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Autore: Mattotoro    30/08/2011    4 recensioni
Tutti noi siamo abituati a vedere Percy Weasley come un ragazzo pesante, pignolo, troppo studioso, saccente e forse anche un pò arrogante. Ma ci siamo mai messi nei suoi panni?
Scrivere questa fic, per me, non è stato difficile, perchè mi rispecchio molto in Percy e si può dire che tutto ciò sia molto autobiografico. Tratta del suo rapporto con i libri, la famiglia e i giudizi che i suoi stessi familiari hanno su di lui.
La fic è ambientata prima che i ponti fra Percy ed i Weasley si tagliassero. E' ambientata quando Percy era ancora un Prefetto.
Questo è il mio Percy Weasley, quello che credo sia vero.
Spero vivamente vi piaccia e lasciate un commento ^^
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Weasley, Percy Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
- Questa storia fa parte della serie 'Il lato segreto di Percy Weasley.'
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Percy Weasley.
 

~ Books ~


« Penso che lui dovesse fare qualcosa! »
« Dovrebbe, Ron! Dovrebbe far qualcosa! »
« Come sei pesante, Percy! »
« Sì, che secchione! »
« Saputello! »
« Prefetto Perfetto! »




Un ragazzo dai ricci capelli rossi chiuse la porta della sua stanza da Prefetto con un evidente broncio ad alterare l'espressione del viso lentigginoso.
Era successo di nuovo! Lui tentava di dare una mano ed ecco il risultato! Solo critiche e prese in giro!
Percy era sempre stato un ragazzino studioso, obbediente e diligente. Studiare gli piaceva molto e questo era causa di ilarità e motivo di scherno da parte della sua famiglia.
Se Charlie lo vedeva leggere un libro, lo criticava, accusandolo di passare la vita a studiare, anche se il più piccolo tentava di fargli capire che era per semplice diletto se lo si ritrovava sotto l'ombra di un albero con della limonata nella mano destra ed a sfogliare delle pagine con quella sinistra. Tutte parole inutili. Accadeva più o meno la stessa cosa con tutti i suoi fratelli ed anche con papà e mamma. Ed era proprio a causa di questi ultimi se il terzogenito Weasley era tanto arrabbiato e risentito.
Molly ed Arthur gli dicevano che trascorreva troppo tempo in compagnia dei libri, anche se non era vero.
Lo criticavano per questo, così come tutti.
Lo criticavano perchè correggeva i suoi fratelli minori e maggiori se sbagliavano la coniugazione di un verbo, la pronuncia di un incantesimo o l'ingrediente per una pozione.
Soprattutto Ron. Sì, però si imbestialivano quando prendevano misere D in Pozioni o Trasfigurazione, mentre i compiti di Percy erano sempre perfetti, ma loro parevano non notarlo. Se la prendevano anche con lui, quasi! Volevano che aiutasse di più i suoi familiari nei compiti. E Percy li aiutava: li correggeva se sbagliavano una data, un calcolo, un movimento di bacchetta. Percy li aiutava, ma loro sembravano non notarlo.
A volte, si sentiva un estraneo nella sua stessa famiglia, tanto da chiedersi se fosse stato adottato, tanta era la diversità di carattere dal resto della famiglia. Ma, guardandosi allo specchio e notando i comuni capelli rosso carota e le lentiggini spruzzate sul naso, non poteva evitare di darsi dello stupido per aver pensato una cosa così idiota. Eppure, a volte si sentiva così solo che arrivava addirittura a domandarsi cosa ci fosse di così tanto sbagliato in lui da non poter evitare agli altri Weasley di squadrarlo come se fosse un Avvicino che cavalca una vongola sul divano della Tana. Però, poi, prendeva un libro dal suo scaffale e si lasciava consolare e rassicurare dalle parole.
I libri, con le loro parole, il loro odore, le loro pagine, erano in grado di fargli perdonare un pò tutto quello. Tentava di perdonare i suoi familiari che, se avevano un problema scolastico, sarebbero andati anche sull' Everest pur di trovare Percy e chiedergli il suo aiuto. Tentava di perdonare che era grazie a lui e alle sue ripetizioni, se i suoi fratelli si erano risparmiati tantissime T e altrettante punizioni da mamma Molly.
Tentava di perdonare il fatto che venisse schernito, quando era grazie a lui se, ad Hogwarts, il loro cognome voleva anche dire responsabilità ed intelligenza, oltre che Quidditch, capelli rossi e traditori del proprio sangue.
Percy ci provava, ma era inevitabile, per lui, pensare cosa sarebbe accaduto quando avrebbe letto tutti i libri sullo scaffale e non avrebbe più trovato cosa leggere per perdonare. Cosa sarebbe accaduto, allora?


