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Autore: edward bella    30/08/2011    3 recensioni
Questa storia parla di una storia d’amore tra un attore (Kellan Lutz) e una modella appassionata di fotografica (Veronica Kay) i due si incontreranno in un servizio fotografico. Li i due si conoscono e… cosa succederà? Scopritelo leggendo...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jackson Rathbone, Kellan Lutz, Kristen Stewart, Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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INCONTRANDO L'AMORe

ragazze eccomi con il capitolo, siccome vado di fretta  voglio rispondere anche ai vostri commenti, quindi buona lettura e recensite un bacione=)

TI ODIO

“Allora me ne vado io”disse alzandosi.

 Mi alzai anche io e la trattenni da un braccio.

 “Cosa fai lasciami”disse cercando di liberarsi.

“No, tu non te ne vai dobbiamo parlare, devi ascoltarmi e devi credermi”dissi.

“Io non ti ascolto, adesso lasciami”non cercò di liberarsi questa volta, ma mi guardò.

“Non puoi credere veramente che io ti abbia tradita, non lo farei mai, ti prego credimi non ho fatto niente io ti amo per favore”dissi nella speranza che mi credesse.

Non disse niente rimase in silenzio e mi guardò, feci lo stesso. Mi avvicinai a lei e la baciai, le mie labbra premevano sulle sue, sentivo che voleva lasciarsi andare, ma non apriva la bocca. Di colpo si allontanò da me e ricevetti uno schiaffo che fece compagnia al pugno di Jack.

“Non baciarmi mai più! prima mi tradisci poi ti permetti di baciarmi?”

“Quelle foto non significano niente, la stavo scostando quando avevo il viso tra le mie mani, credimi per una volta”

“Io non ti credo, sei come tutti gli altri, mi hai solo usata”

“No, non è vero, lo sai io ti amo e non sono come tutti gli altri altrimenti non avrei mai rovinato la nostra amicizia”dissi guardandola negli occhi.

 “No non è vero altrimenti non mi avresti mai mentito guardandomi negli occhi”

“Ma l’ho fatto perché ti avrei persa se ti avessi detto la verità”

“Perché ora? Sai avrei apprezzato il fatto che fossi stato sincero! Poi non mi avresti persa, perché ne avremmo parlato dopo che avrei creato la discussione così come è successo con Channing!”disse lei liberandosi dalla mia presa.

“Guarda che sarebbe stato diverso, ti ricordi com’eri incazzata”dissi.

“Ma cosa c’entra”disse. “Guarda penso di sapere perché non me lo hai voluto dire, è stato solo perché volevi avere sesso assicurato con due persone diverse così tanto per cambiare”

“COSA?!”dissi esplodendo facendola saltare. “COME TI PERMETTI A DIRE UNA COSA DEL GENERE?”chiesi furioso.

“Perché non è vero?”chiese. “Ce stato quel giorno che, siccome non c’ero, sei andato a letto con lei per cambiare”disse con odio.

“Veronica”dissi controllando il tono della mia voce.

“No, aspetta”disse avvicinandosi a me. La guardai confuso, non capendo quello che volesse fare. Si alzò sulle punte e mi baciò. La scostai da me.

 “Che fai?”chiesi. Prima quando l’avevo baciata mi aveva tirato uno schiaffo, com’era possibile che adesso mi volesse baciare.

 “Non è quello che vuoi?”chiese alzandomi la maglietta. La bloccai.

 “Che vuoi fare?”chiesi perplesso e confuso.

“Ti sto accontentando, prima mi hai baciato ora che ti bacio sei tu che ti rifiuti. Pensavo volessi fare sesso”disse sbottonandomi i pantaloni.

 “NO!”dissi. “No con te che pensi che voglio solo questo, perché non voglio questo da te ed è l’ultima cosa che vorrei fare in questo momento”

“Ohh dai non prendermi in giro, hai fatto questo per 8 mesi con me non ti vergognerai mica”dissi.

 “Ma sei scema?”chiesi.

“Dai”disse.

 Riprovando a sbottonarmi i pantaloni. Si la desideravo in fondo, ma non così.

 “La smetti di spogliarmi?”

 “Oh lo vuoi fare da solo? Pensavo ti piacesse di più quando lo facevo io”disse iniziando a sbottonare i suoi pantaloni.

“No fermati Veronica”dissi bloccandola.

“Cosa c’è su dai lo so che vuoi scopare”

 “Questa non sei tu”

“Oh tu vuoi che ti dico cose dolci”disse.

La guardai, perché si comportava così adesso.

 “Dai Kellan ti amo facciamo l’amore”disse.

“Veronica io sto cercando di darti spiegazioni e tu ti comporti così, tu non sei così tu sei diversa”dissi.

