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Autore: Risu    30/08/2011    8 recensioni
Ma tra tutti gli studenti che c'erano prorprio lui doveva capitarmi?
Proprio il compagno di classe per il quale avevo sempre avuto una cotta?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri personaggi, Matt, Mello, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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●•.You drive me crazy.

 

Era l'ora di geografia ed io ero seduta al mio posto.
Disegnavo distrattamente sul banco.
Non riuscivo a seguire la lezione perchè avevo la testa altrove.
Mi riscossi dai miei pensieri notando che fino adesso avevo disegnato una miriade di cuoricini di varie forme e dimensioni in un angolo del tavolo.
Sbuffai e mi voltai in direzione del banco di Mello e lo osservai a lungo prendere appunti.
Quella mattina non avevamo ancora avuto l'occasione di parlare dell'accaduto.
Io avrei voluto parlarne subito, ma volevo che fosse lui a venire da me.
In seguito focalizzai la mia attenzione sulla professoressa che avrebbe assegnato i compiti.
-Quindi ragazzi, per la prossima volta voglio che facciate una ricerca su uno dei paesi europei di cui abbiamo parlato oggi, a vostra scelta!-
“Ecco ci mancava solo una ricerca.. Odio geografia!”
Dopo poco suonò la campanella del pranzo.
Mi alzai svogliatamente da quella sedia legnosa e scricchiolante emettendo un forte cigolio e raccolte le mie cose raggiunsi Matt, ancora seduto al suo banco.
Lo salutai con un cenno della testa e sorrisi.
-Allora che paese hai deciso di fare per la ricerca?- chiese con aria allegra.
-Mhmm.. non lo so, devo ancora pensarci! Tu?- chiesi a mia volta.
-Norvegia!-
-Norvegia?-
-Norvegia!- confermò entusiasta.
-E perchè?- chiesi un po' scettica.
-Boh, mi ispira!-
All'improvviso qualcosa mi artigliò le spalle e mi scostò da un lato, urlandomi nelle orecchie con voce acuta.
-Buongiorno!!-
-Buongiorno Hester- risposi, massaggiandomi la zona timpani.
-Buongiorno anche a te amoriuccio, pulcino, ciccino, micetto, amoreee!- disse buttandosi in braccio a Matt e cominciando a sbaciucchiarlo con disinvoltura.
Io mi gira dall'altra parte piuttosto a disagio.
Diedi qualche colpo di tosse per richiamare la loro attenzione, ma nessuno dei due parve sentirmi.
-Matt! Hester! Devo ricordarvi che siamo in classe??- sbottai di colpo, stufa di assistere allo spettacolino.
Subito si staccarono, leggermente imbarazzati.
-Ehm.. scusa- dissero quasi all'unisono.
-Allora ragazze, pranziamo insieme?- chiesi Matt, ancora euforico per la pomiciata in pubblico.
-Certo!- rispose la vocina di Hester.
Io meditai un po' sul da farsi.
Seguii con la coda dell'occhio la figura di Mello che stava uscendo dall'aula tranquillamente.
Volevo parlare con lui il prima possibile, ma come ho già detto, volevo che fosse lui a farsi avanti.
Annuii debolmente e ci dirigemmo verso la mensa.

