Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Effe_ttoseta    27/08/2011    4 recensioni
"Ma è questo che mi attrae tanto di lei: pensa alle sue cose e dopo il suono stridulo e fastidioso della campanella non si mischia nei corridoi con la massa, tutta diversa ma in fondo uguale, dove nessuno in particolare spicca per una caratteristica che lo distingue dagli altri. Lei invece è quasi sempre seduta su quel banco, non più largo di un metro, e sembra non badare al resto del mondo".
Ho provato a scrivere questa mia pirma FF traendo spunto da una mia amica, spero vi piaccia e lasciate un commento piccino piccino! Grazie in anticipo!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 Non essere gli altri

Ed eccola lì, seduta in un angolo, mentre è immersa nei suoi pensieri … chissà cosa le passa per la testa.
Probabilmente qualcosa di troppo complicato per essere spiegato o detto, a giudicare dalla sua espressione: ha le sopracciglia leggermente aggrottate e la lingua le fa capolino dalle labbra, come se questa cera la aiutasse a concentrarsi o ad avvicinarsi un po’ di più alla soluzione dei suoi tormentati problemi.
Devo ammettere che nel complesso il suo atteggiamento risulta buffo.
Sorrido tra me e me, riconosco (con un po’ di rammarico) che quella faccia riuscirei ad averla soltanto davanti ad un libro di matematica, ma d’altronde la mia scarsa attitudine per i conti è risaputa, non avrei perso un dannato anno di scuola se non fosse stato altrimenti che per quello.
Ma di sicuro lei non ha questi casini, proprio no.
Ho sentito dire che è tra le migliori della sua classe, soprattutto in materie scientifiche, e la sua abitudine a restare in disparte  ne è la prova.
Ma è questo che mi attrae tanto di lei: pensa alle sue cose e dopo il suono stridulo e fastidioso della campanella non si mischia nei corridoi con la massa, tutta diversa ma in fondo uguale, dove nessuno in particolare spicca per una caratteristica che lo distingue dagli altri.
Lei invece è quasi sempre seduta su quel banco, non più largo di un metro, e sembra  non badare al resto del mondo; di tanto in tanto ha vicino qualche amica, le solite due o tre che quasi certamente condividono i suoi stessi interessi,  o magari che hanno capito l’inconsistenza e l’ipocrisia della società, avendo afferrato il concetto che, per ora, tutta ciò di cui hanno bisogno ce l’hanno lì, a portata di mano: i loro grattacapi, la loro amicizia e soprattutto loro stesse, la loro forza e le loro convinzioni.
Già, non serve null’altro.
Il resto delle persone non avrebbe alcun motivo per stare loro accanto in modo così semplice e gratuito, perché ognuno vive immerso nei fatti suoi, troppo impegnato a difendere se stesso per preoccuparsi anche degli altri.
Perciò sembra che abbiano deciso di non partecipare a quella patetica commedia, in cui facendo parte di una comunità molto più ampia ci di deve simulare pronti ad aiutare senza un doppio scopo, quando in realtà, dietro le quinte, utilizzano un pretesto chiamato impropriamente amicizia per spremerti a scopi personali, senza alcun indugio e fino all’ultima goccia.
Dopo di che possono scomparire nel nulla, come una nuvola di fumo in un apatico pomeriggio ventoso.
Mi accorgo, per mia fortuna in tempo, che si stanno alzando e si dirigono verso la porta dell’aula, magari vogliono godersi all’aria aperta gli ultimi minuti della ricreazione.
Raccolgo un po’ di coraggio e mi spingo dentro la stanza rimasta momentaneamente vuota, cammino verso il suo posto,  leggo sopra un diario il suo nome e sotto un commento stupido che credo si riferisca ad un fatto imbarazzante accaduto davanti a un certo suddetto verme.
Un poco sotto una firma scritta con la stessa grafia di prima: by la tua Sister.
“Ragazze” penso “ chi le capirà mai?”.
Nel frattempo inizio distrattamente a sfogliare le pagine, mi colpisce il luccichio di un inchiostro colorato, che dipinge sul foglio candido queste scritte:

Come t'avevo detto, quegli attori
erano solo spiriti dell'aria,
ed in aria si son tutti dissolti,
in un'aria sottile ed impalpabile.
E come questa rappresentazione
- un edificio senza fondamenta -
così l'immenso globo della terra,
con le sue torri ammantate di nubi,
le sue ricche magioni, i sacri templi
e tutto quello che vi si contiene
è destinato al suo dissolvimento;
e al pari di quell'incorporea scena
che abbiam visto dissolversi poc'anzi,
non lascerà di sé nessuna traccia.
Siamo fatti anche noi della materia
di cui son fatti i sogni;
e nello spazio e nel tempo d'un sogno
è racchiusa la nostra breve vita.

 

La tempesta, atto IV
 

E sotto, a parte, una dedica scritta con una semplice penna a sfera nera:

Non pretendo che la nostra amicizia duri in eterno, nulla è perpetuo, forse nemmeno la morte: dicono che anche lei aspetti qualcosa che chiamano giudizio universale..
Quello che so è che ora come ora c’è, e per quanto mi senta stupida vedendo l’irriverenza e l’utilità che il mondo usa in ogni cosa, voglio credere che, avendo passato anche tu momenti difficili, per il tempo che durerà, la nostra amicizia resterà il più sincera e spontanea possibile.
Quando sentirai che qualcosa sta per cambiare, allora sarà il tempo che anche questo legame si dissolva silenziosamente, come tutto in fondo.
Ma per quel tempo parte della mia vita avrà potuto contare su di te, come tu su di me, e per ciò ti sarò sempre grata.
Baci, Your Sister :)


 “Non mi ero sbagliato” mi trovo a riflettere; e proprio in quell’istante sento il mio sentimento per lei crescere, perché dicono che più una cosa ti sfugge, più tu la desideri: io sono probabilmente uno dei ragazzi più ambiti di tutta la scuola, certe pazze dicono addirittura che assomiglio ad un attore.
Magari è una bugia, o forse no, ma di certo una come lei non avrà notato questa frivolezza, non è il tipo, non è come le altre galline.
Ed è per questo che mi piace, in fondo, perchè lei non è come le altre.

 

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Effe_ttoseta