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Autore: LadyOrlando    28/08/2011    2 recensioni
Allora in questa storia sono presenti alcune celebrità, prima fra tutte Mika e Jamesa Franco- come personaggio secondario-.
Dal primo capitolo:
"“Voglio dire che potremmo contattare qualche cantante famoso per scrivere una canzone, così poi potrebbe lanciarla come singolo e tutti direbbero : “Oh questa è la canzone del film the intellectuals”. Cosa ne pensi?”.
“Ho capito, ma sai è difficile trovare un cantante o una cantante adatto al nostro film. Noi parliamo di… disadatti, nerd, ragazzi che non sono propriamente cool, di certo non puoi chiamare Britney Spears!”.
“Infatti io ho già chiamato il manager di un altro cantante e fidati è quello giusto”. [...]
 Negli ultimi mesi Michael Holbrook Penniman Jr non aveva avuto un attimo per respirare: da quando era uscito il suo terzo album si trovava catapultato da ogni parte. Italia, Francia, Regno Unito, Germania, Stati Uniti. Tutti volevano sapere tutto su di lui. Sempre le stesse domande. 
commentate, anche se la storia non vi piace per niente.
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Allora prima di lasciarvi alla lettura del capitolo vorrei precisare una cosa: lo so benissimo che Anne Hathway è fidanzata, ma io mi sono presa una licenza poetica, per così dire; ciò avverrà anche con altri personaggi. In questo capitolo verranno svelati 3 dei nomi degli attori del film ed io vorrei sapere cosa ne pensate della scelta e sopratutto gli altri da chi potrebbero essere interpretati. recensite mi raccomando
@Maricuz_M: sono felice che il mio capitolo ti sia piaciuto, è vero James e Violet hanno un rapporto davvero bello.
@DakotaLambertJonas: mi dispiace, ma almeno per adesso mi attengo alle coppie etero, ma più avanti avrai una sorpresa, piccola, ma entusiasmante!

 






CAPITOLO SETTIMO






C’era un silenzio spettrale intorno a loro, magico. Le poche luci provenienti da fuori illuminavano i loro volti.
Il “Theatre” si ergeva maestoso davanti a loro. Ma i due non accennavano ancora a scendere dall’auto. Si fissavano. Intensamente. Poi lui le si avvicinò, le accarezzò delicatamente una guancia, posò le proprie labbra sulle sue. Erano morbide. La ragazza rispose al bacio con passione. Dopo pochi minuti si staccarono.
Si guardarono negli occhi e capirono che non c’era niente da spiegare: da quel momento erano una coppia.
“Penso che adesso sia meglio andare, non credi Anne?” chiese James poggiandole dei lievi baci sul collo.
 
