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Autore: Little_Lotte    27/08/2011    11 recensioni
Questa è la prima fan fiction cross over che scrivo, per cui siate clementi.
Mi sono ritrovata a vedere il cartone animato "Anastasia" e dal momento che ultimamente vedo Kurt e Blaine ovunque, ho pensato che sarebbe stato interessante provare a scriverne una versione con loro due come protagonisti.
Cercherò di attenermi molto alla trama del film (salvo alcune necessarie forzature), per cui se troverete delle incongruenze storiche non biasimate me, ma il signor Don Bluth.
Personaggi: Anastasia/Kurt, Dimitri/ Blaine (con ciò non voglio dire che Kurt sia la femmina nella relazione..semplicemente ci vedo più lui a fare il giovane aristocratico) Vlad/Puck, Sophie/Rachel, Pooka/Finn, Bartok/Figgins. Ho voluto lasciare gli altri personaggi invariati, perchè non mi andava di usare Sue come cattiva, dal momento che è un personaggio che adoro e Burt come nonno-imperatore mi sembrava troppo strano.
La nota OOC mi sembra necessaria, soprattutto per Blaine che secondo me ha poco a che vedere con Dimitri dal punto di vista caratteriale.
Enjoy!
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Finn Hudson, Kurt Hummel, Noah Puckerman/Puck, Rachel Berry
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Kurt si guardò intorno, con sguardo terrorizzato.

Non sapeva dove andare e ormai aveva camminato così tanto che non era in grado di ritrovare la strada per ritornare indietro; ovunque vi erano solamente altissime siepi, tutte uguali, così che Kurt non aveva la più pallida idea di dove si trovasse esattamente.

Sentì nuovamente abbaiare il suo cagnolino e stavolta gli sembrò che fosse molto più vicino rispetto a prima, perciò provo ad addentrarsi ulteriormente fra quelle enormi siepi; infondo non poteva certo essere pericoloso, si trovava ancora nel cortile del palazzo di sua nonna - per quando si trattasse di un gigantesco e oscuro labirinto - e una volta ritrovato Finn, di certo sarebbe stato lui stesso a ricondurlo verso l'uscita.

Kurt continuò a camminare lentamente, senza smetterla di guardarsi nervosamente intorno; per quanto avesse deciso di provare a non farsi prendere dal panico, quel silenzio e il buio circostante non aiutavano certamente e il giovane principe avvertiva una stranissima sensazione, come se sentisse che qualcosa di davvero terribile stesse per accadere.

All'improvviso udì un rumore assordante, proveniente da chissà quale direzione, che lo fece sussultare e correre velocemente lontano, fino a che finalmente non arrivò in uno spiazzo, dove al centro si trovava una gigantesca statua di un uomo a cavallo; Finn se ne stava accucciato proprio vicino all'enorme marmo, anche lui con un'espressione palesemente terrorizzata.

<< Finn! >> esclamò Kurt, gettandosi letteralmente su di lui e stringendoselo fra le braccia << Oh, grazie al cielo sei qui! Andiamocene, inizio ad avere paura di questo posto e.. >>

<< Konstantin... >>

Kurt strillò.

Una voce così cupa e profonda, da fargli letteralmente raggelare il sangue, chiamò il suo nome e Kurt ancora una volta scappò via, senza neanche preoccuparsi del fatto che non conoscesse la strada; era in preda al panico e voleva soltanto fuggire da quel luogo così spaventoso.

<< Konstantin... >

La voce continuava a chiamarlo e Kurt non faceva che correre senza sosta fra le fronde, tenendo Finn in braccio e singhiozzando per la paura, mentre dalle siepi si levavano enormi tralci ricoperti di spine, i quali strisciavano verso di lui e tentavano di acchiapparlo, facendolo strillare ancora più forte.

Kurt riuscì a trarsi in salvo salendo su per una ripida rampa di scale e raggiungendo un ennesimo spiazzo ad un livello superiore a dove si trovava prima; rimise Finn a terra e ricominciò a guardarsi intorno, respirando affannosamente.

Non aveva la minima idea di dove si trovasse, gli sembrava di non essere neanche più nel giardino di sua nonna; si affacciò da una ringhiera e vide che sotto di sè vi era un lungo corso d'acqua - probabilmente la Senna - e che tutto intorno a lui era completamente buio e deserto.

