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Autore: Nadeshiko    01/05/2006    11 recensioni
Quello che Lady Saori pensa veramente dei Gold Saints!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La DIVINA Saori!'
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Ben trovati, amatissimi lettori

 Ben trovati, amatissimi lettori!

 Pensavate di esservi liberati di me, vero!? E invece no! Eccomi di ritorno con l’ultimo cap di questa mini-ficcina che decanta le virtù della dea più… ehm… distratta della storia! ^_-

 Perdonate il ritardo vergognoso, ma tra studio, impegni assortiti, il pc che si disconnette cinque volte in venti minuti e un’altra fic da concludere, il mio livello di ispirazione è miseramente crollato! Il fatto, poi, che non scrivevo più niente sui cdz da un bel po’ si è fatto sentire. Spero di essere riuscita a imbastire lo stesso un capitoletto divertente e spiritoso. Mi rimetto al vostro giudizio!

 Ringrazio moltissimo tutte le fantastiche persone che mi hanno recensito! Questo nuovo e DIVINO sclero è dedicato tutto a voi!

 Buona lettura!

 Ps. I personaggi da me citati non mi appartengono! Io non ci guadagno nulla dalla stesura di questa storiella, recensioni tanto amate a parte!

 

Mal comune, mezzo gaudio!

 

 Il Grande Tempio era tutto un fermento!

 Ormai da giorni, più che in uno dei santuari più sacri della Grecia, sembrava di stare in uno di quei cantieri aperti per le grandi opere, con tanto di gigantografia della DIVINA Saori che, Nike alla mano e elmetto da minatore in testa, enunciava un poco democratico: “Scusate per il disturbo, ma stanno lavorando per ME!”

 Ovunque si volgesse lo sguardo, si potevano scorgere pile e pile di tubature, cumuli di pietre perfettamente allineati, montagne di ghiaia, piani su piani di impalcature dall’aspetto poco solido… Insomma, tutto quello che si sarebbe potuto trovare in un normalissimo cantiere.

 Peccato che, nello specifico, il “normale” si limitasse a questo.

 Infatti, non erano dei normalissimi operai quelli coinvolti nei grandi lavori di ammodernamento del Tempio della dea Athena…

 Dall’alto della sua postazione, ombrellino parasole fermamente a proteggerle i due neuroni non ancora abbrustoliti, sdraio rosa confetto, occhiali da sole a lenti fucsia e glitters, la DIVINA delle DIVINE presiedeva, imperturbabile, ai restauri da lei medesima si tanto voluti.

 -Mu!!! Ma questo succo di frutta me lo devo venire a prendere io, o hai intenzione di portarmelo in giornata???!!!-

 La DIVINA pazienza non era esattamente la DIVINA virtù di cui la DIVINA fanciulla fosse maggiormente dotata.

 -Eccomi, oh vostra divinità! Ed ecco a voi il vostro succo di frutta alla mela cotogna, shekerato, ben ghiacciato, con ombrellino rosa in carta riciclata e fiorellino di ibiscus nano dell’Amazzonia.-

 L’uomo le rivolse una profonda riverenza, consegnandole la tanto sospirata bibita rinfrescante, cosa, questa, che fu notevolmente ostacolata dal suo nuovo abbigliamento!

 Il Grande Sacerdote, infatti, era bardato per l’occasione con delle nuove vestigia,  disegnate appositamente per lui dalla dea a cui aveva giurato obbedienza incondizionata, anche a costo della vita!

 Sin da bambina, quando nonno Kido le raccontava, prima di andare a nanna, la storiella di Aracne, per incrementare presumibilmente il suo sadismo nei confronti dei futuri Saints, l’estrosa DIVINITÀ aveva covato il dubbio di avere un certo potenziale artistico.

 Inutile dire che ora che era a capo di un Tempio intero, con decine e decine di gnoccoloni in armatura a sua disposizione, le sue velleità da stilista erano esplose in tutta la loro disastrosa drammaticità.

