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Autore: kateausten    29/08/2011    2 recensioni
Carissima me,
ti scrivo questa lettera perchè hai un'età importante adesso. Hai undici anni e hai scoperto la cosa più fantastica della tua vita: sei una strega.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Hermione Granger guardava compiaciuta la stanza che aveva davanti agli occhi. Era piccola, ma luminosa, spoglia ma già- almeno per lei- calda e accogliente.
Quella era la camera dove avrebbe dormito con Ron.
Represse un sorriso enorme e trascinò dietro di se lo scatolone piuttosto pesante che aveva finito di riempire in quei giorni, ovvero quando aveva deciso di accettare la proposta del suo ragazzo e di andare a convivere con lui.
Finalmente tutto stava andando come doveva andare. Si era diplomata a Hogwarts, aveva trovato lavoro al Ministero, ma soprattutto adesso stava con Ron.
Erano pazzi di felicità.
E se la meritavano tutta quella felicità, dopo quello che avevano passato.
Si sedette in terra a gambe incrociate, con la schiena poggiata alla spalliera del letto, di fronte all'armadio di legno chiaro, unici mobili che finora avevano comprato.
Aprì piano lo scatolone, dove c'erano tutte le sue cose, cercando di non romperlo. Le sembrava di rivedere pezzi della sua infanzia, mentre tirava fuori gli oggetti. Alcune bambole, i libri, la coperta che da piccola si portava sempre dietro... trovò perfino alcuni bigliettini che si scambiava con Harry- pochissimi in verità- nelle rare volte in cui non stava attenta in classe.
Posò tutto sul pavimento con cura, pensando già a cosa tenere e a cosa buttare, quando sul fondo dello scatolone notò una scatola di latta. Era una scatola babbana con delle farfalle dipinte e Hermione si ricordò di averla comprata a un mercatino delle pulci insieme ai suoi genitori, proprio qualche giorno prima che la McGranitt andasse a bussare alla sua porta.
Sorrise a quel pensiero, e aprì la scatola. Non appena vide cosa conteneva gli occhi le si inumidirono. C'erano sei lettere, messe in ordine come era tipico di lei, dalla più vecchia alla più recente.
Lasciando perdere tutta l'altra roba, dimenticando il suo programma di ordinare la casa, si mise più comoda e aprì la prima lettera, quella più vecchia, leggermente arricciata agli angoli. La sua calligrafia, ordinata come sempre ma molto più infantile, riempiva il foglio.

Carissima me,
ti scrivo questa lettera perchè hai un'età importante adesso. Hai undici anni e hai scoperto la cosa più fantastica della tua vita: sei una strega. Adesso, tutte le cose strane che succedevano hanno una giustificazione.
Mamma e papà sono contenti, anche se la loro angoscia maggiore è che tu in questo momento sia qui, ad Hogwarts, lontana da loro.
Ma non dovrebbero aver paura. Le lezioni ti piacciono e il cibo è buonissimo. E forse, dico forse, hai trovato due amici.
Si chiamano Harry e Ron e sono molto simpatici.
Carissima me, ricordati sempre la sensazione che hai provato quando sei arrivata a Hogwarts. Quando non avevi amici i primi tempi di scuola, era questa sensazione a tenerti compagnia. Eri a casa.
Carissima me, ti scrivo soprattutto perchè se un giorno, quando sarai più grande, ti venisse voglia di ritrovarti, basterà riprendere in mano questa lettera e quelle che verranno.
Carissima me, buon primo anno e in bocca al lupo!

Hermione sorrise, ricordandosi quando l'aveva scritta. Era qualche giorno dopo Hallowen, dopo che lei, Ron e Harry erano scampati per miracolo alla furia di quel Troll. Era così piccola, così ingenua. Ma già stranamente consapevole che qualcosa la stava attendendo. Ripiegò la prima lettera e prese la seconda.