Si sentì una mano battere contro il legno della porta della camera e Percy alzò di scatto la testa dal libro che stava leggendo.

« Percy, sono Ron. Ho un problema con questi esercizi di Trasfigurazione e domani ho un'interrogazione importantissima! Una di quelle che potrebbe salvarmi e... », disse concitato e nervoso il più piccolo, da dietro il legno scuro.
Percy mise un segnalibro alla pagina a cui era arrivato e sospirò.
« Forza, entra e fà vedere. »
Ron entrò nella stanza ed espose le proprie difficoltà al fratello. Fra un esercizio e l'altro, volò qualche « Testone!
» ed anche « Zuccone! » da parte del maggiore, ma Percy sapeva cosa fare e Ron si risparmiò l'ennesima D da parte della professoressa McGranitt, che lui, personalmente, adorava.
« Grazie, Perce! Non saprei che fare senza di te! Se non ci fossi tu! », esclamò gongolante l'ultimo maschio Weasley. Se Percy glielo avesse ricordato dopo pochi minuti, Ron avrebbe negato fino alla morte di aver elogiato il fratello maggiore in modo così affettuoso e zuccheroso. Perchè perdere tempo?

« Già... Se non ci fossi io... », sussurrò più a se stesso che a Ron, che era già sgusciato fuori dalla camera, chiudendo la porta e che, probabilmente, già si trovava in Sala Comune.
Sospirò. Il riccioluto riprese in mano il suo libro babbano. Dove era rimasto?


















Matt's Place.
Dopo una meravigliosa settimana in Grecia, nell'isola di Cefalonia e nella carinissima cittadina di Poros, eccomi tornata con una nuova fic.
Penso che questa sia una delle prime, se non l'unica fic, a trattare Percy in questo modo, ovvero, tentando di scrollargli di dosso l'immagine di antipaticone so-tutto-io. Per me non è così.
Come già vi ho detto prima, nell'introduzione, questa fic è molto autobiografica. Anzi, potrei dirvi che Percy Weasley è stato solamente uno strumento per esprimere ciò che io sento molto spesso.
In un certo senso, credo che questo ci accomuni. Me e Percy e voi. Se siete qui, su questo sito, è perchè amate leggere, giusto? Vi piace scrivere, no? Cose che piacciono sia a me, sia a Percy. Però, spesso veniamo criticati perchè non siamo come quei bimbiminkia che dimenticano anche come sia fatta casa loro, occupati come sono a stare in discoteca tutta la notte e a perdere tempo a "godersi la vita", come lo chiamano loro. Oddio, nulla da dire nei confronti della gente che va in discoteca! Non intendo che le persone che vanno in discoteca siano tutte truzze e perdigiorno come gli individui sopracitati! Fortunatamente, in discoteca, ci va anche gente che in qualche modo ci somiglia.
Molta gente non capisce che noi siamo contenti anche con solo un libro interessante sulle ginocchia, una coperta pesante sulle gambe ed una cioccolata calda in mano, seduti sul divano, davanti al camino accesso, durante una freddissima giornata d'inverno. No, per loro è inconcepibile. Che idea sbagliata si è fatta la società di noi giovani! I ragazzi normali, vanno in discoteca ed escono sempre. Quelli anormali, restano a casa a leggere. In tutta sincerità, sono assolutamente orgogliosa di dichiararmi anormale, sotto ogni aspetto.

Un'ultima cosa prima di lasciarvi andare in pace: se riuscite a vedere un Avvicino che cavalca una vongola sul divano di casa vostra... beh... me ne portereste una foto? :3 Ne sarei immensamente felice :3

Ed ora, vi lascio veramente veramente, ma con una canzone che vorrei ascoltaste. Sarà una nuova abitudine, quella di lasciarvi con belle canzoni, alla fine del Matt's Place! :3


 

Ed eccovi Here Comes the Sun, dei mitici Beatles.
Una canzone che riesce sempre a rassicurarmi e a farmi sentire in pace con il mondo.
E che, sono sicura, riesce a fare lo stesso effetto anche a voi.
E, ricordate, "It's Alright.."

http://youtu.be/BxzEeKfpyIg



[*God save the Queen*]

Matt

   
 
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