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Autore: strongfordrew    29/08/2011    6 recensioni
Edmund e Peter sono fratelli.E così Lucy e Susan. Nel bel mezzo della guerra partono per l'Inghilterra per andare a vivere da un vecchio professore. In casa di quest'ultimo Lucy scopre un armadio che li conduce in un mondo totalmente diverso da quello che hanno conosciuto: Narnia.
Riusciranno le due coppie di fratelli ad andare incontro al loro destino e dare ascolto al loro cuore?
E se non incontrassero la strada per l'armadio e restassero a Narnia, come sarebbe stata la loro vita?
{EdmundXLucy} {PeterXSusan}
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucy Pevensie, Peter Pevensie, Susan Pevensie, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 4.
Non sei solo, siamo insieme, sarò al tuo fianco 
sai che prenderò la tua mano quando si raffredderà 
ed è come se fosse arrivata la fine perchè 
non c'è alcun posto dove possiamo andare 
tu sai che non mi arrenderò, no non lo farò..
________________________________________________________

Sento qualcuno che mi scuote. È Lucy. 
"Dai Peter, è l'alba e dobbiamo sbrigarci." bisbiglia mentre ci dirigiamo in cucina. Poco prima di entrare però si ferma e si gira verso di me.
"Senti, mia sorella è furiosa con te.Non voglio farti la predica ma ti avviso: non devi mai trattarla come se non fosse in grado di fare una determinata cosa. Che sia pericolosa o meno per lei. Cerca di chiarire perchè durante il viaggio non ci saranno molte occasioni."
"Grazie, Lucy. Ma io non volevo dire che non era in grado di combattere...ero e sono solo molto preoccupato."
"Io lo so.Lei non però"
Detto questo mi precede ed entra in cucina dove la Signora Castoro e il marito stanno discutendo.
"Oh cara, muoviamoci. Non capisci l'urgenza?"
"L'urenza sarà quando ci fermeremo a riposare e tu ti lamenterai perchè non ho portato niente da mangiare! Quindi adesso lasciami fare, hai capito?"

Susan li guarda divertiti però come si accorge dell mia presenza indurisce lo sguardo e si dirige nelle stanze marciando, superandomi come se fossi invisibile. Io la seguo e prima che possa chiudere la porta della stanza che condivide con Lucy l'afferrò per il polso.
"Che cosa vuoi?Pensi che non sia in grado neanche di andare nella mia stanza da sola?" Mi chiede in tono duro e sfidandomi con gli occhi.
"No. Senti..."Un attimo di esitazione." Mi dispiace per ieri notte. Io non intendevo dire che non sei in grado di combattere. Ero semplicemente preoccupato per te e Lucy."
"Non ci credo. Voi maschi e la vostra superiorità"Bofonchia guardando altrove.
"Non è questione di superiorità. Il fatto è che non potrei sopportare che tu, e Lucy naturalmente, rischiate la vita."
Il suo sguardo si è addolcito, ma capisco che non vuole darmela vinta, così continuo.
"Come pensi che possa guardare Edmund o te in faccia se Lucy dovesse farsi male?"
"Peter...non devi preoccuparti. Stai tranquillo, andrà tutto bene. Ne sono sicura." Mi sorride e va in camera a prepararsi.Ho come la sensazione di essermi tolto un grosso pesso dallo stomaco.
Ringrazio Lucy a mezza voce e controllo che tutto sia a posto.
 
Ora che anche Susie è pronta, possiamo andare. Le ragazze e la signora Castoro portano le scorte di cibo mentre io e il sognor Castoro apriamo la fila e le guidiamo nel sentiero ghiacciato. Sapevo che il viaggio sarebbe stato lungo ma quando ho visto che la Luna aveva preso il posto del Sole mi sono sentito subito esausto come mai prima d'ora.

"Forse è meglio che ci accampiamo e ripartiamo domani mattina"Propone Susan.
 Tutti sono d'accordo così mi occupo della legna per il fuoco. Però mentre raccolgo i rametti  inciampo su qualcosa e sbatto il labbro su una pietra.
Oh cavolo...sta sanguinando.Penso. Torno al punto dove ho lasciato i miei compagni però noto che sono tutti addormentati, tranne Susan. È seduta su un tronco che fa da panchina e guarda il cielo.
Appena mi vede spalanca gli occhi e corre verso di me:
"Oh, Peter cosa ti è successo?"
"Tranquilla Susie. Mentre raccoglievo i rami sono inciampato e ho sbattuto il labbro su una pietra. Però credo stia sanguinando."
"Mmh...dovrei aver portato qualcsoa per medicare le ferite dalla casa dei castori. Aspetta, vado a prenderle..." Io mi siedo sul tronco mentre lei cerca in una sacca l'occorrente. 
"Ecco, trovato." Si avvicina,si siede sulle mie gambe e comincia a medicarmi il labbro con del disinfettante e del cotone. Sono abituato a sedermi accanto a lei o come ieri pomeriggio averla accanto, però questa sua vicinanza mi turba. Posso sentire il profumo di rose del suo collo.
"Fatto"dice dopo poco. Fa per alzarsi ma inciampa su una radice e cade di nuovo su di me. Questa volta però il suo viso è a pochi centimetri dal mio. Lei arrossisce di botto e spalanca la bocca.
Io invece sono impietrito dalla sorpresa: insomma, fino a ieri dicevo che era come una sorella per me, invece adesso che è così vicina vorrei baciarla.

