, portato via dai due esorcisti, per evitare che qualcuno venisse assassinato.
E fu in quel momento che l’inferno di Allen iniziò.
 
Passò una settimana da quando Lenalee aveva dato la “magnifica” notizia a Komui.
Ad Allen non era ancora successo nulla, ma aveva un brutto presentimento…
Si avvicinò al bancone di Jerry con timore.
- Il solito - disse, guardandosi intorno.
Appena tutto il cibo che aveva ordinato fu pronto, lo prese e lo portò al solito tavolo, e si sedette.
- AHI! - urlò, alzandosi di scatto, e trovando una puntina inchiodata al suo sedere.
- Ma che cav… - poi all’albino ritornò in mente cosa aveva detto Komui una settimana prima, quel “TE LA FARO’ PAGARE!” gli stava girando nella testa.
- MUAAAA! - la voce del supervisore si sparse per tutta la sala mensa.
Allen si girò di scatto e la cosa che vide non gli piacque affatto.
Komui era seduto sopra ad uno dei suoi aggeggi maledetti (Komurin) a ridere come qualcuno posseduto dal diavolo in persona.
- TE L’AVEVO DETTO CHE TE L’AVREI FATTA PAGARE! - urlò lui, premendo un pulsante rosso.
Una trivella gigante sbucò dalla testa di Komurin e il robot si avvicinò pericolosamente ad Allen, che non ci pensò due volte a darsela a gambe.
Il povero albino non poteva usare l’Innocence a causa di una ferita subita nell’ultima missione.
- BRUTTO IDIOTA CON IL COMPLESSO DELLA SORELLA! - un urlo pieno di rabbia entrò nelle orecchie del povero supervisore, che fermò la sua macchina distruttiva.
Vide Kanda con in mano Mugen, Lavi con il suo fighissimo martello in mano e Lenalee con i Dark Boots attivati. Tutti e tre aveva una faccia piuttosto incazzata.
- Nii-san, ti avevo avvertito - la cinese si portò a qualche metro di altezza, per poi buttarsi contro la testa di Komurin, distruggendola.
- Komui, non prenderlo come un fatto personale - disse l’apprendista Bookman, spiaccicando il robot.
Infine Kanda mormorò un “CHE!” e tagliò a fette l’aggeggio infernale.
Alla fine Komui le prese di brutto e fu legato ad una sedia.
- Io volevo solo la mia dolce Lenalee per me - pianse lui - perdonami! - in qualche modo si mise in ginocchio.
La cinese sorrise.
- Va bene, ma devi promettermi che non tenterai più di uccidere Allen - fu straordinario come Lenalee cambiò carattere in così poco tempo.
Tutti risero (Kanda accennò un sorriso), notando lo stato pietoso in cui si trovava il supervisore, legato ad una sedia, con gli occhiali rotti e un casino di ferite sul viso.
 
4 anni più tardi…
La guerra era finita, e tutti vivevano insieme.
- Allora vi spiego come barare a poker, devi nascondere le carte nelle tasch - un pugno sferrato sulla testa di Tyki gli fece smettere la sua spiegazione.
- COSA DIAVOLO STAI INSEGNANDO AI MIEI FIGLI, TYKI MIKK? - l’urlo di Allen lo udirono perfino in Cina (infatti molti cinesi si chiesero se fosse stato l’urlo di una divinità arrabbiata).
- Ma papà! Era interessante! - protestò il bambino. Aveva i capelli verdi corti, gli occhi verde scuro, il naso piccolo, le labbra sottili, i lineamenti dolci e morbidi, indossava una camicia bianca e dei pantaloni marroni. Neah Walker era il nome di questo bambino, scelto da Allen, in onore di suo zio, il Quattordicesimo.
- Io non ci trovo nulla di interessante - borbottò l’altra, seduta a fianco di Neah. Era una bambina dagli occhi color topo, grandi e pieni di vita, con i lineamenti dolci, i capelli bianchi legati in due code ordinate, che le davano un’aria simpatica ed energica. Indossava un vestito pieno di merletti color panna e tra le mani aveva un coniglietto rosa.
- Ellen-chan! - una voce fece girare la bambina, che allargò il sorriso.
- Lavi-sama! - urlò lei abbracciando il giovane Bookman, che la prese in braccio.
Ellen adorava Lavi, anche se ora si chiamava Bookman, ed il sentimento era ricambiato, infatti il fantastico coniglietto rosa glielo aveva regalato il ragazzo. La bambina chiamava Lavi con il suffisso “-sama”, grazie a questo si poteva intuire fin da subito il grande attaccamento di Ellen verso Bookman.
Lenalee rideva osservando quello spettacolo, sorseggiando un the insieme a Road e Miranda.
Nessuno poteva ancora crederci: non c’erano più Noah, nessuna Innocence e nessun Akuma.
Tutto era tornato alla normalità.
Era divertente vedere come Allen rimproverava Tyki, Ellen in braccio a Lavi, Neah che giocava a poker contro Komui (ovviamente quest’ultimo perdeva sempre).
Qualcuno potrebbe dire che la normalità era noiosa, ma non era assolutamente vero.
Avere un marito e due adorabili figli era la cosa più bella che a Lenalee fosse capitata. Già, stare in famiglia a divertirsi, la cinese, solo pochi anni prima, avrebbe creduto che questo suo desiderio sarebbe stato impossibile da realizzare. Ma ora si ricredeva.
Amare una famiglia era una cosa stupenda.
 
 
Note dell'autrice: un piccolo sclero. L'idea mi era subito venuta, e siccome in questo periodo sono piuttosto stressata ho deciso di scrivere questa One-Shot! Io amo le LenaleexAllen! Ci ho messo mezz'ora per decidere i nomi di Ellen e Neah! (anche se gli avevo già deciso nella Fan Fiction "Promessa").
   
 
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