Era un pomeriggio autunnale, il vento del nord soffiava lievemente e muoveva le fragili foglie sugli alberi, il castello di Hogwarts giaceva lì in tutta la sua maestosità, lasciando che i raggi del sole gli passassero attraverso. E David Parkinson studente di Durmstrang, stava passeggiando senza una vera meta vicino al Lago, camminava piano, lasciando così che ogni muscolo del suo corpo snello e tonico si contrasse e si rilassasse, il vento muoveva i suoi capelli biondo cenere e con gli occhi verdi seguiva l’orizzonte.
Non pensava a niente, aveva la mente vuota da qualsiasi pensiero o preoccupazione, non sentiva niente, solo la voce del vento che cercava di parlargli, Aveva il presentimento che qualcosa di bellogli sarebbe successo a momenti. E mentre pensava a questo, girò lo sguardo e vide qualcosa di stupefacente.
Lì seduta su un tronco con in mano un libro, c’era l’esemplare di donna più bello che avesse mai visto.
Non sembrava reale, i suoi capelli color castano chiaro ricadevano morbidi su un lato del suo collo, i suoi occhi acqua marina, si muovevano vispi, rispecchiando la sua voglia di sapere. Il suo corpo snello giaceva su quel tronco, scosso solo dal suo respiro regolare.
David rimase parecchio a guardarla, sembrava la cosa più bella del mondo. Una ragazza non gli aveva mai fatto questo effetto, il suo cuore non era mai battuto così forte e nel suo stomaco sentiva le farfalle. Avrebbe tanto voluto parlarle ma qualcosa glielo impediva, lui che era sempre stato spavaldo e coraggioso ora provava quasi vergogna ad avvicinarsi.
Non voleva distogliere lo sguardo da lei, era così perfetta. Non sentiva niente attorno a sé, pensava solo a quanta meraviglia ci fosse in quella ragazza, che però non si era accorta della sua presenza, perché troppo assorta nei libri.
David si era convinto a andarle a parlare quando da dietro alla ragazza, sbucò un ragazzo alto, e snello, con i capelli rossi, che le coprì gli occhi invitandola a giocare. Quei due ragazzi lì, risero e scherzarono insieme.
“ Ecco la fine della favola” penso David.
Un senso di delusione e amarezza lo pervase, e continuò la sua passeggiata pensando a lei e a quanto fosse felice con l’ALTRO.