Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: England    29/08/2011    4 recensioni
- ; A stringere la sua mano un tipo leggermente più basso di lui , le dita saldamente intrecciate tra di loro e non sembra intenzionato a sciogliere quel nodo.
Tutti notiamo che c’è qualcosa che non va.
Mi giro verso Sakura, lei ricambia il mio sguardo interrogativo e il professor Kakashi richiama la nostra attenzione, schiarendosi la voce.
< Ragazzi, lui è Sasuke Uchiha e sarà il vostro nuovo compagno di classe per alcune delle ore scolastiche. >
- ; < Devi essere proprio un testardo, se sei ancora qui. >
Lo mormora, questo mi fa felice, perché è come se avesse appena realizzato che io -esisto-.
< Esatto, Sono Uzumaki Naruto. Il mio nome è indimenticabile e sono famoso per la mia testardaggine, Uchiha Sasuke. >
- ; Mi diverte il suo essere così preciso, ce lo vedo bene, a fare il Professor Terrore, in una classe. Magari con un paio di occhialetti calati sul naso, mentre legge a...
Dio, ma cosa vado a pensare poi.
Sasuke non potrà mai portare occhialetti sul naso mentre legge un libro. Sono uno stupido, stavo persino per dirglielo.
Genere: Generale, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

la voce dell'irrazionalità:
; non lo so cos'è, quindi non chiedetemelo. non so da cosa sia nata e perchè, so solo che adesso è qui tra le mie fanfiction. Forse sto sbagliando a scriverla, forse era meglio usare un'altra persona, e forse un altro tempo verbale...diavolo, ma perchè? Fatemi sapere -vi prego- se così è troppo sempliciotta o può andar bene, altrimenti lo giuro, cambio tutto! La storia mi piace, o almeno mi piace l'idea che ho, e vorrei che si sviluppasse bene, quindi fatemi sapere cosa ne pensate e vedrò di apportare le giuste modifiche. Diciamo che tutto ciò è solo una bozza, finché non avrò conferme. xxx ~ diana.


Chapter two.
 
