Mi sveglio e guardo la sveglia posta sopra il mio comodino, sono le 9 ; per fortuna che oggi era domenica e non dovevo preoccuparmi della scuola. Mi stiracchio per poi spostare le coperte e alzarmi per poi dirigermi verso il bagno, ma la porta è chiusa …questo significava …
“Neuro, da quanto sei l’ dentro?”-
“Non penso che ti riguardi”-
“Accidenti, Neuro devo entrare!”
Per fortuna poi arriva Drakonian
“E’ da circa un ora e mezza che è rinchiuso lì dentro”
“Neuro che diamine combini???”- dico bussando più forte
Finalmente sento la chiave girare e la porta aprirsi
“Ah, finalmente ma si può saper…”
Ma mi interrompo perché davanti a me mi ritrovo Neuro con solo i pantaloni, mentre i capelli gocciolano ancora sulla pelle chiara … Mi soffermo un attimo sui pettorali grandi e ben definiti, mentre la mia mente è come in catalessi …
“Non posso nemmeno rilassarmi?”-
“Idiota!”-
dico rossa come un peperone,non appena la mia mente sempre far funzionare di nuovo i suoi ingranaggi, per poi richiudergli la porta in faccia. Per poi dirigermi in cucina a preparare la colazione; ma in un attimo mi ritrovo Neuro davanti.
“Ti sembra il modo di trattarmi ragazzina?”-
Dice lui prendendomi il viso con una mano costringendomi a voltarmi.
“Si, accidenti ma ti sembra il modo di uscire?Sarai un demone ma … ma … ma sei sempre un maschio!!”-
dico allontanando la sua mano per poi allontanarmi da lui, dando da magiare a Drakonian.
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Punto di vista di Neuro
Sono immerso nella vasca che rifletto ancora sul motivo per cui quella associazione, voleva così disperatamente Martina. Persone come lei sono rare è certo, essere una specie di batteria vivente per gli esseri sovrannaturali … ma sono convinto che non era solo per quello. La ragazza lentamente, forse anche per la mia presenza, si stava trasformando in demone, ma che essere fosse era ancora da capire; se le mie ipotesi erano giuste era…
Ma vengo interrotto nei mie pensieri dal bussare incessante e dalla voce di Martina.
“Neuro, da quanto sei l’ dentro?”-
“Non penso che ti riguardi”-
Dico infastidito, odiavo essere interrotto mentre ragionavo e poi che gliene importava?
“Accidenti, Neuro devo entrare!”
A malincuore esco dalla vasca e mi asciugo per poi mettermi quegli indumenti che li umani definivano Boxer e pantaloni. Appena finisco mi dirigo alla porta e la apro.
“Ah, finalmente ma si può saper…”
Dice lei, ma poi non so per quale motivo si blocca e ha lo sguardo fisso, quasi perso nel vuoto; mentre le sue gote si colorano di un rosso acceso.
“Non posso nemmeno rilassarmi?”-
Dico sperando in una sua qualsiasi reazione
“Idiota!”-
Dice per poi sbattermi in faccia la porta,ma era impazzita?
Velocemente riapro la porta e la raggiungo per poi finirle davanti e prenderle il viso con una mano, costringendola a guardare dritto verso di me.
“Ti sembra il modo di trattarmi ragazzina?”-
“Si, accidenti ma ti sembra il modo di uscire?Sarai un demone ma … ma … ma sei sempre un maschio!!”-
Mentre si allontana rimango un attimo perplesso. Un attimo allora ….
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“Non mi dire che ti imbarazzi per così poco e poi ti ricordo che queste sono solo le mie sembianze umane”-
Dice lui sorridendomi beffardo
“Sai com’è non ho tutti i giorni ragazzi per casa”-
dico spazientita, possibile che era così ottuso?
“Cambiando discorso, sai che oggi…”
“Si si per mezza giornata farò tutto quello che vuoi, però ora fammi fare colazione, altrimenti resto rimbambita per tutto oggi”-
Dico versandomi il thè in una tazza per poi mettermi su un piattino un pezzo di torta. Appena mi siedo al tavolo mi ritrovo Neuro davanti che mi fissa
“Che..che c’è?”-
Dico un po’ imbarazzata, accidenti ma quando diamine decideva di rivestirsi
“Trovo curioso che mangi come un normale essere umano”-
“Beh, cosa pretendi che mi metta a mangiare robe strane tipo te?”-
“Staremo a vedere che razza di demone sei”
“Un attimo, tu non sai a che specie di demone appartengo?”
