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Autore: Feny_    30/08/2011    2 recensioni
Song-fic scritta per puro sfizio personale, ispirata alla canzone 'Marry You' di Bruno Mars interpretata dal cast di Glee.
E se Elizabetta, in un momento di euforia generale, si ritrovasse sposata con Gilbert? Cosa accadrebbe? Leggete per scoprirlo ~
Genere: Commedia, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Prussia/Gilbert Beilschmidt, Ungheria/Elizabeta Héderváry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi scuso per il capitolo corto e venuto da schifo, mi rifarò nel prossimo ;_;
Grazie ancora per le recensioni <3




‘Proprio ora dovevo prendermi la febbre?!’
Pensa ancora stizzita l’ungherese costretta a letto da due giorni ormai.
‘In un momento del genere io che faccio?! Mi prendo la febbre!’
Se la prende con se stessa, manco potesse controllare le malattie.
‘E a peggiorare il tutto c’è quel dannato prussiano idiota che mi fa da balia.
Non ho cinque anni porca miseria!’
Sì è proprio così, il prussiano che mai si interessava di nessuno aveva annullato tutti, o quasi, i suoi impegni per stare accanto alla sua cara e adorata ‘mogliettina’.
Così aveva detto il primo giorno per poi beccarsi una padellata nonostante la febbre alta della ragazza.
Tossicchia isterica la ragazza mentre vede entrare colui che più odia al mondo con un bicchiere in mano.
«Padellara, è l’ora dell’antibiotico.»
Dice secco, ormai ha capito come trattare con lei e dopo i vari tagli ricevuti nei giorni precedenti non si azzarderebbe a cambiare maniera.
«Non ne ho bisogno.»
La solita risposta che ormai sente da tre, o forse quattro?, giorni.
«Devi prenderlo altrimenti rimarrai lì a letto a rompermi ancora.»
Ghigna tra se il prussiano mentre si siede accanto a lei sul letto.
«Su bevilo, non è veleno.»
«Con te non si può mai stare tranquilli Beilschimdt.»
«Oh ma questo lo so, sono un vulcano pieno di idee e magnificenza io!»
«Non era un complimento.»
«…. Come siamo gentili.»
Sospira pesantemente e poi passa il bicchiere alla ragazza, la quale storce il naso e glielo rimette in mano.
«Fa schifo.»
«Questo ormai è assodato. Devi berlo.»
Di nuovo un sospiro, ma stavolta da parte della ragazza.
Prende il bicchiere e l’appoggia sul comodino, la febbre le è salita di nuovo e non è di bere una maledetta medicina che ha voglia.
Le guance si colorano di un rosso acceso e guarda maliziosamente Gilbo mordendosi le labbra.
«Devo… Prenderla per forza?»
Dice con una voce fin troppo dolce o smielata.
Gil, che fino a quel momento era rimasto girato, si volta a guardare la ragazza e sgrana gli occhi.
«Ehm sì devi prenderla eccome.»
Risponde il prussiano osservandola attentamente, cosa mai le sarà preso ora?
Che sia una tecnica per non prendere la medicina?
O la febbre le ha davvero dato alla testa?
Lizzie con uno scatto afferra il colletto del prussiano e lo trascina giù con se, fino ad averlo sdraiato sopra di lei.
«Liz…. Che diamine fai?!»
Ribatte un po’ eccitato e un po’ sospettoso il ragazzo.
«Che c’è? Non posso?»
Chiede un istante prima che le loro labbra si incontrino in un bacio delirante di febbre e passione.
Gil sa perfettamente che in un occasione del genere non bisogna approfittare…
Ma quello vale per le persone comuni!
Lui è il magnifico e per lui le normali regole non valgono…
Vero?
Con questo pensiero cerca di non prestare attenzione ad Elizabetta che lentamente incomincia a sbottonarsi la parte di sopra del pigiama, alle sue labbra così morbide o al fatto che sta giocando con i suoi capelli, cosa che non faceva da anni.
‘Gil ragiona, è solo la febbre.’
Un pensiero brusco che lo induce a fermarsi ma purtroppo il corpo ha la meglio.
«Gilbert… C’è qualcosa che non va?»
Mormora la ragazza con una voce da bambina.
Il prussiano non riesce a resistere, tutto quello è peggio di una tortura.
Il suo nome che esce dalle labbra della ragazza suona ancora più….
Magnifico.
Osserva Lizzie, accaldata e ansimante sotto di se.
«No… Nulla.»
Dice scuotendo la testa per incontrare nuovamente le labbra della ragazza.
Ah cavolo quelle labbra avevano il potere di imprigionarlo in un vortice senza fine di passione.
Erano ipnotizzanti, non riusciva mai a staccare gli occhi da quella labbra.
A meno che bè, gli occhi non fossero puntati più in basso.
Esattamente come in quel momento.
«Gilbert. Togli. Subito. Gli. Occhi. Da. Lì.»
Ed ecco che torna la Lizzie di sempre.
Purtroppo Gilbo ci aveva sperato, l’aveva davvero fatto!
Però la febbre e i vari cambi di umore e comportamento non durano molto e così anche la Lizzie tutta passione e fuoco svanisce, rimanendo soltanto un bel ricordo.





Dopo quel piccolo…
‘Incidente’ fu Gilbert a prendersi la febbre.
Ma Lizzie chiamò i suoi due migliori amici per occuparsi di lui, non voleva che accadesse lo stesso che era accaduto con lei.
E non voleva che Gil scoprisse che non era la febbre a farla parlare e agire in quel modo.
  
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