 Non che la dea non fosse dotata di un certo DIVINO gusto estetico…

 In effetti, trascurando che quel nobile cavaliere era il più santo Saint di tutti i Saints, il simbolo stesso della saggezza, sapienza, vicinanza agli dei, valore morale e quant’altro di buono e positivo si possa trovare in un uomo… il grembiulino lilla catarifrangente e la cuffietta di pizzo San Gallo abbinata, non gli stavano troppo male… 

 La DIVINA Saori guardò con sospetto il drink che le era stato offerto.

 -Mu! Hai raccolto tu stesso le mele cotogne dall’albero?-

 -Si, oh mia DIVINA! Sfruttando la vastità del mio Cosmo dorato, sono riuscito ad individuare l’unico albero di mele cotogne di tutto il globo che desse frutti di questa stagione e mi ci sono teletrasportato!-

-Mmm…-

 La Dea non era del tutto convinta.

 -E le hai pigiate tu con le tue mani?- Domandò ancora tutta sospettosa.

 -Si, oh mia DIVINA! Sempre sfruttando la vastità del mio Cosmo dorato, ho compresso con la mente i pomi, senza rovinarli, proprio come da voi ordinato!-

 -Eh, eh!- La DIVINA sfrangiaballe scattò in piedi come una molla, ghigno sadico sulle labbra, e una luce assassina negli occhi da psicopatica.

 -Ti ci ho pizzicato!!! Allora non le hai schiacciate con le tue mani come da me ordinato!!!-

 Il povero Mu sbiancò visibilmente, tanto che per un attimo non si poté distinguere il suo nobile volto dal bianco sfolgorante della cuffietta di Pizzo San Gallo che gli pendeva in testa. (La avranno messa in candeggina? NdNade-chan curiosa) (Cosa, la faccia di Mu??? No, per me è solo anemico! ^_^ NdDIVINAAthena) (O_o’… Io intendevo la cuffietta…Ma sei sicura che l’ombrellino ti faccia ombra sull’emisfero celebrale giusto?!NdNade-chan)

 Il Sommo Sacerdote iniziò a sudare freddo. Non occorrevano la vastità del suo  Cosmo dorato, il settimo senso, o particolari poteri ESP per capire cosa stava per accadere!

 La DIVINA fanciulla si beò per un istante dell’espressione di puro terrore del suo Sommo Sacerdote e poi, con una vocetta più lamentosa che mai:

 -Non lo voglio più! Adesso ne voglio uno alla pera!- La dea meno giusta della storia adorava DIVINAMENTE tormentare il povero Saint dell’Ariete, forse quasi quanto adorava collezionare bambolotti di Seiya!

 Mu, lacrimuccia scintillante a deturpare il bel volto, riprese il succo di frutta incriminato e strisciò via, sconsolato, verso la cucina del Grande Tempio per rifare tutto da capo.

 Ghignando come una pazza per la DIVINA astuzia con cui aveva fregato il suo Gran Sacerdote, Saori tornò a presiedere ai DIVINI lavori.

 In effetti non era sua abitudine tormentare a quel modo i Gold Saints.

 Se avesse voluto farlo davvero, le sarebbe bastato mettere un piedino fuori dal Tempio e farsi rapire dalla prima divinità con manie da onnipotenza che passasse per caso…ma…

 Generalmente, quegli sfigati, non se li filava e basta!

 Punto!

 Lei a casa sua e loro… pure!

 Idem!

 A casa sua,STI SCROCCONI!

 ‘STI SEI TERREMOTATI!!!

 E poco importava che, tecnicamente, vivessero parecchie, ma parecchie scalinate più sotto!

 Ma perché non gli aveva fatto ancora pagare l’affitto?!

 Dopotutto le dodici case mica erano dei miseri monolocali!

 Erano pure terrazzatissime!

 Per non parlare del fatto che erano semplicemente caratteristiche!

