Prima ff
Siate clementi
e…………………………………………………….RECENSITE!!!!!!!!!!!!!!!
§Vipera§
………………………………………………………………………………………….
Si guardò intorno.
Era uscita.
Come?
Non lo sapeva.Non sapeva
più nulla.
Aveva paura?
Paura,paura di non sapere ,di
non ricordare.Paura di aver dimenticato.
Tremava in modo molto evidente .
Aveva freddo.
Urlò ancora una volta sentendo il rumore del
passaggio che si chiudeva dietro di lei ed i sei lavandini tornarono a chiudere
la botola stregata che dava alla camera dei segreti ,dalla
quale era uscita.
Si guardò il corpo.
Aveva indosso una squarciata divisa dalla quale si
riusciva a intravedere lo stemma dei serpeverde.
Una serie di immagini le
trapasso la testa,troppo veloci,troppo confuse…
Notò che in mano aveva tenuto stretto tutto il tempo un pezzettino di legno ma non riusciva ad
identificarne lo scopo e poi alcuni dati le tornarono alla memoria…
Era una strega
Era ad Hogwarts
Si chiamava…
Come si chiamava?
Altre immagini.
Volti a lei sconosciuti le giravano
intorno ma lei ,lei chi era?Una fitta alla fronte le mozzò il respiro
facendole perdere i sensi. La fronte le stava violentemente sanguinando,e il sangue usciva da una cicatrice a lei sconosciuta.
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Harry si stava sporgendo in maniera disumana
nel tentativo di ricopiare l’ultima riga del tema di trasfigurazione.
Tutto copiato da Hermione naturalmente. Fuori stava
nevicando e mancava una settimana dalle vacanze natalizie
tanto attese.
Hermione guardava distrattamente il fuoco che
scoppiettava nel camino arricciandosi una ciocca di capelli. La sala comune era
popolata interamente da lui,lei e Ron.Il
resto della popolazione del grifondoro aveva alzato i
tacchi dopo la sfuriata della capocasa contro una bambinetta del secondo anno che stava ridendo troppo
sguaiatamente per i suoi gusti.Un
‘altra giornata con Hermione nervosa.
“Bene io ho finito “disse Harry alzandosi e stiracchiandosi.
Dovresti dire
ho finito di copiare
pensò Hermione molto contrariata.Era dall’inizio del settimo anno che lasciava
copiare tutto a Harry(con un grande sforzo
morale).Dopotutto Harry le aveva fatto un grande favore
venendo ad Hogwarts dato che secondo i piani non
avrebbero dovuto andarci per dedicarsi alla ricerca degli Horkrurx,ma
Hermione aveva insistito dicendo che senza il diploma
li avrebbero fatti fuori subito (ma soprattutto non sarebbero riusciti a farsi auror senza diploma)e che potevano aspettare ancora un anno
per cercare gli horkrurx .Quindi far
copiare i compiti era il minimo per ricambiare quell’enorme
sacrificio che i suoi migliori amici avevano fatto per lei(teoria che
continuava a non mandare giù).
“Hermione non capisco
che cosa hai scritto nell’ultima riga”disse Ron.
Hermione lo guardò quasi tremando dalla
rabbia .“ARRANGIATI”disse con una voce isterica che intimava a chi
l’ascoltasse che se avesse fiatato quello sarebbe stato il suo ultimo
secondo di vita.Ron sobbalzò a quella reazione
e spaventatissimo annuì con la testa.Hermione si era alzata e stava
andando verso il buco dell’uscita.”Dove vai ?”le chiese
distrattamente Harry.Hermione perse un po’ della sua
rabbia al suono di quella voce e allo stesso tempo arrossì violentemente
imbarazzata”vado…fuori”balbettò e accelerando il passo
uscì dalla sala comune .
“si può sapere che cosa
ha?”sibilò Ron
Harry fece spallucce “Stress da ragazze
adolescenti penso”disse sbadigliando.
“A te lascia copiare liberamente,a me no invece.Oh senti che vada a quel paese se è paranoica non è colpa
mia”
Harry annuì anche se
non seguiva le parole di Ron. “Io esco”disse Harry cercando la
giacca.