 “SI!”disse esplodendo. “Mi hai mentito, ti odio, mi fai schifo e se lo vuoi sapere si ti amo, ma sai da domani non ti amerò più, oggi soffro, ma domani sarò più forte, puoi stare tranquillo che da domani per me tu sei morto, non sarai più nessuno, farò finta che tu non sia mai esistito, io sono così, chissà forse non mi conosci, quindi se non vuoi scopare puoi anche andartene”disse colpendomi con i pugni sul petto senza forza.

Si allontanò da me e scoppiò a piangere. Non sapevo cosa fare, mi avvicinai e le toccai una spalla.

“VIA! TI ODIO”urlò guardandomi con odio. “Non hai sentito? Vattene!”

“Veronica sappi solo che io ti ho sempre amato senza mai prenderti in giro, non l’ho mai fatto, sai sei stata la prima a cui ho parlato di mio padre, con nessuno ho mai parlato di mio padre e di come mi ha usato, anche se la mia famiglia sapeva, non ho mai parlato nemmeno con loro di lui . L’ho fatto perché mi sentivo di dirti tutto e soprattutto perché ti amo”dissi.

 “Adesso è un tuo problema”disse.

“Ora vattene altrimenti me ne vado io e non torno più”disse.

Mi alzai e me ne andai, presi il pacchetto di sigarette dal cruscotto e ne accesi una. Erano quasi le 9 decisi di andare a bere qualcosa, iniziai a bere e fumare, fino a quando ormai ubriaco mi chiamò Jack.

“Pronto amico mio mi parli ancora?”chiesi.

“Kellan dove sei?”chiese.

“In un posto”dissi.

“Quanto hai bevuto?”

“Giusto quel bicchierino”

“Dimmi dove sei che ti vengo a prendere”disse.

“Nooo tanquillo”dissi, vidi una ragazza che mi saluto, era bionda, piccola di statura, ricambiai il saluto.

“Kellan come si chiama il posto dove sei?”

“Boh, ma ho la macchina da qualche parte, torno fra qualche minuto poi c’è una ragazza qua niente male”dissi.

 “Kellan non fare cazzate se ci sono paparazzi che ti fotografano con questa ragazza Veronica cosa pensi che faccia”disse.

“Perché ormai Veronica non mi ama più”dissi chiudendo la chiamata. Mi avvicinai alla ragazza che mi aveva salutato.

 “Ciao posso offrirti qualcosa”dissi.

“Certo perché no?”

Gli offri un cocktail, iniziammo a parlare, appena lei finì il cocktail che gli avevo offerto decidemmo di andarcene.

“Allora dove andiamo?”mi chiese.

“Non so, che ne dici se andiamo a casa tua?”chiesi.

“Certo, abito giusto li all’angolo”

Ci incamminammo verso casa sua. Appena entrammo in casa ci baciammo, la portai fino al divano dove la feci distendere, non era Veronica, questa che avevo davanti era magra e più piccola di Veronica. La mia Principessa era con più curve, avevo qualcosa da toccare mentre con questa niente, con la mia Principessa era tutto diverso, sapeva come toccarmi, mi piaceva come muoveva le mani sul mio corpo, sapeva dove toccarmi, mentre questa, mi dava solo fastidio, non mi piaceva come mi toccava. Mi staccai da lei.

“Cosa c’è?”

 “Niente, ma non posso”dissi.

 “Perché?”

 “Come ti chiami?”chiesi.

“Angel”disse.

“Quanti anni hai?”

“Ne ho appena compiuti 20”

“Oh, senti mi spiace, ma non posso, tu non sei lei”dissi alzandomi, presi la maglietta e uscii.

Mi girava un po’ la testa, non sapevo nemmeno dove avevo messo la macchina era il caso che mi facessi venire a prendere. Chiamai Jack.

“Kellan, dove sei?”chiese.

“Non lo so, ma sono troppo ubriaco per guidare quindi mi vieni a prendere?”

“Sai ti vorrei lasciare la, ma verrò, se mi dici dove sei”

 “Il bar in cui sono andato a bere e dove siamo andati la prima volta che siamo usciti con le ragazze”dissi.

“Ok, veniamo”disse chiudendo la chiamata. Mi accesi una sigaretta e iniziai a fumare sperando che mi calmasse. Dopo qualche minuto scese la ragazza.

“Il portafoglio, te lo sei dimenticato”disse porgendomelo.

“Oh grazie”dissi. “Ma perché prima sei scappato così?”

 “Mi spiace, ma ti avrei solo usata”

 “Beh il problema non c’era, in un certo senso ti stavo usando anche io”mi disse.

La guardai e lei mi sorrise. Quando stavo per aprire bocca vidi dei flash. Cazzo i paparazzi no!

 “Cazzo!”

 “Ma che vogliono?”mi chiese.

“Sono un attore, vogliono un mio sbaglio ecco cosa vogliono”dissi infastidito. “Andatevene!”urlai.

“Vieni entra”disse.

Esitai, se le foto sarebbero finiti sui giornali, Veronica li avrebbe viste e non sarei più riuscita a riconquistarla.

