Ben trovati, amatissimi lettori!
Pensavate di esservi liberati di me, vero!? E invece no! Eccomi di ritorno con l’ultimo cap di questa mini-ficcina che decanta le virtù della dea più… ehm…
distratta della storia! ^_-
Perdonate il ritardo vergognoso, ma tra
studio, impegni assortiti, il pc che si disconnette
cinque volte in venti minuti e un’altra fic da concludere, il mio livello di ispirazione è miseramente
crollato! Il fatto, poi, che non scrivevo più niente sui cdz
da un bel po’ si è fatto sentire. Spero di essere
riuscita a imbastire lo stesso un capitoletto
divertente e spiritoso. Mi rimetto al vostro giudizio!
Ringrazio moltissimo tutte le fantastiche
persone che mi hanno recensito! Questo nuovo e DIVINO sclero
è dedicato tutto a voi!
Buona lettura!
Ps. I personaggi da
me citati non mi appartengono! Io non ci guadagno nulla dalla stesura di questa
storiella, recensioni tanto amate a parte!
Mal
comune, mezzo gaudio!
Il Grande Tempio era tutto un fermento!
Ormai da giorni, più che in uno dei santuari
più sacri della Grecia, sembrava di stare in uno di
quei cantieri aperti per le grandi opere, con tanto di gigantografia della
DIVINA Saori che, Nike alla mano e elmetto da
minatore in testa, enunciava un poco democratico: “Scusate per il disturbo, ma
stanno lavorando per ME!”
Ovunque si volgesse lo sguardo, si potevano
scorgere pile e pile di tubature, cumuli di pietre perfettamente allineati,
montagne di ghiaia, piani su piani di impalcature
dall’aspetto poco solido… Insomma, tutto quello che si sarebbe potuto trovare
in un normalissimo cantiere.
Peccato che, nello specifico, il “normale” si
limitasse a questo.
Infatti, non erano dei normalissimi operai
quelli coinvolti nei grandi lavori di ammodernamento
del Tempio della dea Athena…
Dall’alto della sua postazione, ombrellino
parasole fermamente a proteggerle i due neuroni non ancora abbrustoliti, sdraio
rosa confetto, occhiali da sole a lenti fucsia e glitters, la DIVINA delle DIVINE presiedeva, imperturbabile,
ai restauri da lei medesima si tanto voluti.
-Mu!!! Ma questo succo di frutta me lo devo venire a prendere
io, o hai intenzione di portarmelo in giornata???!!!-
La DIVINA pazienza non era esattamente la
DIVINA virtù di cui la DIVINA fanciulla fosse
maggiormente dotata.
-Eccomi, oh vostra divinità! Ed ecco a voi il
vostro succo di frutta alla mela cotogna, shekerato,
ben ghiacciato, con ombrellino rosa in carta riciclata e fiorellino di ibiscus nano dell’Amazzonia.-
L’uomo le rivolse una profonda riverenza,
consegnandole la tanto sospirata bibita rinfrescante, cosa, questa, che fu
notevolmente ostacolata dal suo nuovo abbigliamento!
Il Grande Sacerdote, infatti, era bardato per
l’occasione con delle nuove vestigia, disegnate appositamente
per lui dalla dea a cui aveva giurato obbedienza incondizionata, anche a costo
della vita!
Sin da bambina, quando nonno Kido le raccontava, prima di andare a nanna, la storiella di Aracne, per incrementare
presumibilmente il suo sadismo nei confronti dei futuri Saints,
l’estrosa DIVINITÀ aveva covato il dubbio di avere un certo potenziale
artistico.
Inutile dire che ora che era a capo di un
Tempio intero, con decine e decine di gnoccoloni in
armatura a sua disposizione, le sue velleità da stilista erano esplose in tutta
la loro disastrosa drammaticità.
Non che la dea non fosse dotata di un certo
DIVINO gusto estetico…
In effetti, trascurando che quel nobile
cavaliere era il più santo Saint di tutti i Saints, il simbolo stesso della saggezza, sapienza,
vicinanza agli dei, valore morale e quant’altro di
buono e positivo si possa trovare in un uomo… il grembiulino lilla
catarifrangente e la cuffietta di pizzo San Gallo abbinata, non gli stavano
troppo male…
La DIVINA Saori guardò con sospetto il drink
che le era stato offerto.
