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Autore: Shining soul91    29/08/2011    0 recensioni
"Era il momento di agire. Camminava in mezzo all’oscurità, con passo deciso, ignaro di tutto ciò che gli stava intorno. Non poteva distrarsi. Era un momento troppo importante. Era il momento della verità."
La storia di Piton mi ha sempre affascinato, così ho cercato di aggiungere con parole mie delle parti della storia che nel libro vengono solo accennate. Alcune frasi (come la profezia e il discorso tra Silente e Piton) sono prese dal libro, per rendere la fanfiction il più fedele possibile alla storia originale. Buona lettura.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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La parte in corsivo è il punto di vista di un personaggio differente da quello principale. Sta a voi capire di chi si tratta.

Era il momento di agire. Camminava in mezzo all’oscurità, con passo deciso, ignaro di tutto ciò che gli stava intorno. Non poteva distrarsi. Era un momento troppo importante. Era il momento della verità.


Il giovane camminava distrattamente, quasi se vagasse senza una meta. Eppure una meta ce l’aveva, ed era anche ben chiara. Ma come poteva affrettare il passo, se non era nemmeno sicuro di quello che faceva? Sarebbe riuscito nel suo intento? Avrebbe avuto il coraggio di affrontarla? Tentò di consolarsi pensando tra sé e sé “Di cosa ti preoccupi? Tu sei della famosa casa di Grifondoro, la casa dei coraggiosi di cuore! Come puoi farti intimidire da una semplice ragazza?”, ma invano. Il turbamento nel suo cuore non si era smosso nemmeno di un millimetro.

Ormai era vicino. Già vedeva il quartiere da lui tanto amato quando era bambino, pieno di ricordi di felicità. Ma nemmeno queste immagini potevano distoglierlo dal suo obiettivo. Doveva dirle la verità. Doveva dirle ciò che le aveva nascosto per tantissimi anni. La sua mente era piena di lei, piena della sua immagine, piena delle cose che le avrebbe detto, piena del suo amore, piena di Lily. Lily e soltanto Lily.

Quando giunse finalmente alla sua meta non se ne accorse nemmeno. Era talmente perso nei suoi pensieri che non aveva più la cognizione di ciò che lo circondava. Era il momento. Adesso doveva solo chiamarla attraverso quello strano congegno babbano, il campo… campa… ehm… com’è che si chiamava?

Mancava pochissimo. Ormai era quasi arrivato. Eppure era impaziente, avrebbe voluto smaterializzarsi, ma avrebbe dato troppo nell’occhio in un quartiere pieno di babbani… Ancora qualche minuto e sarebbe arrivato.

Suonò il campanello (ecco come si chiamava!) e attese. La porta si aprì, e di fronte a sé si ritrovò finalmente lei, la donna dei suoi sogni. Lily Evans.
“Potter? Che cosa ci fai qui a quest’ora?” esclamò la ragazza, sorpresa.
“Ecco… io… passavo di qui e…. volevo salutarti….”
“Ah, ok. Allora ciao.” e cercò di chiudere la porta, ma James la fermò.
“No, aspetta, ti prego! Ti devo dire una cosa importante! Io… è da tanto che volevo dirtelo…Io..”


Potter. Potter era lì. Potter era lì e stava parlando con Lily. Potter gli aveva appena rubato la sua grande occasione. Potter stava rovinando tutto ancora una volta.

“Ecco… io… io ti amo, Lily!”

“SECTUMSEMPRA!”
Potter era a terra, sanguinante. Era successo tutto così rapidamente che Severus rimase stupito. Le parole erano uscite da sole, fuori controllo. E ora Lily lo stava guardando con i suoi profondi occhi verdi, con un misto di rabbia e stupore.
“Sev… Cosa ci fai tu qui?! Che cosa hai fatto?!”
“Io… io non… non volevo che succedesse questo… Lily, io…”
“Vattene.”
“Lily, ti prego…”
“VATTENE VIA DI QUI!!”
Gli puntava la bacchetta addosso, tremante di rabbia.
Era troppo, troppo pesante da sopportare. E così si smaterializzò, svanendo per sempre da quel luogo, svanendo per sempre dalla sua vita.

