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Autore: Bennieee    30/08/2011    3 recensioni
Questo è il primo capitolo della mia prima storia, e sono piuttosto agitata.
Questo capitolo è corto, e racconto dell'ultimo giorno estivo di James Potter prima dell'inizio della sua carriera scolastica ad Hogwarts.
Nei prossimi capitoli, racconterò lo stesso giorno dal punto di vista di Sirius, Lupin e Minus.
Spero che vi piaccia, buona lettura!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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James Potter fissava colpevole la madre, che si avvicinava sempre di più.
La mattina successiva sarebbe partito per la prima volta verso Hogwarts, e nonostante fosse completamente consapevole di quanto fosse indietro con i preparativi, aveva appena terminato un lungo volo a cavallo della sua Stellasfreccia sopra i tetti di Godric's Hollow.
"James!! Dove diavolo eri finito?! Lo sai che ore sono?! E il baule è ancora mezzo vuoto in camera tua!! Sbrigati a riempirlo, se non vuoi saltare la cena!!"
Dorea Black fissò severa il suo unico figlio mentre si affrettava a entrare in casa, ma appena il ragazzo girò l'angolo la sua espressione si addolcì.
Sapeva che a Hogwarts sarebbe stato perfettamente, soprattutto da quando Silente era diventato preside, eppure separarsene era così difficile... raccolse la scopa che James aveva abbandonato nella fretta di rientrare e la chiuse nel capanno in un angolo del giardino, dopodichè si affrettò anche lei verso casa.
 
"Oh no, la bacchetta! Mamma mi ucciderà!!" James rovesciò per la sesta volta tutto il contenuto del baule sul pavimento, preso dal panico. Non trovava la sua bacchetta magica da nessuna parte, e il padre lo stava chiamando per la cena... All'improvviso ebbe un'illuminazione! Ma certo! Il mantello dell'invisibilità! Doveva per forza esserci accidentalmente caduto sopra, e l'aveva fatta sparire!
Iniziò a tastare in ogni angolo della camera, in cerca del tessuto liscio e fresco del mantello!!
Lo trovò sotto il letto, insieme alla bacchetta. Prese tutto con una mano e lo lanciò nel baule, ricoprendolo con il resto del contenuto.
Ma con tutta quella roba gettata alla rinfusa, il valigione non ne voleva proprio sapere di chiudersi.
Chiamare uno dei genitori per farsi aiutare, era fuori discussione. L'avrebbero costretto a ripiegare tutto eccetera. No, meglio di no. James ci si cacciò sopra con foga, e spingendo e tirando riuscì a chiudere il bagaglio.
 
"James!! Vieni di sotto, si sta facendo freddo!!" Charles Potter lanciò l'ennesimo urlo verso il piano di sopra della casa, lanciando un'occhiata sconsolata alla moglie.
Finalmente James comparve, affannato e sudato, sulla porta della cucina.
"Eccomi..." disse sorridendo, fingendo un'aria innoncente "Cosa c'è da mangiare?".
"Alla buon'ora, signorino. Ad Hogwarts, ti avviso, se arrivi in ritardo non mangi!" rispose la madre torva, ma James si accorse che il suo umore era migliorato rispetto alla sfuriata di poco prima.
"Oh tesoro, non spaventarlo inutilmente! In tutti gli anni che ho passato ad Hogwarts non ho mai saltato un pasto! Ma, in caso ne avessi bisogno, se non sbaglio c'è un passaggio segreto che porta alle cucine nel corridoio del..." ma Charles preferì non finire la frase, cogliendo lo sguardo severo della moglie, e si limitò a guardare solidale il figlio.
"Non ho parole, Charles. È questo che vuoi insegnare a nostro figlio?! A infrangere le regole?!" la signora Potter si rivolse al marito.
"Su dai, Dorea, non puoi dirmi di non esserci mai andata! Gli elfi domestici che lavorano lì sotto ti adoravano, a quanto pare! Eri sempre tu che ti incaricavi di prendere le provviste per le feste segrete che organizzavamo!!" rispose dolcemente lui.
"Non so di cosa tu stia parlando..." lo rimbeccò, ma le sue guancie arrosirono visibilmente.
James avrebbe desiderato saperne di più, sulla reputazione scolastica dei genitori e sui passaggi segreti di Hogwarts, ma era molto stanco e in più l'agitazione incominciava a farsi sentire, scotendogli le viscere.
I genitori probabilmente se ne accorsero, perchè non ci fuorno più riproveri e lo accompagnarono a letto ignorando il caos che regnava nella camera del figlio.

P.s: Le recensioni sono sempre gradite, per chi può!! ;D

 
  
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