-Mu! Hai raccolto tu
stesso le mele cotogne dall’albero?-
-Si, oh mia DIVINA! Sfruttando la vastità del
mio Cosmo dorato, sono riuscito ad individuare l’unico albero di mele cotogne
di tutto il globo che desse frutti di questa stagione
e mi ci sono teletrasportato!-
-Mmm…-
La Dea non era del tutto
convinta.
-E le hai pigiate tu
con le tue mani?- Domandò ancora tutta sospettosa.
-Si, oh mia DIVINA! Sempre sfruttando la
vastità del mio Cosmo dorato, ho compresso con la mente i pomi, senza
rovinarli, proprio come da voi ordinato!-
-Eh, eh!- La DIVINA sfrangiaballe
scattò in piedi come una molla, ghigno sadico sulle labbra, e una luce assassina negli occhi da psicopatica.
-Ti ci ho pizzicato!!!
Allora non le hai schiacciate con le tue mani come da me ordinato!!!-
Il povero Mu sbiancò
visibilmente, tanto che per un attimo non si poté distinguere il suo nobile
volto dal bianco sfolgorante della cuffietta di Pizzo San Gallo che gli pendeva
in testa. (La avranno messa in candeggina? NdNade-chan
curiosa) (Cosa, la faccia di Mu???
No, per me è solo anemico! ^_^ NdDIVINAAthena)
(O_o’… Io intendevo la cuffietta…Ma sei sicura che l’ombrellino ti faccia ombra
sull’emisfero celebrale giusto?!NdNade-chan)
Il Sommo Sacerdote iniziò a sudare freddo. Non
occorrevano la vastità del suo Cosmo
dorato, il settimo senso, o particolari poteri ESP per capire cosa stava per
accadere!
La DIVINA fanciulla
si beò per un istante dell’espressione di puro terrore del suo Sommo Sacerdote
e poi, con una vocetta più lamentosa che mai:
-Non lo voglio più! Adesso ne voglio uno alla
pera!- La dea meno giusta della storia adorava DIVINAMENTE tormentare il povero Saint dell’Ariete, forse quasi quanto adorava
collezionare bambolotti di Seiya!
Mu, lacrimuccia scintillante a deturpare il bel volto, riprese
il succo di frutta incriminato e strisciò via, sconsolato, verso la cucina del
Grande Tempio per rifare tutto da capo.
Ghignando come una pazza per la DIVINA astuzia
con cui aveva fregato il suo Gran Sacerdote, Saori tornò a presiedere ai DIVINI
lavori.
In effetti non era
sua abitudine tormentare a quel modo i Gold Saints.
Se avesse voluto farlo davvero, le sarebbe
bastato mettere un piedino fuori dal Tempio e farsi
rapire dalla prima divinità con manie da onnipotenza che passasse per caso…ma…
Generalmente, quegli sfigati,
non se li filava e basta!
Punto!
Lei a casa sua e loro… pure!
Idem!
A casa sua, ‘STI
SCROCCONI!
‘STI SEI TERREMOTATI!!!
E poco importava che,
tecnicamente, vivessero parecchie, ma parecchie scalinate più sotto!
Ma perché non gli
aveva fatto ancora pagare l’affitto?!
Dopotutto le dodici case mica
erano dei miseri monolocali!
Erano pure terrazzatissime!
Per non parlare del fatto che erano
semplicemente caratteristiche!
Trasudavano folclore insieme con la risalita
dell’umidità!!!
Arles non c’aveva capito proprio niente! Ma perché si era dato tanta
pena a cercare di far fuori lei, quando sarebbe potuto diventare milionario con
la vendita di immobili ai vip di Holliwood?
Tanto quelli lì erano alla continua ricerca di nuovi e inutili modi di spendere
i loro vergognosamente abnormi patrimoni!!!
Se sborsavano cifre a
sei zeri per il collare tempestato di brillanti del loro ciwawa,
figurarsi se si sarebbero fatti pregare per acquistare un tempio greco, in
ottime condizioni, manutenzione minima!
La DIVINA imprenditrice recuperò da sotto la sdraio la sua agenda di pelliccia lilla, anch’essa
decorata con un simpatico ombrellino parasole rosa, tanto per rimanere in tinta
con la sua DIVINA proprietaria.