“Con questo tempo?Dove vai ad
Hogsmeade?”
Harry annuì mettendosi la sciarpa.
“Quasi quasi
verrò anch’io ,tanto non ho nulla di
meglio da fare”fece Ron alzandosi “se per
te va bene..”
“Come?Oh si puoi venire”rispose Harry .
“Non ti vedi con ,come
si chiamava ,Alexandra?”chiese Ron
“Chi?”chiese Harry
distaccatamente
“Alexandra ,la tua ragazza,si chiamava così no?
Harry alzò gli occhi al cielo come per
pensare “Ah si,no non mi vedo più con
lei…”
Ron corrugò la fronte
“Perché?L’hai mollata?”chiese uscendo insieme
all’amico “Sembrava dolce,gentile era
molto carina e brava a quiddich.Cosa
aveva che non andava?”
Harry scrollò le spalle “Quelle
troppo perfette stufano”
Ron lo guardò con uno sguardo che
aveva dentro un pizzico di invidia ,comprensione e
confusione.
“Sai,non tutti hanno la fortuna di potersi stufare dopo tre
giorni”disse il rosso.
Harry sorrise,un
po’ imbarazzato.
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Aprì gli occhi.
Dovevano essere passate alcune ore da quando era svenuta, perché aveva smesso di
nevicare e i raggi del sole,seppur molto flebili,filtravano dentro le finestre
del bagno.
Si accucciò in un angolo abbracciando
le ginocchia sperando che nessuno la vedesse.Voleva
essere lasciata sola,perché
sola avrebbe risolto tutto quel casino.
Il dolore alla fronte era cessato.
Se la
toccò con i polpastrelli delle dita che si macchiarono di rosso.
“Vediamo cosa mi ricordo…”sussurrò
e la sua fioca voce rimbombò nella stanza.
“Sono…sono una strega ,sì,una strega,una strega.Studio
ad Hogwarts,sì ,sono
una strega ,sì,quindi posso fare magie,sì
,già,coraggio”si interruppe e tese il braccio in avanti con la
bacchetta stretta in mano.Mosse insicura il polso in
un movimento circolare e pronunciò insicura”incendo”.Socchiuse
gli occhi alla vista delle scintille rosse sprigionate
dalla sua bacchetta che andarono ad unirsi a qualche centimetro dai suoi piedi
in un indeciso fuocherello dove tentò di
scaldarsi.
Sì,sì mi ricordo pensò osservando le fiamme che
aveva generato ne so fare tanti di questi
giochetti…
Chiuse gli occhi nel tentativo di
riportare alla memoria qualcosa di più
Quando
qualcuno non ricorda nulla devono avergli applicato un
incantesimo di memoria parziale o totale,è così che funziona, pensò, allora sì mi avranno smemorizzata.
La fronte cominciò a pruderle ,poi il dolore cominciò a crescere,diventando
più insopportabile che mai.Si prese la testa
tra le mani e ciondolò in avanti buttandosi con la faccia contro il
gelido pavimento,le guance
bagnate dalle lacrime scosse da
quel brivido,nel tentativo di trovare sollievo alla sua cicatrice.Gemendo dal dolore cominciò a dare pugni al
pavimento del bagno.Ad un certo punto si fermò
allertata da un rumore sinistro.I
polsi le dolevano;aveva rotto le piastrelle del bagno
con quei pugni troppo forti.
Si guardò le mani come se fossero
una parte aliena al suo corpo e poi ricordò,improvvisamente.
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Hermione camminava velocemente sbattendo da una
rabbia isterica i piedi al pavimento.I riccioli
,ora ben definiti ,dei suoi capelli
danzavano scossi da un sinistro tremore lungo le spalle.Era
diretta alla sala grande,doveva assolutamente sfogarsi
con qualcuno.Individuato il qualcuno si diresse verso
il tavolo dei grifondoro ,scavalcò
la panca e sbattè i libri che aveva in mano
contro il tavolo facendo sobbalzare la rossa davanti a se.
Ginny alzò
il viso dal libro di trasfigurazione spaventatissima.
“O mio dio dimmi
che moriremo tutti”disse la rossa sorridendo.
