Per Te
Angelo disceso dal cielo
Certe persone dicono che il silenzio vale più di mille parole, che quello dice tutto, ma in questo caso le parole ci vogliono, per forza, e devo dire che però a me non basta scrivere una misera frasetta. Non che gli altri abbiano qualcosa in meno di me, ma io, ora abituata a trasmettere i miei sentimenti nella scrittura, sento di dover scrivere tutto, qualsiasi cosa mi venga in mente, per far capire a tutti quale vuoto tu abbia lasciato nella nostra vita e nel mondo.
[...]
Per te Anthony |L'Angelo che era sceso sulla terra per tutti noi|
Una Candela per colui che mi ha reso la VITA possibile!!
Eri diventato importante per me, essenziale.
Quando pensavo a te sorridevo felice,
ed ora che te ne sei andato dal nostro mondo non so più che fare.
Mi trovo in errore.
Mi chiedo:
«Perché proprio TE?».
Ma di certo non posso tornare indietro,
e così mi tocca accettare questa cosa.
ANCHE SE NON LA ACCETTERÒ MAI PER DAVVERO!!
Non ti dimenticherò mai.
Un Infinito abbraccio.
Aurora
[...]
Questo è quello che ho pubblicato su FaceBook, in una foto di una candela scattata proprio da me ed accesa proprio per lui, per colui che ha reso la mia vita più facile, più solare, e mi ha resa quella che sono.
Sei stato tu il primo tra tutti i compagni a sapere che stavo scrivendo una specie di libro, autobiografico per giunta. Ricordo ancora che eravamo in aula computer, ciò perché eravamo alla fine della Seconda Superiore, e tu ti avvicinasti a me.
«Che fai?», mi chiedesti con curiosità.
Eri il solito curiosone, ma io con te già ci parlavo [poco, ma era così] e quindi per me non fu un problema dirti che cercavo delle informazioni per cercare di riadattare le idee dei Vampiri, così da poterle inserire nel “libro” che stavo scrivendo.
Tu, entusiasta come non so cosa, ti fermasti lì in piedi qualche minuto per sapere qualcosa di più, per capire cosa volessi scrivere.
L'anno dopo, quando tornammo a scuola tutto fu più semplice. Averti dietro di me nei banchi mi portò a legare di più con te, che sempre più entusiasta mi lanciavi nel mondo.
Ricordo ancora di quando volli che leggessi alla classe un pezzo del libro, che avevo scritto proprio quel giorno, essendo che avevamo una sostituzione.
In delirio per la curiosità inizialmente iniziò a leggertelo ad alta voce una compagna, ma essendo che la mia scrittura era un po' “strana” [così la definisti tu] non riusciva bene. Fu lì che mi dicesti di leggerla, e fu a quel punto che tutti iniziarono ad ascoltare tra la confusione.
Gli altri non riuscirono a sentire tutto perché la prof ci aveva interrotto per dire che dovevamo fare più piano, però tu sentisti tutto. Ricordo pure quando prendesti in giro una frase dal doppio senso.
Ricordo quel giorno con felicità, ricordo te con felicità.
«Perché non mi metti nella storia? Io sono il capo della banda, Salvà è la mente ed Amodeo è il braccio destro!», dicesti scherzando.
Sapevo che facevi sul serio, e così lo feci. Quando lo venni a sapere mi dicesti di mettere tutti quelli della classe, nessuno escluso, e così [per quello che potei] realizzai anche quel tuo desiderio.
Il mio desiderio stava diventando anche il tuo, è per questo che ora mi manchi nel modo più sincero che conosca.
Non ti dimenticherò mai.
Un bacio...Aurora.