Subito prese il seguente appunto:
“- Mandare Mu a
comprare un ciwawa nuovo, che quello vecchio non so
più dove l’ho messo;
- prendere appuntamento
dall’estetista per animali per fargli fare i colpi di sole;
- prendere appuntamento dal gioielliere per il
collare di rubini!”
Tutta soddisfatta della sua DIVINA efficienza,
la dea della Giustizia tornò alle sue importanti riflessioni.
Nonostante l’equo e giusto sdegno della
DIVINA, ella dovette ammettere con se stessa che il
suo malumore non era dovuto solamente all’esistenza dei suoi Gold Saints.
E, se per questo, nemmeno ai suoi inutili
tentativi di cercare di dare un senso alla loro piatta
e un po’ sfigata vita.
Il punto era che, da giorni ormai, il suo
DIVINO umore era pessimo quasi quanto la sua DIVINA memoria!!!
Precisamente da quando, dal parrucchiere,
aveva visto su “Dea e Donna” un servizio
fotografico sui dieci
Templi più alla moda della Grecia e… Oh orrore, sdegno e ira funesta della
DIVINA dea…: IL SUO NON C’ERA!!!
Come se non bastasse, poi, al primo posto si
era piazzato il Santuario di quella smorfiosa di Persefone
che, accantonato zio Ade nel suo piccolo Shun, si era
messa a fare la vedovella allegra!
“Ma dico!!! Come si
fa a considerare bello un tempio che altro non è che un buco nel terreno con un
fiumiciattolo di lava e quattro anime dannate svolazzanti, giusto a fare
scena!”
Si era detta la dea, all’apice della sua
DIVINA collera.
L’articolo, inoltre, diceva chiaramente che Persefone dava una festa a sera, per non parlare poi dei
ricevimenti, aperitivi, party in piscina a cui LEI PUNTUALMENTE NON ERA STATA
INVITATA!!!
Cose dell’Altro Mondo!
Come si era permessa quella svenevole,
insignificante, vipera, orrida oca di una
deucola da quattro soldi di ignorare LEI!!!
La DIVINA per eccellenza!
Colei che era cresciuta tra i party, le feste,
i ricevimenti più esclusivi del jet set, non poteva
accettare un simile affronto!
Snobbata dagli altri
dei!
Ma ora gliela avrebbe fatta vedere lei a quei
brutti cattivi antipatici!!!
Avrebbe tramutato il suo Tempio in Saoriland, il parco di divertimenti più esclusivo della
Grecia e li avrebbe fatti rosicare tutti dall’invidia!
Già se la vedeva quella befana di Persefone a fare fuoco e fiamme mentre gli altri dei
sarebbero venuti ad elemosinarle un misero invito!
-BWAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!!-
La sua risata era rimbombata da un capo all’altro del globo, mentre nell’Ade ad
una certa brunetta avevano cominciato a fischiare le orecchie.
Così, presa da DIVINA furia, Saori aveva dato
il via ai lavori di ristrutturazione del Grande Tempio, ma subito si era
trovata davanti un piccolo ostacolo: i fondi!
Nel dettaglio: i DIVINI fondi che non c’erano!
Le finanze del Tempio, infatti, erano state
salassate per pagare tutta una serie di spese indispensabili, quali:
1) i nuovi bigliettini da visita della DIVINA
divinità, placcati oro, che erano stati spediti in mezzo globo;
2) il ripiastrellamento
della sala del trono con delle graziose, quanto
costosissime maioliche di madreperla (Anche queste caldamente consigliate dal
settimanale “Dea e Donna”! NdNade-chan);
3) l’addestramento speciale dei
Bronze Saints ad Ibiza!
Quei teneri ragazzuoli
se l’erano meritato, no?
E che razza di dea
sarebbe stata, se non avesse voluto premiare lo zelo con cui i suoi favoriti le
avevano chiesto il permesso e i finanziamenti per un nuovo addestramento!
Cari!
Sempre pronti a massacrarsi per lei!
(Addestramento? A Ibiza? Ma sono solo io ad avere
qualche dubbio??? O_O’ NdNade-chan)
Inutile dire che, dopo tutte queste spese, la
Divina Saori si era magicamente accorta che non
c’erano fondi sufficienti per il suo ambizioso progettino…
Ma la dea più tenace
della storia non si era data per vinta!
Non lei che aveva superato ben altri ostacoli,
nemici e difficoltà!
“E come ci sono riuscita???”