“Non
scherzare”l’ammonì freddamente Hermione.Ginny
ritirò il sorrise.
Tra
pochi secondi scoppia pensò Ginny tre…due…uno
“Cosa avete
da guardare?”urlò Hermione contro dei grifondoro
del primo anno,che scapparono via per colpa della ragazza per la seconda volta
in dieci minuti.Hermione sospirò,cercando di
rinvenire in se quella ferrea razionalità che tanto la contraddiceva che
sembrava essere svanita negli ultimi minuti,ore,giorni.
“Con chi ce
l’hai??” chiese Ginny .Hermione fece spallucce ancora troppo arrabbiata per
sostenere una conversazione sensata.
Ginny prese la
bacchetta e l’appuntò sui capelli per farli stare su a mò di coconcino.Era sempre
molto pratica e sapeva che in quel momento qualcuno
aveva bisogno di Ginny psicologa e l’aspetto
era il primo impatto in trascurabile.
“Ron?”chiese
Ginny inarcando il sopracciglio destro mossa che le
dava quel nonsochè di professionale .Hermione strizzò gli occhi deformando la faccia in
una smorfia di disgusto riguardo al nome che la rossa aveva pronunciato.
“Tutti e due
mi trattano come un soprammobile ,è incredibile ,tutti”sospiro
rabbioso “tutti questi anni di amicizia non possiamo avere questo
rapporto insomma”Hermione si fermò
confusa.
Ginny la
squadrò dubbiosa e poi sorridendo come per penderla in giro
“Arrabbiata nera
perché ti copiano i compiti?Oh Hermione!”sospirò
Ginny scoppiando a ridere .Hermione
arrossì .Ovvio ,quello era ciò che
istintivamente pensavano gli altri dopotutto nessuno sapeva nulla del segreto
che tanto gelosamente custodiva,di quelle sensazioni che tanto difficilmente
aveva cercato di ricacciarsi dentro nella speranza di soffocarle prima ancora
che si sviluppassero.Gli altri che non sapevano nulla
ecco cosa pensavano di lei:che era una stupida
saputella che si rifiutava di aiutare i suoi migliori amici. Le venne una fitta
al petto ,sì si sentiva tanto stupida ma dopotutto non poteva abbandonare se
stessa a ciò che provava e tantomeno
confidarsi con qualcuno.
“E proprio vero il detto che tra
odio e amore ci sta solo un filo”sussurrò Hermione.Ginny
spalancò la bocca “Oh merlino si tratta di…di un ragazzo?”disse Ginny constatando che di Hermione
aveva ancora tante cose da capire.Hermione
sospirò “Perché ? E così incredibile?”disse
alzandosi.
“No… beh ecco solo
che…non sembrava…”
Hermione
strizzò gli occhi
guardandola in cagnesco.Dopotutto Hermione aveva tutte le carte in regola per piacere ad un
ragazzo,anzi ne piaceva a tanti ma non a tutti,o
almeno a lui sapeva di non piacere…
“Vai fuori?”chiese Ginny ancora scombussolata da ciò che aveva sentito.
Hermione
annuì con la testa facendo con la bacchetta apparire con un tonfo sordo
la giacca ,la sciarpa e i guanti che fluttuavano
morbidamente a un metro dal suolo.
“Cazzo!”esclamò
Ginny “questo me lo devi
insegnare…”
Hermione sorrise
mettendosi la sciarpa “Far materializzare gli oggetti?Non è
difficile se prendi la bacchetta te lo mostro”.
Ginny prese l’astuccio
e ci infilò dentro la mano alla ricerca della bacchetta.
“Che strano”disse cercano
più freneticamente e velocemente .Tirò fuori tutte le
innumerevoli piume spezzate che anche se inadoperabili
non aveva buttato e pezzettini di pergamena e inchiostro .Poi si fermò
di scatto e guardò l’amica allarmata.
“Merda!Me
l’hanno rubata!”
Hermione
sospirò guardandola annoiata e si incamminò
verso l’uscita.
“Mi hai sentita?HERMIONE???”urlò
Ginny .
