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Autore: Ran_pyon    29/04/2006    12 recensioni
§Io ho sempre odiato quella stanza Era buia, umida, fredda… con un odore opprimente che non riuscivo a definire… La trovai una notte…quando mi persi tra i corridoi del maniero Malfoy Ero piccolo… spaventato… Quei luoghi non li conoscevo… Non sapevo neanche che nella mia casa così sfarzosa ci potesse essere un’ala così lugubre e sudicia… Urla e gemiti indistinti ballavano sulla linea di confine tra immaginazione, paura e realtà…§
ci sono ricordi... c'è il presente...
vi sono sogni.. e vi sono incubi...
e poi...l'odore di fiori morti,quei fiori morti lì per nascondere angoscianti verità...
SCRITTA PER IL COMPLEANNO DI LADYDEPP! TI VOGLIO BENE SISTER!
Genere: Triste, Malinconico, Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Lucius Malfoy | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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DEAD FLOWERS

             †.+ Dead Flowers +.†



Io ho sempre odiato quella stanza
Era buia, umida, fredda… con un odore opprimente che non riuscivo a definire…
La trovai una notte…quando mi persi tra i corridoi del maniero Malfoy
Ero piccolo… spaventato…
Quei luoghi non li conoscevo…
Non sapevo neanche che nella mia casa così sfarzosa ci potesse essere un’ala così lugubre e sudicia…
Urla e gemiti indistinti ballavano sulla linea di confine tra immaginazione, paura e realtà…
“Papà…”
L’avevo visto allontanarsi fra i corridoi , nascondendosi nell’oscurità…
“Papà?”
i miei passi di bambino sembravano l’unica cosa reale in quel luogo da incubo…
tra le braccia stringevo stretto il mio pupazzo preferito…
“ah…ah…”
Un gemito troppo forte per essere stato immaginato varco la soglia di un cella lì vicino…
Erano celle quelle… non stanze…
Allora entrai , con l’innocenza di un moccioso
“Papà?”
no ... lui non c’era…
Lo strano odore opprimente si fece più forte… dava la nausea…
La camera annegava in un’oscurità profonda che lasciava il posto solo in alcuni angoli a misere candele…
La fievole luce illuminava il muro di pietra spoglio …
Lasciai correre la vista su ogni pietra e ogni oggetto per potermi abituare al buio…
Poi mi bloccai osservando una bambola enorme appesa al muro…
“tra poco è il mio compleanno … forse questo è il regalo del mio papà…”
Mi avvicinai posando la mia piccola mano su quella “bambola”… calda… bagnata…
La mia manina minuscola si tinse di rosso…
Appena al muro… per il mio regalo di compleanno , vi era una bambola sporca di sangue…
Ignorante di fronte alla realtà, feci un passo indietro inciampando in quel che doveva essere un tavolino…
E lì, steso per terra, tra le mani, i capelli…sui vestiti e sul pupazzo che tenevo stretto con tanta cura…qualcosa di caldo e morbido …così soffice ma viscido…
Alla luce delle candele consumate, vidi che quel che mi macchiava gli abiti e le mani erano gli organi esportati ad un essere umano…
Sul mio orsacchiotto immacolato ed infantile un cuore umano batteva ancora…
Fu allora che capii …che il mio regalo di compleanno non sarebbe stato una bambola…
Compresi che lo strano odore nauseante era quello dei fiori morti, usato per coprire l’odore di sangue…
E cosciente come non mai… impaurito , con un disperato bisogno di illusioni… pensai che quello fosse solo un incubo…

Mi svegliai il giorno dopo, pulito e tranquillo…
Nessun corridoio buio…nessuna cella… nessun sangue e nessun uomo senza organi…
Mi svegliai però… il giorno dopo… senza il mio orsacchiotto…

Per quanto quello potesse essere un incubo… il brutto sogno di un bambino solo…
Qualunque fosse la verità… da quella notte odiai…
Odiai quell’ala buia del castello che non conoscevo…
Odiai il profumo dei fiori…
Odiai il sangue…