 Trasudavano folclore insieme con la risalita dell’umidità!!!

 Arles non c’aveva capito proprio niente! Ma perché si era dato tanta pena a cercare di far fuori lei, quando sarebbe potuto diventare milionario con la vendita di immobili ai vip di Holliwood? Tanto quelli lì erano alla continua ricerca di nuovi e inutili modi di spendere i loro vergognosamente abnormi patrimoni!!!

 Se sborsavano cifre a sei zeri per il collare tempestato di brillanti del loro ciwawa, figurarsi se si sarebbero fatti pregare per acquistare un tempio greco, in ottime condizioni, manutenzione minima!

 La DIVINA imprenditrice recuperò da sotto la sdraio la sua agenda di pelliccia lilla, anch’essa decorata con un simpatico ombrellino parasole rosa, tanto per rimanere in tinta con la sua DIVINA proprietaria.

 Subito prese il seguente appunto:

 “- Mandare Mu a comprare un ciwawa nuovo, che quello vecchio non so più dove l’ho messo;

 - prendere appuntamento dall’estetista per animali per fargli fare i colpi di sole;

 - prendere appuntamento dal gioielliere per il collare di rubini!”

 Tutta soddisfatta della sua DIVINA efficienza, la dea della Giustizia tornò alle sue importanti riflessioni.

 Nonostante l’equo e giusto sdegno della DIVINA, ella dovette ammettere con se stessa che il suo malumore non era dovuto solamente all’esistenza dei suoi Gold Saints.

 E, se per questo, nemmeno ai suoi inutili tentativi di cercare di dare un senso alla loro piatta e un po’ sfigata vita.

 Il punto era che, da giorni ormai, il suo DIVINO umore era pessimo quasi quanto la sua DIVINA memoria!!!

 Precisamente da quando, dal parrucchiere, aveva visto su “Dea e Donna”  un servizio

 fotografico sui dieci Templi più alla moda della Grecia e… Oh orrore, sdegno e ira funesta della DIVINA dea…: IL SUO NON C’ERA!!!

 Come se non bastasse, poi, al primo posto si era piazzato il Santuario di quella smorfiosa di Persefone che, accantonato zio Ade nel suo piccolo Shun, si era messa a fare la vedovella allegra!

 “Ma dico!!! Come si fa a considerare bello un tempio che altro non è che un buco nel terreno con un fiumiciattolo di lava e quattro anime dannate svolazzanti, giusto a fare scena!”

 Si era detta la dea, all’apice della sua DIVINA collera.

 L’articolo, inoltre, diceva chiaramente che Persefone dava una festa a sera, per non parlare poi dei ricevimenti, aperitivi, party in piscina a cui LEI PUNTUALMENTE NON ERA STATA INVITATA!!!

 Cose dell’Altro Mondo!

 Come si era permessa quella svenevole, insignificante, vipera, orrida oca di una  deucola da quattro soldi di ignorare LEI!!!

 La DIVINA per eccellenza!

 Colei che era cresciuta tra i party, le feste, i ricevimenti più esclusivi del jet set, non poteva accettare un simile affronto!

 Snobbata dagli altri dei!

 Ma ora gliela avrebbe fatta vedere lei a quei brutti cattivi antipatici!!!

 Avrebbe tramutato il suo Tempio in Saoriland, il parco di divertimenti più esclusivo della Grecia e li avrebbe fatti rosicare tutti dall’invidia!

 Già se la vedeva quella befana di Persefone a fare fuoco e fiamme mentre gli altri dei sarebbero venuti ad elemosinarle un misero invito!

 -BWAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!!- La sua risata era rimbombata da un capo all’altro del globo, mentre nell’Ade ad una certa brunetta avevano cominciato a fischiare le orecchie.

 Così, presa da DIVINA furia, Saori aveva dato il via ai lavori di ristrutturazione del Grande Tempio, ma subito si era trovata davanti un piccolo ostacolo: i fondi!