“Mi spiace, non posso se finiscono sul giornale non riconquisterò mai più la donna che amo”

“Dai vieni, non succederà niente, poi se vuoi io sono una donna, posso darti una mano per riconquistarla”disse sorridendomi. Quando decisi di entrare, vidi Jack.

 “C’è il mio amico devo andare”dissi.

 “Beh se mai cambiassi idea ti lascio il mio numero”disse prendendo il mio cellulare.

“Anche per parlare, sai un po’ ti capisco come ti senti”disse ridandomi il cellulare.

 “Ciao”dissi, era stata gentile, ma non l’avrei richiamata. Salii in macchina nel posto posteriore nascondendomi.

“Sei solo?”chiesi.

“No, c’era Brandon l’ho lasciato vicino alla tua macchina, abbiamo preso l’altra chiave”disse Jack. Calò un silenzio che interruppe lui.

 “Sai, sei proprio un coglione”disse.

“Grazie”dissi cercando di essere sarcastico, lui mi fulminò con lo sguardo.

“Sai non fai ridere. Prima combini tutto il casino, poi scompari, ti ubriachi e ti fai fotografare fuori con una ragazza, dimmi una semplicissima cosa”disse fermandosi e guardandomi.

 “Che cazzo ti dice la testa?”chiese.

“Non lo so, quella ragazza mi ha solo ridato il portafoglio”dissi.

“Oh e chissà come mai lo aveva lei”disse ripartendo.

 “Jack non farmi la ramanzina”

“Io te la faccio eccome! Sai non hai nemmeno una possibilità di conquistare Veronica, ma adesso che vedrà queste tue foto, perché le vedrà neanche se ti aiuto ti perdonerà”aprii la bocca per dire qualcosa, ma la richiusi. “Come hai potuto andare a letto con un’altra, e anche questo che mi fa pensare che tu sia andato a letto con Annalynne”disse.

“Jack, porca puttana”sbottai. “Non sono andato a letto con Annalynne, non l’ho baciata è stata lei! E se lo vuoi sapere non sono nemmeno andato a letto con quella”dissi.

 Rimase in silenzio senza dire niente. Appena entrammo in casa volevo solo uscire di nuovo.

“Allora dove sei stato?”mi chiese mia madre.

“A bere qualcosa, se permetti penso di essere abbastanza grande da fare quello che voglio senza che tu mi faccia l’interrogatorio”dissi.

 “Non ti sto facendo l’interrogatorio”disse lei guardandomi. “Ti ho solo fatto una domanda. Poi si certo sei grande da fare quello che vuoi, ma a quanto dimostri solo grande di aspetto, perché di cervello no siccome ti sei ubriacato e sono dovuto venire a prenderti”

“Cosa vuoi? Oggi non è stata una delle mie giornate migliori! Se permetti sono andato a bermi qualcosa”dissi infastidito.

“Bene e ora cosa hai risolto? Niente, invece di andare a bere, perché non pensi a quello che hai fatto e non pensi per trovare un modo di farti perdonare almeno quel tanto da fargli capire che non la volevi ferire?”chiese mia madre.

“Perché lei non mi vuole più, lei non mi ama più”dissi sedendomi distrutto.

Nella stanza c’eravamo solo io, Jack e mia madre. Mia madre si sedette vicino a me.

 “Lo sai che ha mentito dicendo che non ti ama più, altrimenti non starebbe così male”disse Jack.

“No, lei mi odia”

 “Si, in questo momento ti odia, ma se una cosa fosse successa a te cosa proveresti per l’altra persona? Di certo non amore”disse Jack.

 “Lo so, ma prima quando sono andato da lei era cambiata”

“Come sei andato da lei?”chiese Jack.

“Quando non rispondeva, dal messaggio che ha mandato a Ash mi è venuto in mente dove poteva essere e li era”dissi.

“Ma adesso è tornata a casa?”

“Si, non so come abbia fatto ad arrivare, ma è arrivata”

“Perché non sai come abbia fatto”

“Perché era uno straccio, non so come abbia fatto a guidare in quello stato”disse lui.

 “Ma adesso torniamo indietro, perché sei andato da lei?”

 “Perché dovevo parlargli, dovevo fargli capire che non era successo niente, dovevo convincerla, doveva sapere, ma lei non mi ha creduto, ad un certo punto si è trasformata, non era più lei, era diversa non era la mia Veronica”

 “In che senso?”chiese mia madre.

 “Mi ha baciato”dissi, Jack mi guardò confuso.

“Voleva fare sesso, ha iniziato a dire che era questo quello che volevo da lei, cercava di spogliarmi, si spogliava”

“Tu cosa hai fatto?”

 “L’ho rifiutata, io non volevo che pensasse che volessi scopare”

“Ma perché si comportava così?”chiese Jack.