Appena Piton si fu smaterializzato, Lily fece entrare James in casa sua e si prese cura di lui. Ma a lui non importava affatto della sua salute. Gli importava solo che Lily capisse quanto la amava anche a costo di usare tutte le sue forze. E così continuava a ripetere “io ti amo Lily” all’infinito come un disco rotto. Con le lacrime agli occhi, la ragazza lo abbracciò e finalmente accolse i suoi sentimenti.

Severus subito dopo l’incidente si unì ai Mangiamorte, come se volesse scappare per sempre da Lily e dal suo mondo. Inizialmente aveva esitato. Se Lily avesse accettato il suo amore sarebbe stato disposto a tutto, anche a schierarsi contro il Signore Oscuro. Ma ormai era tardi.

Dopo qualche anno, James e Lily si sposarono, pur vivendo in un mondo devastato da Voldemort e dalle sue schiere di Mangiamorte. Ma questo a loro non importava, perché erano uniti.

Per caso, mentre Severus era impegnato in una missione per il Signore Oscuro, udì la conversazione di due persone a Diagon Alley.
“Sai che Lily Evans e James Potter si sono sposati?”
“Davvero? Chi l’avrebbe mai detto! Ma quando è stato il matrimonio?”
“Poco tempo fa… Sono stati invitati pochi intimi, non si sa mai di chi fidarsi in questi tempi…”
“E dire che Potter era di una nobile famiglia di Purosangue! Sposarsi con una Nata babbana… che spreco…”
Un tuffo al cuore.
Potter aveva sposato Lily. La SUA Lily. Il suo grande amore. La sua vita.
Pianse a lungo, pianse amaramente del suo cuore spezzato. Come avrebbe potuto andare avanti con il pensiero che lei era di un altro uomo? Se solo fosse arrivato prima, se solo le avesse rivelato i suoi sentimenti, se solo non fosse arrivato Potter…. Forse sarebbe diventata Lily Piton.
Ma ormai era tardi.

Poco tempo dopo il loro matrimonio nacque Harry, il frutto del loro amore. Aveva i capelli castani del padre e gli occhi verdi della madre.

Ormai non poteva più farne a meno. Doveva sapere. Appena possibile chiedeva notizie di Lily, di come stava, di cosa faceva. Scoprì anche che aveva avuto un figlio, ma non gli importava. Voleva solo che stesse bene. Tutto il resto era di poco conto.
Poi un giorno era al bar Testa di porco. E fu lì che accadde. La profezia.
Erano delle informazioni importanti e per questo si affrettò a riferirle al Signore Oscuro. Ma non avrebbe mai pensato che riguardassero Lily.
“Severus.”
Quella voce era inconfondibile.
“Sì, mio Signore?”
“Sei stato abile a captare quella profezia e riferirla a me.”
“Grazie, mio Signore.”
“Però… Hai tralasciato delle informazioni importanti…”
“Cosa intende?”
“La profezia parla di un bambino nato sull'estinguersi del settimo mese... E in effetti mi hanno riferito che il figlio dei Paciock è nato proprio il trenta di Luglio… ma non solo…”
“Cioè?”
“C’è anche un altro bambino nato alla fine di Luglio… Il figlio di Lily e James Potter. Mi hanno detto che li conosci bene. Come mai ti è sfuggito questo dettaglio?”
Severus non sapeva come rispondere. Certo, sapeva che Lily e Potter avevano avuto un figlio, ma non sapeva che fosse nato proprio il trentuno di Luglio. E se anche lo avesse saputo… avrebbe fatto di tutto per non farlo scoprire. Ma ormai era tardi.
Era chiaro che il Signore Oscuro era irato di questo suo errore e non glielo avrebbe perdonato facilmente. Doveva cercare una scusa.
“Ecco… Lily Potter è una Nata babbana… Pensavo che il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore dovesse essere un figlio di Purosangue”
Il Signore Oscuro sorrise beffardo.
“Ottima intuizione. Purtroppo, però, anche il figlio di questa Nata babbana potrebbe rivelarsi una minaccia, perciò me ne sbarazzerò presto.”
“Ma… mio signore…”
“Che c’è Severus? Osi forse opporti ad una mia decisione?”
“Certo che no! E’ solo che… volevo chiederle solo di… risparmiare Lily Potter..”
“E come mai? Non mi dirai che ti sei affezionato ad una lurida mezzosangue!”
“No no… è solo che…”
“Non preoccuparti. Lord Voldemort è caritatevole. Risparmierò quella donna. Consideralo come un piccolo premio per avermi riferito delle importanti informazioni… Ma non ti aspettare che io risparmi il bambino. E se sua madre dovesse cercare di interferire… Non posso assicurarti la sua incolumità..”
Detto questo, si allontanò lasciando Severus solo con i suoi pensieri.
Il Signore Oscuro aveva preso di mira i Potter. Anche se cercava di mostrarsi indifferente, era evidente che considerava il loro figlio come una minaccia e presto sarebbe andato da loro. E li avrebbe uccisi tutti.
Anche se gli aveva assicurato che non avrebbe ucciso Lily, non poteva fare a meno di dubitare. Era una donna coraggiosa, avrebbe fatto di tutto per proteggere il suo bambino. Ma il Signore Oscuro non avrebbe avuto pietà nemmeno di una madre nel tentativo di proteggere suo figlio.
Doveva fare qualcosa. Doveva proteggerla. Ma come? Chi poteva contrastare il volere di Lord Voldemort?
All’improvviso gli venne un’idea. Era un’idea folle, troppo rischiosa. Avrebbe rischiato di rimanere ucciso.
Ma era l’unica soluzione.
Albus Silente.

