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Autore: ArchiviandoSogni_    30/08/2011    11 recensioni
Ogni studentessa sulla faccia della terra aspetta con trepidazione l’arrivo dell’estate. Della brezza estiva, del mare, di amori intensi. Anche Melissa, 18 anni suonati, attende questo da 9 mesi. Ma un imprevisto la porterà a sconvolgere ogni suo singolo piano.
Cosa le accadrà se le toccherà lavorare come cameriera per tutta l’estate?
Che quell’incubo ad occhi aperti si possa trasformare in sogno, semplicemente grazie all’incontro con il suo attore preferito?
Se amate le storie divertenti, romantiche e leggere, Getting into know You è quello che fa per voi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ian Somerhalder, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Longest night – Part one.



Parcheggiando la sua Ford Fiesta in malo modo, si precipitò così negli spogliatoi per depositare le sue cose.
Una veloce occhiata allo specchio la fecero rabbrividire.
 
Quella divisa faceva schifo.
 
Le sembrava di essere Sailor Moon in una versione più sobria.
Aveva una camicetta bianca, con il colletto tipico a marinaio, contornato da due linee gemelle blu che seguivano i dettagli spigololosi della stoffa.
Al centro del petto un vistoso fiocco blu in raso, le evidenziava il petto prosperoso.
Le gambe, invece, erano fasciate in una gonna blu dalla vita piuttosto alta. Per fortuna aveva un fisico né troppo snello, né troppo robusto, il che le permetteva di non sembrare né un grissino, né una salsiccia compressa.
Certo, la ciccia ai lati era un bel problema, ma fortunatamente i collant color carne, la racchiudevano perfettamente.
Infine, con le decolté, assunse un’aria più chic.
 
La odiava decisamente quella divisa.
 
I tacchi erano scomodi e i collant la facevano inglobare più calore del necessario.
 
Legandosi i capelli in una lunga coda, abbandonò quegli “scomodi” pensieri, salendo poi velocemente le scale che portavano di sopra.
 
Contò fino a tre ed entrò in cucina.
 
“Due spaghetti allo scoglio per il 21! Ben cotti!” urlò Giorgio, l’altro cameriere.
“Hey Mel, corri a servire. Stasera pienone!”
“Si, zia. Corro.” Cercando di esorcizzare già il suo crescente nervosismo, entrò dentro l’enorme locale.
Pareti blu oceano e pavimento di marmo bianco creavano una bizzarra armonia.
Alcune reti da marinaio ricoprivano le pareti insieme a delle stelle marine e conchiglie da forme bizzarre.
Anche numerosi quadri di artisti pseudo famosi, davano un tocco elegante al locale.
 
Lei ancora non capiva che razza di ristorante fosse.
Era molto elegante nonostante l’apparente semplicità.
Il menù era una vera e propria lista interminabile, ma i prezzi erano alle portata di tutti.
Lo zio Beppe era  fissato su quello. Per lui il buon cibo era accompagnato da un buon contorno che comprendeva, il posto accogliente , la musica rilassante  e i dipendenti solari e amichevoli.
 
Per fortuna Melissa, non aveva problemi. Contrariamente a quanto si potesse pensare, era una ragazza solare e socievole.
Certo ultimamente non lo era più di tanto.
Ma  provate a trovarvi nel mese di luglio, con 40 gradi, in un vestito scomodo e a correre a destra a sinistra indossando delle decolté alte e indossabili; e capirete anche voi il suo cattivo umore.
 
Però, sul lavoro, si trasformava.
 
Non nel senso letterale del termine, si intende.
Ma l’umore saliva alle stelle, il pessimismo svaniva e un bel sorriso spuntava sulle sue labbra.
Sinceramente non lo faceva solo per accumulare qualche mancia in più, ma le veniva spontaneamente.
Nonostante odiasse quel piccolo calvario, le piaceva lavorare a contatto con la gente.
Le piaceva dover mettersi in gioco e adorava parlare con molte persone di diverso tipo.
Dal banchiere serio, al pasticcere giocoso.
 
Questo era uno dei lati positivi.
 
 
Avanzando verso il tavolo 32, sorrise alla coppia.
 
“Buona sera signori. Volete ordinare?”
La bionda, intervenì prima del marito. “Direi di sì. Prima di tutto, volevo sapere se si poteva abbassare questa musica, perché la trovo molto sconvenevole e poi se oltre a questi vinuncoli si possa avere uno champagne almeno del ’99.”
 
Tirando fuori il block notes, cercò di non guardare male la dolce signora di fronte a lei.
“Perfetto. Dovremmo avere un Krug Rosè del ’93.”
“Soltanto quello?”
“Mi spiace, signora. Purtroppo non disponiamo di molti champagne in questa stagione. Abbiamo un ottima gamma di vini bianchi, se vuole.”
La simpaticissima cliente, soppesò quella opzione con evidente riluttanza.
“No.”
Voleva mandarla Dio solo sapeva dove.
Reprimendo un altro insulto, continuò a segnare le mille richieste impossibili di quella adorabile coppia.
Per inciso, pure il marito era della stessa “dolcezza.”
 