Tentò in tutti i modi di tranquillizzarsi; non avrebbe potuto fare molto se non fosse riuscito a darsi una calmata e a riflettere a mente lucida, per quanto ciò che stava accadendo di certo non potesse essere spiegato razionalmene.

<< Ma che sta succedendo?! >> ansimò, guardando Finn con occhi colmi di terrore << Dove diavolo mi trovo e come ci sono arrivato?! Come hanno fatto quelle piante ad attaccarmi?! E.. e quella voce... >>

<< Konstantin! >>

<< BASTA! >>

Kurt si accasciò a terra e scoppiò a piangere, nascondendosi il viso fra le mani, mentre Finn si accoccolò vicino a lui; erano entrambi completamente paralizzati dalla paura.

Kurt si raggomitolò su sè stesso, senza neanche avere il coraggio di guardarsi intorno.

In quel momento, con la paura che si stava completamente impossessando di lui, riusciva a pensare solamente una cosa.

" Oh, Blaine.... come vorrei che tu fossi qui con me adesso!"


*


<< In carrozza! Il treno per Montelimar parte fra pochi minuti! >>

Blaine si guardò distrattamente intorno, domandandosi se fosse davvero il caso di salire.

Sapeva che una volta messo piede su quel treno non avrebbe più avuto modo di tornare indietro e si sarebbe lasciato definitivamente tutto alle spalle.

Avrebbe perso Kurt per sempre.

Tirò sul col naso e si morse con forza un labbro; per quanto continuasse a ripere a sè stesso che quella era senza dubbio la sola cosa giusta da fare, ancora non riusciva a crederci veramente.

E forse non lo avrebbe fatto mai.

Il pensiero di sapere Kurt lontano da lui, per sempre, era decisamente insopportabile e Blaine avrebbe senza dubio preferito morire, piuttosto che vivere il resto della sua vita senza l'uomo che amava.

<< Allora è questa sera che si tiene il ricevimento in onore del ritrovato Principe Konstantin?! >>

Blaine si voltò di scatto non appena sentì pronunciare il nome di Kurt; due anziane signore stavano parlando fra di loro a voce alta, a pochi passi da lui.

<< Già, non è meraviglioso?! >> ribattè una delle due, con un sorriso radioso sul volto << Finalmente l' Imperatrice ha ritrovato suo nipote! Trovo che sia una cosa davvero stupenda. >>

<< Oh, si...è così commovente! >>

Blaine si morse nuovamente un labbro e qualche lacrima scivolò lungo le sue guance.

" Oddio, ma come faccio ad essere così stupido?! "

Si asciugò rapidamente le lacrime e tirò un enorme sospiro; no, non era affatto certo che quella fosse davvero la migliore delle soluzioni.

Propriò in quel momento il treno fischiò e il macchinista urlò che era arrivato il momento di salire definitivamente a bordo.

Blaine strinse forte i pugni e fece un respiro profondo.

Gli erano rimasti ormai pochi secondi per decidersi, ma lui sapeva di aver già fatto la scelta più giusta.


*

<< Konstantin... >>

Kurt sussultò e balzò in piedi di scatto.

Questa volta la voce era molto più vicina e chiunque fosse a chiamarlo, Kurt era certo che si trovasse a pochi passi da lui. In effetti, non ci mise molto a realizzare che i suoi sospetti erano fondati.

Nella nebbia apparve lentamente la figura di un uomo, con indosso una lunga tunica scura e con in mano uno strano oggetto luccicante di colore verde; mano a mano che questi si avvicinava a lui, Kurt poteva vederne con maggiore chiarezza i lineamenti del volto, completamente scavato e molto simile a quello di un morto.

L'uomo aveva inoltre una lunga barba nera, un pipistrello di colore bianco appollaiato sulla spalla e i suoi occhi erano rossi ed iniettati di sangue.

Kurt avvertì un profondo brivido lungo la schiena; quella figura era senza dubbio l'immagine più spaventosa che avesse mai visto in tutta la sua vita e il principe aveva la strana sensazione che quella non fosse la prima volta che si presentava dinnanzi ai suoi occhi.

