Quella mattina mi svegliai presto; saranno state le sei e mezza.
Aprii le finestre e osservai Londra, la mia città, il mio mondo.
Quella mattina, chissà perchè, mi sentivo particolarmente energica.
Corsi nella stanza di fianco, quella di Harry, e bussai come un'ossessa alla sua porta. Un ragazzo in mutande, con i capelli ricci e spettinati e gli occhi chiari, un ragazzo di nome Harry; il mio migliore amico.
Gli saltai al collo e lo abbracciai. Lui ricambiò bofonchiando qualcosa e sbadigliando, abbastanza stupito.
-Preparo la colazione.- annunciai cinguettando.
Scesi dalle scale e tirai fuori due tazze canticchiando.
-Baby you light up my world like nobody else... la la la la, na na na, ne..- sistemai i cornetti sul tavolo insieme ai cereali e i biscotti di Harry.
Scaldai del latte e poi mi sedetti al tavolo a mangiare la mia colazione.
Appena finii, tornai in camera, ma andai addosso a Harry, sempre in mutande, che scendeva silenzioso dalle scale.
-Oh, attento Styles!- gridai spostandomi a destra.
Scuotendo la testa, arrivai nella mia stanza, e m'infilai subito in bagno.
Mi sistemai i capelli con il ferro per i ricci, poi mi truccai un po' e andai davanti l'armadio.
"Oggi fa caldo, maglietta e pantaloncini andranno bene." pensai sporgendomi un po' per controllare il tempo di quel giovedì mattina.
Misi le scarpe e presi la borsa; aspettai Harry per tre quarti d'ora, poi, finalmente, potemmo incamminarci verso la nostra scuola.