Ho tanta di quella confusione in testa....

Prima che ,comunque, possa fare qualcosa Susan si alza e balbetta un:
"Mi...mi dispiace. Scusa, sono inciampata."
"Tranquilla, non è successo niente." Sorrido per rassicurarla.
"Bene, il labbro è apposto adesso, emh...buonanotte." 
"'Notte.."
Mi addormento così, con la sensazione di aver qualcosa che mi impedisce di pensare...quasi mi scoppiasse la testa dalla confusione...

**
Questa mattina, dopo aver fatto colazione, ci rimettiamo in marcia verso la collina dove Aslan ha radunato le truppe.
 Con Susan è tutto come prima.Beh, tutto come prima nel senso che siamo di nuovo inseparabili e che ridiamo e scherziamo  come al solito. Lucy, però, credo abbia notato che c'è qualcosa di diverso in me perchè da quando siamo partiti non mi toglie gli occhi di dosso.Anche se è preoccupata per Ed,tanto che stanotte l'ho sentita piangere, cerca di stare attenta a ciò che succede intorno a lei. Evidentemente cerca una distrazione, come tutti noi.

Per il resto del viaggio comunque il mio pensiero và a mio fratello, insomma...non riesco a capire come ci abbia potuto tradire...
Eppure non aveva mai detto che era già stato qui a Narnia...e noi siamo stati tutto il tempo con lui...tranne...
Nello stesso momento in cui ho pensato a questa frase ho capito.I torni contano.
La notte prima che Lucy ci portasse qua ho sentito dei rumori...ecco cos'erano......
Resta il fatto che ci ha traditi però....

I miei ragionamenti vengono interrotti dal signor Castoro che esclama: 
"Guardate chi c'è! I poteri della Strega si stanno indebolendo!"
Davanti a noi c'è un uomo vecchio, vestito di rosso, sopra una slitta trascinata da numerose renne. È Babbo Natale.
"Ecco i figli di Adamo e di Eva! Sono secoli che vi aspettiamo. E ora che siete arrivati, i poteri della Strega si stanno diminuendo e torna il Natale. Immagino che stiate andando da Aslan" dice con voce profonda.
"Si signore." dice Lucy
"Bene. Il Natale è arrivato,dopotutto:
Il dolore sparirà, quando Aslan comparirà; al digrignare dei suoi denti fuggon tutti i malviventi; quando romba il suo ruggito , gelo e inverno é ormai finito;se lui scuote la criniera, qui torna la primavera.
E naturalmente io ho qualcosa anche per voi.
Peter, figlio di Adamo. Vieni" Io faccio un passo avanti mentre estrae uno scudo e una spada dal sacco sulla slitta.
"Questo scudo e questa spada ti serviranno nella vicinissima guerra alla quale parteciperete per rendere libero il vostro popolo."
Mi porge i regali. Io ringrazio.

Lo scudo è d'argento ed al centro vi è disegnata un'immagine di un leone rampante rosso vivo. La spada ha l'impugnatura dorata e il fodero e la cintura per contenerla sono della misura esatta per me. 

Poi Babbo Natale passa a Susan, e anche lei fa un passo avanti.
"Susan, figlia di Eva" Le porge un arco e un corno, poi continua:"Fidati con tutta te stessa di questo arco e difficilmente esso sbaglierà mira. E quando suonerai questo corno un immediato aiuto avrai." Anche lei ringrazia. Adesso è il turno di Lucy che guarda meravigliata quello che l'uomo le porge: una bottiglietta di cristallo e un pugnale d'argento.
"Lucy, figlia di Eva. In Questa bottiglietta c'è un liquore estratto dai fiori di fuoco che crescono sulle Montagne del Sole. È un cordiale: se tu o qualcuno dei tuoi amici sarete feriti, basteranno poche gocce per farvi guarire immediatamente. Il pugnale invece dovrai usarlo solo in caso di emergenza perchè il mio volere è quello di non vederti scendere in battaglia."
"Grazie Signore e buon Natale"
"Buon Natale anche a voi, sue Maestà" Ci saluta così e riparte con la slitta sul cammino precedentemente preso.
Noi riprendiamo il nostro e dopo poche ore eccoci giunti a destinazione.

