Videogiochi > Professor Layton
Segui la storia  |       
Autore: JKEdogawa    28/08/2011    1 recensioni
Si parte dalla fine de "Il Professor Layton e il futuro perduto". Cosa successe a Clive dopo l'arresto? Bill Howks continuò a non pentirsi delle sue azioni?
Forse questa storia vi darà tutte queste risposte, o forse no...
Una cosa è certa... prendete la "nipote" di un criminale baffuto e fatela incontrare con un terrorista che ha appena cercato di distruggere Londra, aggungete un'esplosione di 10 anni prima e... fatto!
Ecco la descrizione di questa storia! Buona lettura!
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'L for London, L for Love'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Molto pensano che Don Pablo sia la spietata nemesi di Layton, ma in quella situazione si rivelò molto accondiscendente e ragionevole. Lasciò che sua nipote continuasse ad andare al carcere. Lei rimase sbalordita dalla notizia e lui le rispose “Il danno è fatto, tanto vale che non ti arrendi ora!”. Non era mai successo, ma seguì il suo consiglio e continuò ad andare a trovare Clive per sapere qualcosa in più e raccontargli le nuove vicende che si stavano susseguendo. Gli consegnò anche quella cosa che aveva preso.
- E questo?!- domandò il ragazzo guardando il cappello celeste sporco che lei gli porgeva da sotto la grata.
- E’ per ringraziarti! Mi stai aiutando molto con le tue informazioni, inoltre penso che ti starà bene!- sorrise amabilmente
- Mm… non ne sono molto sicuro…-
- Hai quasi distrutto Londra e adesso hai paura di un cappello!?-
- No! Va bene lo provo!- se lo infilò in testa e a lei si illuminarono gli occhi
- Lo sapevo, lo sapevo!-
- Cosa?!-
- Eri il ragazzino che ho visto 10 anni fa con Layton! Volevo la conferma e ora ne sono sicura… siete identici!-
- Allora potresti dirmi come ti chiami?-
- Nessuno! Mi ero già presentata!-
- Certo, come no… scoprirò prima o poi qual è il tuo vero nome!-
- Arriverà il tempo, ma non ora. L’orario delle visite finisce proprio adesso e ci sono ancora molte cosa da fare, un indagine non si ferma mai!-
- Stai attenta… iniziano a girare delle voci…-
- Di che tipo?- la sua espressione divenne più preoccupata
- Nel senso che…- fu interrotto dalla guardia che annunciava la fine delle visite
- Ci vediamo domani! Ciao!- gli sorrise e si allontanò
- STAI ATTENTA!-
- VA BENE!-
Uscì dal carcere e si diresse verso la fermata dell’autobus. Doveva andare verso Baker Street per poi raggiungere Piccadilly Circus. Sarebbe stato tutto più semplice se finite le sue indagini non fossero arrivati due tipi loschi a seguirla.
Vivere con un genio criminale ha i sui vantaggi, come la straordinaria agilità nello schivare pallottole rasoterra.
- Non si attacca una ragazzina indifesa!- si lamentò lei guardando i due brutti ceffi con occhi perforanti: uno poco più alto di quell’altro
- Smettila di fare ricerche sul passato!- disse il più alto dei due con calma surreale
- E come pensate di convincermi?- loro puntarono le pistole che avevano in mano alle gambe della ragazza
- Ti gambizziamo!- rispose tranquillo il più basso
- Ma vi piace il vostro lavoro? Insomma ferire la gente non è carino!- schivò il primo colpo partito dal più alto. La gonna del vestito volò delicatamente come un foglio di carta spinto da aria calda.
- Sei agile!- ammise il tiratore
- Grazie per il complimento, ma ora devo proprio andare!- gli diede le spalle e si mise a camminare a passo rapido
- Non si danno le spalle al nemico!- alzò l’arma all’altezza della testa e sparò. Lei si abbassò senza preamboli e continuò a camminare
- E non si sottovalutano le ragazzine di 16 anni e mezzo!- lo canzonò lei rialzandosi ma senza voltarsi. Prese un vicolo ceco sulla sua destra che conosceva bene.
- Sei in… dov’è finita?- chiese perplesso il più basso arrivando nel vicolo e non trovandola. Davanti a lui c’era un muro con dei cassonetti impilati di lato.
- ADDIO!- guidò lei affacciandosi dal tetto della casa a fianco e scomparendo all’istante
I due imprecarono, ma lei era già sufficientemente lontana. O almeno così credeva. Loro si arrampicarono e la raggiunsero sul tetto. Spuntarono dietro di lei con pistole cariche e mira impeccabile. Ora era un problema. La ragazza si mise a correre lungo il tetto e giunta alla fine fece un agile salto per ragiungere quello accanto. Non servì a scrollarseli di dosso, infatti dovette continuare a correre in precario equilibrio per almeno altri tre tetti di varia misura.
- Ma siete di coccio!- si lamentò la ragazza
Ad un tratto si ritrovò in un punto morto, ovvero il primo tetto dopo quello dov'era si trovava a circa 20 metri dalla sua posizione. Salatre era fuori discussione, a meno che non si volesse morire. Lì aveva lasciati a circa un teto di distanza, cioè 10 metri o meno. Due balzi e l'avrebbero raggiunta. Iniziò a frugare nella borsa e ne estrasse un ombrellino stranamente voluminoso color arcobaleno. "Vediamo se ho imparato bene dallo zio!" pensò
- Mi dispiace lasciarvi, ma sono un po' di fretta! Addio!- aprì l'ombrello e partì trasportata dal vento, poi premette un bottone nel manico e due razzetti partirono spingendola velocemente verso il Tamigi, al sicuro da Don Pablo.
- Clive aveva ragione!- pensò ad alta voce- La situazione stà prendendo una strana piega!-
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Professor Layton / Vai alla pagina dell'autore: JKEdogawa