<< Ma guarda come sei diventato grande! >> esclamò l'uomo con voce roca e con un terrificante ghigno sul volto << Incredibile quanto le cose possano cambiare in dieci anni! >>

Kurt idietreggiò lentamente, mentre Finn ringhiava contro quella figura misteriosa e tanto spaventosa.

<< Ti sei trasformato in un meraviglioso giovane uomo, Konstantin! >> proseguì l'uomo, con quel solito tono di voce raggelante << Mentre io sono praticamente un morto che cammina! >>

Kurt non riusciva a smetterla di fissare il suo volto, per quanto si sforzasse in tutti i modi di non farlo, tanta era la paura che suscitava in lui; ma non faceva che pensare a quanto  fosse familiare ai sui occhi.

<< Io ti conosco.. >> mormorò con sguardo atterrito << Ti ho già visto prima, io.. >>

<< Te lo ricordi, Konstantin?! >> rispose il suo interlocutore, avvicinandosi sempre di più a lui << La prima volta fu ad un ballo come questo... una festa in onore della tua famiglia... ricordi?! >>

Kurt trasalì.

All'epoca aveva solamente otto anni, ma ricordava perfettamente tutto l'accaduto.

<< La maledizione.. >> disse in un sussurro, continuando a fissare l'uomo con gli occhi sbarrati.

<< Oh, vedo che non mi hai dimenticato! >> esclamò questi in tono lugubre << E la nostra divertentissima corsa sul ghiaccio?! Quella te la ricordi?! >>

Sollevò in aria il reliquiario che teneva in mano e da questo si levò una luce accecante di colore verdastro, che ricoprì di ghiaccio il terreno e tutto ciò che vi era intorno.

Kurt venne travolto da quel vortice di ghiaccio e cadde a terra emettendo un sonoro lamento; poi, rimanendo sempre a terra, alzò la testa e rivolse al suo persecutore un'occhiata furente e rancorosa.

Si ricordò della maledizione, di come avesse distrutto tutta la sua vita e ucciso la sua famiglia.

Ricordò anche il suo nome; aveva un suono così terribilmente crudele che Kurt pensò che mai nella vita avrebbe potuto dimenticarselo.

<< Rasputin! >> ringhiò il principe, avvicinandosi a lui con un improvviso slancio di coraggio.

Non sapeva da dove provenisse tutta questa sicurezza, ma sentiva dentro di sè un irrefrenabile bisogno di affrontarlo, di fargliela pagare per tutto ciò che aveva fatto.

Ma, naturalmente, Rasputin non si lasciò minimamente intimorire da quello sguardo rancoroso.

<< Vedo che non mi hai dimenticato, principino! >> rispose questi a denti stretti << Beh, neanche io ho mai dimenticato tutto ciò che la tua disgustosa famiglia mi ha fatto passare! Ma sono assolutamente pronto a prendermi la mia vendetta! >>

Dal suo reliquiario vennero fuori alcuni spiritelli alati che si aggrapparono con tutte le loro forze ai vestiti di Kurt, strappandoli via con i denti e cercando di farlo cadere a terra.

Kurt urlò con tutto il fiato che aveva in corpo, pur sapendo che là dove si trovava nessuno avrebbe potuto udire le sue grida e correre in suo aiuto; fu a quel punto che Finn corse via abbaiando, probabilmente per andare alla ricerca di qualcuno che potesse intervenire e trarre in salvo il suo padrone.

Nel frattempo Figgins, che per tutto il tempo era rimasto sulla spalla di Rasputin, se ne volò lontano, continuando ad assistere alla scena con sguardo sgomento.

<< Mi tenga fuori da questa storia, padrone! >> gemette << Io non voglio saperne niente! So che non porterà a nulla di buono! >>

Rasputin lo ignorò, troppo concentrato a godersi il suo momento di vendetta.

Dopo averlo percosso ripetutamente, i folletti spinsero Kurt contro la ringhiera, cercando in tutti i modi di buttarlo giù, ma il giovane vi si aggrappò con forza e riuscì a fare resistenza, scacciandoli via da lui, fino a che non si dissolsero completamente.

<< Guarda che non mi fai paura! >> strillò rabbiosamente Kurt, rivolgendo a Rasputin uno sguardo carico di odio.

Rasputin scoppiò in una risata glaciale.

