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Autore: ZetaDreams    29/08/2011    4 recensioni
Cosa succede quando si muore? Nessuno lo sa. Ma io immagino che prima della morte vera e propria ci sia qualcosa come la stazione di King's Cross. Una specie di angolo senza luogo e senza tempo dove ritroviamo i nostri cari. Sì, sono stata una Lost-dipendente U.U
[cit.]
Remus aprì gli occhi. Era disteso su un pavimento freddo. Stringeva la mano di qualcuno. Chi?
Dora. Era la mano di Dora. Sua moglie era distesa accanto a lui. Senza dire una parola si alzarono. Si guardarono.
-Siamo…?-
-Sì, Remus. Siamo morti-
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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KING’S CROSS – THE AFTER-DEATH

 
Schiena contro schiena, Remus strinse forte la mano di Dora. Lei non sarebbe dovuta essere lì. Lei doveva restare con Teddy. Lei non poteva rischiare di morire. Remus lo sapeva, ma una parte di lui era felice di averla accanto. Se fosse morto sarebbe stato al suo fianco. E per lui non esisteva morte migliore. 
Fu un attimo. L’attimo di quel pensiero. Dolhov urlò qualcosa e un lampo di luce verde esplose dalla bacchetta. Remus sentì la mano di Dora scivolare lentamente via dalla sua. Chiuse gli occhi. Harry. Ron. Hermione. James. Sirius. Teddy. Dora.
Fu un attimo. L’attimo di quei volti che gli sfrecciavano davanti. E poi il nulla.
 

* * *


Remus aprì gli occhi. Era disteso su un pavimento freddo. Stringeva la mano di qualcuno. Chi?
Dora. Era la mano di Dora. Sua moglie era distesa accanto a lui. Senza dire una parola si alzarono. Si guardarono.
-Siamo…?-
-Sì, Remus. Siamo morti-
-Teddy?-
Dora sorrise. –Starà bene. Starà con mia madre. Starà con Harry-
All’improvviso sentirono delle voci venire dalla nebbia che li circondava.
-E’ Remus!-
-E’ proprio Remus!-
-E quella è una ragazza?-
-Una ragazza? Remus?-
-E’ decisamente una ragazza-
-Ma quella è Tonks!-
-Chi?-
-Membro dell’Ordine-
-Siamo tutti membri dell’Ordine-
-Che entusiasmo. E dire che le volevi bene-
-Tonks? Si chiama Tonks?-
-No, idiota. Si chiama Ninfadora. Ma preferisce Tonks-
-E ci credo!-
-LA VOLETE FINIRE?-
Silenzio. Remus pensò di riconoscere la voce che aveva gridato, ma era troppo incredibile perchè fosse vero.
Lentamente la nebbia parve diradarsi e un gruppo di persone affiorò dal bianco.
Remus sgranò gli occhi. In testa al gruppo una donna piuttosto giovane, capelli rossi e occhi verdi. Lily.
Non fece in tempo a realizzare la cosa che due uomini gli saltarono addosso. James. Sirius.
-Signor Lunastorta, quanto tempo-
-Pensavi di esserti liberato di noi, nevvero?-
-Io… cosa… dove… qualcuno può spiegarmi qualcosa?-
Lily rise. –Sei… Siamo in un limbo. Queste Remus sono le persone più importanti della tua vita, quelle con cui hai condiviso i momenti più belli e più duri-
Remus guardò i suoi amici e mise a fuoco gli altri. C’era tutto il vecchio Ordine della Fenice (Malocchio, i fratelli Prewett, Sturgis, ecc.). Con orrore si rese conto che del vecchio gruppo non era sopravvissuto quasi nessuno. Era questa la morte? Sarebbero rimasti così in eterno?
James e Sirius parvero leggergli nel pensiero.
-Questo è il posto in cui restano le anime in attesa delle persone che hanno amato in vita- disse James.
-E adesso direi che possiamo andare. Non manca più nessuno- aggiunse Sirius.
-No. Non ancora. Manca una persona-
Lily guardava un punto imprecisato all’orizzonte. James la guardò con aria interrogativa.
-Mentre tu e il tuo degno compare giocavate come due bambini- iniziò Lily, rivolgendosi al marito con tono di rimprovero –Io osservavo tutti quelli che stavano attorno ad Harry. E c’è ancora una persona che si merita un posto tra di noi. E se non sbaglio è appena morta-
Come a confermare le parole di Lily un’ombra apparve in lontananza. Vedendoli si mise lentamente a camminare verso di loro.
-Mocciosus?- urlarono in coro James, Sirius e Remus.
Piton li guardò perplesso prima di accorgersi della presenza di Lily.
-Sev- sussurrò lei –Grazie. Per tutto quello che hai fatto per mio figlio-
Cogliendo Piton di sorpresa la donna lo abbracciò e gli scoccò un bacio su una guancia.
James osservò Piton. Sapeva cosa aveva fatto. Lily lo teneva informato mentre lui, lo ammetteva, perdeva tempo con Sirius e gli altri. Ora erano due uomini, adulti e maturi. Perfettamente in grado di confrontarsi civilmente.
Forse James lo fece per amore di Lily. Forse solo per porre fine a una faida troppo lunga. Forse per chiedere implicitamente perdono. Nessuno potrà mai dirlo. Ma James Potter si avvicinò a Severus Piton e gli tese la mano.
-Grazie- disse. James sapeva come Piton aveva trattato Harry e non lo avrebbe mai dimenticato. Ma l’aveva protetto e per questo andava perdonato.
Piton strinse la velocemente la mano di James. Rapporti civili sì, ma amici mai.
-Ora possiamo andare?- chiese Sirius.
-Non ancora- rispose Lily –Dobbiamo aiutare Harry un’ultima volta-
Lei, James, Sirius e Remus si sentirono chiamare da una forza potente e, come ben sapete, apparvero nella Foresta Proibita.
 

