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Autore: TenthLover    28/08/2011    7 recensioni
'Ha gli occhi di un viola particolare.. Forse un viola malva.. E' alto poco più di nii-chan ed abbastanza muscoloso.. O almeno così sembrava.. E' vestito in modo strano.. Ha un paio di jeans, una camicia bianca che gli stava a pennello ed una cravatta viola che si intonava coi suoi occhi.. Ma perché una cravatta? Eravamo in casa..'
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Akihiko Usami, Misaki Takahashi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E’ quasi sera.

Usagi-san è stato per tutto il tempo rinchiuso nello studio a lavorare.

Ogni tanto sono passato per vedere se aveva bisogno di qualcosa ma, tranne in quei pochi secondi, non l’ho visto affatto.

Approfitto comunque di questa calma per poter pulire a fondo questo posto e per poter uscire a fare un po’di spesa.

Metto il mio cappotto ed esco lasciando un biglietto.

Cammino per la strada.

Non c’è quasi nessuno in giro, eppure non è così tardi.

Probabilmente deriva dal fatto che oggi c’è una temperatura davvero molto bassa: Riesco a vedere i miei sospiri.

Entro al Konbini e, finalmente, sento un’ondata di calore che, però, non mi riscalda del tutto.

Passo tra gli scaffali in cerca di ingredienti per preparare la cena.

Ne prendo alcuni e, dopo aver pagato, mi dirigo verso casa.

Guardo il cielo.

Probabilmente pioverà oggi, il cielo è nero e grigio.

Entro a casa e, di malavoglia, tolgo ed appendo il giubbotto.

Inizio a preparare la cena sperando che Usagi-san scenda almeno per mangiare.

Taglio le verdure canticchiando quando, all’improvviso, sento delle braccia inconfondibili avvolgermi e stringermi.

Arrossisco.

“C-Cosa stai facendo? Mi hai spaventato!”

“Scusa..”

Inizia a baciarmi il collo.

Arrossisco ulteriormente.

“Ha-Hai lavorato per tutto il giorno.. Non dovresti riposarti? Puoi andare a fare un pisolino e, quando qui è pronto, salgo a svegliarti..”

“No grazie.. Preferisco stare col mio ragazzo..”

Ancora con questa storia!? E’ insistente!

“T-Ti ho già detto che non siamo fidanzati! Mollami!”

Riesco a scollarmelo di dosso e continuo a cucinare cercando di ignorarlo.

Tiro su col naso.

“Ehi, sei raffreddato?”

“Uhm.. Credo di si.. Oggi fuori si gelava.. Sono andato a fare la spesa..”

“Capisco..”

Si siede sul mobile della cucina e, come ormai fa sempre, mi guarda cucinare.

Sospiro.

“Perché ogni volta ti piazzi lì e mi fissi?”

“Mi piace guardarti mentre cucini..”

Arrossisco lievemente e continuo a cucinare.

Dopo aver mangiato, come sempre, inizio a lavare i piatti ed Usagi-san si siede sul divano.

Starnutisco.

“Misaki, forse dovresti riposare..”

“S-Sto bene..”

Non è vero. Mi sento davvero stanco. Oggi ho fatto molte cose, è vero.. Ma sono decisamente molto più stanco del normale. Non posso, però, dirlo ad Usagi-san: si preoccuperebbe inutilmente per me.

Finisco e mi asciugo le mani.

Starnutisco.

“Sul serio, riposati..”

“Sto bene.. Davvero.. O-Ora mi cambio e vado a dormire..”

Mi gira la testa. Socchiudo gli occhi e mi siedo sul divano mettendomi una mano sulla testa.

“Non mi sembri affatto uno che sta bene..”
Arrossisco, probabilmente, non per l’imbarazzo.

Mi mette una mano sulla fronte ma la ritira subito.

“Misaki, scotti..”

Scotto? Ho la febbre.. Bene..

Si alza e prende una coperta.

“Vieni qui, su..”

Torna a sedersi.

Mi prende delicatamente per le spalle, mi fa coricare e poggiare la guancia sulle sua gambe.

Mi copre.

Arrossisco.

“Riposati un po’..”

Mi accarezza delicatamente i capelli.

Socchiudo gli occhi.

Usagi-san avrà un sacco di difetti:

E’ pigro.. Testardo.. Pieno di sé..