“Non lo so, ma la riconquisterò fosse l’ultima cosa che faccio”dissi alzandomi e andando nella mia stanza. Mi accesi una sigaretta, mi sdraiai e fissai la stanza piena di ricordi con la mia Principessa, stanza dove molte volte ho provato emozioni, dove io e Veronica ci siamo amati, dove tutto era perfetto. Tutto era perfetto, ma quella troia di Annalynne ha dovuto rovinare tutto, ma se adesso prova solo ad avvicinarsi la finisco.

POV VeRO

 

Kellan se ne era andato, questa volta per sempre, non volevo più vederlo. Sapevo che non sarebbe stato così, ad agosto quando saremmo dovuti andare sul set di eclipse lo avrei dovuto vedere ogni giorno. Avevo firmato il contratto altrimenti avrei lasciato il film. Non ce la facevo più, perché è dovuto andare tutto storto? Perché lo aveva fatto? Pensavo fosse felice di stare con me, avrei preferito che mi dicesse la verità e che mi lascasse, forse sarei anche riuscita a lavorare con lui, ma adesso… adesso no, adesso lo odio.

Rimasi seduta a guardare il posto che avevo condiviso con lui, posto in cui ci eravamo messi insieme, posto in cui abbiamo fatto l’amore, posto in cui tutto era iniziato e il posto in cui tutto era finito come se niente fosse successo. Siccome iniziava a fare freddo decisi di tornare a casa, salii in macchina, questa volta guidavo piano. Parcheggiai davanti casa e sperai con tutta me stessa che non ci fosse nessuno a casa, ma questa speranza scomparve quando vidi la luce del salone accesa.

Salii piano gli scalini di ingresso, aprii cercando di non fare rumore, e chiusi la porta, nessuno mi aveva sentito, così sarei potuta salire e starmene nella mia stanza tutta sola.

 “No, voi non farete un cazzo! Penso che abbiate già fatto troppi casini”sentii dire da Ash.

 “Ma l’ho fatto perché non volevo succedesse qualcosa”disse Jason.

“Tu spera che non succeda niente, ma soprattutto spera che Vero non scopra niente”disse Jack.

 “Ho sbagliato, lo so, ma non succederà niente ne sono sicuro, ma se adesso Kellan si avvicina a Veronica lo ammazzo”disse Jason furioso.

Scoppiai a piangere e corsi dentro alla mia stanza chiudendomi dentro. Gli altri mi sentirono perché dopo qualche secondo sentii bussare alla porta.

 “Veronica apri ti prego”disse Jason.

“NO!”urlai.

 “Veronica apri questa cazzo di porta”disse Joe.

“Andatevene! Non voglio vedere nessuno”dissi.

“Apri per favore Veronica”disse Jack implorante.

Rimasi seduta contro la porta, guardai quella stanza dove io avevo amato la persona più bella e importante della mia vita, persona che mi faceva sentire una principessa, persona che fingeva con me, prendendomi solo in giro.

Guardai le foto che avevo sul comodino che raffigurava me e lui, sorridenti a una premiere, come ho potuto fidarmi? Mi ero ripromessa che non mi sarei più fatta imbambolare, invece?... odiavo Kellan, lo odio per avermi fatto innamorare, per avermi usata, ma soprattutto per avermi fatto provare un sentimento così forte che adesso mi stava uccidendo dentro.

Ero piena di rabbia dentro. Mi alzai e presi la foto tra le mani guardandola. Ricordai quel giorno, era stata scattata qualche settimana prima di Natale, quel giorno mi aveva detto che mai mi avrebbe fatto soffrire come aveva fatto Charlie, infatti aveva ragione, non mi aveva fatto soffrire come aveva fatto Charlie, aveva fatto di peggio, mi aveva spezzato il cuore. Lanciai la foto contro il muro con tutta la rabbia che avevo, il vetro si ruppe lanciando schegge di vetro per tutta la stanza graffiandomi su una gamba, non me ne curai.

“Veronica? Che succede? Cos’è caduto?”urlò Jason bussando alla porta.

Non risposi, mi sdraiai sul letto che odorava di lui, di quando il giorno prima avevamo fatto l’amore il giorno prima tutto era perfetto, adesso tutto era un incubo. Restai sdraiata, quando all’improvviso, non sapendo come vidi entrare gli altri nella mia stanza. Ash guardò la foto a terra e poi si avvicinò a me abbracciandomi non ricambiai l’abbraccio.

“Mi spiace amore”disse stringendomi.

 Trattenni le lacrime a stento, non volevo che mi vedessero piangere, dovevano pensare che non me ne fregava niente.

“Veronica”disse Joe.

 “Lasciatemi sola”dissi a tutti.

 “No, non possiamo lasciarti sola”disse Jason.

“Jason, forse è meglio, sa che quando vorrà staremo sotto”disse Samantha.

 “Si ha ragione Sam, quando vorrai parlare saremo sotto ok?”chiese Ash.