La riccia si girò al richiamo
sguaiato “Ce l’hai tra i capelli GENIO”
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“E allora cosa voi che ti dica
dammi due burrobirre”Ron era al culmine dell’ ira e stava urlando contro alla barista di
“Ai due manici di scopa” che non voleva vendergli bevande
alcoliche.
Madame Rosmerta lo guardava in truce “DOPO TUTTO QUELLO CHE E’
SUCCESSO…”scandì .Harry sapeva che
voleva che lui la guardasse . “dopo tutto quello
che e successo”voleva dire quella notte di qualche mese prima.La notte che
non avrebbe mai dimenticato ma che NON avrebbe ricordato.Non l’avrebbe fatto,se l’era
promesso.Pensava troppo l’Harry
Potter di prima e “dopo tutto
quello che era successo”rischiava di impazzire,così si era fatto
una promessa un po’ strana che neanche lui non comprendeva bene :non avrebbe più pensato. Dopo sei
anni di pensieri strazianti il risultato era che aveva perso le persone a lui
più vicine,no non avrebbe rovinato se stesso voleva essere felice. Naturalmente non doveva dimenticare le sue responsabilità .Dall’estate
prima, subito dopo il funerale, insieme a Ron ed Hermione il piano era quello di dedicarsi alla
ricerca degli horkrurks. Ci misero poco ad accorgersi
che non avevano niente. Nessun
indizio,nessuna traccia,forse delle supposizioni di
Silente probabilmente sbagliate e una sigla:R.A.B.
Dopo la morte del preside stranamente non
si ebbero più attentati o strani incidenti per mano dei mangiamorte che il ministero aveva cominciato pian piano a
catturare.Poteva considerarsi una svolta?Forse. Forse il termine
più adatto era una pausa,perché
Voldemort stava solo diventando più potente in
qualche modo oscuro e indomabile. Harry lo sapeva,ma finché nessuno gli chiedeva esplicitamente di
fare l’eroe poteva starsene nel suo strano prototipo di felicità.
“DOPO TUTTO QUELLO CHE MI E’ SUCCESSO”ripetè madame Rosmerta con
in mano lo straccetto per pulire il bancone che sventolava dal nervosismo
puntando l’indice contro il viso di Ron
“Mi mancano solo studenti sbronzi che vanno in giro a sparare incantesimi
nel mio locale!!!”e con questo andò da altri clienti per le altre
ordinazioni non degnandosi nemmeno di portare loro le burrobirre.
“Ho la
strana sensazione che oggi il mondo ce l ‘abbia
con me”borbottò Ron.
Harry sospirò
“andiamo”disse “cerchiamo un tavolo libero”.
“Pazzesco!SIAMO
MAGGIORENNI !Gli alcolici ce li dovrebbero dare a casse!”continuò Ron. Harry continuava a
percorrere il locale con lo sguardo in cerca di posti vuoti per sedersi ma inutilmente.
“Harry?”chiamò una voce da
dietro i due grifondoro .Harry
si girò.Era una ragazza bionda con gli
occhi di un blu acceso.Indossava una divisa da serpeverde .Carina pensò Harry ti ho gia vista da qualche parte…
“Ci
conosciamo?”chiese Harry guardandola da capo a
piedi.Ron alzò gli
occhi al cielo eccolo che ricomincia…Dopo il sesto anno la popolarità
di Harry era molto
cresciuta ,in proporzione con la disponibilità.La sua disponibilità.
“Daphne”disse
la ragazza stringendo a lui la mano sorridendo“Daphne Greengrass”
“oh”esclamò
Harry.La ex di Malfoi pensarono contemporaneamente i due ragazzi.
“Se
stavi cercando un tavolo io sono proprio in quel tavolo lì infondo
con una mia amica ,quindi …se volete unirvi a noi…”disse
sorridendo guardando anche Ron,che in risposta fece
una smorfia(troppo disgustato dalla sua divisa e dalle conoscenze che la
ragazza aveva).
“Beh”disse
Harry guardando il compagno con una
occhiata di rimprovero “grazie…è una buona
idea” e così dicendo seguì la ragazza verso il suo
tavolo,vicino alla finestra.Ron si sedette il
più lontano possibile dalla
amica di Daphne che lo stava guardando con aria sognante sorridendo in
tutta la lucentezza del suo apparecchio per i denti.