E ancora oggi continuo a odiare… continuamente odio…

Come adesso… io odio…

Odio lui addormentato tra le mie braccia…
Oggi … 11 anni dopo quella notte…odio lui steso su di me…
Sdraiato sul mio petto, completamente abbandonato…
È una cosa che non sopporto…
È naturale che dopo mesi che andiamo a letto insieme, tra me e Potter nasca una certa confidenza, ma comunque non riesco a sopportare questa cosa…
I capelli scomposti , adagiati vicino al mio cuore…
Le palpebre chiuse, a velare gli occhi verdi che spesso distraggono dalle lunghe ciglia…
Le labbra dischiuse, gonfie e rosee…
Il viso rilassato… troppo… quasi non ci fosse un mondo fuori da questo letto…
E il petto… a malapena si alza…
Quando Harry dorme, il respiro è lieve… non fa rumore, solo un delicato movimento…quasi non respirasse affatto…
E tutto ciò non mi piace… è un sollievo pensare che questa sarà l’ultima volta…
Oggi chiudo tutto… chiudo con la scuola… con il passato… e chiudo con Harry…
Perché oggi apro una nuova porta… quella della sopravivenza!
Ci sarà un’alba sicura domani, per me e mia madre… e una notte sicura… e un futuro sicuro…
Sono certo che il Signore Oscuro ci proteggerà liberando il mondo da peccatori con sangue sporco…
Solo paura… solo sangue… solo potere… che mondo meraviglioso…
Peccato che c’è sempre qualcosa che non quadra…
“Potter! ALZATI!”
adesso è ora di andare… mio padre verrà a prendermi a breve per ricevere il marchio sta sera…
“SVEGLIATI!”
Con molle lentezza mugugna e muove i muscoli mettendosi a sedere…
Le lenzuola scivolano carezzevoli sulla sua pelle scoprendoli il corpo nudo…
È splendido… se solo non fosse così falsamente griffyndor…
“VESTITI! Devi andare .. è tardi!”
“COSA? Ma no… è ancora presto.”
“Non per me… ora prendi la tua roba e vai”
Mi guardi confuso con gli occhi spogli delle pesanti lenti…
Il verde brilla di ignoranza e confusione…
Proprio non capisci?
Prendo i suoi occhiali dal comodino e glieli infilo
Un gesto amorevole… troppo…
Non va bene… decisamente non va bene…
Parole fredde, presto…
“Mio padre verrà a scuola per portarmi a casa… è ora che tu vada”
Hai capito… ora hai capito…
Anzi, la consapevolezza è perfino troppa…
“Draco …tu…”
“aaaaaah… smettila Potter… HAI CAPITO, NO? ALLORA CHE CI FAI ANCORA QUI? VESTITI E VATTENE!”
mi guardi ferito… che c’è Harry, sanguini? Fa male? Per così poco… ti credevo più forte…
ti alzi e in silenzio ti vesti…
solo alla fine, quando ti infili la tua maglietta scura ti giri e ritorni ad osservarmi…
“Non credevo che… sarebbe finita così…”
non dirmelo… non voglio sentirlo…
“Io si… ci siamo divertiti, no? Perché fare tutto questo casino adesso?”
esiti… tremi… vorresti urlare… vuoi picchiarmi? Io lo vorrei…
“è stato bello… fotterti Harry Potter ?”
…tremendamente…
“CAZZO, POTTER! ADESSO NON TI METTERAI A FARE LA VITTIMA?RISPARMIAMELO!”
Queste parole invece non sembrano toccarti… abituato?
… continuo…
“ Credevi sarebbe finita diversamente? Dannazione Potter, speravi davvero in qualcosa?!!”
Io no… o almeno credo…
Non importa ... non è importante…
Sei deluso?
Sei arrabbiato?
Sei triste?
Eri innamorato? Oh, povero Potter…
“Crepa Malfoy…”
Esce fuori senza neanche la decenza di sbattere la porta… come se non fosse successo niente…
Non è bello questo, Harry… uscire dalla vita di qualcuno con un’apatia tale da fargli credere di non aver importanza…
Perché io sono importante , Potter… io sono sempre importante…
Soprattutto per te…
Ti ho insultato… sputato addosso… violentato l’anima…
Ti ho fatto uscire dalla mia vita con una bruttezza tale da uccidere…
E tu sei uscito senza neanche una lacrima… speravo di più, Potter…
Ma forse è meglio così… non avrei saputo cosa inventare…

E voi che cosa pensate?
Avrei dovuto dirgli che l’ ho fatto per lui… per salvargli la vita?