“Allora li nasconda tutti” gracchiò infine “la metta… li metta al sicuro.. la prego..”
“E tu che cosa mi darai in cambio?”
“In.. in cambio?” per un attimo sembrò voler protestare, ma poi dopo un lungo istante rispose: “Qualunque cosa”

Lily e James stavano portando nella culla il loro figlioletto Harry, quando bussarono alla porta di casa. Era Silente. Apparentemente la sua espressione era tranquilla, ma c’era qualcosa nel suo viso che indicava che era successo qualcosa di importante.
“Professor Silente… Che succede? Come mai questa visita improvvisa?” domandò James stupefatto.
“Ho appena ricevuto delle informazioni molto importanti che vi riguardano. Se posso accomodarmi, è meglio se ne parliamo di fronte ad una tazza di tè, che ne dici?”
Dopo essersi seduto in un’ampia poltrona e aver sorseggiato del tè preparato da Lily, finalmente iniziò a parlare.
“So che è una notizia inaspettata, ma dovete cercare di mantenere la calma. Lord Voldemort ha intenzione di uccidere vostro figlio Harry.”
I due rimasero ammutoliti. Ci fu un breve momento di silenzio, poi Lily iniziò a parlare.
“Perché vuole uccidere proprio Harry? Lui… è solo un bambino…. Che motivo ha per farlo?”
“Per una profezia che riguarda Voldemort. Le parole sono queste.” Si schiarì la voce e iniziò a scandire le parole della profezia.
“Ecco giungere il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore... nato da chi lo ha tre volte sfidato, nato sull'estinguersi del settimo mese...
l'Oscuro Signore lo designerà come suo eguale, ma egli avrà un potere a lui sconosciuto...
e l'uno dovrà morire per mano dell'altro, perché nessuno dei due può vivere se l'altro sopravvive...
il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore nascerà all'estinguersi del settimo mese...
Voldemort è a conoscenza solo della prima parte della profezia, ma questo gli basta perché prenda di mira Harry. E’ necessario apporre l’incanto Fidelius sulla vostra casa, in modo che nessuno riesca a trovarvi. Ovviamente è necessario un custode segreto, per potervi informare sulle mosse di Voldemort. Mi raccomando, scegliete con attenzione. Deve essere una persona degna di fiducia.”
Lily e James si guardarono. Sapevano già chi avrebbero scelto.
“Avete già in mente qualcuno?” disse Silente, notando il loro sguardo.
“Sì.” rispose James con fermezza “Sirius Black” Silente per un attimo sembrò dubitare della loro scelta.
“Ne siete assolutamente certi? Credete che sia adatto? Se lo desiderate io sarei disposto a offrirmi come custode segreto al suo posto…”
“Ne siamo certi.” Affermò James “Sirius preferirebbe morire piuttosto che tradire i suoi amici.”

