Libri > Le Cronache di Narnia
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Autore: strongfordrew    28/08/2011    4 recensioni
Edmund e Peter sono fratelli.E così Lucy e Susan. Nel bel mezzo della guerra partono per l'Inghilterra per andare a vivere da un vecchio professore. In casa di quest'ultimo Lucy scopre un armadio che li conduce in un mondo totalmente diverso da quello che hanno conosciuto: Narnia.
Riusciranno le due coppie di fratelli ad andare incontro al loro destino e dare ascolto al loro cuore?
E se non incontrassero la strada per l'armadio e restassero a Narnia, come sarebbe stata la loro vita?
{EdmundXLucy} {PeterXSusan}
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucy Pevensie, Peter Pevensie, Susan Pevensie, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3.
 
Nel mese successivo imparammo a evitare il più possibile quella donna.

Ci divertiamo tutto sommato. A parte le lezioni di latino che mi dà Susan....

Quella ragazza quando si tratta di studiare diventa un drago inferocito e se provo a farla calmare o faccio lo spaccone usa anche epiteti molto coloriti per sgridarmi.
Comunque, al di fuori dello studio è spiritosa, allegra e ragionevole. È anche molto saggia, dà sempre ottimi consigli.In questo periodo abbiamo legato molto, praticamente siamo inseparabili.

Adesso siamo in veranda sdraiati tutti e due sullo stesso divano: Susan poggia la testa sul mio petto e cerca di disegnare la parte di giardino che si scorge da questa posizione.Lei e Lucy preparato degli ottimi biscotti al cioccolato che sono stati divorati da me e Edmund nel giro di cinque minuti.Le ragazze ci hanno minacciato di chiuderci nella stanza della governante per il resto del mese, poi siamo riuscite a calmarle e Ed e Lucy si sono messi a svolgere degli esercizi che Susie li ha assegnato.
Io intanto cerco di distrarla per poter divertirmi un po', però con lei non funziona. Anzi, come cerco di strapparle il foglio dalle mani mi tira delle gomitate in pancia che mi fanno gemere di dolore. Così adesso vedendomi tutto dolorante si è stampata sulla faccia un ghigno soddisfatto.

La mia ancora di salvezza poi diventa Lucy che all'improvviso esclama tutta eccitata:" Ragazzi che ne dite di giocare a nascondino?" 
"Non è una cosa da bambini?" chiede Edmund dubbioso. Lucy lo fulmina con lo sguardo facendolo subito rizzare in piedi e dire:" Cioè...voglio dire...nascondino. Certo, perchè no?"
Non sono di certo entusiasta però è l'unica cosa che si può fare qui visto che ci sono molte stanze. Così mi alzò all'improvviso dimenticandomi che Susan era appoggiata a me e urlo:" E nascondino sia!"
" Brutto deficiente, mi hai fatto sbattere la testa sul divano!" dice Susan massaggiandosi la testa.
" Oh, Susie mi dispiace..ti fa molto male?"
"Tu che dici?" ribatte scocciata. L'aiuto ad alzarsi e comincio a contare.
Arrivato a 30 inizio a cercarli. La prima che trovo è Susan che si era nascosta dentro una panca nel sottoscala. Poi ecco Edmund. Direi un nascondiglio poco originale visto che si è nascosto dietro una tenda nel soggiorno.
Trovati loro due iniziamo a cercare Lucy ma non si trova, così decidiamo di salire al piano superiore ed eccola.
"Ehi ragazzi mi dispiace!" dice. Noi tre ci guardiamo confusi poi chiedo:
"Ma per cosa?"
"Beh, sono sparita per delle ore. Non immaginate cosa ho scoperto! Sono entrata in questa stanza al terzo piano. Lo so, lo so Susie. Il terzo piano è vietato e non sarei dovuta andare lì."Lucy anticipa la domanda della sorella, poi continua:
"Comunque. In quella stanza c'era un armadio così sono entrata dentro per nascondermi e indovinate: mi sono ritrovata in un mondo fantastico! Si chiama Narnia! Lì ho conosciuto un fauno,il signor Tumnus e gli ho promesso che tornerò a trovarlo!"
Io sono completamente scioccato. Insomma un conto è viaggiare con la fantasia, un altro è credere che una cosa del genere esista. 
"Ma....ma...Lucy non è possibile..."balbetta Susan. Io automaticamente le dò ragione e così anche Edmund.
"Tranquilli, domani vi farò vedere"Dice lei."Adesso andiamo a mangiare.Ho una fame da lupi e sicuramente avranno già servito la cena."
Ancora una volta annuisco sempre sotto shock e seguo gli altri nella sala da pranzo.