Alzai le spalle, poi dopo avermi dato un bacio sulla guancia tutti usciro. Rimasi sola per non so quanto tempo. Forse passarono minuti o ore, non stavo contando, restavo li sdraiata come un morto a ricordare tutte le volte che facevamo l’amore, restai a guardare le foto che mi aveva fatto per Natale.

Soffrivo, mi si era spezzato il cuore. Perché non riuscivo ad avere un anno senza casini, perché non potevo avere una vita normale, perché? Sentii aprire la porta e fece la sua entrata Jack. lo guardai, lui il mio migliore amico, mi aveva tradito anche lui.

“Veronica, mi spiace”disse.

Non mi mossi di un millimetro, lui entrò chiudendo la porta poi facendo il giro del letto si sdraiò dietro di me abbracciandomi. Quelle braccia, appena si strinsero attorno a me mi fecero sentire meglio, mi fecero capire che lui non voleva vedermi così.

“Veronica, mi spiace non averti detto niente”mi sussurrò. “Mi sono trovato in un bivio, siete entrambi miei amici. So che se ti fossi trovata nella mia situazione e Ash ti avesse chiesto quello che mi ha chiesto Kellan, di non intromettermi e non dire niente, tu avresti fatto la mia stessa cosa”disse. Era vero, avrei fatto come aveva fatto lui, in quel preciso momento mi sentii di più in colpa per quello che gli avevo detto. “Sappi che non volevo succedesse tutto questo, lo sai ti voglio un bene dell’anima”

Appena disse quelle parole scoppiai a piangere. Jack si scostò e pendendomi mi fece sedere su di lui, mi strinse forte.

 “Piangi piccola”sussurrò.

Piansi, come aveva detto lui, piansi tanto, come una bambina.

“Perché Jack? perché non posso essere felice? Perché?”chiesi in una crisi di pianto. “Perché non poteva andare come volevo io? Ho avuto una vita di merda, non ho avuto un padre, ho avuto solo persone che mi hanno usato a parte Joe e Jason, poi era arrivato Kellan, pensavo di aver trovato il vero amore, pensavo di aver trovato l’uomo giusto, perché invece mi ha solo usata? Perché non posso avere una vita felice? Ho avuto un infanzia di merda perché anche adesso che sono adulta non riesco ad avere una vita felice? Perché per una cazzo di volta non potevo essere amata? Non ho fatto niente per meritarmi questo… perché non posso essere felice?”chiesi sperando che lui avesse una risposta.

 “Lo sarai piccola”disse stringendomi. “Adesso è così, ma tutti avranno il loro momento di felicità, tu lo avrai e quando lo avrai sarai circondata da persone che ti ameranno, e io ci sarò, sappi che io ci sarò che ti sosterrò sempre, sappi che tu ti meriti la felicità e l’avrai. Sarò li a guardarti sorridere felice e ti aiuterò a trovare la felicità, avrai me, Ashley che ti è sempre stata accanto, la tua famiglia, i tuoi fratelli”disse stringendomi e cullandomi come una bambina mentre altre lacrime scendevano rigandomi le guancie.

Ma io per essere felice veramente ho bisogno di Kellan. Lo volevo e non lo volevo allo stesso tempo.

“Jackson, mi spiace averti detto che non eri l’amico che mi aspettavo, mi sbagliavo scusami ero…”dissi ma lui mi bloccò.

 “…arrabbiata, lo so piccola, avevi tutto il diritto di dirmi quelle cosa, ma non ce l’ho con te, ce l’ho con me, perché sapendo che fosse stato così gli avrei detto di dirtelo subito o lo avrei fatto io”disse.

“No, ma fammi una promessa”dissi.

“Quale”

“Che tu e Kellan sarete sempre amici come lo siete ora, non voglio che il vostro rapporto cambi”dissi.

 “Sai non riesco a credere che dici queste cose, pensavo dicessi che non volevi che fossimo più amici”disse sorridendomi. “Ma tranquilla, il rapporto tra me e Kellan non cambierà mai a meno che non vada a letto con Ash, allora li si che non gli tirerei solo un pugno”disse.

“Stessa cosa dovrai dire a Ash”dissi.

 “Va bene, anche se penso che lo sappia già”disse.

All’improvviso squillò il cellulare di Jack.

 “Rispondi”dissi scostandomi e sdraiandomi in posizione fetale. Prese il cellulare dalla tasca e rispose.

 “Pronto… cosa? Hai provato a chiamarlo?... va bene ci provo io, arrivo fra un po’…. Di a Brandon che viene con me…ok ciao”disse Jack chiudendo la chiamata. Lo guardai e lui mi guardò accarezzandomi una guancia. “Devo andare a trovare quel cretino”disse.

“Perché?”chiesi preoccupata per Kellan. Come potevo preoccuparmi ancora per lui dopo quello che mi aveva fatto?