“Spero che abbiate ordinato una quantità industriale di Diet Coke” disse Chris a Violet. I due erano vicino al bar in compagnia di Mika.
“Non ti preoccupare, me ne sono occupata personalmente”.
“Lo so, può sembrare ridicolo: ma io non posso affrontare la giornata senza la  mia Diet! Uh c’è Mia, vado a salutarla. Ci vediamo dopo”. E Chris Colfer sparì veloce, ma elegante tra la folla.
I due, rimasti soli, si scambiarono un’occhiata divertita.
“Che ruolo interpreta Chris?” le chiese curioso.
“Tom Lent, il nerd appassionato di matematica. E pensare che non voleva fare nemmeno il provino per questo ruolo!”.
“Perché?”.
“Era convinto che l’avessimo chiamato per il ruolo di Blue. Quando gli abbiamo detto che non era così, lui ha  iniziato a sostenere che era meglio dargli subito il copione di Blue perché tanto gli avremmo dato quel ruolo”.
“Perché Blue è gay come lui, mentre Tom è etero. È orribile quando ti cuciono un ruolo addosso e tu non riesci a liberartene” disse tono amaro.
“Ma alla fine, abbiamo avuto ragione noi e dalla settimana prossima Chris sarà Tom Lent”.
“E per Blue avete avuto problemi?”.
“A  onor del vero c’è stato qualche stupido che ha rifiutato di fare il provino per paura di essere additato come gay, ma è stato meglio così: io non ci tengo a lavorare con persone così superficiali. Io penso che la cosa importante sia essere in pace con se stessi e con ciò che si è”. E Mika si ritrovò a pensare a quanto fosse irresistibilmente intelligente.
“E alla fine chi farà Blue?”.
“Sarò io Blue”. A parlare non era stata Violet, ovviamente.
“Oh, ciao anche a te!Mika, lui è Tom Felton. Interpreterà Blue. Tom, lui è Mika”.
“Mika ti conosco di fama naturalmente, sei qui in veste ufficiale o sei l’accompagnatore delle nostra Violet?”chiese incuriosito dalla coppia.
“Entrambe. Scriverò una canzone per il film, forse anche più di una”.
“Tu sei da solo?”chiese Violet per cambiare discorso.
“No, la mia fidanzata sta parlando con Chris. È una grande fan di Glee”.
“Quando inizierete le riprese?”.
“Tra una settimana, il 15 Maggio. Ma io e James partiamo domani mattina; dobbiamo sistemare alcune cose”. A quelle parole si sentì triste: tra meno di 24 ore lei sarebbe stata dall’altra parte del continente. Sentiva che il tempo gli stava scivolando tra le mani e che lui non poteva fare niente per impedirlo. Ma lei doveva lavorare come lui. Tra poco anche il suo tour sarebbe ripartito.
Eppure c’erano tante cose che voleva fare con la scrittrice. Voleva trascorrere interi pomeriggi a parlare con lei di film, di musica, di arte e di libri. Voleva portarla alla Tate modern ad ammirare i quadri di Picasso. Poi si rese conto che in realtà voleva soltanto stare in sua compagnia per conoscerla ancora, per sapere tutto di lei. Infine ammise anche a se stesso che desiderava soltanto assaporare le sue labbra. Capì che doveva godersi ogni attimo di quella serata perché nei mesi seguenti avrebbe potuto parlarle solo tramite telefono o e-mail. Quindi riprese a conversare con lei e Tom, che gli sembrava davvero molto simpatico.
“A proposito di James, l’avete visto?”chiese il biondo.
“Non ancora, ma guardate: eccolo lì. Quando parli del diavolo”gli rispose il libanese.
Violet sorrise quando vide il suo miglior amico mano nella mano con Anne Hathway. Era ora!
Intanto Chris si avvicinò al gruppo insieme a Mia Wasikowska.
“Ragazzi, li avete visti? Violet perché non mi hai detto niente prima?” le chiese il ragazzo.
“Non ne sapevo niente. Comunque Mia Wasikowska, Mika. Mika, Mia Wasikowska.” Disse facendo le presentazioni. I due si strinsero la mano. “Che ruolo interpreti nel film?”.
“Sono Mel”.
Ma la conversazione fu interrotta dall’arrivo della tanto chiacchierata coppia: James Franco e Anne Hathway. Salutarono tutti educatamente, Anne si presentò a tutti tranne che a Violet che conosceva da tempo e con cui era amica. James approfittò della confusione generale per trarre in disparte la sua amica.
“Ti prenderei a calci! Visto? Non c’era niente di cui preoccuparsi!”.
“Avevi ragione. Oh Violet sono così felice! Mi dispiace solo che domani dovrò partire. Ma il lavoro chiama!”.
“James, sono davvero contenta per te. Siete una coppia bellissima”.
“Te la meriti anche tu un po’ di felicità, non credi?”.
Rimase in silenzio. James le accarezzò una guancia, l’abbracciò.
“Osa”. Dopo questo, si allontanò fino a raggiungere la sua fidanzata, le cinse il fianco con un braccio e le sorrise. Violet guardò tutta la scena, ma non accennava ad avvicinarsi al resto del gruppo. Anche Mika si guardò intorno in cerca della sua dama. Incrociò il suo sguardo con quello della donna. I loro occhi si incatenarono, poi lui le si avvicinò lentamente.
“Tutto a posto?”.
“Si, tranquillo. Ti stai divertendo?”.
“Si, molto. Chris è esilarante ed anche Tom non è niente male”.
“Infatti, non oso immaginare che cosa combineranno sul set” si stava tranquillizzando e tutto grazie a Mika. È strano come a volte le persone che sono la causa del tuo malessere siano le uniche a poterlo alleviare.
“Mi dovrai raccontare tutto. Promesso?”.
“Promesso”. Si strinsero solennemente la mano ed entrambi provarono una sensazione di calore all’altezza dello stomaco. Era la prima volta che si sfioravano. Tutto era avvenuto così naturalmente che se ne resero conto soltanto dopo aver smesso di ridere. Il libanese le accarezzò delicatamente l’interno del palmo con il pollice per poi abbandonare la stretta delicatamente.
Cercò di stemperare la tensione e le chiese se volesse qualcosa da bere. “Acqua” gli rispose. E si allontanò in direzione del bar. Ma Violet non rimase sola a lungo. Infatti le si avvicinò subito Chris.
“Violet, sei un incanto. Non te l’ho detto prima perché avevo paura di attirare su di me le ire del tuo accompagnatore”.
“Grazie. E tu non hai un accompagnatore?”.
“Meglio non parlarne. Ma come si dice: meglio soli che male accompagnati! Oh guarda sta arrivando il tuo cavaliere, vi lascio soli e vado dal mio unico amore” . Le fece l’occhiolino e sparì alla ricerca di un’altra Diet Coke.
“Perché è andato via?”.
“Aveva bisogno di un altro po’ di zucchero”.
“Io non credo” disse guardando Chris conversare animatamente con Mia e Tom.
Prese la mano di Violet e le chiese di ballare, lei accettò.
Quando arrivarono sulla pista, si strinsero ed iniziarono a volteggiare.
Violet sentiva il cuore che le batteva all’impazzata come non succedeva da tanto tempo ormai. Dovette ammettere la verità: lui la rendeva felice. E per la prima volta dopo tanti anni pensò che forse poteva aspirare a qualcosa di più che alla semplice serenità.
 