Entrando in cucina urlò un bel “Cazzo!”
“Melissa Giulia Forlani.”
Il padre la guardò male, mentre affettava con facilità una carota.
“Papà! Ma porca.. Io il 32 lo cedo. Mi innervosiscono alquanto.”
Arrivò zia Rosy che  appoggiò una mano sulla sua spalla.
” Tesoro, sii paziente. Quelli sono Monsieur e Madame Flaubert. Non possiamo permetterci imperfezioni o lamentele.”
La ragazza la guardò in malo modo ”Chi sono?”
 
“Finanziatori, dolcezza.” Sussurrò Giorgio prima di uscire con due vassoi di fritto misto ben pieni.
“Diciamo..” continuò suo padre “ che se stasera li stupiamo, gli avremo come clienti fissi. E questo comporterebbe molti soldi e probabilmente buona pubblicità in Francia.”
 
Perfetto.
Ora doveva farsi venire anche un ulcera per colpa di una francese sclerotica viziata con tanto di marito-barboncino al seguito.
 
“Calmati, Melissa. Solare e amichevole, solare e amichevole, solare e..”
Continuando a ripeterselo, tornò in pista.
 
“Mel!”
Sua madre, la chiamò dall’entrata del ristorante.
“Dimmi, mamma. Veloce, che il bambino del 12 ha buttato ancora la zuppa.”
Con lo sguardo la madre cercò di indicarle qualcosa.
“Mamma, evita di essere criptica. Che hai? Orzaiolo? Congiuntivite?”
Ma sua madre continuò a spostare lo sguardo come una matta.
Seguendo i suoi movimenti, Melissa si ritrovò davanti agli occhi un gruppo di persone dall’aria conosciuta.
 
1..2..5.. 6. Sei persone dall’aria conosciuta.
 
Troppo conosciuta.
Fin troppo conosciuta.
Conosciutissima.
 
“Ossigeno, per piacere!” sussurrò alla madre.
“Sono loro, vero?” la donna di certo non era meglio.
“Si, mamma. Cazzo. Cazzo e stracazzo!”
 
Mentre le due donne bisbigliavano credendosi incomprensibili per via della lingua, non si accorsero che il loro atteggiamento era fin troppo evidente.
 
La donna più anziana del gruppo, si avvicinò alla coppia.
 
“Scusate. Potremmo avere un tavolo?”
 
Per fortuna sua madre era inglese e lei, beh, lo era per metà.
 
“Certamente. Vi presento mia figlia, Melissa. Sarà lei a indicarvi il posto migliore.”
 
Così dicendo, Mel cominciò a muoversi per evitare di pensare.

Vampire Diaries.
Cast di Vampire Diaries.
Stracazzo!
 
Entrò nella terrazza, dove aveva lasciato poco prima la deliziosa coppietta di francesi.
 
Scegliendo il tavolo migliore, gli fece accomodare.
 
Julie, Kevin, Paul, Candice, Michael e Steven.
 
Erano tutti bellissimi, davvero.
Certo mancavano i due pezzi forti, ma forse era meglio così.
Se avesse incontrato Ian, sarebbe praticamente stramazzata al suolo con tanto di fuori uscita incontrollata di saliva.
 
Scuotendo leggermente la testa, depositò li i menù; lasciando loro la possibilità di scegliere con calma.
 
Nel frattempo, doveva anche buttare un occhio su Laura, la nuova cameriera che aveva iniziato pochi giorni prima.
 
Era, come dire, molto inesperta e anche con la testa sulle nuvole.
Questo era un mix micidiale se doveva come minimo essere svelta e capace per trattare con i più insidiosi clienti e soddisfare l’insoddisfabile.
Ma ce la metteva tutta.
Con quei capelli rossi e quegli occhi verdi smeraldo, non poteva credere che fosse italiana. Aveva la bellezza tipica irlandese, con tanto di lentiggini.
Le si avvicinò, sfruttando un momento morto.
“Hey, Laura. Tutto ok?”
La ragazza si fermò per risponderle. “ Si, Mel. Grazie mille. Sono un po’ stanca e il bimbo del 12 sta continuando a gettare per terra qualsiasi cosa.” Accompagnò, quella frase, con un bellissimo sorriso.
 
Era proprio bella , pensò.
“Ah, almeno sei fortunata perché i bambini sono comunque adorabili. I vecchi del 32, sono così carini che mi viene voglia di urlargli addosso tante di que..”
Ma il suo discorso venne troncato dal passaggio di qualcuno.
 
Dio che profumo paradisiaco.
 
Girando automaticamente la testa, seguì quella figura che si stava indirizzando verso la terrazza.
 
