Perché l’estate a questo porta … A riflettere.

Davanti all’alba sul mare, Rose si sente annullata, non pensa a tutto ciò che sta per ripiombarle addosso:come la scuola, i compiti, i MAGO. Non pensa all’amore che la distrugge per Scorpius e al suo modo superficiale di fare, alla testardaggine con cui mente a tutti sui suoi sentimenti per una persona così sbagliata.
Ripensa a ogni singolo giorno passato in biblioteca, ai volumi polverosi, ai passaggi segreti che le aveva fatto vedere James, alla gioia e voglia di vivere di sua cugina Lily, alle differenze tra lei e Dominique che le portano a sentirsi ancora più unite.
Chiude gli occhi e immagina tutte quelle persone. E inesorabile le lacrime iniziano a scendere e ogni goccia è come un macigno che si posa sul cuore.
Un attimo dopo si fa largo nei suoi pensieri il ricordo di lei bambina in lacrime, perché si era bucata la sua paperella gonfiabile e il papà in riva al mare che cerca di consolarla. Sente quella Rose troppo lontana.
Inizia ad alzarsi il sole, Rose si spoglia e si tuffa in mare cercando di affogare quei pensieri nell’acqua, ma purtroppo sanno nuotare. Ritorna a riva, si sdraia sull’asciugamano,pensa che forse la cosa più intelligente da fare chiamare con il cellulare Dominique e dirle di correre e venirla a prendere. Ma quel momento deve essere solo suo, passarlo in silenzio ascoltando l’ infrangersi delle onde sulla battigia.
Si asciuga, deve tornare in albergo prima che qualcuno si svegli e si accorga della sua assenza,si alza e si avvolge nel pareo e da un ultima occhiata al mare e al sole ormai quasi totalmente in cielo.
Apre la porta, dormono tutti.
La madre ha gli occhi aperti ma non dice niente, ha gia capito tutto e le sorride e sorride anche lei perché l’estate a questo porta, a riflettere.