Si era giustamente domandata, visto che, in linea di massima, non aveva fatto
altro che far finta di agonizzare!
La risposta le era giunta come una
folgorazione!
Aveva fatto sacrificare i suoi Saints!!!
Ora, visto che i suoi cuccioli ciccioli del
cuor, insieme al suo fascinoso, splendido, intrigante pegasino
adorato, erano duramente impegnati in un estenuante addestramento sotto il sole
cocente di Ibiza, a chi sarebbe toccato l’onore di
sostenerla nel suo eroico progetto?!
Ma, immancabilmente, ai
poveri Gold Saints!
I cavalieri meno amati dalla DIVINA fanciulla erano stati sottoposti ad arruolamento coatto
nelle schiere di manovali non pagati, non assicurati e non considerati dalla
dea.
Ed eccoli lì sotto, a sgobbare come tante formichine!
Naturalmente, data la stazza, il Saint del Toro era stato piazzato nel settore
“sollevamento di tutti i pesi possibili e inimmaginabili”, divenendo una specie
di colossale carrucola umana!
Aiolia del Leone si
era auto-incaricato di erigere tutte le nuove colonne di Saoriland.
L’unico problema era che le suddette colonne, per
una sua congenita e misteriosa
incapacità a fare l’architetto, erano venute tutte storte!
A lungo gli altri Saints
si erano interrogati sulla ragione di questo piccolo difetto dell’amico ed
erano arrivati, in fine, ad una conclusione: o dipendeva da qualche trauma
infantile che il poveretto aveva subito nel periodo del suo esilio, o più
semplicemente, durante il suo scontro con Seiya
doveva avergli dato una testata! E come tutti sapevano, contro la capa dura del più tonto dei Bronze
non c’era cervello in grado di resistere senza riportare danni!
Questa osservazione fatta incautamente da Shaka di Virgo era, purtroppo per
lui, giunta alle orecchie della DIVINA e innamoratissima Saori, che lo aveva
costretto a raddrizzare tutte quante le colonne storte a furia di craniate.
Dopo nemmeno un’ora di lavoro il povero Saint aveva la faccia così pista che non sarebbe
riuscito ad aprire un occhio neanche se lo avesse voluto!
Doko era stato il
più fortunato.
Infatti, con la scusa
che lui e la bilancia erano un tuttuno, lo avevano
messo a preparare gli ingredienti per la calce e il cemento!
E lì se lo erano, poi,
dimenticato!
Solo dopo un paio di giorni, i Gold erano
riusciti a dare una spiegazione alla sua misteriosa assenza.
Il poveretto, esile e magrolino, era caduto
dentro la betoniera e aveva preferito restarci, piuttosto che sobbarcarsi gli
orari lavorativi da denuncia della DIVINA sfruttatrice.
Naturalmente la dea aveva considerato quei due
giorni come ferie non pagate e le aveva premurosamente sottratte dallo stipendio del caro maestro.
Inoltre, il povero Saint
cementato era stato spedito, via posta prioritaria, a fare la statua di
Biancaneve in una delle fontane a tema di Saoriland…
Riscuotendo pure un certo successo, una volta capito quale fosse Biancaneve e
quale Brontolo.
Però Milo di Scorpio era stato, sicuramente, quello che maggiormente
aveva risentito del malumore della DIVINA e vendicativa divinità.
Athena, che non aveva dimenticato le noie che
il bel cavaliere le aveva dato installando una
parabola sul tetto della sua casa, aveva
agito di conseguenza!
Il Saint di Scorpio era stato destinato alla gestione viveri!
Nulla di troppo corroborante, o pericoloso, soprattutto
se paragonato all’incarico dell’infelice Shaka che
era diventato la mascotte del reparto di traumatologia dell’ospedale di Atene.
A parte la mania per il messicano e i cibi
piccanti del cavaliere dorato, che aveva causato qualche polemica, e un paio di ulcere, tra i suoi compagni di sventura, Milo aveva
portato a termine la sua mansione magnificamente…
Almeno fino al giorno
in cui, in un impeto di nostalgia nei confronti del suo migliore amico, Camus dell’Acquario, il povero Saint aveva abbracciato di
slancio il freezer, che, da giorni, aveva preso a chiamare familiarmente Camussino.