No… non era importante…
Dirglielo… non aveva importanza…


Niente ha importanza…

Dopo mesi… tutto perde importanza…

E i mesi passano… senza pudore passano…

Come passano gli anni… crudeli e lenti…

Perché il tempo passa ingannevole…
E non ci si accorge, tra uno sforzo è l’altro, che si è sopravvissuti fino a oggi

Lottando per se, e per chi non hai accanto…

Sono passati due anni… e ancora vivo per far vivere…

Forse non lo sa…e certo non lo saprà mai… ma è più facile proteggere Potter quando sei servo di chi lo vuole uccidere…
Non che ha me interessi veramente… solo che… mi disgusta l’idea che qualcuno oltre me possa sconfiggerlo…

Ho logorato me stesso per anni cercando di abbatterlo… e nessuno può più tentare di fargli male se non sono io ad ordinarlo…

Voi come lo chiamate tutto questo?
Ossessione?

Io lo chiamo orgoglio…è per orgoglio che non permetto che qualcuno lo tocchi, perché ho speso troppi anni della mia vita per lasciare poi che qualcuno mi rubi… il privilegio…
Questo è orgoglio e qualcos’altro…
Ma quel “qualcos’altro” di certo non è importante …

È stato per il mio orgoglio che ho rischiato di morire un giorno…
Quando , per l’ennesima volta, ho sviato i miei compagni così da salvare Potter…

Il Signore Oscuro era furioso…
Ora non ricordo, quale fu il confine tra incubo e realtà… se quelle torture si prolungarono davvero così allungo o fui io che, svenuto, sognai quel dolore così profondo…
Però ricordo, al mio risveglio, quando , pellegrino tra vita e morte, dolorante e sfinito aprii gli occhi…
Ad accogliermi, l’oscurità profonda della stanza, il vento che entrava dalla finestra aperta, e un profumo indefinito che mi portò a quelle notti…
Non so se riuscite a capirmi…
Perché sapete, quelle notti di cui parlo sono qualcosa di così unico che avvolte dubito che qualcun altro possa aver mai provato la stessa emozione…
Sono quelle notti… dove il buio non fa così paura… e l’odore di lui, di Harry, così dolce, forte e indecifrabile culla come le braccia di Morfeo… spero che mai nessuno abbia quell’emozioni…
Non perché sono sadico, il che non lo nego,ma perché poi, al mattino, l’alba ti sembra così maligna e crudele…
Ecco… quella era una di quelle notti… senza il pupazzo al mio fianco però… il mio Harry…
Perché accanto a me, seduta scompostamente sulla sedia, mia madre vegliava sul mio sonno e su dei cigli che, ignari, mi cullavano e drogavano dell’odore di Harry…