 Nel dettaglio: i DIVINI fondi che non c’erano!

 Le finanze del Tempio, infatti, erano state salassate per pagare tutta una serie di spese indispensabili, quali:

 1) i nuovi bigliettini da visita della DIVINA divinità, placcati oro, che erano stati spediti in mezzo globo;

 2) il ripiastrellamento della sala del trono con delle graziose, quanto costosissime maioliche di madreperla (Anche queste caldamente consigliate dal settimanale “Dea e Donna”! NdNade-chan);

 3) l’addestramento speciale dei Bronze Saints ad Ibiza!

 Quei teneri ragazzuoli se l’erano meritato, no?

 E che razza di dea sarebbe stata, se non avesse voluto premiare lo zelo con cui i suoi favoriti le avevano chiesto il permesso e i finanziamenti per un nuovo addestramento!

 Cari!

 Sempre pronti a massacrarsi per lei! (Addestramento? A Ibiza? Ma sono solo io ad avere qualche dubbio??? O_O’ NdNade-chan)

 Inutile dire che, dopo tutte queste spese, la Divina Saori si era magicamente accorta che non c’erano fondi sufficienti per il suo ambizioso progettino…

 Ma la dea più tenace della storia non si era data per vinta!

 Non lei che aveva superato ben altri ostacoli, nemici e difficoltà!

 “E come ci sono riuscita???” Si era giustamente domandata, visto che, in linea di massima, non aveva fatto altro che far finta di agonizzare!

 La risposta le era giunta come una folgorazione!

 Aveva fatto sacrificare i suoi Saints!!!

 Ora, visto che i suoi cuccioli ciccioli del cuor, insieme al suo fascinoso, splendido, intrigante pegasino adorato, erano duramente impegnati in un estenuante addestramento sotto il sole cocente di Ibiza, a chi sarebbe toccato l’onore di sostenerla nel suo eroico progetto?!

 Ma, immancabilmente, ai poveri Gold Saints!

 I cavalieri meno amati dalla DIVINA fanciulla erano stati sottoposti ad arruolamento coatto nelle schiere di manovali non pagati, non assicurati e non considerati dalla dea.

 Ed eccoli lì sotto, a sgobbare come tante formichine!

 Naturalmente, data la stazza, il Saint del Toro era stato piazzato nel settore “sollevamento di tutti i pesi possibili e inimmaginabili”, divenendo una specie di colossale carrucola umana!

 Aiolia del Leone si era auto-incaricato di erigere tutte le nuove colonne di Saoriland.

 L’unico problema era che le suddette colonne, per una sua congenita e misteriosa  incapacità a fare l’architetto, erano venute tutte storte!

 A lungo gli altri Saints si erano interrogati sulla ragione di questo piccolo difetto dell’amico ed erano arrivati, in fine, ad una conclusione: o dipendeva da qualche trauma infantile che il poveretto aveva subito nel periodo del suo esilio, o più semplicemente, durante il suo scontro con Seiya doveva avergli dato una testata! E come tutti sapevano, contro la capa dura del più tonto dei Bronze non c’era cervello in grado di resistere senza riportare danni!

 Questa osservazione fatta incautamente da Shaka di Virgo era, purtroppo per lui, giunta alle orecchie della DIVINA e innamoratissima Saori, che lo aveva costretto a raddrizzare tutte quante le colonne storte a furia di craniate.

 Dopo nemmeno un’ora di lavoro il povero Saint aveva la faccia così pista che non sarebbe riuscito ad aprire un occhio neanche se lo avesse voluto!

 Doko era stato il più fortunato.

 Infatti, con la scusa che lui e la bilancia erano un tuttuno, lo avevano messo a preparare gli ingredienti per la calce e il cemento!

 E lì se lo erano, poi, dimenticato!

 Solo dopo un paio di giorni, i Gold erano riusciti a dare una spiegazione alla sua misteriosa assenza.