Piangendo come un vitello, si era rifiutato di
mollare la presa, anche sotto minaccia dell’ira funesta del
Saint del Toro, a cui i crampi allo stomaco avevano fatto venire
l’insonnia.
Solo in quel momento i Gold Saints avevano compreso l’astuto e subdolo piano con cui la
loro dea aveva fatto violenza psicologica al loro povero collega, spingendolo
sull’orlo dell’esaurimento!
E avevano accantonato
definitivamente la possibilità di essersi guadagnati un posticino piccolo,
piccolo nel cuore della dea sciagurata.
La quale se la ghignava, allegramente
spaparanzata sulla sua DIVINA sdraio.
Con un frullar d’alucce,
improvvisamente, una giovane donna atterrò proprio accanto alla dea della
giustizia, una sacca da postino sulla spalla, interrompendo i suoi pensieri!
-Buongiorno DIVINA
Athena!!! Le ho portato la sua posta!- La salutò la ragazza, che sfoggiava una
sfolgorante chioma dai colori dell’arcobaleno.
-Oh, buongiorno Iride! Come mai hanno mandato
te? La posta della Grecia non la dovrebbe consegnare Ermes?-
Chiese tutta curiosa la dea, tirandosi su e facendo segno alla nuova
venuta di accomodarsi.
Iride era una delle poche dee dell’Olimpo che
le stessero simpatiche. Probabilmente perché la
poverina era così impegnata da non riuscire a partecipare nemmeno ad una delle
feste organizzate da quella smorfiosa di Persefone!
-Veramente si, ma l’altro giorno ha centrato
in pieno un palo della luce ed ora è leggermente indisposto, così a me tocca il
doppio turno!- Mugugnò rassegnata la dea più celere
del mondo.
-Oh, poverina!!! Ma
come ha fatto quel tonto a beccare un palo della luce.-
-Ma… Lui dice che era
troppo stanco e gli è venuto un colpo di sonno, così a volato a zig-zag finché
il palo non gli è venuto contro. Era, però, ha detto che Argo ha visto tutto ed
è pronto a giurare di averlo scorto mentre andava a
sbattere davanti ad una tipa in mini vertiginosa! Però non si sa se è vero o
no… Sai tra Ermes e Argo non c’è buon sangue…-
-Per me Argo c’ha
proprio ragione! Tutto Zeus quel depravato di Ermes! Ma dimmi, che cosa mi è arrivato?-
-Allora: un pacco da Efesto!-
La dea saltò in piedi,
estasiata emettendo gridolini da condor in
amore.
-È ARRIVATO! È ARRIVATO!!!-
-Cos’è?- Fece, curiosa, la dea dell’arcobaleno.
Con gli occhi che brillavano, la DIVINA scartò
il pacco, rivelandone il suo contenuto.
Tra doppi fogli di carta velina, se ne stava
un bambolotto con indosso un’armatura dorata, dotata di ali,
arco e freccine dalla punta a ventosa.
Il viso della bambola era, però, l’elemento
più inquietante di tutti: l’esatta, sputata versione mignon del
Saint di Pegasus!!!
-EVVIVA!!! Lo zietto Efesto me lo ha fatto
esattamente come glielo avevo chiesto! Non vedo l’ora di metterlo insieme agli altri settantatre della mia collezione personale!!!-
La dolce Iride fissò la dea della giustizia
con una punta di apprensione.
-Settantatre?-
-Si! Ognuno ha un particolare diverso! Per
esempio questo ha la canottiera con su scritto: “I
♥ SAORI!!!”-
E tolse i pettorali
dell’armatura giocattolo, rivelando l’effettiva presenza dell’effettiva
canottiera.
-Il venticinquesimo, invece, ha scritto la
stessa cosa sui boxer con le paperelle!-
Iride la guardò schifata.
-Ma come hai fatto a convincere Efesto a farti un orror…ehm una
cosa così?-
-La DIVINA Saori sventolò
sotto il naso dell’altra dea un biglietto che aveva estratto dalla scatola del
pupazzo.
Era evidentemente un messaggio di Efesto, che riportava un
disperato: “Eccoti qui un altro pupazzo!!! L’ho fatto preciso a come me l’avevi
chiesto! Ora dammi quelle maledettissime foto! Ti PREEEGOOO! Se le becca Afrodite, mi ammazza!!!”
-NOOOOO! Stai ricattando Efesto!