Finito di cenare andiamo a letto. Domani sarà un giorno pieno di sorprese.Dò la buonanotte a Susan e Lucy poi mi sdraio sul mio letto e cerco di dormire.
**
Sicuramente un raggio di sole è riuscito a filtrare dalle tende perchè una luce accecante interrompe con prepotenza il mio riposo.Stanotte ho avuto un sonno molto agitato e potrei giurare di aver sentito qualcuno uscire dalla stanza e rientrare.
Non è il momento di pensare ai miei sogni, comunque.Entro nella stanza di Susan e Lucy e le sveglio cosicchè possano vestirsi e scendere a fare colazione.

Come al solito Edmund non si è ancora alzato, quindi mando Lucy a svegliarlo. Infatti,poco dopo, dalla cucina sentiamo le sue urla nel tentativo di far alzare dal letto Edmund.
Io e Susan scoppiamo poi a ridere quando vediamo entrare in sala da pranzo Ed bagnato dalla testa ai piedi e Lucy che sorride soddisfatta.
"Io l'ho sempre detto che sei diabolica, Lucy!" riesco a dire tra le risate. 
Dopo aver fatto la colazione Lucy ci conduce nella stanza al terzo piano. Varcata la soglia noto che è la stanza è completamente vuota tranne che per un enorme armadio posto al centro. Entriamo dentro e apriamo l'anta.
Inizialmente vedo solo delle pellicce ma andando più in fondo riesco a scorgere dei rami innevati.
Guardo Susan incredulo. Forse mi aspetto che mi dica che sto sognando, che è solo un'allucinazione, come fa sempre. Ma non credo che questa volta farà così. La vedo avanzare e automaticamente l'afferro per il polso.
"Che c'è?"
"Non andare, può essere pericoloso.Andrò io per primo."Cerca di ribattere ma prima che possa farlo mi metto davanti a lei e faccio un passo avanti. Qualcuno mi ha spinto perchè sono caduto faccia a terra sulla neve. 
Le ragazze ridono e cominciano a lanciare palle di neve contro di me e Ed.

"Allora, che ne dite se vi presento il Signor Tumnus?" ci chiede Lucy.
Noi acconsentiamo a condizione, come abbiamo stabilito io e Susan, che si torni a casa presto. 
Lu ci fa strada in mezzo alla neve cercando di riconoscere il percorso fatto il giorno precedente, però si ferma all'improvviso e balbetta:"Ma...cosa?"
La casa del fauno è completamente distrutta sia fuori che dentro: la porta è stata sfondata, ci sono vetri rotti sparsi ovunque e i mobili sono ribaltati. Su una parete è appeso un manifesto. Lo strappo e insieme a Susan lo leggo:
Mandato di arresto 
Il fauno Tumnus è
condannato per alto tradimento verso la Regina
 e Imperatrice di Narnia, Jadis:
ha fraternizzato con il nemico e aiutato un umano.
       
Mogree
-Polizia segreta
Lunga vita alla Regina!
 
"Oh no! È stato condannato per colpa mia!" urla Lucy in lacrime. Subito Ed l'abbraccia mentre lei continua a singhiozzare. Dalla porta si vede un piccolo passero che si poggia nel ramo di un albero lì vicino.
D'un tratto si sente:"Pss....pss"
Susan allora chiede incredula:"Quel passero ha fatto pss a noi?" Usciamo fuori lentamente per paura che possa essere la polizia: se quel fauno è stato arrestato per aver fraternizzato con Lucy, di certo noi non siamo i benvenuti qui a Narnia.
Sento che Susan si attacca alla mia schiena con una mano e cammina dietro di me.Lucy invece è ancora abbracciata a Edmund, però anche loro ci seguono.