<< Oh, dici davvero?! >> rispose con crudele ironia << E adesso, invece?! >>

Sollevò ancora una volta il reliquiario e l'ennesimo fascio di luce che vi fuoriuscì provocò un enorme tremore del suolo sottostante ai loro piedi, che cedette all'improvviso, facendo scivolare a terra Kurt.

Il ragazzo si aggrappò alla ringhiera e urlò a pieni polmoni, mentre il terreno si sgretolava lentamente ed enormi pezzi di cemento cadevano in acqua.

Kurt chiuse gli occhi e si morse un labbro; sapeva che non avrebbe resistino ancora a lungo e che prima o poi anche lui sarebbe finito col precipitare in acqua.

Nessuno avrebbe potuto aiutarlo.

<< Ormai non hai più scampo, Konstantin! >> tuonò Rasputin, con un' espressione profondamente soddisfatta sul volto << Nessuno potrà mai venire a salvarti! >>

<< Tu credi?! >> urlò una voce alle sue spalle.

Rasputin non fece in tempo a voltarsi che un pugno lo colpì in pieno viso, facendolo cadere a terra.

In quel momento Kurt riaprì gli occhi e prima ancora che potesse rendersene conto, due mani afferrarono le sue, issandolo leggermente.

Persino in una situazione così drammatica, il principe non potè trattenersi dal sorridere non appena i suoi occhi si incontrarono con quelli color caramello di Blaine, il quale in quel momento stava cercando disperatamente di salvargli la vita.

<< B..Blaine.. >> sussurrò Kurt, quasi in lacrime << Ma come hai... >>

<< Ti prego, rimandiamo qualsiasi domanda a più tardi! >> replicò Blaine, con voce strozzata.

Per quanti sforzi facesse non riusciva a tirare su Kurt, poichè il terreno sotto di loro era sempre più instabile e qualsiasi movimento brusco o troppo violento avrebbe rischiato di farli piombare entrambi di sotto.

<< Kurt, ti prego resisti! >> implorò Blaine, continuando a stringere le sue mani e a tirarlo verso di sè.

Ma propio in quel momento Rasputin si rialzò in piedi e fece sprigionare dal suo reliquiario un ennesimo raggio luminoso, che come una violentissima onda andò a travolgere Blaine e lo scaraventò lontano, su di un'enorme statua di marmo raffigurante un cavallo alato.

<< Blaine! >> urlò Kurt, riuscendo ad aggrapparsi nuovamente alla ringhiera prima di cadere in acqua.

La statua prese improvvisamente vita e si levò in volo, scendendo poi in picchiata a velocità supersonica e facendo cadere a terra Blaine, a pochi passi da dove si trovava Kurt, il quale ancora tentava di tirarsi su e trarsi in salvo. Il cavallo di marmo continuò ad accanirsi contro Blaine, lanciandogli addosso grossi blocchi di cemento, non riuscendo però mai a colpirlo.

<< Blaine, aiuto! >> strillò ancora una volta Kurt, nel momento esatto in cui Rasputin piombò su di lui e lo afferrò violentemente per i capelli.

<< Kurt! >>

Blaine tentò di correre in aiuto del ragazzo, ma quella gigantesca statua vivente glielo impedì, lanciandogli un' ennesima serie di pietre e pezzi di cemento.

Rasputin tirò su Kurt, facendogli mollare la presa e dopo avergli rivolto un altro crudele sorriso, lo lasciò cadere nel vuoto.

<< Aaaaah! >>

<< Kuuurt! >>

Fortunatamente Kurt riuscì ad aggrapparsi ad uno spuntone della ringhiera, dondolando nel vuoto e ansimando sommessamente, mentre Blaine era ancora intento a combattere contro il suo nemico.

Rasputin guardò il principe con un ghigno diabolico sul volto.

<< Dite le vostre ultime preghiere, Vostra Graz...aaaaah! >>

Un dolore lancinante lo colpì all' improvviso, provocato dai denti di Finn stretti attorno al suo polpaccio in un violento morso; Rasputin si voltò di scatto verso di lui e lo colpì con un calcio vigoroso, facendolo rotolare a diversi metri da lui.

Kurt, nel frattempo, sembrava sempre più sul punto di mollare la presa e cadere in acqua.

