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Autore: DropDead    26/08/2011    6 recensioni
Strawberry: -Faccio ogni notte lo stesso sogno: sono in piedi circondata dal buio,non vedo niente. Sento solo una voce lontana che mi chiama,che urla il mio nome più volte fino a farmi svegliare. In quella voce c'è..disperazione,tristezza. Vorrei avvicinarmi,ma non capisco da dove proviene né a chi appartiene,è troppo lontana. Ogni notte la sento e non riesco a capire cosa possa significare-
E' passato un anno dalla battaglia,ma Strawberry non sta vivendo quella vita serena e spensierata che tanto immaginava. Le manca qualcosa. O meglio,qualcuno.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi tornata :)
Sì lo so,sono stata senza far niente per un po',e vi chiedo scusa.. ma con l'inizio della scuola che si avvicina sempre di più,sono stata davvero impegnata. Chiedo venia!
Il capitolo era in cantiere già da un po',semplicemente non avevo il tempo di pubblicare oppure me ne dimenticavo XD chiedo doppiamente venia!
Ad ogni modo,eccomi,ce l'ho fatta,capitolo twenty two :)
Alla prossima!
Fatemi sapere cosa ne pensate^^




-Una festa?- chiese stupita Strawberry,all'uscita di scuola. Lei e Lory erano state raggiunte da Mina,che avrebbe iniziato gli studi privati più avanti,e Paddy,che aveva terminato il suo primo giorno di scuola media. Erano tutte molto stanche,ma d'altronde avevano un compito da rispettare.
-Sì- rispose Lory,cercando di apparire convincente. -Per festeggiare l'inizio di un nuovo anno scolastico e la riapertura del Cafè,che ne dici?-
-La prima cosa non la condivido affatto- borbottò la rossa. -E in più non c'è nemmeno Pam-
-Pam ci raggiungerà più tardi,ora ha un set fotografico- spiegò Lory. -Ti pregooo- aggiunse poi facendo gli occhi dolci.
-Dai,Strawberry!- Anche Mina cercò di convincerla,ovviamente essendo stata avvisata pure lei da Lory sul fatto che l'amica non dovesse tornare a casa. -Non fare la solita guastafeste-
-Sarà divertente!- aggiunse felice Paddy.
-Va bene,va bene- si arrese Strawberry. -Chiamo mia madre e le dico che rientro più tardi-

