- Non è facile, sto con Blair da sempre e adesso mi sono innamorato di un'altra ragazza. E' successo e basta, devi smetterla di mettermi in croce! Si difese.
I due non si erano accorti di non essere soli. Qualcuno infatti, non appena li aveva visti arrivare, si era nascosto in una delle cabine e aveva ascoltato tutta la conversazione trattendendo a stento, dapprima un grido, poi le lacrime.
- Nate, proprio con Serena, ma come hai potuto?- Sputò Blair sbattendo violentemente la porta.
- E tu? Tu gli hai retto il gioco. Ti ha chiesto di tenermi compagnia mentre se la spassava con la mia ex migliore amica?- Urlò rimproverando l'altro prima difuggire.
Nate, sbigottito, rimase immobile mentre Chuck corse fino a che riuscì ad afferrarla per un braccio.
- Lasciami - Intimò.
- Blair, è vero, ho aiutato Nate ma tuttto il resto...è vero - Ammise, pieno di vergogna, pronunciando le ultime parole con un filo di voce.
- Mi stai facendo male!- disse prima di liberarsi della presa con uno strattone.
Scappò di nuovo lasciando Chuck solo a darsi dello stupido e a promettere a sè stesso che non sarebbe più stato debole: provare sentimenti faceva male ma mostrarli ancora di più.
Nate la tradiva con Serena e Chuck Bass si era preso una cottai! O magari, trattandosi di un bastardo, stava solo giocando con lei. Ovvio, non poteva che trattarsi dell'opzione numero due.
Il suo mondo perfetto stava crollando e di fronte a questa catastrofe era del tutto impotente. Le lacrime,urgenti, affiorarono presto. Scoppiò in un pianto liberatorio.
Di una cosa era certa: non sarebbe ritornata nell' UES in piena estate: no, non sarebbe stata una volta di più l'oggetto dei pettegolezzi di Gossip Girl.
Esaminò le diverse possibilità e comprese che non ne rimaneva che una: mandare a prendere il bagaglio a casa di Serena e chiedere ospitalità a Chuck. Odiava chiedergli aiuto ma si trattava di un'emergenza.
-Chuck, ho bisogno di trasferirmi da te e dato che mi devi un favore... - Proclamò senza mezzi termini.
- Ti devo delle scuse per quella storia con Nate ma non so se...- Fece pausa - D'accordo - Concesse -
- Grazie. Si limitò a rispondere con un sorriso compiaciuto. - Tu puoi trasferirti da Nate -
- No Blair, non traslocherò da Nate. Rimarrò con te -
- Bass, non ho bisogno di una baby sitter, non sono più una bambina! - Rispose seccamente ma poi si rese conto che la compagnia di Chuck avrebbe giocato a suo favore.
Cinque camere da letto, un salone da favola, la cucina degna dei migliori ristoranti di New York, il parco con piscina e la spiaggia privata.
- Prego, benvenuta nella mia umile dimora -
Una settimana dopo
100 chiamate ignorate
50 sms ricevuti
una scorpacciata di torta al cioccolato miracolosamente rimasta nello stomaco
2 bottiglie di martini vuote
Continua...
Angolino dell'Autrice:
Questa è la terza parte della storia, credevo sarebbe stata più breve ma mentre la scrivevo mi sono venute nuove idee, spero che non vi dispiaccia se ho deciso di allungarla un pochino.
Alla prossima parte e baci a tutte!