L’arrivo

(Orari ed emozioni)

Drrrriiiiiiiiin, drrrrrriiiiiiiiiin…

Entrambi pensarono che fosse destino che venissero sempre interrotti ma infondo forse non avevano mai scelto il momento giusto.

“Beckett” Rispose la detective prendendo il cellulare dal tavolo.

“Ehi Kate, sono Crystal! Senti, Anna prenderebbe l’aereo che arriva alle 8.30 am se per te non è un problema.” La informò l’amica.

“Ma scherzi? Va benissimo!” Rispose felice la detective.

“Un’ ultima cosa…” Continuò timidamente Crystal.

“Certo, dimmi.” Disse ancora ignara Kate.

“Posso far leggere ad Anna le nostre lettere?”Chiese allora Crystal.

“Sì, però…” Acconsentì la detective.

“Ho capito. Tranquilla, sarà muta come un pesce.” La rassicurò.

“Grazie, ci sentiamo.” Salutò Beckett.

“Ciao.” Si sentì rispondere dall’altro lato della cornetta.

“Allora?” Chiese Castle impaziente.

“Arriverà tra due giorni con l’aereo che atterra alle 8.30 am.”

“Bene, solo una domanda.” Cominciò Rick.

“Spara.” Lo invitò a continuare Kate.

“Dove la tieni durante il lavoro sul campo?”

“… a questo ancora non avevo pensato.” Disse la detective cominciando a riflettere.

“Potrebbe stare a casa mia se dovessimo fare lavori lunghi.” Propose lo scrittore.

“Grazie, Rick.” Disse la detective sorridendo e abbracciandolo.

DUE GIORNI DOPO;AEROPORTO

“Il volo diretto proveniente da Catania è in arrivo al gate 2.” Annunciò una voce metallica all'altoparlante.

“Sbrigati Castle, non arriveremo mai se cammini così lento!” Disse la detective invitando lo scrittore ad accelerare.

“Uff... ma dobbiamo proprio correre così?” Esclamo Castle da qualche metro più indietro facendo fermare e voltare la detective.

“Andiamo Castle! Dai che ti fa bene, almeno farai scalare un po' quella pancia!” Lo prese in giro Beckett.

“Perché, secondo te ho la pancia? Guarda che questi sono tutti muscoli!” Rispose lo scrittore offeso.

“Sì sì, continua a sognare Castle. Adesso però sbrighiamoci sennò non troviamo più ne Anna ne Crystal.” Lo spronò la detective.

“Va bene. Guarda, quello è il gate 2.” Le fece notare lui indicando un punto poco lontano da loro.

“Vedo che te ne sei accorto, intelligentone! Là ci sono Anna e Crystal.” Esclamò la detective indicando un punto davanti a loro.

“Ciao Kate!” Salutarono Anna e Crystal una volta che la detective e lo scrittore si furono avvicinati.

“Anna, Crystal, lui è Castle. Mi segue nelle indagini per prendere spunto per i suoi libri.” Lo presentò Beckett sorridendo.

“Io sono Crystal, piacere.” Si presentò la donna.

“Piacere mio” Rispose lo scrittore per poi rivolgere l'attenzione alla ragazza vicino a Crystal, fino a quel momento rimasta un po' in disparte.

“Io sono Anna, piacere.” Disse poi la ragazza volendo comunque presentarsi.

“Piacere mio. Certo che hai fatto un bel viaggio dall'Italia.” Osservò lo scrittore sapendo che i tempi di percorrenza di quel tratto non erano affatto brevi.

“Sì, in effetti è un po' lunghino come viaggio.” Rispose la ragazza pensando che aveva passato tutto il viaggio a fremere per l'eccitazione in silenzio per via delle persone nel resto dell'aereo che dormivano.

“Allora? Che facciamo, andiamo o dobbiamo rimanere qui per tutto il giorno?” Disse la detective scherzando ma comunque invitando a muoversi il resto del gruppo. Quando ricevette un segno d'assenso dagli altri si rivolse all'amica:

“Crystal, tu che fai, vieni con noi?”

“No, grazie. Devo scappare, ho un impegno di lavoro e poi devo andare a Los Angeles. Ci vediamo!” Si giustificò la donna dispiaciuta per non poter passare ancora del tempo con quell'allegro gruppo.

“Dove andiamo?” Chiese la ragazza curiosa.

“Diciamo che prima passiamo a casa mia a posare la tua valigia e poi andiamo al distretto.” Spiegò la detective.

“Non ho afferrato la seconda parte.” Disse Anna un po' confusa.

“Diciamo che andiamo dove lavoro io.” Spiegò più chiaramente la donna.

“Aaaah. Sì sì, ok. Ho capito.” Rispose la ragazza come a volerla chiudere lì.

I tre entrarono in macchina e Anna si stupì che guidasse la detective ma si disse che avrebbe chiesto spiegazioni a riguardo più tardi, in quel momento voleva solo vedere la città dei suoi sogni: New York.

NOTE DELL'AUTRICE: eccomi di nuovo! Per prima cosa ringrazio tutte quelle che hanno recensito i capitoli precedenti e anche quelle che vorranno recensire questo capitolo.

Ringrazio di cuore laureta1387 perché molto probabilmente sarei rimasta ferma ancora per un bel po' se lei non mi avesse chiesto di continuare.

Ma soprattutto ringrazio tantissimo Amy Wendys per la sua squisita consulenza.

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cucciola99.