" Resisti Kurt, ti prego... ti prego... "

<< Resisti, Kurt! >>

Blaine tentò di correre verso di lui, ma venne bloccato per l'ennesima volta dal cavallo di marmo, che lo scaraventò contro un ammasso di pietre, facendogli perdere completamente i sensi.

Rasputin si voltò verso il moro - sdraiato a terra e privo di conoscenza - e scoppiò a ridere.

<< Addio, ragazzo! >> tuonò << Anche per te e finita! Chissà, magari potrai andare a fare compagnia al caro Konstantin nell'aldilà! >>

<< Io non ci scommetterei! >> replicò improvvisamente una voce acuta alle sue spalle.

Rasputin si girò di scatto e non potè fare a meno di sorprendersi nel vedere di fronte a sè Kurt, in piedi e con un espressione a dir poco furente sul volto.

<< Ma come hai fatto a... >> balbettò Rasputin, non riuscendo davvero a spiegarsi come Kurt fosse riuscito a trarsi in salvo.

<< Che cosa ti avevo detto prima?! >> ribattè Kurt a denti stretti << Tu non mi fa affatto paura! >>

Si gettò su di lui e lo fece cadere terra, riempiendolo di graffi su tutta la faccia e facendogli perdere il reliquiario dalle mani, il quale rotolò lentamente in direzione di Finn, che non perse tempo e lo afferrò con le zampe.

Rasputin riuscì a liberarsi dalla presa di Kurt e lo spinse via, ma proprio in quel momento Finn corse dal suo padrone con il reliquiario in bocca e mentre questi lentamente si rialzava in piedi, lo spinse con il muso verso di lui.

Kurt posò il suo piede sopra l'oggetto e premette con forza, facendo incrinare il vetro e provocando al suo interno una specie di cortocircuito; Rasputin lanciò un urlo e all'improvviso tutto intorno a loro venne illuminato da un fascio di luce bianco.

Il cavallo di marmo venne distrutto in mille pezzi, che volarono ovunque e molti dei quali atterrarono su corpo di Blaine, che giaceva ancora per terra, totalmente privo di sensi.

Kurt si voltò nella sua direzione e si morse violentemente un labbro per impedirsi di piangere o di urlare.

<< Questo è per quello che hai fatto a Blaine! >> ringhiò il principe, rivolgendosi a Rasputin con occhi colmi di odio e schiacciando nuovamente il piede sul reliquiario.

<< No, fermati! >> lo implorò Rasputin, gettandosi a terra davanti a lui.

Ma Kurt ovviamente non gli diede ascolto e continuò ad accanirsi sull'oggetto.

<< Questo invece è per quello che hai fatto alla mia famiglia! >>

Colpì il reliquiario con maggiore forza, facendogli emanare una serie di bagliori di colore rosso.

<< Smettila! >> strillò ancora una volta Rasputin, aggrappandosi ai pantaloni di Kurt e strattonandolo con forza << Guai a te, razza di... >>

<< E questo, è semplicemente per il gusto di fartela pagare! >>

Kurt diede un ultimo colpo colpo secco al reliquario, mandandolo completamente in frantumi e facendolo esplodere in un' accecante luce verde, la cui violenza fu talmente tanta da farlo piombare a terra assieme a Rasputin.

<< Nooooooo! >>

Il vecchio strillò con quel poco di fiato che gli era ancora rimasto in corpo, mentre quel vortice luminoso lo avvolgeva completamente, provocandogli uno dei dolori più grandi che avesse mai provato in tutta la sua vita. Kurt corse immediatamente da Blaine e si gettò su di lui, facendogli scudo col suo corpo, mentre le grida di Rasputin diventavano sempre più rauche e strozzate.

Il raggio di luce trapassò il corpo di Rasputin provocandogli un ultimo raggelante urlo, per poi ridurlo completamente in cenere di fronte allo sguardo attonito del suo piccolo pipistrello.

<< Padrone! >> strillò Figgins, svolazzando intorno ai resti dell'uomo << Padrone?! Oh, beh...io lo avevo detto che non sarebbero andare a finire bene le cose! >>

Non sembrava poi così scosso dall'accaduto; tutto sommato forse era anche contento di essersi liberato di un simile peso. Fece una smorfia e volò via lontano, ben deciso a dimenticarsi per sempre qualunque cosa che avesse a che fare con Rasputin, i Romanov e la maledizione.


