Era il 10 agosto quando..

“Cazzo Jay mi si sono rotte le acque!!! Dove sei?? Ho bisogno di te!!!” urlavo contro la segreteria di Jared.

Ero sola in albergo e non sapevo cosa fare. Le contrazioni erano iniziate e stavo impazzendo. Chiamai la hall.

“Salve sono la moglie del signor Leto mi si... AAAAAAH...”

“Signora che succede???”

“MI SI SONO ROTTE LE ACQUE!!!! CHIAMI UN AMBULANZA LA PREGO!!!”

Dopo circa dieci minuti di dolore e agonia arrivò l'ambulanza.

“E' da sola??”

“Cazzo vede qualcun altro con me?? SI SONO DA SOLA!!!” mi stavo trasformando in una bestia.

“Si calmi, e respiri... Possiamo chiamare qualcuno?”

“Quella fottuta testa di cazzo di mio marito ha il cellulare spento, pur sapendo che sua moglie è al nono mese di gravi... AAAAAAH CHE DOLORE CAZZO!!!” avrei staccato la testa a Jared con le mie stesse mani quando si sarebbe presentato.

“La stanno chiamando. Vuole rispondere?”

“Certo!!!” l'infermiera mi avvicinò il cellulare all'orecchio. “Pronto sto morendo!” urlai per il dolore. “Shannon sei tu?? Ti prego ho bisogno di qualcu... AAAAAAAHIIIIIIIII! PORCA TROIA!”

Sentii dire qualcosa a Shannon ma non lo capii perchè lanciai il cellulare dal finestrino dell'ambulanza.

Arrivammo in ospedale e io ero già pronta per partorire.

“Le contrazioni sono frequenti e la dilatazione è di 9 centimetri.”

“Ok! Portatela in sala parto subito!” disse il medico. “Suo marito non c'è signora?”

“No...”

“ECCOMIIIIIIIIIII!!!!”

Arrivai in tempo. Corsi verso la barella e presi la mano di Alex tra le mie.

“Sono qui, amore. Sono qui con te. Respira e stai calma.” Alex mi guardò malissimo.

“Vuoi partorire tu, bastardo??” dovevo assorbire tutte le parolacce che mi avrebbe detto, era normale.

“Tu sei forte, amor.. AHI! MERDA! LA MANO!!!” Alex aveva stretto così forte la mia mano che credevo me l'avesse rotta.

Eravamo in sala parto. Respiravo insieme a lei mentre stringevo sempre la sua mano.

“Allora quando le dico di spingere le spinga, ok??”

“Ok!” risposi io e tutti mi guardarono male. “Scusate...” abbassai lo sguardo imbarazzato.

“Spinga!”

Alex cominciò ad urlare e a stringere più forte la mia mano. Era tutta sudata e stava piangendo.

Più la guardavo e più me ne innamoravo, anche in quello stato animalesco era stupenda.

“Spinga!”

Un'altra volta Alex eseguì gli ordini del dottore e così fece per un altro paio di volte fino a quando non sentimmo il primo pianto di nostro figlio.

“E' un bel maschietto!”

“Ce l'hai fatto amore. Hai messo al mondo un piccolo Leto!” le dissi baciandole la fronte.

“Vaffanculo, sei una merda, un bastardo e una testa di ca..” le tappai la bocca.

“Non davanti al bambino!” le feci l'occhiolino e le sorrisi.

Il dottore portò nostro figlio, avvolto in una tovaglia, verso di noi e lo mise in braccio ad Alex.

“Ciao piccolo!” dissi.

Mi guardava. Mio figlio era perfetto aveva gli occhi blu e tanti, tantissimi, capelli.

“Non è bellissimo?” mi chiese Alex continuando a fissare il piccoletto.

“E' una meraviglia... Grazie amore.. Mi hai reso felice..” le diedi un bacio sulle labbra.

“Allora come lo chiamate??” ci chiese il dottore.

Non avevamo mai fatto un lista di nomi.

“Non lo sappiamo ancora... Però lascio scegliere a mia moglie..” disse Jared sorridendomi.

“Davvero?”

“Sì!”

“Ok... Io ce l'ho un nome!” gli sorrisi.

Anche se stanchissima e stremata dal parto ero felicissima finalmente di poter tenere tra le braccia nostro figlio.

Cantava. E cantando mi regalava emozioni indescrivibili. Stava cantando uno dei miei pezzi preferiti, 'Alibi'. Anche se quella non era una serata particolare, non era un concerto o uno spettacolo, lui stava cantando e ci metteva l'anima.

Amavo stare ore ed ore ad osservarlo, scrutarlo, ascoltarlo, viverlo. La sua voce era un miracolo.

Era il 17 novembre del 2012. Ed eravamo tutti insieme.

Io, Jared e nostro figlio, Shannon, Mel, ormai marito e moglie, con Andrea e Tomo con sua moglie Vicky.

“Christopher vieni subito qui!” un bambino di 4 anni mi si avvicinò con un microfono in mano.

Aveva gli occhi azzurri e capelli castano scuro liscissimi come seta. Era tutto suo padre.

“Già vuole fare il cantante come suo padre!” arrivò Jared che lo prese in braccio e lo baciò sulla guancia. “E' vero campione?!”

“Sì!” rispose Chris.

“Christopher Tomislav Leto tu non diventerai un cantante come tuo padre..” mi alzai e andai ad unirmi all'abbraccio. “Tu diventerai molto più bravo di tuo padre!”

Io e Jared ci baciammo e tutti e tre eravamo stretti in un unico abbraccio.

“Voi siete i miei uomini, vi amo!”

Shannon immortalò quel momento, che rimarrà per sempre impresso nella mia mente ma soprattutto nel mio cuore.



Qui si conclude la mia FF 

Qui si conclude la mia FF... Spero vi sia piaciuta e che la portiate nel cuore :)
Grazie a tutti coloro che l'hanno letta, che mi hanno riempita di complimenti e che mi hanno dato la forza di continuarla.
Alla prossima! <3
__Alibi_Echelon92