Da dietro una roccia si sente il rumore di un ramo spezzato poi con un balzo un castoro spunta fuori da dietro di essa. Io mi avvicino e cerco di tranquillizzarlo allungando una mano però quest'ultimo dice:" Non ho intenzione di annusarla se è questo che volevi"
Io sobbalzo e spalanco gli occhi sorpreso. Susan si stringe di più a me, la sorella invece si avvicina al castoro e fa:"Oh come siete carino!" e gli accarezza la testa.
Il castoro si lascia coccolare, però dopo un po' ci avvisa che questo non è un luogo abbastanza sicuro per parlare, poichè gli alberi potrebbero far sapere della nostra presenza e considerando il fatto che per la Regina siamo i nemici non è una bella cosa.
Così il Signor Castoro ci conduce nella sua casetta (costruita da lui stesso ) dove ad attenderci trovammo la Signora Castoro che, dopo averci fatto accomodare, ci offrì della buonissima marmellata.Con il marito iniziò a spiegare il perchè dell'odio della Regina verso di noi.
"Vedete..." cominciò il Signor Castoro."Aslan è tornato e per via della profezia la Strega Bianca, che non è la vera Regina di Narnia, è furiosa e non vuole che attraverso di voi questa si avveri perchè significherebbe la sua sconfitta."
"Chi è Aslan e cosa centriamo noi con la profezia?" chiede Susan.
"Aslan è il Re dell'intera foresta, il vero Re di Narnia.la profezia dice che  verrà il tempo in cui due figli di Adamo e due figlie di Eva libereranno Narnia dalla tirannia." Vedendo le nostre facce confuse si affrettò a spiegare:
"Ma non capite? Voi.Voi siete i figli di Adamo che ci libereranno dalla tirannia della strega. Aslan vi sta aspettanto e ha già radunato le vostre truppe sua Maestà" disse poi rivolto a me. 
"Un momento, Peter. Ragiona.Voi non siete dei Re e non siete neanche qui per questa profezia."Penso cercando di ragionare. 
"Cosa?!?! Ma siete sicuri?" domando io.
"Certo principe Peter, anche le principesse parteciperanno alla guerra e il popolo di Narnia verso la lbertà."
Mi giro verso Susan e Lucy per sentire cosa ne pensano ma nell'istante in cui mi giro noto l'assenza di Edmund.
Corro verso la direzione lasciata dalle tracce di Ed e gli altri mi seguono. Ma non possiamo andare avanti.Ormai è troppo tardi.Edmund è entrato nel castello della Strega.E io ho preso la mia decisione: combatterò. Andrò da Aslan e riprenderò mio fratello costi quel che costi. Ma andrò da solo. Farò scortare Susan e Lucy fino all'armadio dal Signor Castoro.

"Bene. Io ho preso una decisione.Andrò da Aslan e mi farò aiutare inanzitutto a riprendermi Edmund poi farò il mio dovere e combatterò per aiutare Narnia." dico rivolto a Susan e Lucy.
"Okay Peter. Noi ti aiuteremo allora."Questa è la proposta di Susan, la proposta che io dovrò subito bocciare. È troppo pericoloso per loro. Ormai Susan è diventata una sorella per me e mi sento malissimo se penso che potrebbe combattere. Lucy, beh, Edmund non me lo perdonerebbe mai se lasciassi combattere la sua migliore amica. 
"No.Il signor Castoro vi scorterà all'Armadio e tornerete dal Professor Kirke. Poi tornerà da me e mi condurrà da Aslan." ribatto io.
Il volto di Susan è contratto dalla rabbia e adesso si è macchiato di un delizioso rosso che la rende ancora più bella. Però quest' ultimo pensiero svanisce quando la vedo avanzare a grandi passi verso di me.
In questo momento posso dire che ho davvero paura.
"Sentimi bene Peter. Adesso tu la smetti di dire queste cavolate e mi ascolti."Inizia."Io e Lucy verremo con te perchè:
Primo: Non hai sentito la profezia? Le principesse guideranno il popolo di Narnia verso la libertà. Ergo anche noi verremo e faremo la nostra parte.

Secondo: Io non ti lascerò andare a combattere da solo.

Terzo: Solo perchè siamo donne non vuol dire che non abbiamo coraggio e non siamo forti quanto voi uomini.
Quarto:"

"Che lista lunga..."Bisbiglio io.
"Già proprio così.Comunque.Quarto: Anche noi teniamo a Edmund e lo rivogliamo ad ogni costo." 
" E va bene...."mi arrendo."Ma verrete ad una sola condizione: quando mi renderò conto che è troppo per voi vi farò segno di scappare e voi lo farete okay?"
"Okay" acconsente alla fine Lucy. Vedo che Susan è ancora arrabbiata e non è molto convinta. Apre la bocca per ribattere, poi la richiude e viene trascinata dentro casa dalla sorella.
"Maestà quando partiremo?" mi chiede il Signor Castoro.
"Domani mattina all'alba. Non voglio perdere altro tempo."

Torniamo alla casa dei castori, dove troviamo le ragazze che aiutano la Signora Castoro a preparare le scorte di cibo per il viaggio.
"Si parte domani mattina all'alba. Aslan ci aspetta." annuncio appena entro.
Lucy e la castora mi sorridono incoraggianti. Susan,invece, non mi degna di uno sguardo.
Capisco che è offesa dal mio comportamento ma non potrei sopportare se le accadesse qualcosa...ma chiarirò con lei domani.

Dobbiamo riposare, domani il viaggio sarà lungo e abbiamo bisogno di forze
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