*

Nonostante ormai il peggio fosse passato, Kurt se ne stava ancora sdraiato sul corpo esanime di Blaine, mentre un leggero venticello gli scompigliava i capelli.

Dal momento che Blaine non accennava a muoversi, Kurt si tirò nuovamente su e poi si chinò sul suo viso, prendendoglielo fra le mani e tentando di rianimarlo.

Ma senza alcun risultato.

<< Blaine.. >> mormorò Kurt fra le lacrime << Blaine, svegliati.. >>

Finn si avvicinò ai due guaendo e provò anche lui a far rinvenire Blaine, leccandolo dolcemente sulla guancia,; ma anche questo fu del tutto inutile.

<< Blaine! >> gemette Kurt, lasciandosi andare ad un pianto a dirotto.

Si voltò dalla parte opposta, stringendosi le ginocchia al petto e singhiozzando rumorosamente, mentre Finn si abbandonò ad un lungo e lamentoso ululato.

" Blaine, non puoi lasciarmi! Non adesso... non così! "

<< Mmm... che mal di testa! >> fece una voce bisbigliata alle sue spalle << Che è successo?! >>

Kurt alzò la testa di scatto.

<< Blaine?! >>

Si voltò immediatamente spalancando le braccia e colpendo in pieno volto il ragazzo, che era finalmente ruscito a riprendere conoscenza e stava tentando di rimettersi in piedi.

<< Ahia! >> strillò Blaine, portandosi istintivamente entrambe le mani sul naso, nel punto esatto in cui Kurt lo aveva colpito.

<< Blaine! >> gioì Kurt, gettandosi letteralmente fra le sue braccia e facendolo cadere di nuovo a terra, mentre Finn abbaiava allegramente.

<< Piano, piano! >> lo supplicò Blaine, allontanandolo un po' e mettendosi a sedere sulle ginocchia.

Kurt si accucciò vicino a lui.

<< Oh, scusami! >> rispose Kurt, con espressione rammaricata.

Blaine ridacchiò, massaggiandosi la testa dolorante.

<< Beh, immagino di essermelo meritato. >> asserì, guardando Kurt con gli occhi che brillavano.

Il principe gli sorrise dolcemente, ancora con le lacrime che scivolavano lungo il suo volto.

<< C.. credevo che fossi partito. >> balbettò, guardando Blaine intensamente negli occhi.

Blaine sorrise a sua volta.

<< L'idea era quella, in effetti. >> rispose a mezza voce << Ma non ho potuto farlo, perchè.. >>

Prese entrambe le mani di Kurt e le strinse forte.

<< Perchè non riesco a pensare alla mia vita senza di te. >>

Kurt tirò su col naso e guardò Blaine con espressione visibilmente commossa.

<< Kurt, lo so che ti ho fatto soffrire moltissimo. >> proseguì Blaine, senza staccare neanche per un secondo il suo sguardo da quello del ragazzo << Ma ti giuro che non ho mai pensato di ingannarti, neanche una sola volta! >>

Kurt annuì e tirò su col naso.

<< Lo so. >> mormorò << Puckerman me l'ha detto. >>

Blaine sorrise e si avvicinò un po' di più a lui.

<< Ti ha detto anche che solamente l'idea di non poter stare con te mi uccide?! >> domandò Blaine a bassa voce, con gli occhi che si riempivano lentamente di lacrime << Che la tua assenza mi toglie il respiro, che ogni volta che non ci sei mi sembra di soffocare, perchè è come se improvvisamente venissi del tutto privato dell' ossigeno che mi occorre per sopravvivere?! >>

Kurt rise fra le lacrime.

<< No, questo non me l'ha detto. >> rispose, abbassando timidamente lo sguardo.

Blaine prese il viso di Kurt fra la mani e lò portò ad incrociare nuovamente il suo sguardo.

<< Fino ad ora ho sempre pensato che la cosa migliore fosse mettere a tacere i miei sentimenti per te. >> disse Blaine con voce morbida, asciugando le lacrime del principe << Credevo davvero che in questo modo sarebbe stato più facile dirci addio e pensavo che fosse il modo migliore per tutelare entrambi ed evitare di ritrovarci con il cuore in frantumi. >>

Kurt fece un mezzo sorriso.