“Stacca le chiamate, ora provo io a chiamarlo e vedo dove potrebbe essere andato. Sai è una cosa che mi da fastidio, mi fa preoccupare inutilmente”disse.

“Ohh beh magari e da Annalynne che si diverte”dissi, chissà dov’era per non poter rispondere.

“Non dire così”disse.

“Non iniziare a prendere le sue difese”dissi.

“Non le prendo, infatti, dico che tu hai ragione, ma non penso che sia andato da lei, me lo ci vedo più da qualche parte a bere qualcosa per non pensare alla cazzata che ha fatto”disse.

“Infatti a bere, magari a ubriacarsi e ad andare a letto con qualche altra ragazza, chissà quante altre se ne è scopate quando faceva finta di amarmi”dissi con tono acido.

Sospirò, si avvicinò a me dandomi un bacio sulla guancia e stringendomi mi sussurrò all’orecchio.

“Non penso ci sia andato a letto”

 Aprii bocca per dire qualcosa, ma decisi che forse era meglio non dire niente altrimenti sarebbe stato peggio e sarei scoppiata a piangere.

“ciao”gli dissi.

 “Cerca di mangiare qualcosa che sono le 8”disse alzandosi e uscendo lasciandomi sola.

Rimasi sdraiata ancora un po’, poi mi alzai e andai in bagno, dovevo essere forte, non debole come lo ero sempre stata. Mi guardai allo specchio e non mi riconobbi nemmeno. Avevo tutto il trucco sbavato, il labbro ancora gonfio per via dello schiaffo di Kellan, mi lavai la faccia.

Mi riguardai allo specchio, guardai quel piccolo taglio sul labbro che mi avrebbe ricordato in questi giorni di Kellan, di dimenticarlo, di fregarmene di lui, perché quel taglio me lo aveva creato lui dandomi quello schiaffo… schiaffo che mi aveva fatto capire che non gli importava niente di me. Adesso dovevo essere forte,doveva essere diverso questa volta, avrei reagito, non avrei fatto come con Charlie che ero stata chiusa nella stanza facendo preoccupare tutti.

Ma questa volta sarebbe stato diverso, avrei reagito, ormai ero grande.

Uscii dalla stanza e andai in salotto dove trovai tutti seduti in silenzio persi ognuno tra i propri pensieri. Appena entrai tutti si voltarono e mi guardarono dispiaciuti, notai nello sguardo di Jason e Joe anche rabbia. Non potevo sopportare i loro sguardi di pietà, io non volevo la pietà di nessuno.

“Allora che ci fate seduti? Avanti dobbiamo cucinare qualcosa da mangiare, non vorrete andare a dormire a stomaco vuoto no?”dissi sorridendo con il sorriso più falso, ma credibile, che potessi fare.

Tutti mi guardarono straniti e sorpresi.

“Avanti”dissi con un tono allegro.

“Facciamo che cucino siccome sembra che non abbiate voglia di alzarvi, ma voi dopo lavate i piatti”dissi andando in cucina sorridendo a tutti, e tutti mi guardarono come fossi una pazza.

Entrata in cucina feci un bel respiro, mi era stata dura fingere, ma pian piano sarei riuscita a convincere tutti che stavo bene, sarei riuscita a convincere tutti, tranne me. Presi la pentola e la riempii con l’acqua che misi sul fuoco, non sapevo cosa cucinare, di solito mi venivano idee, ma adesso niente. Rovistando nei mobili trovai panna, tonno e sugo. Avrei cucinato questo. Presi una pentola e ci buttai il sugo con metà panna e il tonno. Quando mi girai per andare verso il frigo mi ritrovai davanti Jason e Ash.

“Oh mi volevate far morire?”chiesi sorridendogli.

“Cosa stai facendo?”chiesero.

“Cucino, voi eravate seduti, ma non farete i furbi, toglierete voi la tavola”dissi sorridendogli. Aprii il frigo e posai la panna.

“Veronica”

“Oh Ash mi potresti passare la pasta?”chiesi.

“No, cos’hai?”mi chiese.

“Perché?”chiesi come se niente fosse. Non volevo parlare.

“Guarda come ti stai comportando”disse Jason.“Tu…”

“Niente Jason, non voglio parlare, quindi se non ti dispiace potresti andare a mettere i piatti e le posate?”chiesi interrompendolo e passandogli piatti e posate.

Ash e Jason si guardarono e poi presero quello che gli avevo passato e se ne andarono lasciandomi sola.

Sapevo che fra un po’sarebbe arrivato Joe, non avevo mai capito il motivo per cui ogni volta mandavano Joe da solo a parlarmi, forse perché Joe era quello che si controllava meglio e quindi non c’era bisogno di Ash. Jason era il tipo che invece quando parlava dice delle cose giuste ma in modo sbagliato e sembra che si contraddica, io lo conoscevo ed era per questo che Ash e lui mi parlavano insieme, perché molte volte litigavo con Jason perchè sembrava che mi desse torto, mentre mi dava ragione, sapevo che in quei momenti mi dava ragione, ma talmente ero nervosa che per sfogarmi litigavo con Jason e Ash calmava tutti e due. Invece Joe era quello che prima di parlare trova le parole giuste. Buttai la pasta nell’acqua. Mi misi un bicchiere di vino e lo bevvi sperando che mi facesse rilassare. Arrivò Joe che si sedette sullo sgabello.

