È mattino e la luce del sole entra nella mia stanza passando dalla finestra.
Quei raggi di sole sono così forti che sono riusciti a svegliarmi, ma è stato un risveglio dolce e stranamente voluto.
Mi alzo dal letto e la luce va incontro al mio vestito Grigio, quello che avevo comprato prima di andare a Roma. Prima di venire da te.
Lo ammiro. È strano, ma quel vestito è come se mi parlasse e mi stesse raccontando di te. Come se sapesse tutto, come se fossi tu.
Mi avvicino a quel vestito, lo osservo attentamente: è di un Grigio così chiaro che sembra quasi Bianco. Grigio nebbia.
Continua a raccontarmi di te, di quel giorno passato insieme. Racconta di noi, dei dieci mesi passati insieme e delle difficoltà affrontate fianco a fianco. Delle delusioni, paure, litigi, momenti felici e momenti anche d’isteria.
Sa molte cose, forse troppe.
Lo abbraccio. Sento ancora il tuo profumo in esso, proprio come se tu fossi il vestito, come quel giorno su quella panchina.
Come dimenticarmi di quel giorno? Non lo farò mai e poi mai.
E se un giorno dovesse capitare, sono certa che tu sarai al mio fianco a ricordarmelo costantemente.
Sono sicura che nonostante le difficoltà che ci verranno incontro, noi resteremo insieme.
Non andartene, ci sono persone che hanno bisogno di te, tra cui io. Soprattutto io.
Magari non si nota abbastanza, ma io ti amo. Non posso dire altro, perché il “Ti amo” è la migliore cosa da dire in queste circostanze.
Ti amo.
Le parole rimbombano in questo mondo vuoto che riempiremo con il nostro amore.
Ti amo.
Non lo dico tanto per, lo dico con tutto il sentimento che ho in corpo.
Ti amo.
Il mio cuore batte quando ti parlo, non riesco a fermarlo. Pronunciando queste parole, va in delirio e brucia insieme a tutto l’amore che riesco a donarti.
Queste fiamme non ti bruceranno, puoi tranquillamente toccarle, sentirai solo amore.
Molti mi dicono che non sono una tipa che sa amare, sono fredda e dimostro raramente affetto.
Purtroppo per loro, quel bacio ha dimostrato l’opposto.
Non avrei mai immaginato di dare un bacio, specialmente davanti a delle persone, ma sentivo che dovevo farlo. Sentivo che se non te l’avessi dato sarei di certo morta perché il cuore avrebbe smesso di ardere e battere.
 
Smetto di ripercorrere i ricordi e mi stacco dal vestito. Lo metto sul letto vicino a me.
Comincio a piangere.
Sai perché? È una cosa un po’ sciocca, ma voglio che tu la sappia.
Beh, quelle due ore non mi sono bastate, volevo molto più tempo, tipo.. tutta la vita.
Dopo tutto quello che ho dovuto affrontare, quelle due ore non mi hanno ripagata abbastanza.
Sentivo ancora fame e non ero sazia.
Devo assolutamente rivederti il più presto possibile, non ce la faccio più.
Mi dispiace se in dieci mesi, ci siamo viste solo una volta, volevo che questo rapporto fosse migliore di quello che è. Fallisco anche in questo.
Una volta sola non basta ad entrambe.
Tu non sai quanto ho pianto appena sono entrata nel treno, mi sono nascosta in bagno e non facevo altro che pensare “Torno da te, torno da te, torno da te”.
Ma il treno andò senza mai fermarsi, mentre investiva il desiderio di rivederti.
Io non avrei mai voluto incontrarti, una parte diceva “sì” l’altra diceva “no”.
Ho sempre dato retta alla parte “sì”, ma solo ora mi rendo conto che dovevo dare retta alla parte “no”.
Il semplice motivo è che se non ti avessi vista, ora non avrei tutto questo desiderio di tornare da te.
Vorrei tornare subito da te, ci spero tantissimo, ma so già che per questa volta dovrò mettere da parte questa voglia.
Almeno per un po’.
 
Cuore, smetti di ardere. Fallo in un momento più opportuno.
 
Fallo quando io e Lei staremo veramente insieme per sempre.