 
Se era possibile di notte Londra era ancora più bella. Mika guidava sicuro tra le vie del centro illuminate dai lampioni. Dopo tanti anni la città riusciva ancora ad incantarlo.
Violet accanto a lui guardava fuori dal finestrino.
“La città è bellissima stasera”disse il cantante.
“Infatti ha quel fascino, quell’atmosfera che non sono riuscita ancora a ritrovare in un’altra città nel mondo”.
“Io se non vivessi qui, vivrei a Parigi. Lì c’è la mia infanzia”.
“Io non sono mai stata a Parigi”.
“Stai scherzando?”.
“No, per niente. Non ne ho mai avuto l’occasione. Durante la mia vita ho vissuto in tutta Europa: sono nata qui, mi sono trasferita all’età di tre anni a Berlino, poi a sei  Vienna, poi a dodici Praga, poi a quindici sono ritornata a Londra; dopo il diploma mi sono trasferita a New York per frequentare la Columbia University, per un’estate ho anche lavorato al New York Times. Ed infine di nuovo Londra”.
“E pensare che pensavo di essere io un vagabondo. E Londra è la tua preferita?”.
“In assoluto si”.
“Perché?”. Dallo specchietto la vide esitare ed allora aggiunse “Se posso chiedertelo”.
“Quando ci sono ritornata dopo tanti anni ho capito davvero chi fossi. Londra per me ha il sapore di libertà, la libertà di essere come si vuole essere”. Aveva parlato tutto d’un fiato.
“Grazie perché, pur sapendo che questo è soltanto uno dei mille segreti che tieni dentro, l’hai condiviso lo stesso con me”.
“Grazie a te per avermelo chiesto. E Londra di cosa sa per te?”
“Accettazione”.
Erano arrivati a casa di Violet senza nemmeno accorgersene. Il cantante l’accompagnò alla porta.
“Mi sono divertito questa sera” le disse.
“Anche io. Abbiamo fatto tardi, che ore sono?”.
“L’una e dieci”.
“Diamine tra meno di 5 ore ho l’aereo per New York. James è un genio a scegliere gli orari dei voli. In questo momento lo sto odiando profondamente”. Lui rise.
“Ed adesso andrai a letto?”
“Non credo proprio, guarderò un po’ di tivù, coprirò i mobili. Mi annoierò e lancerò qualche maledizione contro tu-sai-chi”.
“Posso farti compagnia? Insomma, mi dispiace che tu ti debba annoiare, inoltre ti posso aiutare con i mobili non credi?”. Non poteva trovare una scusa più patetica. Ma funzionò infatti la ragazza già gli stava facendo strada.
Dopo poco erano nella sua camera da letto,lei si stava cambiando nella sua cabina armadio, lui era seduto sul letto che fissava la grande parete di fronte a sé e i barattoli di vernice nell’angolo.
“Cosa fissi?” gli chiese andandosi a sedere accanto a lui.
“Perché hai della vernice? Cosa pensavi di fare alla parete?”.
“Non lo so con precisione, volevo qualcosa di speciale, particolare e fatto da me con l’aiuto di qualcuno, magari”.
“Fai un murales, potrei aiutarti io”.
“Sarebbe una bell’idea, comunque se ne riparlerà almeno tra sei mesi quando saranno finite le riprese”.
“Mancherai per così tanto tempo?”.
“Si più o meno, anche se tornerò ogni tanto”. Adesso si stavano guardando negli occhi ed erano vicini, molto vicini.
“Mi mancherà incontrarti per caso o assalirti con il mio cane”.
Violet si sentì stringere il cuore.
Invece quello di Mika mancò di un battito quando la baciò. 
  
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