“Allora, come sta Lily?”
“Non preoccuparti, Severus. Ora Lily è al sicuro. E’ protetta dall’Incanto Fidelius.”
“L’Incanto Fidelius? Chi è il custode segreto?”
“E’ Sirius Black”
Severus rimase scioccato.
“Black…? Quello smidollato pieno di sé?! Come può fidarsi di una persona del genere?!”
“Lily e James hanno scelto lui. Rispetto la loro decisione. Comunque, per precauzione cercherò di tenerlo d’occhio. Ancora non sappiamo l’identità della spia di cui mi hai parlato, perciò dobbiamo stare attenti. Tu intanto cerca di raccogliere più informazioni possibili.”
Severus cercò delle informazioni tra i Mangiamorte, ma nessuno sapeva i piani del Signore Oscuro. Solo dopo molte indagini riuscì a scoprire che la spia all’interno dell’ordine della fenice era proprio il custode segreto dei Potter.
Black aveva ceduto al Signore Oscuro. Aveva venduto la vita di Lily per la sua incolumità. Severus voleva fargliela pagare… voleva catturarlo e farlo soffrire, ma prima doveva pensare ad un modo per proteggere Lily.
Ma ormai era tardi.
Il Signore Oscuro era già partito alla volta della casa dei Potter.

James stava giocando tranquillamente con Harry, facendo uscire sbuffi di fumo dalla bacchetta. Il piccolo Harry rideva e cercava di acchiappare il fumo con la sua manina.
Adorava farlo ridere così. Sentire la sua risata gioiosa gli faceva dimenticare ogni preoccupazione.
Lily entrò nella stanza.
“Se continui così, lo vizierai!” disse, sorridendo. “Adesso è ora di fare la nanna!”
James prese in braccio il bambino e lo passò alla madre. Poi, inconsciamente gettò la bacchetta sul divano e si stiracchiò, sbadigliando.
Sembrava tutto perfetto. Non poteva andare meglio di così.
Ma fu proprio in quel momento di pace che James vide un’ombra nel loro giardino.
Corse subito all’ingresso. La porta era aperta e di fronte a lui vide l’inconfondibile figura di una persona.
Voldemort.
Doveva prendere la sua bacchetta, ma se si fosse allontanato, Voldemort avrebbe puntato subito a Lily e Harry e non avrebbe fatto in tempo a fermarlo. Doveva proteggerli.
“Lily! Prendi Harry e corri! E’ lui! Vai! Scappa! Io lo trattengo!”
Fu un attimo. Una risata cupa e poi un’intensa luce verde.
E così morì James Potter, nell’estremo tentativo di salvare le persone che amava.


Quando giunse alla casa dei Potter, il Signore Oscuro non c’era già più. L’incanto Fidelius era sparito.
Corse verso la porta e vide il corpo senza vita di Potter. Per un attimo provò un grande senso di compassione per lui, ma in quel momento non importava. Doveva trovare Lily. Corse su per le scale, con il cuore che batteva all’impazzata. Forse si era salvata, forse c’era ancora una speranza. Non poteva essere morta, non poteva essere vero.
Giunse alla camera del bambino. La porta era aperta.
E fu lì che la vide. Immobile.
Severus non riusciva a tenersi in piedi dal dolore.
Non era vero. Era un incubo.
Lentamente si avvicinò al suo corpo.
Forse era solo svenuta, forse era riuscita a salvarsi.
Le toccò la mano. Era fredda.
Fu come se un coltello squarciasse il suo cuore.
Calde lacrime sgorgarono dai suoi occhi e il suo corpo non smetteva più di tremare.
Il bambino era vivo, e piangeva forte, ma lui non ci fece caso.
Lily non c’era più. Lily era morta. Perduta per sempre. Era arrivato troppo tardi.
Con uno sforzo estremo la prese tra le sue braccia e le chiuse gli occhi.
Sembrava quasi addormentata, ma Severus sapeva che non avrebbe mai più visto i suoi splendidi occhi verdi che lo avevano incantato fin da quando era piccolo.
La strinse forte.
E quello fu l’ultimo abbraccio al suo unico, grande amore. Lily.

Note dell'autrice: Come avrete notato il finale è ispirato all'ultimo film. E' una scena molto suggestiva e per questo ho pensato di metterla per iscritto. Grazie a chi leggerà questa storia!
  
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