* * *


Harry li lasciò andare e loro ritornarono in quel limbo che Remus ora riconobbe come la stazione di King’s Cross. Solo più tranquilla e pulita. Un treno rosso fiamma, simile all’Espresso per Hogwarts, li attendeva al binario.
-Dove andiamo?- chiese Remus.
-Avanti- rispose una voce profonda alle sue spalle.
Silente osservava il gruppo in attesa e sorrideva.
-Questo treno vi porterà avanti. Non so dirvi cosa vi aspetta. Nessuno può. Ma sarete tutti insieme- Il vecchio preside calcò sulla parola tutti.
Solo allora Remus si accorse di due ombre che stavano in disparte.
Regulus, il fratello di Sirius. Sirius spiegò a Remus quello che il fratello aveva fatto e mentre parlava un lampo d’orgoglio passò nei suoi occhi.
Peter Minus. Piccolo come era sempre stato. Gli occhi acquosi, una volta pieni di adorazione. Adesso in fondo a quello sguardo c’era qualcosa di nuovo. Senso di colpa, rassegnazione, tristezza, rimpianto.
James raccontò a Remus come era morto Peter. E Remus, molto più incline al perdono di quanto non fossero i suoi migliori amici, sorrise. Non potevano lasciare Coda da solo. Era stato loro amico un tempo e in nome di questa amicizia dovevano restare uniti.
Salirono sul treno e presero posto. Ora erano tutti riuniti. Avevano contribuito alla salvezza del mondo magico. Avevano fatto tutto quello che potevano. Avevano regolato le questioni in sospeso.
Remus, come gli altri, non sapeva dove stessero andando, cosa avrebbero trovato, ma non aveva paura. Nessuno muore da solo.


~ ** ~
 

Angolo autrice
Salve, vi lascio due righe, giusto per dire qualcosina :)
Ho felicemente trovato nel limbo di King's Cross (per me è appunto una specie di luogo di passaggio prima della morte, non so esattamente cosa abbia immaginato la Rowling) un'affinità con quello del telefilm Lost. Chi ha seguito il telefilm avrà forse fatto caso all'ultima frase e al fatto che quelle radunate lì sono le persone con cui Remus ha condiviso i momenti più importanti della sua vita. 
Detto ciò, spero che la lettura vi sia piaciuta :)
-Zeta.
p.s. "Nobody dies alone, Jack" 

  
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