Ma ora… voglio smettere di raccontare il passato…
È il mio compleanno, e il passato non lo rende certo più allegro…
“DRACO!”
mio padre mi chiama… devo andare…
“DRACO!”
devo raggiungerlo… o si arrabbierà
esco dalla mia stanza per raggiungerlo
“Sono qui Padre”
Sembra di ottimo umore… ciò non ci consola…
“Eccoti! Forza, vieni con me… devo mostrarti una cosa!”
Lo scrutò nascondendo la mia curiosità…
Dinanzi a lui… nessun sentimento
Nessun emozione
Nessun difetto… dinanzi a lui, non devo essere nessuno… e essere lui stesso…
“Ma padre…”
ghigna…
“è una sorpresa”
capisco che è meglio tacere…
lo seguo in silenzio…
Cammina verso l’ala ovest del maniero… non mi piace…
Non mi piace quel lato del castello… è opprimente… oscuro… i corridoi racchiudono l’odore di chiuso e di qualcos’altro…racchiudono brutti ricordi..
Sono confuso… non capisco… cosa potrà mai esserci in quella zona?
“Padre?”
Non risponde… cammina orgoglioso , ignorando il resto…
I corridoi diventano più stretti… scuri e opprimenti…
Mi sento soffocare.. padre…
“Padre… m-ma.. ma cosa….?”
Si volta per guardarmi e ghignare alla mia (lo so che lo pensa) inappropriata curiosità…
“draco… te l’ ho detto.. è una sorpresa…”
Si volta e accelera il passo…
Vorrei dirgli di rallentare… che io ce la faccio… per me è troppo veloce e non riesco a seguirlo…
Vorrei dirglielo.. ma non ne ho il coraggio…
L’oscurità ci ingloba… non riesco più a vederlo… padre, dove è?
“sai draco… non è stato facile catturarlo …”
la voce di mio padre è l’unica cosa reale in questo luogo da incubo
“ma alla fine è caduto nella nostra ragnatela…”
ride… è agghiacciante… le risa maligne di mio padre sono agghiaccianti…
“pare stesse cercando informazioni su di noi…voleva sapere dove siamo…”
padre? Padre, di chi sta parlando?
Padre? Dov’è?
PADRE?
“PAPà!!!!”
Nel corridoio, fattosi muto, pare non esserci più nessuno...
mi sembra di essere tornato indietro con gli anni, quando da piccolo lo rincorrevo senza riuscire mai a trovarlo...
Tra queste celle , ora... dov'è mio padre?
PLIC
Dalla cella al mio fianco, un rumore lieve, monotono e freddo giunge sinistro come una goccia di rugiada...
Con gesti meccanici, la mia mano spinge impaurita la pesante porta...
All'interno, la luce flebile mi concede la vista solo di pochi oggetti...
Uno strano odore... soffocante e nauseante insinua in me il desiderio di scappare...
I muri freddi, di pietra rozza e sporca...
le candele vecchie appoggiare a un antico e povero tavolo sono consumate e esili...
un tavolino lì vicino, serve d'appoggio a qualcosa di indefinito...
per terra... lì... sul pavimento freddo... il balocco di un bambino è macchiato e rovinato...
mi avvicino a raccoglierlo...
osservando con occhi sognanti, quel pupazzo legato a un remoto ricordo...
ma ora... lo chiedo a voi, perchè io non so rispondermi...
quando trovate qualcosa di vecchio, qualcosa che avete perduto, legato alla vostra infanzia, a quando eravate felici, non vi sembra di ritrovare almeno un pò di quel sorriso ingenuo che avete perduto?
perchè io.. non riesco a sorridere?
PLIC
una goccia cade dall'alto, scivolando fredda sulla mia guancia...
acqua?
ROSSo
alzò lo sguardo...
"Il tuo regalo di compleanno Draco..."


ricordate?
io non sopportavo vederlo dormire...
gli occhi chiusi...
i capelli abbandonati...
la bocca dischiusa...
il respiro inesistente...

io odiavo vederlo abbandonato al sonno...
perchè era come... se lui morisse...
e io lì... disteso accanto... insignificante e inutile... incapace di fare niente...

per questo... anche se lui non dovrebbe essere quì.. ora lo sveglierò...
mi alzò... gli sfioro una guancia
"Harry.. è tardi... svegliati.."
incatenato alla parete... immobile...
come una farfalla in esposizione
quelle che ormai non possono più volare
continuo a fingere che stia dormendo...
perchè dal sogno ci si sveglia, vero?
come dall'incubo...
"Harry... forza... ti prego..."
il suo viso è rilassato...
egoista, non riesco a non pensare che ha voluto morire con quell'espressione sul volto per me...
perchè il suo ultimo sorriso lo potessi avere io...
"harry... ti supplico.. dobbiamo andare..."
non si muove... come potrebbe... lui è...
faccio un passo indietro...
traballo.. cado inciampando nel tavolino di legno...
per terra... sulla pietra gelata... tra le mie mani... ritrovo il suo cuore...
è caldo...
gliel' hanno tolto...strappato via...
così caldo...
dio... dimmi che non era conscio quando è successo...
caldo quanto il ricordo del suo corpo sotto le lenzuola...
lo porto al viso ... accarezzandolo sulla mia guancia... sporcandomi del suo sangue... ripulendo la guancia con le lacrime...

avrei dovuto dirgli che lo amavo?

no... non è importante... non ha mai avuto nessuna importanza...

e voi... vi prego tacete... non voglio sapere cosa pensate...

perchè lo so, che la vostra risposta mi arriverebbe sadica al cuore...
uccidendomi piano... conducendomi da lui per mano...
e lasciandomi appassire come quei fiori morti... quei gigli che mi portò una notte... mentre dormivo... a cullarmi nel sogno e a coprire, più avanti, l'odore di sangue della mia anima esangue...

non ditemi vi prego, che avrei dovuto dirgli che lo amavo...

perchè so che la vostra risposta... mi lascerebbe appassire come quei fiori morti...











i:.*FINE*.:i

  
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