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Autore: Autumnal Wind    29/08/2011    1 recensioni
Questo sarà ciò che immagino di Rose e Scorpius... rampolli di due famiglie opposte, una specie di Romeo e Giulietta in chiave moderna, e magica, con ironia, fantasia, e poco buon senso.
Siate clementi, è la mia prima.
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Rose

<< Battilo in tutti i test, e non dargli confidenza, Rose! Nonno Arthur non te lo perdonerebbe mai se sposassi un purosangue! >>
Da allora avevo deciso che non avevo la minima intenzione di conoscere Scorpius Malfoy. Da come papà parlava di Malfoy grande, sembrava che per il concetto del frutto che cade dall'albero, anche lui fosse il più odioso stronzo che si potesse trovare sulla terra. Ma papà non c'era, sull'espresso di Hogwarts, a vedere cosa successe.
Finchè ero sulla piattaforma, tutti i miei cugini, dal primo all'ultimo, mi erano stati vicini - diciamo pure che ogni occasione è buona per rompere le palle, ecco - e al momento di trovare lo scompartimento, com'era da aspettarsi s'erano eclissati tutti.
Perciò mi ritrovai nel corridoio rumoroso, senza baule (James in un impeto di gentilezza l'aveva già issato, ma senza dirmi dove - sperai che l'impeto fosse davvero di gentilezza, allora), senza niente a parte me stessa e la mia voglia di non fare la parte della sfigata già dal primo giorno di scuola. Per non essere d'intralcio - a me - sbirciai tra gli scompartimenti alla ricerca del più libero e con occupanti per lo meno sopportabili. Dopo un'ora di inutili ricerche, venni trovata nientemeno che da Al.
<< Rose! >> fece lui, alquanto stupito. Aveva gli occhi stralunati e la mano sulla maniglia di uno scompartimento lì vicino.
<< Albus >> risposi, irritata. Mi abbandona come un sacco sulla piattaforma e fa lo stupito quando m'incontra, unica in piedi in tutto il treno?
Lui mi guardò, ancora più candidamente stupito. Poi, in un lampo di genio aprì la bocca. << Stavo cercando anch'io uno scompartimento, qua ci sono i gemelli Scamandro, ti va? >>
Sbirciai dal vetro. C'erano solo loro due, e in effetti potevo sopportare un viaggio di Spuzzoli Saltellanti, Plimpi di Mare del Nord e Orchetti Stregati, pur di stare seduta come tutti gli altri.
<< Ovvio! >> replicai, già più rilassata, ma non avevo intenzione di perdonarlo tanto in fretta. Avrebbe dovuto essere il mio migliore amico! Lo era sempre stato.
Entrammo, e salutammo Lorcan e Lysandro. Facevano il terzo anno, ed erano i pazzi più fighi della scuola. A volte, con James e Fred, sembrava che a scuola si fosse costituito un terzo ciclo di malandrini (zio Harry ci aveva raccontato tutto il raccontabile al riguardo, iniziando inconsapevolmente una nuova generazione di infrangitori delle regole - nonostante avessi Hermione per madre, sembrava molto più Lucy sua figlia, che io). Dopo averli salutati (erano occupati a leggere il Cavillo), Al fece un'osservazione distratta.
<< Sai chi altro non aveva trovato posto? >>
<< No >> risposi, curiosa.
<< Scorpius Hyperion Malfoy >> rispose serio. Stavamo pensando la stessa cosa: se era davvero come suo padre, non avrebbe già dovuto stare in un scompartimento con una piccola folla di ammiratori e seguaci ai suoi piedi?
<< Hai sentito i nostri >> dissi sulla difensiva << Dobbiamo stargli lontani. >>
<< A me è sembrato simpatico.. >> disse Albus in un sussurro, quasi non volesse farsi sentire, quindi feci finta di non aver catturato quelle parole... minacciose. Le nostre famiglie erano come i Capuleti e i Montecchi di quel libro babbano scritto da un mago in incognito, che mi aveva fatto leggere mamma. Pronte a farsi guerra e ad uccidersi, se necessario... Esattamente quello che era successo, insomma.
A mezzogiorno, avvertivo un languorino familiare, e dato che la strega col carrello che m'era stata promessa di Victoire, non arrivava, decisi di andarle incontro. Se non che, uscendo, sbattei la porta dello scompartimento contro qualcuno...
<< Per le mut... ops, scusami! >> gridai le mie scuse incontrollatamente allo sconosciuto, facendo affacciare parecchie teste sul corridoio. Tesi una mano per aiutarlo ad alzarsi, se non che mi accorsi con estremo terrore che altro non era che non Scorpius Malfoy. Per lo spavento avrei ritirato la mano, se non l'avesse già afferrata. Si teneva il naso con le dita e aveva i capelli platino - targa Malfoy arruffatissimi. Oh, merda, Rose, pensai, spaventata dal contatto. Lui non lo sembrava altrettanto, si rimise in piedi con calma, sempre tenendosi stretto il naso. Vidi gocce rosse tra le sue dita, stava sanguinando.
Accidenti, ma è così fragile?!
Realizzai che il suo sguardo comunicava un bisogno urgente. << Oh, ehm, scusa, vado a prendere un fazzoletto. >> dissi, e poi corsi nello scompartimento. Avevo con me un borsello con il materiale di sopravvivenza - snack, soldi per snack, portafortuna, album, matita... e fazzoletti. Albus mi guardava stranito, non aveva riconosciuto il tipo al di là del vetro. Presi un fazzoletto e glielo portai. Non vorrei azzardare, ma sembrava grato. Un Malfoy?!
Per lo meno non ringraziò, e se fosse stato uno sconosciuto avrei detto per via della sua tremenda situazione al centro della faccia.
La situazione che si andava creando era assurda, anche grazie alle decine di risate alla scenetta. Perciò, gli mollai il pacco di fazzoletti tra le mani e rientrai nello scompartimento, dimentica della fame e sperando di non vederlo più fino al viaggio di ritorno a casa. Del settimo anno.
Quasi qualcuno lassù m'avesse sentito, all'istante la porta si aprì e ricomparve sulla soglia, tendendomi il pacco semivuoto. Borbottò qualcosa che non capii, e si richiuse la porta alle spalle.
<< Ma che..? >> disse Albus, sottovoce. Lysandro alzò lo sguardo, quasi sognante (dei due, a quanto diceva mamma, era quello che assomigliava di più a Luna): << Quello era Scorpius Malfoy? >> chiese, mordicchiando una matita con cui stava facendo il test - Assaggeresti una Prugna Dirigibile?
<< Sì >> rispose Lorcan, senza alzare gli occhi sal suo test << E ti stava ringraziando, R. >>
<< Io non ho sentito nessun grazie >> m'impuntai, stizzita. Lorcan non replicò e io incrociai le braccia, battagliera. Albus rinunciò ad indagare oltre.
  
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