Sulla collina dinanzi a noi ci sono numerose tende e creature magiche: centauri, leopardi e orsi parlanti e altre creature alle quali non so dare un nome. Le tende portano in cima una bandiera con la stessa immagine del leone disegnata sul mio scudo. Dall'ultima tenda, la più grande e in cima alla collina, uscì un leone, dal pelo dorato e morido.È Aslan.
È bellissimo e terribile allo stesso tempo.I suoi occhi trasmettono sicurezza ma chiunque avrebbe  paura nel vederlo per la prima volta in tutta la sua grandezza.

Il signor Castoro ci ha raccontanto la sua storia: Aslan è figlio dell'Imperatore d'Oltremare, e col suo canto ha creato la terra di Narnia e tutti gli animali che la abitano, concedendo loro il dono della parola. È saggio e misericordioso, ma nonostante la sua natura benigna sa anche essere potente e pericoloso.
Giunti al suo cospetto, ci inchiniamo.
"Benvenuto, Peter figlio di Adamo e benvenute a voi Susan e Lucy figlie di Eva. Ma dov'è il quarto?" ci chiede.
"Li ha traditi signore. Si è recato la notte in cui sono arrivati a casa mia dalla Strega Bianca" Io non ho avuto la forza di rispondere, così il signor Castoro l'ha fatto per me.
"Aslan, per favore, può aiutarci a riprenderlo? È il mio migliore amico e io sono preoccupata"dice Lucy. Susan,invece, mi accarezza il braccio con fare materno.
"Farò tutto il possibile, ma è più difficile di quanto tu creda..."Detto questo, il leone si rivolge al leopardo che sta di fianco a lui e ordina:"Porta le figlie di Eva nella loro tenda, dai loro i vestiti e lasciale riposare.Il viaggio è stato lungo."
Susan e Lucy seguono i leopardi.Io alzo finalmente lo sguardo e mi rivolgo ad Aslan.
"Mi dispiace per mio fratello. Non riesco a capire come ci possa aver tradito"
"Peter, vieni con me.Ti mostro una cosa."
Saliamo sulla collina e mi indica qualcosa all'orizzonte. Sulla foce del Grande Fiume si erge un enorme castello.
"Quello Peter è Cair Paravel, il castello dei quattro troni. La profezia dice che solo quando due figli di Adamo e due figie di Eva siederanno in quei troni Narnia avrà finalmente pace. Quei troni, Peter sono destinati a te, a tuo fratello e a quelle ragazze. Adesso è il momento di scegliere se adempiere al vostro destino..."
"Abbiamo già scelto Aslan."

Con questa frase mi congedo e mi dirigo verso le tende. 
Da una all'improvviso esce Susan, che non avendomi visto, mi finisce letteralmente addosso.
"Scusa....Peter.È già la seconda volta che ti cado addosso..." bisbiglia in preda all'imbarazzo.
"A me non dipiace, invece..." Di nuovo quell'impulso di baciarla.Avvicino il mio viso al suo ma...
"Emh emh..." Lucy si schiarisce la voce. Noi ci allontaniamo di scatto e lei riprende a parlare.
"Susan, volevo solo dirti che sei bellissima. Con quel vestito sembri la mamma" È vero.Susan ha indosso un vestito bianco, lungo fino ai piedi con intarsi dorati sugli orli e sbuffi di tulle sul corpetto dorato.
"Grazie Lucy...ma la mamma non ha un vestito così da quando è scoppiata la guerra e..."
"Ad ogni modo Lucy ha ragione.Sei davvero bellissima."La interrompo io. Lei arrossisce mentre  mi giro ed entro nella tenda che mi ha indicato prima il leopardo.

In questo momento tutto mi è chiaro. Ho sbagliato a giudicare il nostro rapporto fin dall'inizio. Lei non è come una sorella per me. È molto di più.
Saranno quei suoi  grandissimi occhi blu, la sua fierezza, la sua dolcezza ma solo adesso mi rendo conto che mi ha stregato dal primo sguardo che ho posato su di lei.
Ora non mi resta che farglielo capire...

