James era inginocchiato teatralmente ai piedi del letto, in un grazioso pigiama verde a motivo di boccini, mentre Remus Lupin era in piedi sul letto dell'amico, scalzo, nella sua vestaglia bianco sporco. 

Sirius sbuffò e sprofondò nel suo libro: ancora con quella messa in scena? James, che non aveva MAI aperto un libro di Storia della Magia, che improvvisamente si dava alla lettura Shakespeeriana? Sarà stato un'altro stupido modo per ''far cadere la Evans ai suoi piedi''...

James alias Romeo: - Ride delle cicatrici, chi non ha mai provato una ferita!

- La proverai tu fra poco, se non la smetti - borbottò Sirius, cercando di concentrarsi sulle pagine del suo libro. La luce si spense.

- CHI DIAVOLO HA SPENTO? Non so voi, ma io starei leggendo!

- Ci vuole atmosfera, Felpato, ATMOSFERA! Uff... non puoi capire! - sospirò Remus, cercando di scorgere l'amico nel buio.

- Se non la smettete vi suono questo in testa, e vedremo chi capirà e chi non capirà! - urlò Sirius, mentre Peter gli si avvicinava con la bacchetta alzata.

- Lumos - sussurrò, ed un getto di luce illuminò fiocamente le pagine del libro di Sirius.

J: - Quale luce spunta lassù da quella finestra?

- Non vedi che sono io, James? Ecco - disse Peter, puntando la bacchetta contro il viso dell'amico.

- Possibile che non riusciate a capire? E' una scena di Romeo e Giulietta, Peter, non facevo sul serio!

- Zitti - sussurrò Remus, solenne, quando James riprese a ripassare le battute. Il ragazzo si schiarì la voce.

J: - Oh, se lo sapesse che è l'amor mio!

- Per merlino, Felp, li hai sentiti? Dico, LI HAI SENTITI?

- Sì, Coda, è impossibile non sentirli...

- Jamie ha detto a Remus ''se lo sapesse che è l'amor mio''! 

- E allora? E' una messa in scena, non li hai sentiti?

- Sì, ma... allora Remus è Giulietta!

- E tu lo hai capito adesso? Non vedi la camiciola che si è messo per l'occasione? Sembra Mocciosus nei suoi giorni migliori...

- Veramente, Sirius, quella la mette ogni sera...

- Oh...

 

J: - E' l'occhio suo che parla! - dichiarò James, mentre i due continuavano a battibeccare.

- Veramente è la bocca di Peter - aggiunse Sirius, accigliato, guardando Codaliscia che aveva preso a grattare furiosamente qualcosa nel suo pantaloncino del pigiama.

J: - Guarda come appoggia la guancia su quella mano!

- Vorrai dire la pancia, Ramoso! - borbottò Sirius, mentre Peter grattava con furia, facendo ballonzolare il letto come una gelatina.

J: - Oh, fossi io un guanto su quella mano per poter toccare...

- PER MERLINO, James, HAI VISTO BENE DOVE DIAVOLO HA LA MANO? - urlò Sirius, ad occhi sbarrati. James sbuffò.

- E' teatro, Sirius, teatro! E poi sto dicendo a Remus, non a Coda... PER MERLINO, Coda, smettila! Rovini l'atmosfera! E' una scena romantica, non una bagno pubblico! - sbottò James, mentre Remus si schiariva la voce.

- Questa parte la dico io , Ramoso! - strillò Remus, balzando giù dal letto. Si inginocchiò accanto all'amico.

- Jamie, vai tu sù, faccio io Romeo, ma solo per questa battuta! - aggiunse, vedendo che James non aveva alcuna voglia di fare la femmina.

- Mi rifiuto! 

Finì che Remus fece Romeo, mentre James Giulietta, anche se solo per quella scena.

R: - Gli occhi suoi in cielo irradierebbero l'etere di un tale splendore...

- Se magari si toglie gli occhiali, il vecchio James!

- Ma cos'è, poi, l'etere, Felp? Io conosco l'utero, il catetere...

- QUESTO NON E' UN BAGNO PUBBLICO, PETER!

 

 

                   ... to be continued!