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Autore: Annabel Lee    28/08/2011    1 recensioni
Primo giorno e sfida contro il tempo
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Natale coni tuoi...

 

Attenzione. Stiamo per raggiungere l'aeroporto di Pescara. Vi preghiamo di rimanere seduti e di allacciare le cinture. Grazie per aver viaggiato con noi!”
“Anna, papà dorme ancora?” le sussurrò la madre. La ragazza annuì assonnata.
“Sveglialo, allora.” Anna prese il padre per un braccio e cominciò a scuoterlo. Carlo si svegliò di scatto.
“Cosa...?”
“Stiamo atterrando, pa'. Mettiti la cintura.”
Quando scesero dall'aereo, una folata di vento gelido li investì con violenza. I tre avevano solo un impermeabile sopra i vestiti leggeri: a Los Angeles faceva più caldo che in Italia, anche a Natale!
Velocemente presero dalla borsa di Rosa (vagamente somigliante a quella di Mary Poppins) delle sciarpone di lana e corsero dentro l'aeroporto.
“Anna!” un coro echeggiò nell'edificio. Tre ragazze corsero incontro la ragazza e le saltarono addosso.
“Oddio!... ra... ga...” boccheggiò “n... non...” le amiche si staccarono. Una di loro, Amaranta, mancata rock star, dai capelli ricci e lunghi come Robert Plant, le saltò di nuovo al collo.
“Ci sei mancata tantissimo!”
“L'ho notato, sai?” disse Anna massaggiandosi il collo
“Ti è arrivata la mia cartolina dall'Egitto?” chiese con aria minacciosa Daniela. La ragazza annuì.
“Tesoro,” la madre si avvicinò ad Anna “Noi aspettiamo il volo di Nicole, ok? Salve, ragazze.” salutò infine con un sorriso.
“Salve, signora Oron! Bentornati!” salutarono in coro come delle scolarette.
“Io torno a casa con loro, mamma.”
“Va bene.” la madre e il padre si allontanarono, lasciandole sole. Le amiche rivolsero ad Anna sorrisi a trentadue denti.
“Allora?” chiesero all'unisono.
“Allora che?”
“Oh, certo!” disse Paula, così scura di pelle che sembrava perennemente abbronzata “Lei lavora con attori famosi e fa finta di nulla!”
“Pensavo non ti piacessero, Paula.” osservò Anna. Alla ragazza, infatti, non piaceva Harry Potter.
“Sono comunque famosi! E poi sai i bei ragazzi lì, in California? Sei la solita fortunata!”
“Ho fame.” cambiò discorso Anna. Le altre si avviarono verso il fast food.
“Eh, no!” le fermò la ragazza “Voglio mangiare decentemente!” Amaranta alzò gli occhi al cielo.
“Sai il traffico che c'è là fuori?”
“Pago io.”
“Andiamo?” chiese Amaranta sfregandosi le mani.

“Attenzione. Stiamo per raggiungere l'aeroporto di Londra. Vi preghiamo di rimanere seduti e di allacciare le cinture. Grazie per aver viaggiato con noi!”
Daniel si stiracchiò.
“Ahh! Casa dolce casa!” si girò verso Tom e lo scrollò “Sveglia!”
“... Eh?!” l'attore aprì gli occhi lentamente.
“Stiamo arrivando. Mettiti la cintura.”
“Mhm...” Tom richiuse gli occhi. Dan sbuffò e allacciò la cintura all'amico.
A Londra cadeva del nevischio. Ad aspettare i due attori c'erano Sam, il fratello di Tom, e Kate, la sorellina di Daniel. Quest'ultima, appena vide il fratello maggiore, gli saltò addosso.
“Dan!!”
“Ciao, Katy!”
Sam si avvicinò al fratello, che trasportava due valigie, la chitarra e la gabbia con Timber. Si abbracciarono come due amici, poi Sam disse:
“Viaggi sempre leggero, eh?”
“Sono tutti panni sporchi, quelli. Ho fame.”
“Al solito. Mamma ha invitato anche Kate e Dan. Venite, vero?” chiese ai due.
“Ovvio!”

“Cosa?!” urlò Amaranta,facendo girare tutto il ristorante verso di loro; Paula era rimasta a bocca aperta,con la forchetta a mezz'aria; Daniela si era quasi strozzata con i maccheroni. Anna annuì timidamente.
“Tu...coff... tu...”
“Aspetta,” fece Paula “Tom Felton è il biondino, giusto? Quello con la testa grossa e che sembra un cadavere?
“Giusto.” affermò Anna, anche se non condivideva quei commenti.
“E tu...” disse Amaranta “Hai dormito con lui? Mentre era ubriaco?” Anna annuì ancora.
“E non gli sei saltata addosso?” chiese la riccia. Anna scoppiò a ridere.
“Mentre ero nel letto avevo sentito una vocina che ha detto la stessa cosa!”
“Erano i tuoi ormoni.” disse Amaranta bevendo un po' d'acqua.
“Quindi, non avete fatto nulla?” chiese Daniela.
“Niente. Nothing. Nada. Rien. Anche perchè lui è fidanzato.” poi aggiunse “Con un'arpia.”
“Chissà perché, le fidanzate di un bel ragazzo sono sempre stronze agli occhi delle altre...” disse maliziosamente Paula.
“È un dato di fatto,questo.” tagliò corto lei “Allora? Come vi va la vita?”

Tom, dopo pranzo, si rinchiuse in camera con Daniel e Sam. Kate stava parlando allegramente con la signora Felton.
“Allora? Che ci devi dire?” chiese Dan.
“È una cosa molto importante e delicata, e non deve assolutamente uscire da questa stanza.”
“Ti sei lasciato con Jade!” esclamò il fratello.
“No!”
“Ah...” Sam arrossì. “Bè, racconta.” Tom respirò a fondo e iniziò.
“Ad Halloween sono andato ad una festa con Jade...”
“Non vogliamo saperei particolari delle vostre nottate, Tom.” disse Daniel.
“Lasciami continuare! Non devo parlare di lei. Allora, quella sera mi sono ubriacato, di brutto...” 
Dopo aver raccontato tutto, la mascella di Daniel era arrivata a terra; Sam, dopo aver riflettuto sul racconto, esclamò:
“Hai messo le corna a Jade!”
“Non ho messo le corna Jade!” ribatté Tom.
“Ma come no? Scusa, non avete... No, aspetta! Voi non avete...”
“No, Sammie, quella notte ho dormito.” il fratello sbuffò.
“Tom!” chiamò la madre “Porta a spasso Timber o mi farà la pipì sul tappeto!”
“Arrivo, mamma!”

Angolo della lady
Bien, mon ami, ci stiamo avvicinando al 'momento clu', come lochiamo io. Di cosa si tratta? Mi dispiace, ma non ve lo dirò nemmeno sotto tortura! XD Questo è il capitolo per Dicembre (ma va', si capisce!), spero vi sia piaciuto. *si mette in ginocchio*Vi scongiuro di recensire!!!
Un bacio,
Yaz
   
 
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