 Il poveretto, esile e magrolino, era caduto dentro la betoniera e aveva preferito restarci, piuttosto che sobbarcarsi gli orari lavorativi da denuncia della DIVINA sfruttatrice.

 Naturalmente la dea aveva considerato quei due giorni come ferie non pagate e le aveva premurosamente sottratte dallo stipendio del caro maestro.

 Inoltre, il povero Saint cementato era stato spedito, via posta prioritaria, a fare la statua di Biancaneve in una delle fontane a tema di Saoriland… Riscuotendo pure un certo successo, una volta capito quale fosse Biancaneve e quale Brontolo.

 Però Milo di Scorpio era stato, sicuramente, quello che maggiormente aveva risentito del malumore della DIVINA e vendicativa divinità.

 Athena, che non aveva dimenticato le noie che il bel cavaliere le aveva dato installando una parabola sul tetto della sua casa,  aveva agito di conseguenza!

 Il Saint di Scorpio era stato destinato alla gestione viveri!

 Nulla di troppo corroborante, o pericoloso, soprattutto se paragonato all’incarico dell’infelice Shaka che era diventato la mascotte del reparto di traumatologia dell’ospedale di Atene.

 A parte la mania per il messicano e i cibi piccanti del cavaliere dorato, che aveva causato qualche polemica, e un paio di ulcere, tra i suoi compagni di sventura, Milo aveva portato a termine la sua mansione magnificamente…

 Almeno fino al giorno in cui, in un impeto di nostalgia nei confronti del suo migliore amico, Camus dell’Acquario, il povero Saint aveva abbracciato di slancio il freezer, che, da giorni, aveva preso a chiamare familiarmente Camussino.

 Piangendo come un vitello, si era rifiutato di mollare la presa, anche sotto minaccia dell’ira funesta del Saint del Toro, a cui i crampi allo stomaco avevano fatto venire l’insonnia.

 Solo in quel momento i Gold Saints avevano compreso l’astuto e subdolo piano con cui la loro dea aveva fatto violenza psicologica al loro povero collega, spingendolo sull’orlo dell’esaurimento!

 E avevano accantonato definitivamente la possibilità di essersi guadagnati un posticino piccolo, piccolo nel cuore della dea sciagurata.

 La quale se la ghignava, allegramente spaparanzata sulla sua DIVINA sdraio.

 Con un frullar d’alucce, improvvisamente, una giovane donna atterrò proprio accanto alla dea della giustizia, una sacca da postino sulla spalla, interrompendo i suoi pensieri!

 -Buongiorno DIVINA Athena!!! Le ho portato la sua posta!- La salutò la ragazza, che sfoggiava una sfolgorante chioma dai colori dell’arcobaleno.

 -Oh, buongiorno Iride! Come mai hanno mandato te? La posta della Grecia non la dovrebbe consegnare Ermes?- Chiese tutta curiosa la dea, tirandosi su e facendo segno alla nuova venuta di accomodarsi.

 Iride era una delle poche dee dell’Olimpo che le stessero simpatiche. Probabilmente perché la poverina era così impegnata da non riuscire a partecipare nemmeno ad una delle feste organizzate da quella smorfiosa di Persefone!

 -Veramente si, ma l’altro giorno ha centrato in pieno un palo della luce ed ora è leggermente indisposto, così a me tocca il doppio turno!- Mugugnò rassegnata la dea più celere del mondo.

 -Oh, poverina!!! Ma come ha fatto quel tonto a beccare un palo della luce.-

 -Ma… Lui dice che era troppo stanco e gli è venuto un colpo di sonno, così a volato a zig-zag finché il palo non gli è venuto contro. Era, però, ha detto che Argo ha visto tutto ed è pronto a giurare di averlo scorto mentre andava a sbattere davanti ad una tipa in mini vertiginosa! Però non si sa se è vero o no… Sai tra Ermes e Argo non c’è buon sangue…-

 -Per me Argo c’ha proprio ragione! Tutto Zeus quel depravato di Ermes! Ma dimmi, che cosa mi è arrivato?-

 -Allora: un pacco da Efesto!-

 La dea saltò in piedi, estasiata emettendo gridolini da condor in amore.