Carissima me,
eccoci qui al secondo anno. Stai bene, vero? Se ti scrivo, vuol dire che sei ancora qui e non sei pietrificata come tanti altri poveretti. Sono tempi bui qui a Hogwarts. Qualcuno ce l'ha con i figli dei Babbani. E tra questi ci sei anche te.
Ti stai impegnando, insieme a Harry e Ron per scoprire chi c'è dietro ciò, ma fin'ora non siete riusciti a cavare un ragno da un buco.
L'importante è che stiate insieme, che non vi abbandoniate.
Carissima me, stai tranquilla, perchè questi pensieri orribili un giorno finiranno. Non ci saranno più divisioni tra Purosangue, Mezzosangue o nati Babbani. Nessuno ti chiamerà più schifosa mezzosangue.
Combatti affinchè ciò succeda. Si coraggiosa.

Hermione rispose piano anche la seconda lettera, sospirando. Non erano lettere tipiche di una dodicenne. Non parlava di cavalli alati e unicorni. Non parlava di giochi e spensieratezza. Qualche giorno dopo quella lettera era stata pietrificata. Prese la terza lettera.

Carissima me,
eccoci arrivate al terzo anno. Va tutto bene, tranne il fatto che sei preoccupata da morire per Harry. Sirius Black lo sta cercando e te non sai se sarai in grado di proteggerlo.
Harry è come un fratello ormai, gli vuoi un bene immenso e non potresti sopportare che gli succedesse qualcosa.
Carissima me, oggi è successa una cosa strana: eri a lezione di Cura delle Creature Magiche e per timore che Fierobecco facesse del male a Harry, hai preso per mano Ron.
Il vostro contatto è durato pochissimo, ma Ron era rosso quanto i suoi capelli. E il tuo cuore batteva fortissimo.
Carissima me, cosa sta succedendo?

Hermione fece una mezza risata, mentre ripiegava quella lettera e prendeva la quarta. Era da quel momento che si era accorta di provare qualcosa per Ron, benchè lo avesse sempre negato fermamente.

Carissima me,
in questo momento sappi che odi con tutto il tuo cuore Ron Weasley!! Non capisce niente! Si è accorto dopo ben quattro anni che tu sei una ragazza, e non un clone in gonnella di Harry. E adesso cosa vuole fare? Vuole invitarti al Ballo del Torneo TreMaghi perchè non ha nessuna con cui andarci!!!
Lo odi, lo odi, lo odi!
Stupido Weasley che non capisce nulla, nulla, nulla!
E ha anche il coraggio di criticare Viktor, che è gentilissimo. Hai deciso, andrai con lui al Ballo. Ron non si è deciso al momento giusto e ti ha fatto sentire come l'ultima spiaggia.
Carissima me, ascoltami, ti prego. Fai in modo che il tuo cuore stia lontano da Ron, altrimenti saranno guai.

Un pò accigliata, ma sotto sotto divertita, Hermione rispose anche quella lettera e presa la quinta. Se avesse ascoltato la sua io quattordicenne chissà come sarebbe finita? Forse in Bulgaria? Represse una smorfia per il povero Viktor e prese la quinta lettera.

Carissima me,
questo quinto anno è piuttosto oscuro. Tu Sai Chi è tornato, l' Ordine della Fenice sta cercando di combatterlo e in più c'è una disgustosa professoressa presa direttamente dal Ministero per insegnarci Difesa contro le Arti Oscure.
O meglio, per fare in modo che non si abbia alcuna preparazione su questo argomento.

Dolores Umbridge.
Harry ti spaventa in questo periodo. E' sempre così arrabbiato, così cupo e scontroso. Anche con te e Ron che cercate di stargli accanto il più possibile. Lo sai che è stato uno shock per lui vedere Diggory morto e il ritorno di Tu Sai Chi. In più la gente gli da del pazzo visionario.
Cosa puoi fare per aiutarlo?
Carissima me, in questo periodo ti sei avvicinata molto a Ron. Essere i due migliori amici di Harry Potter, gli unici che gli credono praticamente, ha instaurato un certo legame. In più Ron, è l'unico che vi fa ridere in questo periodo.
Carissima me, sei così preoccupata. Sta calma, andrà tutto bene.

Hermione chiuse gli occhi. No, non era andato tutto bene. Sirius era morto. Chiuse con mano tremante la quinta lettera, per prendere la sesta e ultima.