Mica avrà l’amante?-
-Peggio! Scommette sulle corse delle lumache dopate. Afrodite la trova una cosa assolutamente priva di
classe e gliel’ha proibito!-
-Wow! Saori sei un mastino! Non ti sfugge
niente!-
-Puoi giurarci! Credo che ti darò una decina di ingressi omaggio per Saoriland!
Altra posta? Che so, una cartolina da Ibiza?- Chiese
speranzosa.
-No, c’è solo una lettera da
Asgard!- Disse una gongolante Iride!
Considerando che Saori era notoriamente una esosa
quanto DIVINA fetente, avere i biglietti omaggio era il solo modo per la povera
dea di mettere ala nel suo nuovo parco giochi.
-Da Asgard? Chissà che vorrà la cara Hilda?-
Saori aprì la missiva, leggermente delusa
dall’assenza di notizie dai suoi favoriti.
Lesse con attenzione le parole della
celebrante di Odino, poi si mise a riflettere, concentratissima.
-Brutte notizie, Athena?- Si permise di
domandare la dea postina.
-Mmm… non so! Hilda mi ha chiesto di resuscitare i suoi cavalieri, visto che Odino non vuol sentir ragioni… E lei su quel
ghiacciolo gigante si sente tanto sola! Come la capisco! Un tale postaccio, quell’Asgard!-
-E che farai? Li
resusciterai per lei?-
La DIVINA Saori ci pensò su ancora un po’, poi
guardò il cantiere sotto di lei, fervente di attività.
-Sai che ti dico, Iride cara? Mi sa che lo
farò!- Cinguettò, una lucina
sadica e calcolatrice negli occhi.
-Dopotutto, credo che inaugurerò
Saoriland prima del previsto!-
Nascosto dietro una colonna, Mu trasse un lungo sospiro.
A quanto aveva capito, molto presto lui e gli
altri poveri Gold non sarebbero stati più soli a sopportare i capricci di Athena.
Un po’ gli dispiaceva per quegli sventurati
che stavano per essere rimessi al mondo solo per sopportare la DIVINA, ma,
egoisticamente, non sarebbe stato male dividere le avversità con i cavalieri di Asgard.
Dopotutto l’adagio popolare non recitava a
caso: “Mal comune, mezzo gaudio!”
Rincuorato, il Sommo Sacerdote del Grande
Tempio di Athena si sistemò la crestina e portò il
succo di frutta alla sua DIVINA dea.
FINE.
Taaadaaannn!!! Colpo di scena! Pure quei poveri infelici dei cavalieri di Asgard ho voluto coinvolgere
nel gran finale!!!
Giuro, la prossima fic
che scriverò, riguarderà proprio la serie di Asgard!
Per ora, però, vorrei semplicemente sapere
cosa ne pensate di questo ultimo capitolo.
È stato un travaglio per me! L’ispirazione non
voleva saperne di ritornare!
Credo di essere riuscita ad accontentare chi
mi aveva chiesto un capitolo più lungo e spero di avervi fatti ridere,
preziosissimi lettori!
Voglio ringraziare di cuore
tutte le persone che hanno letto la mia storia, e, soprattutto, quelle
che hanno avuto la bontà di lasciarmi un commentino!
Fa sempre TAAANTOOO piacere!
Vi ringrazio ancora moltissimo per il
sostegno! ^_^
Profondo inchino della vostra Nadeshiko!
Alla prossima!
SIPARIETTO DEI RINGRAZIAMENTI:
Vampyre = Grazie per i complimenti!!! Sono felicissima che
tu trovi questa fic divertente… nonostante la tua
“leggerissima” avversione nei confronti della DIVINA Saori! ^.^’ Come stanno
messi i tuoi istinti omicidi dopo questo ultimo capitolo? Mu
ha fatto un notevole salto di qualità, non credi? Da
capretta selvatica a cameriera con tanto di cuffietta! Ehm… è tutta colpa di Athena! LO GIURO! Uccidi lei!!!
E dopo questo slancio di eroismo, ti ringrazio ancora per la recensione! Fammi
sapere cosa ne pensi di questo ultimo capitoletto!
SMILE!
Vale-chan = MA
CHE CARINAAA!!! Che soprannome adorabile!!!