 -È ARRIVATO! È ARRIVATO!!!-

 -Cos’è?- Fece, curiosa, la dea dell’arcobaleno.

 Con gli occhi che brillavano, la DIVINA scartò il pacco, rivelandone il suo contenuto.

 Tra doppi fogli di carta velina, se ne stava un bambolotto con indosso un’armatura dorata, dotata di ali, arco e freccine dalla punta a ventosa.

 Il viso della bambola era, però, l’elemento più inquietante di tutti: l’esatta, sputata versione mignon del Saint di Pegasus!!!

 -EVVIVA!!! Lo zietto Efesto me lo ha fatto esattamente come glielo avevo chiesto! Non vedo l’ora di metterlo insieme agli altri settantatre della mia collezione personale!!!-

 La dolce Iride fissò la dea della giustizia con una punta di apprensione.

 -Settantatre?-

 -Si! Ognuno ha un particolare diverso! Per esempio questo ha la canottiera con su scritto: “I ♥ SAORI!!!”-

 E tolse i pettorali dell’armatura giocattolo, rivelando l’effettiva presenza dell’effettiva canottiera.

 -Il venticinquesimo, invece, ha scritto la stessa cosa sui boxer con le paperelle!-

 Iride la guardò schifata.

 -Ma come hai fatto a convincere Efesto a farti un orror…ehm una cosa così?-

 -La DIVINA Saori sventolò sotto il naso dell’altra dea un biglietto che aveva estratto dalla scatola del pupazzo.

 Era evidentemente un messaggio di Efesto, che riportava un disperato: “Eccoti qui un altro pupazzo!!! L’ho fatto preciso a come me l’avevi chiesto! Ora dammi quelle maledettissime foto! Ti PREEEGOOO! Se le becca Afrodite, mi ammazza!!!”

 -NOOOOO! Stai ricattando Efesto! Mica avrà l’amante?-

 -Peggio! Scommette sulle corse delle lumache dopate. Afrodite la trova una cosa assolutamente priva di classe e gliel’ha proibito!-

 -Wow! Saori sei un mastino! Non ti sfugge niente!-

 -Puoi giurarci! Credo che ti darò una decina di ingressi omaggio per Saoriland! Altra posta? Che so, una cartolina da Ibiza?- Chiese speranzosa.

 -No, c’è solo una lettera da Asgard!- Disse una gongolante Iride! Considerando che Saori era notoriamente una esosa quanto DIVINA fetente, avere i biglietti omaggio era il solo modo per la povera dea di mettere ala nel suo nuovo parco giochi.

 -Da Asgard? Chissà che vorrà la cara Hilda?-

 Saori aprì la missiva, leggermente delusa dall’assenza di notizie dai suoi favoriti.

 Lesse con attenzione le parole della celebrante di Odino, poi si mise a riflettere, concentratissima.

 -Brutte notizie, Athena?- Si permise di domandare la dea postina.

 -Mmm… non so! Hilda mi ha chiesto di resuscitare i suoi cavalieri, visto che Odino non vuol sentir ragioni… E lei su quel ghiacciolo gigante si sente tanto sola! Come la capisco! Un tale postaccio, quell’Asgard!-

 -E che farai? Li resusciterai per lei?-

 La DIVINA Saori ci pensò su ancora un po’, poi guardò il cantiere sotto di lei, fervente di attività.

 -Sai che ti dico, Iride cara? Mi sa che lo farò!- Cinguettò, una lucina sadica e calcolatrice negli occhi.

 -Dopotutto, credo che inaugurerò Saoriland prima del previsto!-

 

 Nascosto dietro una colonna, Mu trasse un lungo sospiro.