<< Non è stato un tentativo molto ben riuscito! >> commentò ironicamente, tentando di alleggerire un po' la tensione.

<< Si, lo so. >> rispose immediatamente Blaine, poggiando la fronte contro quella di Kurt << Per questo adesso sento che non posso più tenermi tutto dentro! Non posso più farlo Kurt, muoio dalla voglia di stringerti forte tra le mie braccia e dirti che ti amo! >>

Senza neanche dargli il tempo di replicare, lo tirò a sè e se lo strinse forte al petto, piangendo.

<< Io ti amo, Kurt. >> ripetè in tono lacrimoso, avvolgendolo completamente nelle le sue braccia << Ti amo così tanto da stare male fisicamente ogni volta che non ti ho accanto! Ti amo più di quanto abbia mai amato chiunque altro in tutta la mia vita e so per certo che non potrei mai amare nessuno quanto amo te. >>

Kurt non rispose, si limitò a cingere con forza la vita di Blaine e a stringersi ulteriormente in quell' abbraccio, ascoltando in silenzio il resto della sua dichiarazione.

<< Non potrò mai smettere di amarti, Kurt. >> proseguì Blaine fra i singhiozzi << Lo faccio praticamente da quando ti conosco e niente al mondo potrebbe mai impedirmelo! La mia vita senza di te non avrebbe più alcun senso e non posso, anzi...non voglio più lasciarti andare! >>

Kurt si morse energicamente un labbro per non mettersi a piangere ancora più forte e rimase in silenzio fra le braccia di Blaine, mentre questi continuava a singhiozzare sommessamente.

Poi, dopo chissà quanti minuti, Kurt si staccò dall' abbraccio e si mise a sedere di fronte a Blaine, stringendo entrambe le sue mani e incatenando il suo sguardo a quello del moro.

Riuscì a stento a non scoppiare in un pianto a dirotto mentre si perdeva in quella distesa dorata che erano gli occhi di Blaine, mentre nella sua mente iniziavano a definirsi molto chiaramente i ricordi di quella notte di tanti anni fa.

Quelli occhi.

I suoi occhi.

Kurt lo sapeva, dentro di sè lo aveva sempre saputo.

<< Eri tu, vero? >> domandò a Blaine, con voce rotta dall'emozione << Quella notte... sei stato tu a salvarmi la vita! >>

Blaine annuì in silenzio, senza riuscire a smetterla di piangere.

Kurt rise e afferrò dolcemente il viso di Blaine, poggiando la fronte contro la sua.

<< Non ti ho mai dimenticato, Blaine. >> mormorò << Ho sempre tenuto vivo quel ricordo dentro di me e nel profondo nel mio cuore ho sempre saputo che eri tu! E' per questo che mi sono innamorato di te sin dal primo istante. >>

Blaine non disse nulla e poggiò le sue mani su quelle di Kurt, avvicinando di poco il viso al suo.

<< Ti amo anche io, Blaine. >> disse Kurt in un sussurro << E non mi importa se è sbagliato che un principe si innamori di un servo, non mi importa se i doveri di corte mi proibiscono di stare assieme a te... io ti voglio, Blaine! Ti amo e voglio solamente stare con te, di tutto il resto non mi importa. >>

Blaine sorrise ampiamente e strofinò il suo naso con quello di Kurt, sfiorandone le labbra con le sue, senza però decidersi a posarvi sopra un vero e proprio bacio. Rimase in silenzio a fissarlo, come se volesse memorizzare ogni singolo centimetro del suo viso, beandosi di quella meravigliosa sensazione di attesa che precede solitamente un bacio, nonostante l' urgenza e l'impellente necessità di assaporarne le labbra.

Quando finalmente entrambi decisero che quell'attesa era durata a sufficienza, Blaine poggiò morbidamente le sue labbra sulla bocca di Kurt e iniziò a muoverle lentamente in un tenero bacio, che Kurt ricambiò senza esistazione, passando le mani fra i capelli ricci del ragazzo. 