“Joe, ci hai messo più tempo ad arrivare, se vuoi parlare lascia stare, non voglio”dissi.

“Quindi prendi questi e mettili sul tavolo grazie”dissi passandogli i bicchieri.

“Perché fai così?”chiese con tono tranquillo.

Scolai la pasta e poi la misi nella pentola dove c’era il sugo e mescolai.

 “Forse ne ho buttata un po’troppa”dissi mostrandogli la pasta e non rispondendo alla sua domanda.

Sospirò poi prese i bicchieri e andammo a tavola. Ognuno si servì da solo.

“Allora è la prima volta che la cucino quindi ditemi se vi piace”dissi sorridendo a tutti.

“Se invece vi fa schifo ordiniamo una pizza”

Mangiammo per qualche minuto in silenzio, tutti mi guardavano strano.

“Allora raccontate un po’ cosa volete fare domani?”chiesi.

“Tu cosa vuoi fare?”chiese Sam che sembrava essere l’unica che faceva finta di niente.

 “Allora domani è lunedì, oh devo andare a fare un intervista nel pomeriggio”

“Ci vorresti andare con quel labbro?”chiese Jason.

 “Oh già, ora chiamo la mia manager e l’avverto che forse è meglio rimandare”dissi sorridendogli.

 “Allora ci sarà più tempo per stare insieme, che facciamo?”chiesi.

“Proporrei di andare al mare”dissi.

 “Ci sto”disse Sam, Jason la fulminò con lo sguardo, lei in risposta gli sorrise.

“Allora Ash in che spiaggia andiamo?”le chiesi.

“Non lo so, una spiaggia abbastanza isolata dove non c’è nessuno, sai mancano solo i paparazzi”disse lei.

Già è vero i paparazzi, sarei stata circondata dai paparazzi, non solo per via del fatto che all’ultimo non vado a fare l’intervista, ma se mi avessero visto con questo labbro sarei finita sui giornali. Non sapevo nemmeno se ci fosse stato qualcuno che mi avesse fotografato nelle condizioni in cui ero ieri. Dovevo riempire le mie giornate, forse era il caso di staccare da Los Angeles fra 6 giorni sarei dovuta andare a New York a girare il film con Robert, forse mi faceva bene, sarei stata con lui, per un intero mese immersa nel lavoro mi avrebbe occupato la mente, non c’era cosa migliore.

Magari in questi 6 giorni potevo andare in Florida così sarei riuscita a salutare mio fratello che sarebbe partito in questi giorni.

“Perché non facciamo una cosa?”chiesi.

“Cosa?”mi chiesero tutti.

“Io fra 6 giorni devo andare a New York, e Ash il 13 deve partire, perché non andiamo a Jacksonville così ci facciamo questi giorni insieme”dissi.

“Certo è un ottima idea”disse Ash.

 “Così rivediamo i vostri genitori e in più riusciamo a salutarti quando devi partire”dissi a Jason che mi guardava in modo strano.

“La trovo una buona idea”disse continuando a mangiare.

 Pensare che il giorno del mio compleanno parlavo con Kellan dei genitori di Ash, non vedevo l’ora che lui conoscesse loro e viceversa, volevo che vedesse dove ero cresciuta, dove avevo passato la mia infanzia, dove tutto era un disastro, e guardandolo gli avrei perfino detto che dopo il buio arriva il giorno, che con il sole illumina tutto, e lui era il mio sole che mi illuminava. Lui era in grado di farmi dimenticare il buio, adesso non troverò mai più nessuno che mi avrebbe fatto dimenticare il buio che avevo adesso. Pensando a questo mi si chiuse lo stomaco, non riuscivo più a mangiare, mi veniva da vomitare.

“Sono piena”dissi.

“Come?”mi chiesero Joe e Jason guardando il mio piatto ancora pieno.

 “Si, dai tolgo il mio piatto e vado a chiamare la mia manager così l’avverto per domani, chiedo anche di prenotare dei biglietti per Jacksonville va bene?”chiesi. tutti mi guardarono con pietà, non lo sopportavo.

“Va bene”dissero continuando a guardarmi in quel modo.

Mi dava fastidio, cazzo si guardavano in quel modo, non volevo la loro pietà, mi conoscevano sapevano che mi dava fastidio quando mi guardavano così. Presi il cellulare e chiamai alla mia manager.

“Pronto”

“Ciao come va?”chiesi.

 “Tutto bene te? C’è qualche problema?”mi chiese.