**
In questi giorni non abbiamo ancora avuto notizie di Ed, è come se la Strega bianca lo stesse trattenendo con sè in attesa di sferrare l'attacco finale.Io mi sto allenando con la spada insieme a Oreius(un centauro e cavaliere di Narnia), Susan con arco e frecce e Lucy...beh, Lucy sta sempre peggio. Da quando Ed se n'è andato non è più lei.Ha perso quell' aria allegra e spensierata che la caraterizzava da sempre.
In compenso sto facendo progressi con Susan. Dal giorno che ci siamo scontrati non perdo un'occasione per farle capire quanto tengo a lei: le faccio complimenti, l'accarezzo e la guardo e lei mi ricambia ogni tanto.Però c'è qualcosa che la trattiene, non è più disinvolta e spesso si allontana dal gruppo. Credo che perfino Lucy se ne sia accorta.

Adesso siamo seduti intorno al fuoco e guardiamo le stelle. Io e Lu cerchiamo di distrarci parlando e facendo qualche battutina, lei no.È silenziosa e ha gli occhi gonfi e rossi, come se avesse appena finito di pangere.
D'un tratto si alza, mormora un "Notte" appena accennato e entra nella sua tenda.
Basta.Decido di seguirla. È da un po' di tempo che cerca di evitarmi e voglio sapere perchè.
Quando entro, mi guardo intorno....eccola.Susan è appoggiata al palo centrale della tenda e mi dà le spalle. Mi avvicino, mi metto di fronte a lei e poggio le mani sulle sue spalle. Tiene lo sguardo basso, ma non mi impedisce di vedere le lacrime che rigano il suo volto.Cerca di non darlo a vedere ma i singhiozzi sono più forti di lei.
"Perchè mi eviti?" chiedo a voce a bassa.
"No. Peter...non ti sto evitando."
"Susan..."
"Davvero, no.Sono solo preoccupata per Ed, per Lucy, per te...per me.Tutto qui."
"Oh avanti, sappiamo benissimo tutti e due che non è per quello.Anche Lucy si è accorta che siamo più distanti, cosa strana visto che prima eravamo inseparaili.Secondo me stai cercando di nascondere e ignorare quello che proviamo..."
"Ti sbagli.Io non provo niente per te"Bisbiglia lei.
"Negare non serve a niente Susie....Io ti amo...e se tu lo ammettessi tutto finirebbe..."
"Quindi secondo te io dovrei ammettere che ti ricambio, così per un po' saremo tutti felici e contenti giusto? E poi? Dimmi, cosa succederà quando incontrerai la tua prossima conquista? Mi dirai:Ehy Susan, un anno fa stavo scherzando!Non ti amo più?"

Sono totalmente allibito: lei pensa che la lascerò per un'altra...

"Ma cos...?"Balbetto io.
"Oh, andiamo. Pensi davvero che io non sappia delle tue imprese da playboy? Pensi che non sappia che mia sorella ti dava consigli su come conquistare le ragazze? Pensi che lei e Edmund non mi abbiano raccontato che ne cambi una ogni mese, che le lasci appena ne vedi un'altra più carina e le butti via come pezzi di una collezione ormai priva di valore? Io non voglio essere uno di quei pezzi!" Urla in preda alle lacrime.
"Pensi che ti lascerei?" Lei non risponde, si limita ad annuire.
"Pensi che io sia quel tipo di persona?Beh, ti sbagli.Lo ammetto, prima della morte di mio padre ero così: un ragazzino immaturo che aveva solo voglia di divertirsi. Da quando è scoppiata la guerra sono cambiato, ho iniziato a prendermi cura di mio fratello, di mia madre e di tutti quelli che amo e che mi amano. Quando ti ho incontrata hai sconvolto i miei orizzonti e li hai allargati, hai aperto la mia mente e l'hai colmata con la tua immagine. Niente è più come prima. Quando il Signor Castoro ci ha detto della profezia e della guerra che presto scoppierà nella mia mente sei apparsa tu in mezzo alla battaglia che rischiavi la vita. Quell'immagine mi ha ucciso.

All'inizio credevo che fosse amore fraterno, lo stesso che provo per Lucy, poi ti guardavo, ti sfioravo e dentro di me si faceva strada la consapevolezza che non fosse più così. Perchè non è mai stato così."
Susan continua a scuotere la testa e a piangere, come per convincersi che le mie parole sono solo bugie. Allora le prendo il viso tra le mani e mormoro:
"Ti amo Susan. E continuerò a farlo per sempre. Ti prego credimi..." E la bacio con tutta la forza che mi è rimasta, con tutto l'amore che provo per lei.
Ricambia. È un bacio timido, ancora riluttante, il suo.Cerco di trasmetterle la mia stessa sicurezza e probabilmente ci riesco perchè il bacio si trasforma in qualcosa di più....
   
 
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