16.45
Ero in biblioteca e vagavo con lo sguardo tra gli scaffali delle gigantesche librerie in mogano, alla ricerca della sezione storica-geografica.
Cercavo un libro sulla storia sovietica, per la ricerca che ci avevano assegnato quella stessa mattina.
Alla fine avevo scelto la Russia.
Era un stato affascinante, che mi aveva sempre incuriosita.
-Ma dove sarà?- dissi a bassa voce, per non risaltare nel silenzio tombale in cui stagnava la sala di lettura.
Finalmente trovai il libro interessato e mi misi in punta di piedi, allungando un braccio per prenderlo.
Purtroppo qualcosa andò storto, perchè urtai involontariamente una lunga pila di enciclopedie facendole cadere una dopo l'altra dritte sulla mia testa.
-Cazzo!!- gridai, mentre un ultimo manuale mi colpì la nuca, attirando l'attenzione di tutti i presenti.
Prontamente venni zittita da uno -Shhhhhh!- della vecchia bibliotecaria, che mi scrutò severa dalla sua scrivania.
Rapidamente rimisi al loro posto originario, uno per uno, tutti i libri che avevo fatto cadere, tenendo solo quello che mi serviva, che fortunatamente era caduto insieme agli altri.
Mi diressi verso la zona lettura e mi sedetti in fondo ad uno dei lunghi tavoli di legno che riempivano la stanza, affiancati da delle finestre di dimensioni mastodontiche.
Guardai fuori e vidi che il cielo si era rannuvolato ed ingrigito, minacciando un temporale.
Infatti non tardarono molto ad arrivare tuoni e lampi, accompagnati da una forte pioggia che picchiettava insistente sul vetro degli infissi.
Estesi un' interminabile paragrafo di storia russa, dopodiché decisi di passare all'economia.
Mi avviai verso la zona computer per cercare qualche informazione più attuale.
Camminando per una delle corsie, formate dalle file di librerie, incrociai Mello che stava sfogliando un libro sulla geografia territoriale della Germania.
Mi bloccai a metà corridoio e lui mi notò subito.
Gli sorrisi dubbiosa e attesi che mi raggiungesse.
Si fermò a pochi passi da me e abbassò lo sguardo sul pavimento.
-Ciao- disse con voce insicura.
-Ciao- risposi con un groppo alla gola.
-Volevo parlarti- aggiunse, rialzando il capo.
-Anch'io- risposi col batticuore.
-Ma non qui- aggiunsi, prendendolo per mano e conducendolo fuori in corridoio.
Per fortuna il posto era deserto e avremmo potuto parlare senza problemi.
Io mi sorressi al termosifone, che in quel momento emanava un forte calore, e lui mi si parò davanti.
Con uno scatto appoggiò le mani al muro, bloccandomi fra sé e la parete.
Avvampai all'istante e lo fissai con insistenza nelle iridi azzurre dei suoi occhi.
-Senti.. per ieri..- iniziò incerto.
-Non importa..- lo interruppi.
-Invece importa!- disse facendosi serio e osservando la moquette blu sotto ai nostri piedi.
-Io.. volevo chiederti scusa- disse in un sussurro appena udibile.
-Scusa? E per cosa?- domandai sorpresa.
-Non avrei dovuto baciarti così all'improvviso- spiegò rialzando lo sguardo su di me.
-Ma mi è piaciuto..- ammisi arrossendo all'inverosimile.
Lui assunse un' espressione stupita, nonché confusa.
-Però.. c'è una cosa che vorrei sapere- dissi con un filo di voce.
Faticavo a far uscire le parole, ero troppo in soggezione con quegli occhi indecifrabili puntati addosso.
Deglutii e vuoto e finalmente riuscii a parlare.
-Perchè l'hai fatto?- soffiai tutto d'un fiato.
Lo vidi pensarci, per poi rispondere.
-Io.. credo..-
Prese un lungo respiro e nel frattempo percepii i battiti del suo cuore diventare più numerosi.
-..credo.. che tu mi piaccia-
A quelle parole non riuscii più a trattenermi e mi fiondai su quelle labbra, che avevo desiderato baciare di nuovo fin da quando eravamo usciti dalla biblioteca.
Lui non oppose la minima resistenza e mi schiacciò col peso del suo corpo contro il muro.
Posi le mie braccia ai lati del suo collo e lui mi fece sollevare ancorando le gambe ai suoi fianchi.
Dopo qualche minuto rimanemmo entrambi senza respiro e ci staccammo per riprendere fiato.
Gli presi il volto tra le mani e lo vidi sorridere con una strana luce negli occhi.
D'un tratto sentii qualcosa di duro premere contro il mio bacino.
Allora scesi dalla posizione in cui ci eravamo sistemati e gli sorrisi a mia volta.
Afferrai la sua mano e corsi lungo il corridoio tirandomelo dietro.
-Che fai?- chiese, ancora ansando per la corsa.
Non risposi e mi limitai a fermarmi davanti ai bagni del piano terra.
Gli lanciai un'occhiata eloquente ed entrammo in una delle toilette.
Lo feci sedere sul water e mi abbassai all'altezza dei suoi fianchi.
Mi fissò per un po' e poi capì cosa volevo fare.
Gli sorrisi dolcemente e lui fece lo stesso.
Feci per slacciargli la zip dei pantaloni quando udimmo dei rumori provenire dal bagno vicino al nostro.
Sembravano quasi dei gemiti indistinti.
Ci guardammo confusi, poi Mello si alzò, permettendomi di salire in piedi sul sanitario.
Feci un leggero salto e afferrai saldamente i bordi della parete che separava i due bagni.
Sbirciai e ciò che vidi dall'altra parte mi lasciò stupefatta.
Sgranai gli occhi e scesi ancora a bocca aperta.
-Cos'hai visto?- sussurrò Mello incuriosito.
-M.. Matt..- ripresi fiato, indicando in direzione dei suoni.
-He.. Hes.. Hester..- balbettai sottovoce.
Il biondo comprese e spalancò gli occhi.
-Stanno...?- bisbigliò.
-Sì!- mormorai ancora shoccata.
-Ma.. proprio in quel senso lì?-
-Sì!!-
-Oddio..-
Improvvisamente i rumori cessarono e sentimmo la porta che veniva aperta e dei passi che rapidi si dirigevano fuori dal bagno, accompagnati da dei risolini maliziosi.
Attendemmo che se ne fossero andati e scoppiammo a ridere.
-Oddio che cosa imbarazzante!- disse Mello ancora ridendo.
-Non ci posso credere!- esclamai tenendomi la pancia.
-È meglio se usciamo prima che entri qualcun'altro- disse lui aprendo la porta.
-Ma.. non vuoi..?- chiesi incerta tenendolo per un braccio, ricordandomi il motivo per cui eravamo entrati.
-Posso aspettare- esplicò sorridendomi sincero.
Non potei fare a meno di pensare che Mello era davvero il ragazzo più straordinario che avessi mai conosciuto.
Uscimmo in corridoio e ci fermammo davanti alla porta della sala di lettura.
-È meglio se vado, ho ancora lo zaino in biblioteca-
-Ok-
-Ci vediamo domani in classe!- esclamai, dandogli un ultimo bacio prima di correre via a prendere le mie cose.
Ora mi sentivo felice ed appagata.
***
-Dove sei stata oggi pomeriggio?- domandò Matt scrutandomi sospettoso da dietro ai goggles.
-In biblioteca. E tu?- chiesi sogghignando.
-Mhmm.. Sono stato con un paio di amici a giocare a calcio, fuori in cortile.. niente di speciale!-
Certo..




Continua... .•●

  
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