“No, cioè… si, per domani non so se è il caso che vada a fare l’intervista”

“Come mai?”chiese.

“Sono successi dei casini…”feci un respiro profondo, mi ritornò in mente l’immagine di Kellan che mi guardava furioso.

 “Cosa è successo di così grave da non poter fare un intervista che ti ruberà solo 3 ore della tua giornata?”mi chiese.

 “Con Kellan… poi devo partire per Jacksonville”

“Come mai cos’è successo?”

“Vado a Jacksonville questi 6 giorni, poi da li parto per New York, voglio passare del tempo con la mia famiglia”

“Guarda che non mi riferivo a Jacksonville, immaginavo che ci andassi per stare con la tua famiglia, chiedevo cos’è successo con Kellan”disse.

“Ci siamo lasciati”dissi, ci fu qualche secondo di silenzio.

“Ah mi spiace”disse dispiaciuta. “Come mai?”chiese.

 “Mi ha tradito”certo forse non dovevo parlargliene, ma non era solo una manager ma anche un’amica.

“Cosa?! Davvero? Non me lo sarei mai aspettato”disse.

“Neanche io”dissi a bassa voce.

“Senti, lo so che ci stai male si sente dalla voce, però noi vi avevamo avvertito che se vi foste lasciati questo non doveva centrare con il lavoro”disse.

“Lo so, puoi stare tranquilla, ho firmato il contratto per eclipse e lo rispetterò farò il film questo non si intrometterà nel mio lavoro”

“Allora domani dovrai fare l’intervista”disse.

“Non posso farla”dissi.

“Hai appena detto che non si intrometterà nel tuo lavoro”disse.

“Infatti manterrò i miei impegni, farò anche delle interviste con lui se vuoi e farò come non fosse successo niente, ma quella di domani non posso proprio davvero”dissi. Non volevo dirgli del labbro.

“Ma domani devi andare, è un impegno che ti sei presa”disse.

 “non posso fare l’intervista perché mi si vedrebbe, se fosse stata alla radio l’avrei fatta, ma non posso farla, sarò uno zombi”dissi.

“C’e il trucco”disse.

 “Non posso farla perché il trucco non mi coprirebbe il taglio che ho sul labbro e il gonfiore”dissi.

“Perché cosa hai fatto al labbro?”chiese.

“Niente”dissi.

“Veramente cosa hai fatto?”chiese preoccupata.

“Kellan mi ha tirato uno schiaffo, ma niente di che”dissi.

 Beh sarebbe stato niente di che se non mi avesse fatto volare.

“Ti ha picchiata?”chiese con voce più alta.

“No, solo uno schiaffo, sai la verità fa male quando è detta in faccia”

“è andato quell’uomo”disse.

“Senti non dire niente in giro”

“Certo che non dirò niente tranquilla, mi inventerò qualcosa”

“è anche per questo che vado a Jacksonville, li non ci sono fotografi. Senti mi faresti anche 5 biglietti?”

“Certo faccio tutto io, non ti preoccupare domani ti faccio sapere. Mi spiace Veronica, ma è la prima volta che ti picchia o è già successo?”

“No, è la prima volta”dissi.

 Ci salutammo e riattaccammo. Appena entrai in salotto tutti si zittirono, avrei deciso di fregarmene. Spiegai a tutti che domani ero libera e che i biglietti ce li avrebbe fatti la mia manager. Dopo nemmeno 5 minuti decisi che forse era il momento di andare a dormire perché i loro sguardi di pietà mi facevano venire i nervi.

“Vado a dormire, buona notte”dissi a tutti andando di sopra senza aspettare una loro risposta.

Mi chiusi in camera e le lacrime trattenute fino al quel momento uscirono. Andai in bagno e mi feci una doccia nella speranza di rilassarmi e che quell’acqua mi fece dimenticare. Cosa alquanto improbabile siccome in quel bagno mi riaffiorarono le immagini di me e Kellan che facevamo l’amore. Cercai di non pensarci. Uscii dalla doccia, mi asciugai i capelli e andai in camera mia, aprii l’armadio e trovai la tuta di Kellan quella che usava lui quando dormiva qua. La presi e annusai quel suo odore che tanto mi piaceva. Mi sdraiai sul letto con addosso solo l’intimo e abbracciai quella tuta, era la sua preferita e anche la mia. Dalla mente non riuscivo a togliermi l’immagine di Kellan e Annalynne che facevano sesso.d Mi addormentai poco dopo con le lacrime che mi rigavano il volto e avvolta tra il suo odore. Passai una notte insonne.

 

Adesso che succederà come si riprenderà veronica? fatemi sapere pensate

Nel prossimo capitolo... piccolo spolier=)

“No tu non eri felice”disse Kellan entrando.

“Si invece”dissi. “Cosa stavi facendo mi spiavi?”chiesi infastidita.

“Sei in casa mia nella mia camera dovrei chiederti io che stai facendo”disse.

  
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