“Forse, ma il problema è che i tuoi pochi poteri potrebbero essere dovuti anche ad altro, e non dettati dal sangue demoniaco”
“Ah…” dico bevendo il thè in effetti non sapevo nulla dei miei genitori,erano morti che io ero piccola e poi ero stata affidata alle cure dei miei nonni, che ora vivevano fuori città ...
Alzo lo sguardo e con mio immenso stupore Neuro è sparito, ma a che velocità si muoveva?
Dopo aver finito di fare colazione, lavo le stoviglie e le metto a scolare per poi dirigermi in camera; Neuro è beatamente sdraiato sul letto e fortunatamente si è rimesso il suo panciotto bianco.
“Ehi, che fai dormi?”
“No, mi rilasso,il mistero di ieri non mi ha minimamente nutrito, e sono affamato”-
“Uh, mi spiace Neuro”
Poi lui mi tira a sé e mi spettina
“Non essere rammaricata per un demone”-
“Ah, lasciami Neuro!!!”-
Dico dimenandomi. Fortunatamente dopo qualche minuto mi lascia alzare e io mi dirigo verso l’armadio e quando lo apro …
“Drakonian!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” –dico sbraitando, i miei vestiti di casa erano una ragnatela appiccicosa vivente…
“Scusa, a volte nel sonno mi muovo inconsciamente”-
Dice il mio ragnetto demoniaco penzolando dal soffitto.
“Ah, vabbè ora… lavo tutto”- dico prendendo maglie e pantaloncini per poi andare nel locale lavatrice per poi far partire il bucato.
“Neuro, ti rubo una tua maglietta”- dico aprendo il suo armadio tirando fuori la prima maglietta che mi capita a tiro per poi correre in bagno.
Punto di vista di
Neuro
Appena vedo che sale sul letto per parlarmi, avrei tanta voglia di prendere da lei quelle energie che mi mancavano … avevo così fame e la sua presenza non faceva che far aumentare il mio appetito …
Appena sento che si preoccupa per me la tiro a me e come al solito le spettino i capelli, ancora più belli di quelli di Akane, la vecchia segretaria.
Appena la lascio si dirige al suo armadio e tira un urlo non appena vede che i suoi vestiti sono ricoperte dalel ragnatele di quel suo animale demoniaco. Dopo aver messo i vestiti a lavare torna in camera e osa rubare una delle mie maglie, che tipo …
Non appena si chiude in bagno, mi alzo dal letto e uso gli Evil Friday, dovevano andare in un posticino per me, dovevo assolutamente scoprire che razza di Demone si apprestava a diventare Martina.
Finito mi siedo nuovamente sul letto, per iniziare a mettermi a pensare a che razza di torture avrei potuto sottoporre Martina … Come prima idea penso ai massaggi, poi torturarla mentre era legata con le catene, mentre mi chiedeva perdono per ogni offesa arrecatami. Si non era male come idea …
Esco dal bagno, indossando la maglia di Neuro, che fortunatamente mi va grande, arrivandomi alle ginocchia; con i capelli legati in una salvietta.
“Si sta decisamente meglio dopo un bel bagno”
dico raggiante per poi saltare sul letto e mettermi seduta sulle ginocchia.
“Allora Neuro cosa devo fare?”
Lui apre appena un occhio e mi guarda, per poi arrossire
“Hai intenzione di girare senza calzoncini per casa?”
“Si, fa caldo e poi la tua maglia mi va grande”
Lui si mette seduto e mi scoglie la salvietta dai capelli, che ricadono scomposti sulle spalle.