“Allora
Rosmerta faceva storie?”disse Daphne
sorseggiando il suo
frappé.Ron annuì fissandosi i lacci
delle scarpe per non incrociare lo sguardo di sorriso d’argento davanti a
lui.Harry guardava ipnotizzato la cannuccia dalla
quale Daphne beveva invidiandola per la sua
possibilità di entrare in contatto con quelle labbra.
“E’
molto suscettibile…”aggiunse Harry.
Daphne si tolse la giacca della divisa restando solo con la camicia della
divisa sbottonata per l’occasione .Harry
sussultò.
“Eleonor non dovevi andare?”chiese Daphne con
indifferenza.
Eleonor rimase spiazzata da quella richiesta poi guardò
Daphne e capì.
“Oh…sì”gracchiò
sorridendo all’amica e a Ron.
Stupida pensarono Harry,Ron e Daphne.
“E
anche tu…Ron giusto…ecco mi avevi detto che dovevi andare no?”disse Harry
lanciando occhiate significative all’amico.
Ron alzò lo sguardo dalle sue scarpe spiazzato
“Eh?”chiese.
“Non
ti vedi con,come si chiamava. Alexandra
?”chiese Harry maledicendo il poco intuito dell’amico.
“Chi?”chiese
Ron corrugando la fronte
“Alexandra “sillabò Harry
che cominciava a perdere la pazienza”la tua ragazza”.Al sentire la parola ragazza Eleonor
emise un gemito e se ne andò correndo dal
tavolo.
“Ah”disse
Ron guardandolo con disprezzo e si alzò di malavoglia ma prima di andarsene gli disse in modo che lo
sentisse anche Daphne “almeno la prossima volta cambia nome”.
La serpeverde scoppiò a ridere .Harry era rosso paonazzo dalla rabbia e
dall’imbarazzo. Perchè le ragazze capivano tutto al volo?
“Così
ora siamo soli”disse seducentemente Daphne. Harry
sorrise notando come fosse intraprendente quella ragazza.
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“Allora
dove andiamo?”chiese Ginny a Hermione.
“Ai
due manici?”propose Hermione
“Scherzi
?Forse c’è lui !Non ho intenzione di vederlo”borbottò
Ginny
Al sentire
quella possibilità il cuore di Hermione
cominciò a batter più forte,speranzoso.
“Non
potrai evitarlo per sempre”disse Hermione
nascondendo il viso nella sciarpa bianca perché sapeva di essere
arrossita.
Ginny sospirò.”Quel bastardo…ogni volta
che ci penso io…io… e poi quando lo vedo al castello mi saluta come
se non fosse successo nulla…lo ucciderei”disse Ginny
guardando con gli occhi
lucidi Hermione. Hermione
guardava distrattamente la neve che cadeva.Era
verissimo quello che diceva Ginny. Potter era diventato un caso
irrimediabile.Irresistibilmente irrimediabile per lei.
La porta si
aprì di scatto e videro un ciuffo rosso uscire dal locale.
“Ron?”chiamò Ginny asciugandosi
velocemente con la manica gli occhi.
Il rosso
sussultò.Poi vide la sorella e parve
tranquillizzarsi.Poi vide Hermione
e si preoccupò di nuovo.
“Lui
c’è?”
“Cosa?”
“Emerito
idiota ti ho chiesto se lui c’è”
“Ginny perché non la fai finita non potrai evitarlo
per sempre”
“Allora
C’E’ O NO?”
“Sì
c’è”e con questo se ne andò.
“Non
si saluta e Ronald?”gli urlò da dietro Hermione . Ron
si girò di scatto completamente rosso in
viso”s-scusa”balbettò.
“Perfetto
cosa proponi di fare”disse Ginny
“Circumnavighiamo
il locale e andiamo da qualche altra parte,ma Ginny ti ripeto non potrai evitarlo per sempre”
Ginny scosse il capo Hermione non poteva capirla.
“Chissà poi dove doveva andare Ron così di fretta”disse Hermione
Ginny tirò fuori dalla
borsa una sigaretta e l’accese passandovici il
dito all’estremità.
