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Autore: AlyssFleur12    01/05/2006    8 recensioni
Tutto inizia da Ginny che si trova obbligata a badare a una Pansy troppo ubriaca ad una festa di Lumacorno. Dopo qualche bacio casuale tra loro si sviluppa uno strano rapporto in cui Ginny non ci capisce niente, finché non scopre che...
Yuri, Pansy/Ginny, POV Ginny, capitoli corti.
A mio parere una storia carina, divertente, semplice ma ben strutturata.
Genere: Generale, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Ginny Weasley, Pansy Parkinson | Coppie: Ginny/Pansy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ma cosa ci faccio qui?
Come mai mi sono fatta convincere?
Non ci volevo venire, me lo ricordo benissimo.
Ed ora, perché sono qui?
È stata Hermione. Ha insistito per due settimane.
Lumacorno ha dato questa festa per presentare qualche pezzo grosso del ministero ad Harry, che ovviamente è completamente disinteressato all’intera faccenda.
Se ne sta lì con aria sfasata a guardarsi intorno mentre Lumacorno lo presenta orgoglioso a dei signori ben vestiti.
Mentre io sono qui, con il mio abitino verde chiaro da cocktail che guardo con aria annoiata la sala piena di coppiette che ballano. Ci sono pure Hermione e mio fratello, probabilmente ubriachi, che se ne stanno a sbaciucchiarsi in un angolo della sala. Tempo fa sarei stata felice per loro, adesso non me ne importa niente.
-ehi Weasley, non ti diverti?-
Senza tanto interesse, mi giro mentre finisco la poca burrobirra rimasta nel mio bicchiere.
Per poco non me la verso sul vestito.
Pansy Parkinson, con un vestito nero senza spallini corto a metà coscia, si è appena seduta accanto a me, su questo divanetto rosso, con in mano una bottiglia di acquaviola.
La guardo. L’abbondante strato di matita nera le è un po’ colato sotto l’occhio, ha le guance visibilmente arrossate e non si può dire che sieda in maniera composta.
È ubriaca.
-no, ma tu hai trovato il modo di farlo, vedo- ribatto con finta indifferenza alludendo alla bottiglia dalla quale continua ad accingere.
Per risposta, la ragazza mi ride in faccia con poco rispetto. Sento l’odore di alcol provenire dalla sua bocca.
-domani ti sentirai come un cencio da cucina, vedrai- dico guardandomi intorno, alla ricerca di qualcuno che possa salvarmi da questa situazione alquanto imbarazzante.
-da quando in qua ti interessa come mi sento?- pansy attira la mia attenzione in modo brusco e mi guarda negli occhi per almeno dieci secondi, tempo che mi fa già abbastanza irritare.
Io alzo le spalle, nel tentativo di ignorarla il più possibile.
Lei si avvicina un po’ di più a me.
-che c’è, non hai voglia di parlare? Sei arrabbiata perché tuo fratello sembra che stia mangiando la faccia alla tua migliore amica?- dice, scoppiando poi a ridere in una maniera piuttosto inquietante.
Non mi piace il modo di cui parla di Ron ed Hermione, come se li considerasse inferiori. Ma cosa dico, è ovvio che gli considera inferiori, lei è una Purosangue. A dir la verità anche io e Ron lo siamo, ma gli stronzi come lei si sono inventati qualcosa perché la gente non ci accomuni, forse perché siamo poveri. Sapete, tutta quella storia dei traditori del sangue.
Comunque, io non le rispondo. Sto meditando di andarmene a dormire, a dir la verità. Nessuno se ne accorgerebbe se mi dileguassi, solo che dovrei togliermi questa rompiscatole dai piedi.
-Parkinson, dove sono i tuoi amichetti?- dico infine, appoggiando il bicchiere a terra, come se volessi preparami alla fuga.
-se volevo parlare con loro non sarei stata qui, tu che dici?- per un attimo mi pare che sia tornata seria, ma poi beve un altro sorso di acquaviola dalla bottiglia, e mi accorgo che è tutt’altro che lucida.
-senti, è stato interessantissimo parlare con te, ma mi sa proprio che adesso io me ne vado a dormire- dico alzandomi dal divanetto con un sospiro.
Le lancio un’ultima occhiata, per poi correre ad aprire la porta ed uscire.
Ah, qua è già meglio. Niente musica, niente rumori. Niente parkinson..
E se facessi un giretto, prima di andarmene a letto?
-Weasley..-
Mi volto immediatamente. Mio dio, ancora quella rompiscatole.
-cosa vuoi?- rispondo un po’ irritata guardandola.
Lei non mi risponde, fa un sospiro e si siede a terra, contro la parete.
-ok, se non hai altro da dire io adesso me ne andrei, eh..- dico esasperata, voltandomi.
-e dove te ne vai? A dormire? Alle dieci di sera? Ma non farmi ridere, Weasley. Piuttosto aiutami ad alzarmi- ribatte Pansy con il suo solito tono scortese.
-prima di tutto è mezzanotte meno cinque. E poi perché dovrei aiutarti, visto il modo in cui mi tratti??- rispondo io scostante, guardandomi le unghie. Porca miseria, mi si è già scheggiato lo smalto. Vatti a fidare di queste schifezze babbane!
La serpeverde si alza barcollando.
-non ho bisogno di nessuno.- dice, appoggiando la bottiglia di acquaviola ormai vuota a terra.
Io alzo le spalle. Cosa dovrei rispondere?
-mhm. Ciao..- dico poi iniziando a scendere gli scalini.
-aspetta!- esclama lei. Evidentemente mi ha raggiunta, ma non mi volto per controllare. Non mi interessa.
-aspetta..- ripete a voce più bassa.
Mi fermo e sbuffo, sempre senza voltarmi.
Lei mi appoggia una mano sulla spalla e..
-cazzo!- esclamo, visibilmente alterata
..si aggrappa a me, così che cadiamo entrambe.
Che situazione incredibile, però..
Io, seduta su degli stupidi scalini con in mano la mia scarpa destra accanto a Pansy Parkinson.
-ti si è rotto il tacco..- dice lei ridacchiando e porgendomi l’oggetto in questione.
Io le lancio un’occhiata omicida.
-e chissà grazie a chi!- borbotto arrabbiata.
La ragazza mi mette un braccio intorno alle spalle mentre io tiro fuori nervosamente la bacchetta dal reggicalze [mi sono sempre chiesta dove mettessero la bacchetta le ragazze con indosso solo un vestito.. NdA].
-reparo. E togliti, mannaggia!- esclamo cercando di sottrarmi alla presa della ragazza.
Pansy fa un gesto come dire “e chi ti tocca più” alzando le mani.
Mi infila scarpa nervosamente a mi alzo.
-bene. Ti sei divertita a rompermi le scatole? Posso andare adesso?- chiedo in modo teatrale a Pansy che si sta alzando.
Mi guarda negli occhi.
-no- sussurra.
E sapete cosa fa?
Mi bacia.
Proprio così, mi bacia.
Ma mica un bacio a stampo.. ci da pure di lingua, la ragazza!
Incredibile, eh?
Ma stavo dicendo.
Pansy Parkinson mi bacia. Poi mi guarda e scoppia a ridere.
Io sono talmente traumatizzata che resto lì come una pera cotta.
E sapete cosa fai lei?
Vomita. E io posso solo ringraziare il cielo che non le sia venuta voglia anche solo 2 secondi prima..










Continua..




  
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