Niente male, pensò osservando magneticamente il suo fondoschiena.
 
“Proprio niente male.”
“Mel. Hey Mel!” la rossa le sventolò cinque dita davanti agli occhi per risvegliarla dall’effettivo stato di trance.
 
“Ehm, si scusa. Devo andare a prendere delle ordinazioni.”
E senza aspettare la risposta dell’altra, seguì quell’uomo dal interessante “didietro”.
 
Uscendo così nell’ampia terrazza, rimase pietrificata sul posto.
 
“Oh… mamma.” Sussurrò.
 
Quell’ uomo.
Era.
Lui.
Quel lui.
 
Ian.
 
IAN!
 
“Melissa, riprenditi!” pensò. “ E’ un uomo, ha un naso, una bocca, due gambe, due occhi.. Quegli occhi.” Concluse sospirando mentalmente.
 
“Se non la finisci di godere solo a guardarlo, va a finire che devo portarti un secchio.” Giorgio le sussurrò quelle parole all’orecchio con  voce maliziosa.
“Coglione!” e fingendo di dargli uno schiaffo, si diresse verso il tavolo 33.
 
“Buona sera. Posso esservi utile?”
Stringendo con troppa forza la penna, cercò di non posare il suo sguardo su una persona.
 
Oh mamma, com’era difficile.
 
Decise di concedere la sua totale attenzione a Steven, solo perché era il più vicino.
Il ragazzo le sorrise, conscio del fatto di essere un tipo niente male.
 
Anche lui
.
 
“Bene.” iniziò Julie.” Siccome non capiamo perfettamente il menù, ci affidiamo totalmente al consiglio dello chef. Purtroppo è la prima volta qui in Italia per tutti.”
Concludendo quella frase, i ragazzi rivolsero tutti i propri sguardi verso Mel.
 
“Respira” si disse per circa 10 volte.
 
“Perfetto, chiederò allo chef se è possibile. Nel frattempo, volete qualcosa da bere?”
 
Spostò velocemente lo sguardo verso la sua sinistra.
La stava fissando.
 
Ian Somerhalder, la stava fissando.
 
Spostò velocemente lo sguardo verso il primo che le capitava. Purtroppo scelse Michael Trevino, intento ad ispezionarsi il naso.
 
Rendendosi conto dell’imminente figuraccia, riportò il suo sguardo su Ian che stava ridacchiando, come non mai, insieme a Nina.
Probabilmente entrambi se ne erano accorti.
 
Evviva.
Figura di merda colossale!
 
“Quindi, vino bianco per tutti?”
Concluse più in fretta possibile quella meravigliosa tortura, precipitandomi poi in cucina.
 
“RAGAZZI!” urlò. “Abbiamo ben otto attori di Vampire Diaries nel nostro ristorante! Il tavolo 33 è da trattare non con i guanti ma direttamente con i collant!”
Qualcuno scoppiò a ridere, qualcun altro era semplicemente sorpreso.
 
“Chi è vampiro daiari?”
La ragazza venne interrotta dal padre. “ Vampire Diaries, Beppe. E’ la nuova passione di tua nipote.”
“Papà, non è una passione. E’ una vera e propria fede.” Dichiarò convinta.
Ma tanto nessuno capiva l’evento eccezionale che stavano per affrontare.
 
Tutti tranne lei, ovviamente.
 
Corse velocemente in bagno decisa più che mai a sistemarsi per bene.
Rifece la coda, si risistemò l’eyeliner, il rossetto e tolse infine le pieghe dalla gonna.
 
Cercando di sembrare più naturale possibile, tornò ai tavoli con un rinnovato sorriso.
 
Quella sera sarebbe stata lunga e faticosa.
 
Anche parecchio.
 
 
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Eccomi qua!  Allora come vi sembra? :)
Spero che questa storia vi piaccia quanto l’altra, perché ci tengo davvero tanto.
Come molti sanno, ho un piccolo sogno e se volete aiutarmi a realizzarlo… Beh, entrando in questa pagina facebook, capirete di cosa parlo. :)
 
Per quanto riguarda questo secondo capitolo, c’è solo da dire che è l’inizio. E che il prossimo vi piacerà senza dubbio xD Chissà perché, mi chiedo io!
 
Ora vi lascio, ho voglia di scrivere e magari mi dedicherò a qualche nuova storia.
 
Grazie mille a tutti voi che continuate a leggere ogni mia storia e ad incoraggiarmi con recensioni sempre più belle!
Ma se avete qualche critica, prego. Sono qui anche, se non soprattutto, per questo :)
 
E ora, spazio ai ringraziamenti!
 
Grazie a : Ally salvatore, chantal sonzogni e Ili_sere_nere! Grazie per le scorse recensioni.
 
Adesso vi abbandono davvero.
 
A presto, dolcezze <3

   
 
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