“Penso
sia al circolo”disse la rossa buttando fuori il fumo.
Hermione si fermò di colpo guardandola stupefatta
“COSA?”
Ginny si fermò facendo una faccia
supplichevole “Em…non dovevo
dirlo…”
“IO
L’AVEVO CHIUSO QUEL CIRCOLO,perché
è quel circolo dei duellanti vero?”urlò Hermione
.
Ginny scosse il capo con aria per niente convinta
“Non
MENTIRE”intimò Hermione
“Ok Hermione ma neanche se fossi
preside potresti chiudere un affare del genere…Ci fruttano migliaia di galeoni
al mese…”
“Ginny”la interruppe Hermione
adirata “ne parli come se lo conoscessi molto
bene …”
Ginny prese un’altra boccata di fumo “Certi
giorni fa sempre comodo guadagnare qualcosa…”
“GINNY!”urlò
Hermione sconvolta “Tu…tu ci hai partecipato????”
Ginny fece spallucce poi sorrise
“Ho battuto Zabini ….Dovevi
vederlo era tutto rosso dalla vergogna,ha provato a
schiantarmi ma lo ho
schivato…”
“GINNY?”
“Ho
guadagnato 10 galeoni,ci credi ?10 GALEONI,tutti quei serpeverde che avevano scommesso su di lui …”
“GINNY”
“OK Hermione ti ascolto”
Hermione sospirò diverse volte per tentare di tranquillizzarsi
“E una
cosa illegale Ginny,là la gente si fa male,
Ginny sospirò “Capita…se uno lo vuole
fare sa a cosa va incontro….ma tanto non si
usano maledizioni senza perdono quindi…”
“NON
LO CAPISCI?Sarà una strage devo assolutamente
fermarla”sbuffò Hermione
Ginny continuava a fumare guardando la ragazza con aria
contrariata.
“E’
meglio che andiamo ci congeleremo”disse Ginny
incamminandosi.
“Almeno
dimmi dove si tengono adesso gli incontri del circolo”disse Hermione seguendola.
“Quando
ci andavo io erano nella stanza delle necessità”disse Ginny
“NELLA STANZA DELLE NECESSITA’??Merlino sono dei
geni!Aspetta un attimo questo vuol dire che non ci vai più?”
“Naturalmente
no!Anche lui ci
è venuto e allora…”
“Aspetta
un attimo…”la interruppe Hermione
stupefatta “LUI ci va?”
“Purtroppo…Sarà
un bel posto per rimorchiare...So che batte tutti ,bastardo”
“Potter”grugnì rabbiosamente Hermione.Ginny sorrise buttando in fuori un’altra
boccata di fumo ,poi improvvisamente vide qualcosa e
sbiancò di colpo,e per uno stupore sinistro si portò le mani alla
bocca.Poi cominciò a tossire muovendo
freneticamente le mani indicando qualcosa col dito,gli
occhi improvvisamente gonfi,la faccia
rossa paonazza.
Non respira
“Cos’
hai?”chiese Hermione in preda al panico nel
tentativo di
darle una mano.Ginny si accasciò a terra cinse
con le mani la base del collo e cominciò a darsi dei pugni al petto
“La s-sig-gar-ret”ansimò Ginny.
Hermione raccolse tutto il suo sangue freddo,estrasse
la bacchetta la puntò sulla schiena dell’amica e disse forte e
chiaro “ACCIO SIGARETTA”.
Un altro
colpo di tosse.Ginny riprendeva fiato.
Hermione butto via il mozzicone umidiccio che le era venuto in mano.
“Stai….Sei…Sei viva?”
“ARHH….la c-cic-ca mi è andata,almeno era spenta… lo
hai,lo hai vi-visto?”
“Ma
come…?Solo TU riesci a fare certe cose…”Hermione
sbuffò alzando gli occhi al cielo ,poi
abbassò il viso e lo sguardo le cadde sulla finestra del locale che
aveva davanti al naso.Un tuffo al cuore.Dietro il vetro opaco si riuscivano a distinguere due
figure intente a darsi un bacio appassionato.Una bionda e una mora.
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