Cap
1
Erano gli ultimi giorni di vacanza, poiché da lì a due
settimane sarebbe ricominciata la scuola. Harry viveva l'evento sperando che
l'inizio avvenisse il più presto possibile; d'altronde per il giovane mago era
il desiderio d’ogni estate, poiché costretto alla prigionia dai suoi cari
zietti. Purtroppo non era potuto andare alla Tana da Ron come ogni estate perchè
la famiglia Weasley aveva trascorso quasi tutta l'estate in Germania da Derek
Weasley, il fratello maggiore del padre di Ron. Anche Hermione aveva trascorso
le sue vacanze lontana da casa. Solo Harry era rimasto rinchiuso tra le quattro
mura in Privet Drive, in compagnia dell'adorato cugino Dudley che peggiorava
sempre di più.
Non potendo andare a Diagon Alley per l'acquisto dei
libri e di tutto l'occorrente per il nuovo anno a Hogwarts, le compere furono
svolte da Remus Lupin, che attraverso una lettera gli fece sapere che tutto ciò che si trovava sulla lista
lo aspettava nel suo dormitorio.
Dopo questa notizia e per il resto delle due settimane
Harry apparve più rilassato.
Il giorno dell’ 1 Settembre i Dursley accompagnarono
l'odiato nipote alla stazione di King's Cross dove Harry rivide i suoi amici e
qualche minuto prima delle 11 attraversarono il binario 9 e 3/4. Salirono in
treno e trovarono subito posto in uno scompartimento.
“ Ti è arrivata la cartolina che ti ho spedito?” chiese
Hermione a Harry, intento ad osservare il finestrino.
“ Oh sì! Ti sarai divertita tanto… immagino!” disse il
ragazzo.
“ Molto, peccato che voi due non c’eravate!” disse,
abbassando lo sguardo.
“ Beata te!” esclamò Ron.
“ Non capisco perché m’invidi, sei partito anche tu!”
disse Hermione.
“ Sì è vero, ma almeno tu, non hai dovuto mangiare
patatine fritte, crauti e salsiccia per un mese tutti i giorni sia a pranzo sia
a cena!” disse Ron massaggiandosi lo stomaco.
Per tutto il tragitto Hermione non fece che parlare
delle sue vacanze, illustrando accuratamente le fotografie ai suoi
amici.
Quando giunsero a Hogwarts, assistettero allo
smistamento nelle case.
“ Come sono piccoli!” esclamò Dean Thomas da dietro le
spalle di Harry.
“ Già! Spero crescano in fretta, sembrano giocattoli!”
esclamò Luna Lovegood.
Ognuno si sedette al suo tavolo e quando lo smistamento
si concluse
Tutti gli studenti delle quattro case si voltarono per
osservarla e a tutti quegli occhi che la fissavano lei rispose con il suo
splendido sorriso.
La prima impressione che aveva dato a Harry era
disgusto, le sembrava troppo snob e non era sua intenzione fare amicizia con
quella ragazza che suscitava tanta curiosità in tutti gli
altri.
Il giorno dopo si ritrovarono tutti a
colazione.
“ Con quale materia iniziamo oggi?” chiese Ron
sbadigliando.
“ Erbologia con i Tassorosso!” rispose Harry, mentre
addentava una focaccina al miele.
“ Wow! Ci sarà anche la ragazza italiana!” esclamò
Seamus Finningan.
“ Non dirmi che ti piace quella snob!” dichiarò
Harry.
“ Perché? A te non piace?” disse
Seamus
“ Per niente!” rispose Harry
sbadigliando.
“ Credo tu sia l’unico, è di una bellezza sconvolgente!”
“ Tu non ci vedi bene!” disse
Harry
“ Sei tu che dovresti cambiarti gli occhiali!” aggiunse
l’amico.
Dopo l’insolita conversazione, il Grifondoro si avviò
verso le serre della professoressa Sprite e, con immenso stupore, Harry notò che
Hermione stava conversando proprio con Elisabeth.
Quando Hermione si mise tra Ron ed Harry per la lezione,
Harry era quasi offeso nei confronti dell’amica… come aveva potuto parlare con
il nemico?
Di certo i pensieri che invadevano la mente di Harry non
avevano senso. Elisabeth non aveva nulla di cattivo, solo che Harry non riusciva
a darsi una spiegazione sul perché la riteneva sua nemica e poi non riusciva a
concepire che Hermione frequentasse la gente con la puzza sotto al naso.
Seguirono la lezione ed Hermione riuscì a far conquistare 20 punti al Grifondoro
e per la prima volta Harry aveva sentito pronunciare alla professoressa Sprite “
10 punti per Tassorosso” e il merito andava tutto ad
Elisabeth.
“Elisabeth è straordinaria!” esclamò Hermione uscendo
dalla serra.
“ E cos’avrebbe di così fantasmagorico?” chiese Harry
imbronciato.
“ Finalmente credo di aver trovato una ragazza con la
quale potrebbe nascere una bell’amicizia!” disse
“ Io e Ron non ti bastiamo più?” disse con un tono di
gelosia.
“ Voi siete i miei migliori amici, ma sono una ragazza
ed ho bisogno di un’amica!” disse aspra.
La sera
Harry non scese per la cena, non ce la faceva a trascorrere la serata con
Hermione e con gli altri, adesso che l’unico argomento discutibile era
l’affascinante Elisabeth Lilian Viziani. Stranamente decise di fare il tema che
aveva assegnato Fiorenzo sull’oroscopo.