Carissima me,
ti scrivo che siamo alla fine dell'anno. Ti scrivo adesso perchè è morto il Professor Silente.
Lo so che ancora non ci puoi credere, ma non ti abbattere.
Carissima me, ti scrivo adesso perchè Harry ha deciso di non tornare a Hogwarts il prossimo anno e di andare alla ricerca degli Horcrux per sconfiggere Voldemort.
Carissima me, ti scrivo adesso perchè tu e Ron avete deciso di andare con lui.
Sei sicura, sei decisa. Devi andare con loro.
In fondo, era già stato deciso tempo fa... anni fa.
Carissima me, ammetilo finalmente. Provi qualcosa per Ron.
Quest'anno ha avuto una relazione con Lavanda Brown e tu sei quasi impazzita di gelosia.
Lo ami, come non hai mai amato nessuno.
Carissima me,
forse questa è l'ultima volta che ti scrivo. Non so se fra un anno sarai ancora viva, non so se sarai in grado di riprendere un foglio e una piuma in mano. Non so se vedrai ancora gli occhi verdi di Harry o il sorriso di Ron.
Ma è la scelta giusta quella che stai facendo.
Carissima me, se mai sopravviverai e leggerai questa lettera, ricordati quello che ti dico: vivi, cogli l'attimo e ama.
Promettilo.
Non lasciare che le cose che ti interessano ti passino davanti, non aspettare anni nel dichiarare un amore, non rimandare il momento in cui potresti dire ad un amico che gli vuoi bene.

Carissima me, stai attenta. Combatti. E le volte che ti sentirai spersa, ricordati quello che provavi quando sei entrata per la prima volta a Hogwarts. Ricordati quello che provi quando Ron ti guarda o Harry ti abbraccia.
Ricordati le cose che ti fanno stare bene.
Carissima me, in bocca al lupo.

Hermione piegò delicatamente la lettera e la rimise al suo posto, insieme alle altre. Si alzò e si sdraiò sul letto, pensierosa.
E' vero, non era stata una bambina che giocava con le bambole. Lei giocava con le fialette di Pozioni.
Non era stata una bambina che parlava di unicorni e di farfalle, quanto di morti e sparizioni.
Non era stata un'adolescente che parlava con le amiche del primo amore o del primo bacio.
Non era stata una persona che aveva avuto un'infanzia o adolescenza tranquilla.
Era vero, tutto vero.
Ma era stata una persona che aveva avuto in cambio il calore di una casa, Hogwarts.
Era stata una persona che aveva salvato vite umane.
Era stata una persona che alla fine aveva avuto due rapporti di amicizia e amore rari, onesti e duraturi.
La sua amicizia con Harry si era rafforzata ogni giorno di più.
Il suo amore con Ron era sbocciato lentamente, anno dopo anno.
E a lei andava bene così.
C'era quindi un'ultima cosa da fare.
Hermione si alzò e riuscì a trovare tra i mille scatoloni sparsi in cucina, una piuma e una pergamena.

Carissima me,
ti scrivo perchè sei viva, felice e in attesa della vita che devi percorrere. Hai finalmente preso il mio M.A.G.O tanto ambito. Finalmente lavori. La guerra è finita e sono tutti salvi, niente minaccerà più il mondo magico.
E' stato un percorso lungo e tortuoso dove hai avuto tanta paura, dove alcune volte credevi di non farcela, ma hai sempre combattuto con coraggio e determinzione.
Sono orgogliosa di te.
Carissima me,
te ami lui e lui ama te.
E' questa la cosa che ti completa, vero? E' questo l'ultimo pezzo del tuo piccolo puzzle personale. Non sarete più costretti a separarvi, mai più.
Carissima me, hai ascoltato il tuo stesso consiglio e ti sei fatta avanti, hai colto l'attimo, e tutto è andato bene.
Carissima me, vai avanti con la tua vita e ama. Perchè se c'è qualcosa che ti ha insegnato questa guerra, se c'è qualcosa che ti ha insegnato la tua vita fino ad ora è questo.
Ama sempre.

  
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