“Vedi di asciugarti questi capelli che se ti ammali e compare un mistero devo rinunciarci”
“Gentile come sempre neh?”-
Dico riprendendomi la salvietta per poi saltar giù dal letto e tornare in bagno, sono un idiota a pensare che Neuro fa le cose per gentilezza …
“Ehi, perché te la prendi sempre per niente?Sei permalosa sai?”-
“Oh, senti chi parla mister megalomane e perfezione. Da che pulpito la predica …”
“Egocentrica e cinica”
“ Orgoglioso e doppiogiochista”
“Testarda e impulsiva”
“ lo stesso vale per te!”-
Ma poi con mio immenso stupore mi tira via il phone dalle mani e mi trascina in camera, per poi obbligarmi a stendere sul letto.
“Lasciami, Neuro, cosa vuoi adesso!!?”-
"Non avrei mai pensato di trovare un essere come te"
"E io non avrei mai pensato di commettere lo stesso errore di mia madre"
"E quale sarebbe?"
"Inamorarmi di un demone..."-
Elettricità e caldo, ecco cosa avvertivo da quel bacio; all’inizio sono scioccata, ma poi contraccambio.
“Accidenti Neuro finisci sta frase dannazione”-
Il suo viso pallido si colorisce di un rosso intenso, mentre i suoi occhi sono verde intenso …
Dico imbarazzata togliendomi la maglia di Neuro, per poi mettermi gonna, maglia e felpa.
“D’ora in poi potrei minacciarti con questo!”
Dice lui soddisfatto ridendosela sotto i baffi
“Ah… che nervi!!”- dico arrossendo, per poi prendere la mia borsa e dirigermi nel corridoi.
“Ferma, si va in garage, prendiamo la tua macchina”-
Dice lui incammina dosi svelto
“Neuro, perché mi distanzi?”
“Non meriti spiegazioni”
Seguo Martina nel bagno, avevo voglia di
stuzzicarla, e di iniziare con le mie torture, ma appena entro, la trovo che si
sta asciugando i capelli.
La osservo mentre si passa le mani fra i capelli, e li scuote delicatamente. Quanto vorrei … no che diamine vado a pensare?
Dico cercando di distrarmi dai miei pensieri poco degni di un demone …
“Oh, senti chi parla mister megalomane e perfezione. Da che pulpito la predica …”-
Dice lei spegnendo il phone infastidita; così iniziamo ad insultarci a vicenda.
“Egocentrica e cinica”
“ Orgoglioso e doppiogiochista”
“Testarda e impulsiva”
“ lo stesso vale per te!”-
In un attimo le strappo il phone dalle mani e la trascino in camera per poi obbligarla a stendersi sul letto.
Dice ovviamente spaventata, non era normale che io mi lasciassi dominare dai sentimenti…
"E io non avrei mai pensato di commettere lo stesso errore di mia madre"
"E quale sarebbe?"
"Innamorarmi di un demone..."-
Avvicino rapidamente il mio viso al suo e lei pare scioccata, e poi chiude gli occhi imbarazzata; mentre sento il suo respiro accelerare. Appoggio le mie labbra alle sue, morbide e calde, che rimangono chiuse dal nervosismo. Forzo con la lingua e alla fine si lascia baciare, e dopo un inizio titubante contraccambia.
La stringo a me, a saperlo mi sarei lasciato andare prima, era tutto dannatamente piacevole … molto meglio di mille torture …
“Accidenti Neuro finisci sta frase dannazione”-
Da quando entra in bagno passano dieci minuti buoni, e poi prendo a minacciarla con le spie demoniache. Non faccio in tempo a finire la frase, che mi becco del maniaco, ma per lo meno esce abbastanza in fretta. Le mie minacce a volte danno i suoi frutti …
“Non meriti spiegazioni”
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Angolo Autrice
Scusatemi per il ritardo , ma ho avuto mille impegni; perciò vi chiedo immensamente perdono.
Finalmente Neuro mette +più o meno le cose in chairo con Martina, einvece di torturarla finisce col perdere il controllo. Mi sono divertita molto a mettere in difficoltà il demone nei confronti di Martina in questo capitolo. Inotlre vediamo che ogni volta ripensa ai suoi vecchi compagni; ocsa che pià avanti indurrà Martina in una scelta che potrebbe costare seriamente alla ragazza, ma in fondo a lei importa solo di Neuro ...
Dopo questa altra breve anticipazione, vi lascio e vi ringrazio ancora immensamente per i complimenti.