Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: londra555    26/08/2011    6 recensioni
Quattro anni dopo il liceo. Protagoniste sempre Santana e Brittany quello che è successo dopo il diploma.
In un certo senso il seguito di "more than words".
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Brittany Pierce, Kurt Hummel, Santana Lopez
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Note: piccolo capitolo dedicato interamente a Brittany e, aggiungerei, interamente OOC. Ma non ditemi che non ci sta bene!

Grazie a tutti quelli che hanno aggiunto ai preferiti, recensito e che, in generale, seguono la storia.

Buona lettura.

 

CAPITOLO 8

 

Brittany era sempre stata una persona adorabile, fin dai tempi del liceo. Certo alcuni la definivano stupida ma questo lo facevano solo le persone superficiali che non la conoscevano davvero. Chi davvero aveva avuto a che fare con lei la definiva semplicemente dolce e ingenua, meravigliosa nella sua unicità che si rifletteva nel modo in cui si rapportava e vedeva il mondo. Per queste ragioni se qualcuno dei suoi amici l'avesse vista a partire dal decimo di secondo dopo aver chiuso la conversazione con Kurt probabilmente non l'avrebbe riconosciuta. Effettivamente sembrava una furia mentre acchiappava le chiavi di casa e si buttava per strada fermando un taxi praticamente piazzandosi davanti e facendo prendere un colpo al povero autista che, a dire il vero, aveva appena finito il suo turno ma non aveva avuto il coraggio di dirglielo.

E la sua ira non si era calmata per tutto il tragitto tanto che quando scese dal veicolo, dimenticandosi di pagare, il taxista semplicemente ringraziò tutte le divinità, anche quelle di cui aveva anche solo sentito parlare, per essere ancora vivo.

Entrò come un ciclone e iniziò a percorrere tutto il piano terra dell'aeroporto, entrando anche nei bagni, prima di accorgersi che quella era l'area dedicata agli arrivi. Allora fermò il primo malcapitato per chiedergli, non proprio amabilmente, dove si trovasse la zona delle partenze nazionali. Il poveretto scattò sull'attenti come se si fosse trovato davanti il generale in capo di tutte le forze terrestri degli Stati Uniti mentre rispondeva, per poi tirare un sospiro di sollievo quando quella creatura bionda, di forma vagamente umana, lo lasciò andare senza staccargli la testa con un unico morso.

Decisamente non l'aveva fatta calmare nemmeno la corsa su per le scale, perchè certo non era dell'umore per aspettare un ascensore, e ovviamente il quarto d'ora passato avanti e indietro per gli arrivi alla ricerca della sua preda. Finalmente la vide da lontano mentre stava seduta vicino ai controlli di sicurezza con la testa tra le mani. Al contrario di quanto possa sembrare nemmeno la vista di quella ragazza chiaramente disperata che, in altri momenti, le avrebbe spezzato il cuore la fece tranquillizare. Al contrario iniziò a sentire il suo sangue che ribolliva pericolosamente e le pulsava nelle tempie. Fece gli ultimi passi correndo per poi fermarsi di botto davanti a Santana che, nel frattempo, aveva sollevato la testa e la guardava con gli occhi e la bocca spalancati. Brittany era decisamente molto alterata, insomma più onestamente era incazzata come un picchio e aveva un unico obbiettivo: dirle finalmente tutto quello che si era tenuta dentro negli ultimi anni.

-Tu, prendi un aereo e ti fai sei ore di volo per venire da me, illudendomi di nuovo che forse l'attesa valesse la pena, e poi che fai? Nemmeno mi parli! Vedi chissà cosa e salti alle tue solite conclusioni sbagliate! Non che siano più affari tuoi ma la mia amica Cindy ha appena divorziato ed è venuta da me per parlare, è questo quello che hai visto nascosta dietro chissà quale cespuglio.

Santana provò a ribattere debolmente:

-Ma io...

-No, tu niente. Avevi perso il diritto di dire qualunque cosa quattro anni fa. Ma io ti ho dato una seconda possibilità! E tutto per Kurt che ha fatto quello che avresti dovuto fare tu! E invece tu che fai? Te ne vai, di nuovo! Ma chi sei esattamente? Sogno ancora quella sera e tu che te ne vai sbattendo la porta! Ti ricordi cosa mi hai detto? “Io amo solo me stessa”. E la sai un'altra cosa? Io non ci riesco ad amare me stessa, se mi amassi veramente ti avrei già dimenticata. Invece l'unica persona che voglio sei tu e tu continui ad abbandonarmi, senza mai chiedermi cosa mi abbia mai reso felice.

Si fermò per riprendere fiato e fissò i suoi occhi sul giovane che era uscito dall'ufficio della compagnia aerea per consegnare il biglietto che si era appena liberato sul volo per New York a una sconvolta Santana.

-Eccolo li il tuo biglietto. Prendi quell'aereo e sparisci perchè io davvero non ne posso più. Non voglio più vederti, mai più, nemmeno nascosta tra il pubblico degli spettacoli. Non hai mai capito che se vuoi davvero una cosa devi andare a prenderla.

Poi si voltò di scatto e fece diversi passi per allontanarsi, si fermò come per un ripensamento e aggiunse:

-E comunque l'unica cosa che mi rendeva felice eri tu.

Se ne andò quasi correndo.

Santana fissò il biglietto che gli porgevano l'afferrò piano e si voltò verso i controlli di sicurezza. Troppo tardi, era riuscita a rovinare tutto, due volte. Non la voleva più vedere, le aveva detto, ed aveva ragione. Forse era arrivato il momento di lasciarla andare davvero, in fondo doveva esserci qualcosa di sbagliato in lei che la portava a boicottare la cosa più importante della sua vita. Si mise in fila con gli occhi chiusi e il biglietto in mano, sussurrando tra se:

-Cazzo Santana.

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: londra555