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Autore: ALEXIANDRAisMe    26/08/2011    1 recensioni
inizia tutto quando Elena piomba in casa Salvatore per parlare con Damon di una cosa Importante... ma vorrà Damon ascoltarla?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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RIVELAZIONI SORPRENDENTI

 

“Il mio comportamento negli ultimi tempi è stato stupido. Sono rimasto aggrappato a qualcosa che ormai è accaduto un sacco di tempo fa..” iniziò il fratello minore.
“Non è vero Jeremy, tu l’amavi è nomale che tutt’ora ti faccia male. Non avrei dovuto fare quello che ho fatto, ma quello che hai detto quella notte, mi hai fatto sentire impotente di fronte al tuo dolore e appena ho trovato quell’appiglio che ti avrebbe cancellato la memoria mi ci sono aggrappata con la certezza che fosse la scelta più giusta per te. Senza però pensarci veramente.” Lo interruppe Elena.
“Ciò nonostante l’hai fatto per Me! E io invece, proprio per questo, ti ho colpevolizzata. Sono stato arrabbiato per tutto il tempo perché pensavo che non avessi il diritto di fare ciò che hai fatto. E invece tu, sei forse l’unica che ne ha.”concluse Jeremy abbassando lo sguardo.
“oh Jeremy.” Disse Elena abbracciandolo.
Jeremy ricambiò subito l’abbraccio della sorella ritrovata e la strinse forte giurando a se stesso che mai più il loro legame si sarebbe spezzato, non ora che lo sentiva più forte che mai.
 
Intanto a casa Salvatore
Damon era appena rientrato, credeva di trovare il suo caro fratellino Stefan in salotto a fissare assorto le fiamme del caminetto con qualcosa di alcolico in mano, ma così non era.
La casa apparentemente sembrava deserta.
Il camino era spento e non una sola bottiglia del tavolino era stata toccata.
“Meglio ce ne sarà di più per me” penso Damon prendendone una e stappandola la portò alle labbra per berne un sorso.
Si diresse verso le scale ancora con la bottiglia in mano e una volta arrivato alla porta della camera di Stefan sentì degli strani rumori... (bè forse non tanto strani xD)
“bè a quanto pare il mio caro fratellino se la sta spassando... ora che faccio lo interrompo o aspetto che finiscano?!” pensava indeciso.
“no dai, oggi voglio essere buono. Aspetto.” Così andò in camera sua in attesa.
Passo un po’ di tempo prima che si accingesse a raggiungere la camera del fratellino, voleva essere sicuro che fosse tutto finito. E così sembrava. Piano aprì la porta senza far cigolare e stava proprio per fare un ingresso trionfale alla ‘ti ho beccato’ quando la scena che si presentò davanti ai suoi occhi lo lasciò interdetto.
“E tu che ci fai qui! Stefan cos’hai combinato!”
 
Poche ore prima
Stefan non era al meglio della forma.
Anche se di fronte ad Elena e a Damon non l’aveva dato a vedere l’alcool aveva fatto effetto.
Iniziò a camminare guidato dal nulla e si ritrovò presto nel cimitero di Mystic Falls.
Fu il pensiero di un secondo che lo portò a raggiungere la cripta per aprirla.
“Stefan che ci fai qui?” chiese la donna senza forze rinchiusa all’interno.
Stefan le offrì la mano, si sentiva sicuro del fatto che poteva uscire.
“Vieni” disse.
“Stefan ma cosa? L’incantesimo non c’è più?” disse Katherine prendendo la sua mano e con sua grande sorpresa, riuscendo a uscire da quella ‘gabbia’ che l’aveva tenuta prigioniera.
Stefan vedendola così, davanti a se, con quel volto che gli ricordava così tanto la persona che amava, non resistette. La baciò.
La bella vampira era sorpresa dai recenti avvenimenti, ma anche felice così ricambiò con molta passione il bacio.
Si mossero alla velocità che solo dei vampiri potevano avere e arrivati nella Pensione dei Salvatore, Stefan guidò Katherine nella sua camera.
Ci fu un punto in quella notte in cui sentì che qualcuno era ritornato a casa ma non ci fece caso.
Quando, dopo un po’ di tempo, Stefan era poggiato contro la spalliera del letto con Katherine accucciata contro il suo petto in un abbraccio che l’avvolgeva, la porta si aprì portando sempre quel qualcuno all’interno della camera.
Stefan vide il volto di Damon stupito di fronte a ciò che vedeva e non poteva dargli torto in effetti.
“E tu che ci fai qui? Stefan che cos’hai combinato?” chiese il più grande dei fratelli Salvatore.
“Stefan mi ha liberata.. non è vero amore?” disse Katherine con uno sguardo che lasciava intendere molte cose.
“Si.. qualche problema Damon?” chiese Stefan.
“Mmm.. vediamo un po’... si, in effetti molti!” rispose Damon ironico.
“Calmati Damon! Giuro che non farò niente di male fino a che starò qui.” Gli disse Katherine sorniona.
“Inoltre che t’importa? Tu hai Elena, e Stefan a Me! Saremo tutti felici è contenti no? Non è più semplice così.” Continuò lei con un sorrisino furbo.
“Tu non dici niente?” chiese Damon a Stefan.
“Cosa dovrei dire?” rispose Stefan.
Damon spostava il suo sguardo dalla vampira al fratello. Irritato fece per uscire dalla porta ma prima di varcarla si giro un’ultima volta per dire “Non m’importa di cos’hai intenzione di fare ma non pensare neanche per un secondo di fare qualcosa contro Elena o le persone a cui vuole bene perché altrimenti ti farò desiderare di ritornare all’interno della cripta.” Detto questo fece di nuovo per andarsene ma poi si girò nuovamente per dire “Oh, Stefan.. spiegherai TU ad Elena che la vampira che ha cercato di ucciderla è di nuovo in circolazione.”
Con questo se ne andò definitivamente diretto verso l’unica cosa che al momento gli importava.
Arrivò di fronte alla sua finestra in un lampo, quasi senza neanche accorgersene e bussò.
Elena svegliandosi bruscamente si alzò ancora assonnata dirigendosi verso la fonte del bussare. Trovandosi di fronte a Damon aprì subito la finestra per facilitargli l’entrata.
“Che ci fai qui?” chiese Elena a Damon.
“Non mi andava di stare a casa” rispose lui.
“Vuoi dormire qui? Tanto zia Jenna non c’è e Jeremy non si sveglierebbe neanche con le cannonate.” Disse lei sorridendo.
“Mmm.. proposta allettante non c’è che dire.”
Così Elena tornò a letto e Damon dopo essersi spogliato, rimanendo in boxer e camicia si stese accanto a lei sotto le coperte.
“Aspetta un attimo, c’è qualcosa che non va” disse Elena ad un tratto.
“Che cosa?” chiese Damon perplesso.
Elena si sporse verso di lui sbottonandogli piano la camicia e lasciandogliela aperta lontano dagli addominali scolpiti.
Si ristese appoggiandosi a lui dicendo “Così va decisamente meglio!”
Sorridendo con malizia Damon la cinse tenendola in un abbraccio, che nonostante il freddo del suo corpo da vampiro, la riscaldò.
“Si lo credo anche io” concluse il vampiro beandosi di quel contatto.
Damon non era molto sicuro che non dirle niente di Katherine fosse una buona idea, ma era qualcosa che aveva combinato Stefan e di conseguenza non era di certo lui a doversene occupare.
 
Ps:...continua...
 Scusate il ritardo, ma finalmente ho aggiornato! Non è questo che conta infondo? XD 

 

  
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