Blaine cinse la vita di Kurt e lo tirò a sè con decisione, mentre questi ansimava nel suo bacio che, dopo la morbidezza e la dolcezza dei primi minuti, incominciava a farsi più intenso.

Blaine avvertì un lunghissimo brivido lungo la schiena, non appena sentì la lingua di Kurt scontrarsi contro la sua e premere contro di essa e il suo palato, mentre si aggrappava con maggior veemenza ai suoi capelli, gemendo ed ansimando fra le sue labbra.

Era una sensazione indescrivibile per entrambi.

Kurt non aveva mai baciato nessuno prima di allora, eppure gli sembrava di sapere perfettamente che cosa doveva fare e come doveva farlo; sentiva di essere nato per baciare Blaine e che avrebbe potuto tranquillamente continuare a farlo fino alla fine dei suoi giorni.

Non c'era niente di più semplice, naturale e giusto al mondo.

Blaine, da parte sua, nonostante quello non fosse assolutamente il suo primo bacio, si rese conto di non aver mai compreso davvero che cosa significasse baciare qualcuno, fino a che le sue labbra non avevano scoperto quelle di Kurt.

Tutto quello che era venuto prima perse improvvisamente di significato, perchè quello che stava provando con Kurt era superione a qualsiasi altra cosa che avesse mai provato in passato.

Non c' erano assolutamente parole per descrivere la perfezione di quel momento.

Senza curarsi minimamente del tempo che passava, Kurt e Blaine rimasero così avvinghiati l'uno all'altro a lungo, baciandosi sempre più appassionatamente e ascoltando il sublime suono dei loro gemiti e dei loro sospiri.

Quando infine interruppero il bacio, rimasero comunque l'uno fra le braccia dell'altro, guardandosi intensamente, con gli occhi ancora lucidi e colmi di amore.

Blaine accarezzò dolcemente il viso infantile di Kurt e gli rivolse un sorriso radioso.

<< Ti amo.. >> sussurrò dolcemente.

Kurt afferrò la mano di Blaine e se la portò alle labbra, posandovi tanti piccoli e teneri baci.

<< Ti amo. >> fece eco il Granduca fra un bacio e l' altro.

Poggiò la testa sul petto di Blaine e sospirò beatamente.

<< Non voglio più allontanarmi da te, Kurt. >> disse il moro, dando maggiore intensità all'abbraccio << Voglio restare assieme a te, per sempre. >>

Kurt gli rivolse un sorriso commosso e gli gettò le braccia al collo.

<< Anche io amore mio, anche io! >> rispose a bassa voce, affondando il viso fra i suoi riccioli << Adesso basta farci del male, basta continuare a impedirci di essere felici! Adesso ci siamo solo io e te, Blaine... io e te. >>

Blaine lo strinse forte e sè ed era quasi sul punto di baciarlo un' altra volta, quando Finn lo interruppe mettendosi ad abbaiare con fare quasi apprensivo.

Anderson fece una smorfia, ma proprio allora si ricordò che, in quel momento, Kurt avrebbe dovuto essere da tutt'altra parte.

<< Ti staranno cercando, Kurt. >> disse mestamente il moro, staccandosi dall'abbraccio << Dovresti ritornare alla festa, non credi?! >>

Kurt guardò prima Finn, poi Blaine e sorrise.

<< Beh, a dire il vero.. >> disse, in tono quasi malizioso << Io avrei un'idea migliore. >>






N.d.A: Ok, allora...intanto che qui aspetto l'arrivo dell'Uragano (tranquilli, sono al sicuro in casa...non mi accadrà nulla!) riesco finalmente a postare questo benedetto capitolo!! Siamo giunti quasi al termine, ormai il lietissimo fine sta per arrivare...anche se credo che quello che vi ho dato in questo capitolo sia stato già abbastanza, no?! xD
Ovviamente scerzo...non c'è mai abbastanza Klaine nel mondo.. u.u

Riguardo al primo pezzo...beh, per chi conosce il film saprà dicuramente che la scena della battaglia con Rasputin è un casino e dal momento che io sono incapace nelle descirzioni di questo genere, ci ho messo ore per finirla! Diciamo che sono mediamente soddisfatta, anche perchè il pezzo più importante del capitolo era alla fine... x3

A domani forse con il gran finale!! <3

  
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