Tranquilla, giuro solennemente di non chiamatici mai! Comunque
non devi preoccuparti, non me la sono
presa minimamente per il lapsus. La cosa importante è che ti sia piaciuta la
mia fic! Ti ringrazio moltissimo per i complimenti
che mi hai fatto! Mi hanno fatto un mondo di piacere! ^///^ Sono contenta che
ti abbia fatto sbellicare dalle risate! Spero di esserci riuscita anche con questo ultimo capitolo. Ti confesso che sono un po’
arrugginita… Fammi sapere cosa ne pensi, ok? Aspetto
il tuo commento! Un bacio grande! SMILE! Ps.1
SCUUUSAAA immensamente per il ritardo abissale con cui ho aggiornato! Proprio
non sono riuscita a far prima e quando ero pronta a postare efp è sparito… Sigh! Chiedo ancora perdono! Ps.2
Grazie per la doppia recensione! Il tuo entusiasmo è contagioso!!! Il sostegno è sempre importantissimo!!! Grazie! ^.^
Blustar = ç_ç Oh,
somma commozione! GRAAAZIIIEEE!!! Splendida??? La mia
storia???!!! Oh, gioia, oh giubilo!!! Ho i luccichini
negli occhi! Comunque, ora ritorno in me! Dunque: ecco a te cosa mi sono inventata per quest’ultimo capitolo! Soddisfatta? Saori si è superata,
vero? Saresti così gentile da farmi sapere come vorresti eliminarla? Sai i
suggerimenti potrebbero tornarmi utili per una prossima fic!!! ^_- Ohi, poveri Gold! Hanno proprio una dea sciagurata
da servire! Dimmi tu cosa ne pensi di questo sclero!
Alla prossima, e grazie ancora per il commento! SMILE!
LadyIsabel = Ma
come sono contenta di rivedere una tua recensione!!!
Ti ringrazio moltissimo per l’apprezzamento! Sono felicissima di sapere di
essere riuscita a farti ridere!!! Wow! Addirittura
piegata in due dalle risate! Sono fiera di me! Allora che ne dici di Milo in questo ultimo capitolo? Il tuo amato cavaliere ha avuto un
piccolo incidente emotivo… Poveretto!!! Saori è stata
veramente subdola! Per fortuna ci pensa Seiya a farla
patire! Altro che scenetta romantica! Quello se ne sta a
Ibiza! Chiamalo fesso! Mi scuso moltissimo per il
ritardo con cui ho aggiornato! Tra impicci vari e il calo di ispirazione
non sono riuscita a far prima. Devo aver riscritto questo capitolo almeno una
decina di volte. Spero che possa piacere! Mi raccomando, fammi sapere cosa ne
pensi! Aspetto il tuo commento! SMILE! Ps. Fammi
sapere come procede il cambio della configurazione astrale… Sai, mi potrebbe far comodo… Io sono del Cancro…
Alisea = Mmm… mi sto forse sbagliando, o ho davvero percepito un
leggero sentimento d’odio da parte tua nei confronti di Pegasus?
(Nadeshiko rilegge la recensione di
Alisea) No! Non mi sono sbagliata! ^_^
Immagino che ora sarai, come minimo, furente! I Gold a sfacchinare per Saoriland e lui a fare il fighetto
a Ibiza! Per non parlare del povero Milo! Gli ha fatto
una vera e propria violenza psicologica! Poveri tutti!!!
Ti ringrazio tantissimo per la recensione! Sono contentissima che, ira funesta
per Pegasus a parte, questa fic
ti abbia divertita! Fammi sapere che cosa ne pensi di questo ultimo capitolo! Mi raccomando! SMILE!
Harriet = Mi
sento di appoggiare pienamente la tua opinione personale! Da che ho visto per
la prima volta i cavalieri, (E qualche annetto, devo ammetterlo, è passato…) io
Saori me la sono sempre immaginata così! Una vera e
propria dea disgraziata, se permetti la citazione! ^.^ Ti ringrazio per i complimenti
che mi hai fatto! Ora fammi sapere cosa ne pensi anche di questo
ultimo capitolo! SMILE!
Megarah_witch= Grazie!!! Sono contenta che
la trovi così divertente! Francamente: spero che l’ordine di Gucci sia stato più puntuale del mio aggiornamento! Chiedo
umilmente perdono per la lunga attesa!!! Spero di
essermi fatta perdonare! Aspetto che tu mi faccia sapere cosa ne pensi di questo ultimo capitolo! SMILE!