28/08/2011
4 recensioniAutore: Alan_McStarlenson
Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Ron Weasley
Rating: Verde
Genere: Comico, Slice Of Life
NdA: E’ una One Shot non tanto lunga. Il racconto è presentato tutto sotto il punto di vista di Ron e (come si può notare) uso il tempo presente. Non so bene perché, mi è venuto spontaneo… Credo dia più immediatezza alle azioni…
Dodici Passi Infallibili Per Sedurre Una Strega
«Psst, Ron!».
Qualcuno sussurra il mio nome.
Mi volto.
Non c’è nessuno.
Faccio spallucce e torno a studiare Incantesimi; sarà stata una mia impressione.
«Ron!».
Sento ancora chiamare il mio nome.
Alzo gli occhi e mi guardo intorno: niente.
Evidentemente sono l’unico idiota che se ne sta chiuso in Biblioteca a studiare (e anche con scarsi risultati…).
Harry è ad un allenamento di Quidditch ed Hermione è in giro a fare non ricordo cosa.
Già.
Io sono in Biblioteca ed Hermione no. Strano, vero?
Comunque sia, sembro essere da solo qui…
«Ronald Bilius Weasley!», stavolta la voce è più alta, ma non molto però, siamo sempre in una Biblioteca.
«L’ho sempre detto io che è anche sordo», dice George sedendosi di fronte a me.
«Non hai scoperto l’acqua calda, Georgie» aggiunge Fred sistemandosi accanto al suo gemello.
Realizzo che hanno appena iniziato a prendermi in giro.
Un’altra volta.
«Non è colpa mia se non vi vedevo; vi eravate nascosti» rispondo con un tono che cerca di far sembrare tutto troppo evidente.
«Sentilo! Come borbotta!» esclama George.
«Io non borbotto!».
«Sicuro? E’ proprio quello che stai facendo…» ribatte Fred.
Sbuffo. Quando si comportano in questo modo li detesto.
Li detesto dal fondo più profondo del mio profondo.
«Comunque – riprende parola Fred con fare serio (che ha un qualcosa di parecchio strano se visto sul suo volto) – Siamo venuti qui di proposito. Dobbiamo parlarti. Abbiamo una… Mmm… Missione… Giusto, George?».
«Esatto, Fred – risponde quello incrociando le braccia poggiate sul tavolo – Abbiamo sentito che vorresti invitare Fleur Delacour al Ballo del Ceppo».
Mi sento mancare.
Immagino la mia faccia sbiancare di colpo.
O forse, no.
Magari, invece, sto arrossendo.
E sì, sto arrossendo.
Riesco a percepire le mie guance tingersi di rosso.
Avverto pure un certo calore alle orecchie…
Possibile che lo sapessero anche loro?
Come avevano fatto?
Forse non c’è molto di cui meravigliarsi.
Se erano tanto bravi a nascondersi, probabilmente avevano origliato.
«Miseriaccia!» mi lascio sfuggire.
I gemelli si scambiano un sorrisetto complice.
Peggio di così non potrebbe andare.
Bene.
«In tutta sincerità, fratellino, quando lo abbiamo saputo non siamo riusciti a fare a meno di ridere» ammette Fred passandosi una mano fra i capelli rossi come i miei.
«Ma dopo abbiamo capito che hai coraggio. Sei un idiota, ma in fatto di donne sembri essere coraggioso» dice George, scandendo bene le ultime tre parole.
«Sia chiaro, però: non potrai mai essere come noi…» si affretta ad aggiungere Fred, quasi lo dia per scontato, mentre l’altro gemello scuote il capo in segno di approvazione.
«Comunque, vogliamo darti una mano…».
«…E crediamo che questo possa esserti d’aiuto», conclude Geo passandomi un libro.
Lo studio per un secondo.
In copertina ci sono un uomo ed una donna. Sembrano felici.
Sopra di loro c’è scritto in una bella grafia dorata Dodici Passi Infallibili Per Sedurre Una Strega.
Sgrano gli occhi.
«Ma come…?» faccio per chiedere.
«Non domandare. Siamo sicuri che non ti interessi veramente sapere come l’abbiamo avuto».
«Ovviamente non l’abbiamo preso per noi… Non ce n’è bisogno…».
Rimaniamo in silenzio per qualche attimo.
Non me lo sarei mai aspettato da loro.
Un certo senso di gratitudine inizia a farsi spazio dentro di me.
Dopotutto, sono i miei fratelli.
E poi, non è vero che li odio dal fondo più profondo del mio profondo.
«Grazie» replico. Dal tono della mia voce mi accorgo di essere imbarazzato.
«Figurati. Sei sempre il nostro fratellino» risponde George alzandosi.
Il gemello lo imita.
«Spesso sei un vero tonto, ma sei nostro fratello…», Fred mi scombina i capelli.
«Ed ogni tanto ci sentiamo in dovere di aiutarti…».
«Quel libro è servito a molti ragazzi. Fanne buon uso…».
«E se, per caso, con Fleur non dovesse andare bene… Beh, lasciala perdere. Cercatene qualcun’altra».
«Ma stai attento a non commettere passi falsi – mi avverte Fred agitando l’indice sotto il mio naso – Prendi esempio da me. Ho dei gusti semplicissimi: mi accontento sempre del meglio», conclude ammiccando.
Li guardo allontanarsi dopo che mi hanno salutano con un doppio “Ciao, Ronnie” e con l’ennesima scompigliata di capelli.
Sposto lo sguardo dal libro di Incantesimi a quello che ho appena ricevuto.
Sorrido.
Forse ho qualche possibilità.
If I fell in love with you, would you promise to be to true...?
(ovvero, l'angolo della folle autrice)
A essere sinceri, questa storia non mi convince molto, però c'era e la posto lo stesso.
La fic qui presente partecipava all' Oscar Wilde Contest (notasi la frase in corsivo pronunciata da Fred) di MaryDetective, ma, dal momento che il contest è scaduto da un pezzo e non si hanno più notizie della giudicia, la posto (e spero di non essere in torto ^^')...
Ripeto, non convince neanche me...
Ok, oggi non proprio niente da dire (sarà per la stanchezza), quindi è meglio che vada.
Grazie a chi legge/recensisce/preferisce/ricorda/apre la pagina anche per sbaglio :D
Alan