La mattina Harry scese per fare colazione, aveva i
crampi allo stomaco per la fame, ma qualcosa lo distolse dai pensieri sui
biscotti al cioccolato, dalla torta di zucca e dai cornetti ripieni di crema
gialla. Svoltato l’angolo del lungo corridoio, vide Draco ed Elisabeth occupati
in un’animata conversazione. Elisabeth gli stava urlando qualcosa contro e vide
il suo viso distorto in una smorfia di dolore, poiché Draco le stava torcendo il
polso.
“ Smettila, mi fai male!” disse disperata la
ragazza.
“ Allora esci con me!” disse Draco, torcendo ancora di
più il polso mentre sogghignava divertito.
“ Come potrei accettare l’invito di una bestia senza
scrupoli?” disse sofferente.
Harry stava osservando la scena, Draco era proprio
perfido, anche se detestava Elisabeth, Harry in cuor suo sapeva che doveva fare
qualcosa, e così con aria arrogante si presentò davanti
Draco.
“ Quando c’è una fanciulla in pericolo, ecco che Potter
arriva per portare al suo castello la damigella che lo ripagherà con tanto,
tanto amore! Non è vero Potter?” disse Draco sogghignando.
“ Non credevo fossi arrivato a costringere con la forza
le ragazze per un appuntamento!” disse tagliente Harry.
Draco non disse nulla, si limitò ad accennare una
smorfia e si recò nella sala grande per la colazione.
Harry notò che Elisabeth aveva gli occhi lucidi e si
teneva il polso.
“ Stai bene?” chiese Harry.
“ Sì… non è niente di grave!” disse
singhiozzando.
“ Fammi vedere!”
Elisabeth timidamente porse il polso a Harry, che lo
prese dolcemente tra le sue mani.
“ Vieni, ti porto da Madama Chips. Quel bastardo!”
esclamò
“ Sto bene, te lo assicuro!” disse la
ragazza.
“ Quelle lacrime dimostrano il contrario!” disse serio e
allo stesso tempo preoccupato il ragazzo.
Quando Madama Chips finì di medicare il polso della
ragazza, Harry era ancora fuori l’infermeria.
“ Grazie Madama Chips!” disse
sorridendo
“ Mi raccomando, non sforzarlo troppo!” si
raccomandò.
“ Va meglio?” chiese dolcemente
Harry.
“ Oh sì! Non so come ringraziarti!” rispose.
“ Non ce n’è bisogno, l’avrebbe fatto chiunque al posto
mio!” disse Harry in evidente imbarazzo.
“ Non credo proprio! Se la scena l’avesse vista qualche
amico di Malfoy di sicuro lo avrebbe aiutato per farmi più male!” disse con aria
sostenuta “ Scusa, ti ho fatto perdere l’inizio della lezione. Cos’è che avevi?”
concluse.
“ Difesa contro le arti oscure, ma non è un problema, te
lo assicuro!” disse Harry rassicurando quella ragazza dall’aria così snob,
invece così fragile.
“ Ti lascio andare allora, io devo andare a
Divinazione!” disse la ragazza sospirando, poiché pensava a tutte le scale che
doveva salire.
“ Ti accompagno, con il polso in quello stato non sei in
grado di reggere tutti quei libri!” disse gentilmente, prendendo tutti i libri
che la ragazza teneva con l’aiuto di una sola mano.
“ Sei molto gentile, già sei in ritardo non vorrei che
Piton ti mettesse in punizione. Sono nuova, mi sento un’intrusa in questa scuola
e per di più non mi va proprio di sapere che sono stata io a mandartici!”
disse.
“ Forse non sai che qui il mio sport preferito sono le
punizioni, ne vado matto, diciamo che se non ci fossero probabilmente la mia
vita sarebbe troppo tranquilla, ed io non sopporto la tranquillità!” mentì
Harry, che avrebbe desiderato tanto una vita normale, senza dover rischiare ogni
giorno la vita, ma pur di farla stare bene avrebbe detto di tutto. Così da bravo
cavaliere accompagnò la fanciulla nell’aula di
Divinazione.
“ Spero di rivederti!” disse la ragazza prendendo la
sacca con i libri che Harry le porgeva.
“ Sicuramente! Quando non sono in punizione e non faccio
i compiti, mi capita di fare quattro passi per il castello!” disse.
La ragazza rise. La mattinata era iniziata male, ma
aveva avuto un seguito più che positivo.
“ Che sbadata, non mi sono neanche presentata, mi chiamo
Elisabeth Lilian, per abbreviare tutti mi chiamano Lizzie!”
“ Anch’io ho fatto la figura del maleducato, mi chiamo
Harry, piacere!”
Detto questo, Harry scese in fretta e furia le scale,
pensando alla reazione di Piton.
Quando Harry aprì la porta dell’aula portava un ritardo di 30
minuti.
“ Signor Potter, noto che ogni tanto ci allieta con la
sua presenza!” disse in tono aspro Piton felice di togliere 15 punti a
Grifondoro.
Malfoy rideva divertito.
Continua…
Ciao credo non vi piacerà perché il personaggio è frutto della mia mente malata.
Anche se non sembra Harry non avrà storia con la giovane protagonista… per fortuna!!!