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Autore: Fiery    28/08/2011    3 recensioni
Katherine Pierce era l’ultima persona con cui pensava di condividere un pezzo della propria eternità. Eppure – nonostante un iniziale diverbio che era sfociato in una lite a base di graffi, morsi e ciocche di capelli di una tra le mani dell’altra – si stava rilevando una vera e propria scoperta.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Katherine Pierce
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Ginger'
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Timeline: non ne sono certa, ma credo quando Caroline avrebbe dovuto avere trent’anni o giù di lì, e così tutti i protagonisti “umani”.

 

Challenge:

TVG!Fest @ vampiregeometry

Prompt Caroline/Katherine - Lezioni di vita

 

Note:

─ Strettamente collegata a “Ginger” – praticamente spiega il motivo per cui si è tinta i capelli.

─ Questa doveva essere una cosa comica, invece è sfociata nell’introspettivo. Io non so più che fare, mi arrendo. Ciò che scrivo risulterà sempre il contrario di ciò che volevo.

─ Se vi state chiedendo se un giorno deciderò definitivamente un’impostazione per la pagina, la grandezza e il tipo di font, eccetera allora la risposta è “no”. Sono un’indecisa cronica su questa cosa. ;O;

 

Disclaimer: I personaggi di “The vampire diaries” non mi appartengono (ma se lo fossero sarei taaaanto felice, sì :D).

 

 

 

No rules

 

 

Le vie di Barcellona erano piene di turisti accalcati attorno a bancarelle di ogni tipo, coperte da grandi tendoni colorati che proteggevano dal sole. Il chiacchiericcio insistente distrasse per un attimo Caroline, che con in mano un frullato alla fragola stava osservando Katherine, intenta a provare un paio di occhiali da sole con le lenti scure. Si perse con lo sguardo tra i passanti, chiedendosi per un momento perché avvertiva quel senso di nostalgia alla bocca dello stomaco: era da quando erano uscite dalla camera del motel in cui alloggiavano, che aveva la sensazione che mancasse qualcosa in quel viaggio attraverso città che prima aveva visto solo in cartolina. Ok, la compagnia non era di certo quella che si aspettava: Katherine Pierce era l’ultima persona con cui pensava di condividere un pezzo della propria eternità. Eppure – nonostante un iniziale diverbio che era sfociato in una lite a base di graffi, morsi e ciocche di capelli di una tra le mani dell’altra – si stava rilevando una vera e propria scoperta. Katherine era sempre la solita stronza doppiogiochista che l’aveva trasformata in vampiro per guadagnarsi la libertà, ma il modo in cui aveva intenzione di trascorrere la sua immortalità non era poi molto lontano dal suo obiettivo: divertirsi, viaggiare, non badare ai limiti, non avere regole di alcun tipo.

«Andiamo al mare?»

Katherine appoggiò gli occhiali da sole sopra ai capelli, senza tirare fuori dalla borsa il portafoglio, e si passò una mano alla base della nuca, infastidita dalla troppa gente presente.

«Non abbiamo i costumi.» fece notare Caroline, prendendo poi un sorso del frullato e incamminandosi tranquillamente per la via; il commerciante ignaro del piccolo “furto” di Katherine aveva un’espressione ebete dipinta in volto.

Katherine sfiorò un foulard a fiori verdi e bianchi, «Li prendiamo, qual è il problema?» domandò sfilando il foulard dal gancio e osservandolo un attimo. Socchiuse appena gli occhi, prima di appoggiarlo su una spalla della biondina, «Il verde ti dona, dovresti indossarlo più spesso.»

«Ho la carnagione troppo chiara, mi fa sembrare ancora più pallida.» fece notare, noncurante del velato complimento che la vampira le aveva appena fatto: ormai viaggiavano insieme per l’Europa da almeno un anno, sarebbe sembrato strano il contrario. C’era confidenza tra di loro, qualcosa che si avvicinava molto all’amicizia grazie a quei mesi trascorsi l’una accanto all’altra a parlare e visitare ogni città insieme. Anche se Caroline avrebbe giurato che Katherine non l’avrebbe mai ammesso ad alta voce.

«Secondo me è colpa del colore dei tuoi capelli.»

«Starai scherzando, spero.» sbuffò Caroline.

Katherine scosse la testa, i boccoli scuri incastrati sulla nuca da un elastico nero. Spostò il foulard dalla sua spalla e le fissò i capelli biondi, «Che ne dici di tingerli?»

«Assolutamente no! Mi piacciono i miei capelli.» sbuffò l’altra, ignorando lo sguardo deciso di Katherine, «Lo sai che da piccola tutte me li invidiavano? E anche arrivata al liceo, hanno iniziato a dire che avevo i capelli da princ-»

«Scusa, ti ho dato l’impressione che mi interessi qualcosa della tua adolescenza?» la interruppe sul nascere Katherine, «E comunque quella non è più la tua vita.» aggiunse con uno sbuffo annoiato. Caroline si morse un labbro, abbassando lo sguardo, «Non sei più quella persona e non devi comportarti come si sarebbero aspettati gli altri.»

«Questa sono io, Katherine.»

«No, non è vero.» ribatté testardamente, «Credimi, ti ho trasformata io e so com’eri prima di diventare un vampiro. Prima di lasciare Mystic Falls. Ti ho osservata per molto tempo, Caroline.» spiegò con tono tranquillo e senza staccare gli occhi dai suoi. Caroline le invidiò per un momento quella sua sicurezza nel modo di fare e di parlare, «Non sei una principessa. E non lo sarai mai più.»

Caroline non riuscì ad avercela con lei, per le parole senza filtri con cui le aveva ricordato ancora una volta che ormai quella era la sua vita, che non poteva scambiarla con quella di Elena o Bonnie – entrambe sposate, entrambe con dei figli –, che non avrebbe più avuto la possibilità di immaginare una famiglia con Matt. Non avrebbe avuto più niente.

«Non avrai un futuro con nessuno, se non con te stessa.» aggiunse Katherine e le si avvicinò con un sorriso storto sulle labbra, «La verità è che hai accettato di viaggiare con me, perché siamo più simili di quanto pensi.» sussurrò prima di sfiorarle una spalla con propria e superarla.

Caroline rimase ferma davanti alla bancarella, il foulard verde tra le mani.

 

 

 

«Caroline, sbrigati!» Katherine si sedette sul letto, sfogliando disinteressata una rivista, «Voglio essere in spiaggia il prima possibile.» aggiunse iniziando a chiedersi perché ci stesse mettendo tanto. Era ormai chiusa in bagno da un’ora. Sollevò un sopracciglio, non appena la porta del bagno si aprì e Caroline gettò l’asciugamano sul letto, dopo essersi frizionata i capelli velocemente.

«Il mare non scappa.» affermò tranquillamente, reggendo il nodo dell’accappatoio mentre cercava il costume da bagno nella valigia. I capelli rossi le cadevano sulle spalle disordinati.

«Ti stanno bene.» sorrise Katherine, accavallando le gambe e riportando l’attenzione sulla rivista mentre aspettava che l’altra finisse di prepararsi, «Ti consiglio il bikini verde.»

  
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