Però, quando vuole.. Sa essere davvero dolce e mi fa sentire molto bene e felice in sua compagnia.

Amo questa parte di lui..

..Amo..

Chiudo gli occhi e pian piano, assaporando attentamente ogni sua carezza, mi addormento.

Apro gli occhi e li strofino.

Dove sono?
Che ore sono?

Cerco di ricordare quello che era successo la sera prima e di capire come mai mi trovo nel salotto e non in camera mia.

Strofino gli occhi e, mettendomi seduto, noto che il mio cuscino erano le gambe di Usagi-san che dorme seduto.

Arrossisco al ricordo appena affiorato di ciò che era successo la sera prima.

Lo copro con la coperta che avevo addosso e mi alzo.

Mi gira ancora la testa, probabilmente la febbre non è scesa del tutto.

Salgo le scale lentamente e con molta attenzione per evitare di perdere l’equilibrio.

Stavo per arrivare in cima ma, come mi aspettavo, inciampo.

Stringo gli occhi in attesa di sentire il tonfo.

Al posto della superficie delle scale però, mi sento avvolgere da due braccia che mi stringono e mi rimettono in piedi.

“Ehi, sei impazzito? Non puoi alzarti con la febbre.. Riposati..”

Mi appoggio al suo petto facendogli sostenere tutto il mio peso.

Socchiudo gli occhi arrossendo.

Mi mette la mano sulla fronte.

“Accidenti, si è alzata..”

Mi prende in braccio e mi porta nella mia camera adagiandomi delicatamente sul letto e coprendomi con le coperte.

“Cerca di riposarti e di non alzarti, chiaro?”

Annuisco.

“Bene.. Se stai male non posso farti le coccole, non credi?”

Sorride.

Anche quando sto male mi prende in giro! A volte è proprio odioso.

“Sm.. Smettila.. Idiota..”

Sorride.

“Riposati..”

Mi accarezza.

Arrossisco.

“Usagi-san..”

“Si?”

La vista inizia ad offuscarsi per colpa delle lacrime.

“Mi stai.. Prendendo in giro?”

“Eh?”
Vedo i suoi occhi spalancarsi.

“Misaki perché stai.. Piangendo?”

“Perché mi prendi in giro?”

Le lacrime iniziano a scendere.

“Prendere in giro? Cosa vuoi dire?”
”Tu.. Ami mio fratello.. Perché.. Devi giocare.. Coi miei sentimenti?”

“Sentimenti? Misaki, calmati..”

Mi asciuga il viso.

“Io ti amo..”

Vedo i suoi occhi socchiudersi.

“Mi ami? Forse è meglio se riposi.. La febbre è alta, delirare è normale..”

Mi copre meglio.

“Sono sincero! Sei tu che ti prendi gioco di me! Se non mi ami sul serio allora non dire che sono il tuo fidanzato! Non comportarti come se tu fossi mio!”

Altre lacrime.

“Misaki!”

Mi prende il viso.

“Adesso calmati, va bene? Io non ti sto prendendo in giro..”

Lacrime.

“Allora.. Perché fai così?”

“Tu mi piaci.. Forse.. Non è amore.. Ma mi piaci sul serio.. Quindi ora non piangere..”

Strofino gli occhi.

“Davvero?”

“Si.. Adesso, per favore, ti decidi a riposare prima di svenire?”

“Stai con me?”

Sorride.

“D’accordo..”

Si corica accanto a me coprendosi a sua volta.

“Ma solo per un po’.. Dopo devo lavorare..”

“Finché non mi addormento..”
Lo abbraccio appoggiando il viso al tuo petto.

E’ freddo ma, probabilmente, deriva dal fatto che sono io ad essere troppo caldo.

Chiudo gli occhi e sento la sua mano accarezzarmi i capelli come aveva fatto il giorno prima.

“Usagi-san..”

“Si?”

“Voglio fare l’amore con te..”

Ridacchia.

“Stai proprio delirando.. Non vedo l’ora di vedere la tua faccia quando ti sentirai meglio e ricorderai tutto ciò che hai detto..”

“Non sto delirando..”
Sbuffo.

Sorride.

“Bene allora.. Se quando ti sentirai meglio me lo richiederai, posso considerare l’idea di accettare..”

“Quindi è un forse?”

“Già.. Diciamo di si..”

Sorride.

Sorrido a mia volta e, dopo poco tempo, mi addormento tra le sue braccia.

  
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