Tart si sedette sul comodo letto rosa,incrociando le gambe. -Secondo me,abbiamo fatto una grande cavolata- borbottò guardando l'amico.
-Mi pareva che fossi d'accordo- rispose Ghish. -Anche tu non vedevi l'ora di tornare sulla Terra-
-Sì,ma non di entrare di nascosto nella camera di quella vecchia!- esclamò schifato il piccolo. I due alieni,dopo aver accuratamente nascosto la navicella dietro alcuni alberi,ora si erano materializzati nella casa di Strawberry che per fortuna era deserta,spostandosi precisamente nella sua stanza da letto.
-Non chiamarla così- sbuffò Ghish. -E poi te l'ho detto,è una sistemazione momentanea. Non appena tornerà Strawberry,le parlerò,le spiegherò tutto e.. e dopo potrai vedere la tua amichetta- aggiunse facendo l'occhiolino al piccolo,che diventò immediatamente rosso.
-Non pensi che ti prenderà a sberle?- chiese dopo un po',con un mezzo sorrisetto.
Ghish sorrise a sua volta,ma il sorriso si spense subito. -Spero capirà- mormorò con un velo di tristezza.
-Beh,se Pie è riuscito a capire che avevamo bisogno di tornare,penso che potrà capire anche lei il motivo della tua scomparsa- disse Tart,anche se non era sicuro che Strawberry avrebbe accettato la spiegazione senza reagire male.
-Spero tanto che..- Ghish si bloccò,sentendo un rumore provenire dal piano di sotto. Qualcuno stava suonando il campanello e battendo forti pugni contro la porta.
-E' già tornata?- chiese Tart stupefatto.
Ghish scosse la testa. -Non può essere lei,lo sa che i suoi genitori sono via a quest'ora. E poi non credo che busserebbe così-
Tart annuì. -Aspettiamo allora,se ne andranno-
Ma il bussare diventava sempre più insistente e i due alieni iniziarono anche ad innervosirsi. Tart aprì la porta,pronto a fiondarsi fuori per dirgliene quattro,ma Ghish lo bloccò. -Non possiamo farci vedere,scemo!-
-Senti a me non..- questa volta fu Tart a bloccarsi,sentendo delle voci provenire fuori dalla porta,in mezzo ai sonori colpi. Sembrava quasi che chiunque fosse stesse chiamando i loro nomi. Il piccolo si girò a guardare Ghish e a giudicare dalla sua faccia stupita capì che stava sentendo le stesse cose. -Chi sono?- sussurrò spaventato.
Ghish scosse nuovamente la testa,non riusciva a capire. -Ehi- continuò dopo qualche secondo Tart. -Non è mica l'amichetto della tua ragazza? Il biondino antipatico?-
Questa volta fu Ghish a uscire dalla stanza,per sentire meglio. -E' Ryan- annuì con gli occhi spalancati. Scese le scale e si piazzò davanti alla porta,mentre la voce del biondino si faceva sempre più chiara: -Aprite! Lo sappiamo che siete lì,muovetevi!-
Tart in un nano secondo si piazzò di fianco all'amico,anche lui incerto sul da farsi. -Come sanno che siamo qui?- chiese.
Ghish indugiò qualche secondo,poi sospirò. -Il sensore di rilevamento- mormorò abbattuto. Capendo di non avere alternativa,aprì la porta ritrovandosi davanti un Ryan e un Kyle per niente cambiati nonostante fosse passato più di un mese dalla loro ultima "chiacchierata". Se ne stavano lì sull'uscio della porta guardandoli in cagnesco,il biondino soprattutto.
-Chi si rivede- borbottò l'alieno,non guardandoli negli occhi. Ryan non disse nulla per qualche secondo,poi si avvicinò a lui dandogli un violento spintone che,se non fosse stato per la capacità dell'alieno di volare in aria,l'avrebbe scaraventato a terra.
-Ma chi ti credi di essere?- ringhiò furioso,con gli occhi che emettevano scintille. -Torni qui dopo un anno,ti prendi Strawberry e poi la lasci scomparendo all'improvviso,e tutto quello che sai fare è tornare qui dopo un mese salutandoci come se niente fosse! Un mese,renditene conto! L'hai lasciata da sola per più di un mese!-
Ghish sentì gli occhi inumidirsi,ma non voleva dimostrarsi debole davanti ai loro occhi. Nel frattempo Tart si piazzò tra i due,allontanandoli. -Ehi,calmiamoci!- esclamò. -Abbiamo avuto i nostri buoni motivi per andarcene-
-C'eri anche tu?- chiese Kyle intromettendosi in quel momento. -Mentre Ghish era qua,c'eri anche tu?-
Tart rimase spiazzato da quell'inaspettata domanda,ma rispose ugualmente: -Solo negli ultimi giorni,perchè?-
Kyle alzò le spalle. -A Paddy avrebbe fatto piacere vederti- commentò semplicemente. Le gote di Tart diventarono di un bel rosso acceso,mentre bofonchiava qualcosa che assomigliava vagamente a un "Lo so".
-Fatto sta- continuò Ryan,calmandosi un pochino. -che non avresti dovuto lasciarla. Dovevi dirglielo,non dovevi prometterle che saresti tornato e poi non tornare. Lasciatelo dire,sei stato proprio uno..-
-Sì ok,credo di aver afferrato il concetto- borbottò Ghish infastidito. -Ma Tart ha ragione. Avevo i miei buoni motivi-
-E quali sarebbero? Sentiamo!-
Ghish aprì la bocca per parlare,ma Tart lo precedette. -Non dirglielo,Ghish!- esclamò guardando in cagnesco i due. -Non sono affari loro-
-Oh no,credo proprio che ti sbagli,nanetto- ringhiò Ryan superandolo e piazzandosi davanti a Ghish. -E' affare nostro se Strawberry è stata male per più di un mese,dato che è nostra amica. Noi le siamo stati vicini,noi l'abbiamo aiutata. E se ora lei è rimasta shockata,se ora deve stare in cura da una psicologa,se non riesce più neanche a..-
-Cosa?- lo interruppe l'alieno spalancando gli occhi. -E' in cura da cosa?-
-Una psicologa- spiegò Kyle. -è una persona che ti aiuta a calmare i sentimenti e i pensieri,quando questi prendono il sopravvento su di te e rischiano di farti uscire di testa. La madre di Strawberry ci aveva chiesto di cercarne una per sua figlia,perchè non voleva più uscire di casa e piangeva in continuazione e.. aveva attacchi di panico preoccupanti-
Ghish si sedette a terra prendendosi la testa tra le mani,seguito da Tart che gli poggiò una mano sulla spalla. Si sentiva un cretino,pensava che senza di lui Strawberry avrebbe potuto continuare a vivere tranquillamente e invece aveva solo peggiorato tutto. Ora lei stava male,soffriva,faticava a vivere e solo per colpa sua. -La devo vedere- mormorò sentendo le lacrime pizzicargli gli occhi.
Ryan rise sarcastico,ma fortunatamente si intromise Kyle a rispondere. -Mi dispiace Ghish,non te lo possiamo permettere-
-La devo vedere- ripetè Ghish ancora più lentamente. -Ho bisogno di spiegarle tutto-
-No. Non è proprio possibile- rispose con fermezza Kyle. -L'unica cosa che potete fare ora è andarvene. Mi dispiace-

  
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