Quando la campanella suona mi porto una mano davanti la bocca e sbadiglio assonnato, mentre con quella libera mi stropiccio gli occhi.
Mi volto a guardare Sasuke, lui tiene le braccia incrociate al petto e lo sguardo assente fisso avanti a se. Chissà se i ciechi dormono con gli occhi aperti, chissà cosa vede lui, con quegli occhi.
Che domanda idiota, Naruto.
Mi schiarisco la voce e faccio per alzarmi prendendo la mia borsa. Il professor Kakashi gli si avvicina, lo osservo con la coda dell’occhio. < Ti faccio aiutare da un compagno per andare nell’altra aula, va bene? >
L’altro annuisce, io sospiro e mi volto, prima di sentirmi richiamare.
Qualcosa mi aveva detto che sarei dovuto scappare prima dall’aula, invece di dilungarmi in stiracchiamenti.
< Naruto! Vieni qui! > Alzo gli occhi al cielo e colmo i due passi che mi separano dal professore.
< Aiuta Sasuke ad arrivare nell’aula di Inglese per favore, io devo andare in presidenza. >
Annuisco. < Okay…  > Non posso rifiutarmi, purtroppo.
La classe lentamente si svuota, il professore mi da una pacca sulla spalla e se ne va dopo avermi sorriso, lasciandomi lì, con davanti Sasuke, con quei suoi due occhi scuri come la pece che fissano un punto impreciso, in mia direzione.
Sakura mi passa vicino, mi guarda e poi guarda lui, prima di uscire.
< Uhm… ti devo prendere per mano o cosa? > Lo dico con sufficienza e lui si alza  senza dire una parola. Lo vedo tastare il tavolo prendendo a camminare e allungando le mani per assicurarsi di non sbattere da qualche parte.
< Hey, io sono qui, che stai facendo? > M’acciglio mentre lui si volta verso di me. < Non ho bisogno del tuo aiuto, puoi andare. >
< Ma il pr- >
< Non ho bisogno del tuo aiuto. > Lo ripete, con più fermezza,  prima di vederlo sbattere contro la cattedra piegando il busto appena in avanti, puntando i palmi contro la superfice lignea di quella. < Maledizione… > Lo sento imprecare e mi avvicino di un passo, poggiandogli una mano sul braccio.
< Lasciami! > Lo urla divincolandosi ed io mi faccio indietro, fissandolo e non capendo.
< Vaffanculo, cavatela da solo, stavo solo cercando di aiutarti! > Lo dico arrabbiato e passo dietro di lui, sbattendo contro  la sua schiena forse volontariamente e superandolo, uscendo dall’aula. Mi metto dietro lo stipite e mi affaccio, per vedere cosa fa.
Volta il capo di qua e di là, come se si stesse assicurando di essere da solo. Lo osservo in silenzio, mentre a tastoni cerca il muro al quale appoggiarsi, per venire verso la porta.
Deve essere una cosa veramente brutta, non riuscire a vedere ciò che ci circonda. I colori, le forme, le persone a cui vogliamo bene. Chissà se è cieco fin dalla nascita o ci è diventato. Deglutisco, lo vedo fermarsi e abbassare il viso, sembra abbattuto. Mi dispiace averlo mandato a quel paese, non deve passare un bel momento. Faccio un passo in avanti, e lo vedo rizzare il capo, allarmato.
< C’è qualcuno? > I suoi occhi opachi e scuri si guardano attorno, cercando di capire da dove provenisse il rumore.
Schiudo le labbra, vorrei rispondergli, ma ho paura che mi respinga di nuovo, così rimango in silenzio. Restando immobile e non emettendo altri rumori lo vedo tranquillizzarsi.
Devo decidere su cosa fare, se resto qui a guardarlo farò tardi alla lezione, eppure se lo lascio qui e il professor Kakashi lo scopre, mi metterà sicuramente in punizione.
Scuoto il capo e mi faccio avanti.
< Vieni, ti porto in classe. > Lo vedo allarmarsi di nuovo, spalancando gli occhi.
Lo afferro per un braccio, lo tiro verso di me.
< Lasciami! Lasciami stupido idiota! Non ho bisogn- >
< Me ne frego se non hai bisogno del mio aiuto! Se non lo faccio il professore mi metterà in castigo e non ho intenzione di prendermi una punizione che non mi merito. >
Lo zittisco, ma vedo la sua espressione arrabbiata.
Se potesse mi ucciderebbe, ne sono sicuro.
< Vieni. > Lo dico con fermezza, mentre esco fuori dall’aula e me lo tiro dietro.
< Sai, sei veramente maleducato, uno cerca di aiutarti e tu subito sulla difensiva. Non dovresti fare così, è il primo giorno qui, finirai per farti odiare. > Comincio a parlare a raffica, senza rendermene conto e faccio i primi due scalini, prima di sentirlo crollare dietro di me.
Mi volto e lo vedo a terra, che cerca di rialzarsi. < Cazzo! Me lo devi dire se ci sono le scale, idiota! >
Spalanco gli occhi, mi fiondo ad aiutarlo e lui cerca di divincolarsi ancora. < M-mi dispiace scusa non…ci ho pensato! > Esclamo. Lo vedo sbuffare. < Proprio il più demente dovevano rifilarmi. > E’ scocciato, lo vedo chiaramente, e mi sento in colpa.
< Sasuke! > Sento la voce del professor Kakashi e mi volto giusto in tempo per vederlo avvicinarsi. Lo aiuta a rimettersi in piedi e gli chiede se sta bene. L’altro annuisce e poi, il professore guarda me.
< Sapevo che non eri in grado. Ma come mi è venuto in mente. > M’acciglio e lo vedo allontanarsi, tenendo per un braccio Sasuke che gli va dietro in silenzio.
Alzo gli occhi al cielo e voltandomi riprendo a fare le scale.
Se il professore era consapevole della mia incapacità, avrebbe potuto evitare di chiedere a me. Detesto queste cose, sembra che faccia di tutto, per mettermi in difficoltà e ricordarmi quanto io sia scarso certe volte. Salgo le scale imbronciato e in cima trovo Sakura che mi aspetta.
< Allora? >
< Allora cosa? > Lei scrolla le spalle. < Non dovevi aiutare Sasuke? Dove l’hai lasciato? >
Sbuffo. < L’ho fatto inciampare senza volerlo, è arrivato il Sensei e l’ha portato via. > Lei mi guarda un po’ dispiaciuta e mi sorride bonaria. < Dai… non sei abituato a queste cose, è normale. Avrei sbagliato anche io. > Non penso, ma glielo lascio credere.
La mattinata passa tranquilla, senza più traccia di Sasuke. Non ho idea di dove il professore l’abbia portato, forse in infermeria, forse l’ha fatto andare a casa, non lo so.
Quando esco da scuola, dopo aver salutato Sakura, mi dirigo a piedi verso casa, come tutti i giorni; ma qualcosa richiama la mia attenzione.
Dall’altra parte del marciapiede c’è un’auto scura, riconosco Itachi che aiuta Sasuke a salire sul sedile posteriore.
< Ce la faccio da solo! > Sento urlare il più piccolo, e mentre sale inciampa.
Fa così persino con suo fratello, questo mi dispiace.
Deve sentirsi veramente giù, per comportarsi in quel modo.
La macchina se ne va, mi lascia qui, con l’amaro in bocca, ed io torno a casa, sperando di farmi passare questo senso di inutilità che stranamente sento addosso.
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: England