 A quanto aveva capito, molto presto lui e gli altri poveri Gold non sarebbero stati più soli a sopportare i capricci di Athena.

 Un po’ gli dispiaceva per quegli sventurati che stavano per essere rimessi al mondo solo per sopportare la DIVINA, ma, egoisticamente, non sarebbe stato male dividere le avversità con i cavalieri di Asgard.

 Dopotutto l’adagio popolare non recitava a caso: “Mal comune, mezzo gaudio!”

 Rincuorato, il Sommo Sacerdote del Grande Tempio di Athena si sistemò la crestina e portò il succo di frutta alla sua DIVINA dea.

 

FINE.

 

 Taaadaaannn!!! Colpo di scena! Pure quei poveri infelici dei cavalieri di Asgard ho voluto coinvolgere nel gran finale!!!

 Giuro, la prossima fic che scriverò, riguarderà proprio la serie di Asgard!

 Per ora, però, vorrei semplicemente sapere cosa ne pensate di questo ultimo capitolo.

 È stato un travaglio per me! L’ispirazione non voleva saperne di ritornare!

 Credo di essere riuscita ad accontentare chi mi aveva chiesto un capitolo più lungo e spero di avervi fatti ridere, preziosissimi lettori!

 Voglio ringraziare di cuore tutte le persone che hanno letto la mia storia, e, soprattutto, quelle che hanno avuto la bontà di lasciarmi un commentino!

 Fa sempre TAAANTOOO piacere!

 Vi ringrazio ancora moltissimo per il sostegno! ^_^

 Profondo inchino della vostra Nadeshiko!

 Alla prossima!

 

SIPARIETTO DEI RINGRAZIAMENTI:

 

Vampyre = Grazie per i complimenti!!! Sono felicissima che tu trovi questa fic divertente… nonostante la tua “leggerissima” avversione nei confronti della DIVINA Saori! ^.^’ Come stanno messi i tuoi istinti omicidi dopo questo ultimo capitolo? Mu ha fatto un notevole salto di qualità, non credi? Da capretta selvatica a cameriera con tanto di cuffietta! Ehm… è tutta colpa di Athena! LO GIURO! Uccidi lei!!! E dopo questo slancio di eroismo, ti ringrazio ancora per la recensione! Fammi sapere cosa ne pensi di questo ultimo capitoletto! SMILE!

 

 Vale-chan = MA CHE CARINAAA!!! Che soprannome adorabile!!! Tranquilla, giuro solennemente di non chiamatici mai! Comunque non  devi preoccuparti, non me la sono presa minimamente per il lapsus. La cosa importante è che ti sia piaciuta la mia fic! Ti ringrazio moltissimo per i complimenti che mi hai fatto! Mi hanno fatto un mondo di piacere! ^///^ Sono contenta che ti abbia fatto sbellicare dalle risate! Spero di esserci riuscita anche con questo ultimo capitolo. Ti confesso che sono un po’ arrugginita… Fammi sapere cosa ne pensi, ok? Aspetto il tuo commento! Un bacio grande! SMILE! Ps.1 SCUUUSAAA immensamente per il ritardo abissale con cui ho aggiornato! Proprio non sono riuscita a far prima e quando ero pronta a postare  efp è sparito… Sigh! Chiedo ancora perdono! Ps.2 Grazie per la doppia recensione! Il tuo entusiasmo è contagioso!!! Il sostegno è sempre importantissimo!!! Grazie! ^.^

 

 Blustar = ç_ç Oh, somma commozione! GRAAAZIIIEEE!!! Splendida??? La mia storia???!!! Oh, gioia, oh giubilo!!! Ho i luccichini negli occhi! Comunque, ora ritorno in me! Dunque: ecco a te cosa mi sono inventata per quest’ultimo capitolo! Soddisfatta? Saori si è superata, vero? Saresti così gentile da farmi sapere come vorresti eliminarla? Sai i suggerimenti potrebbero tornarmi utili per una prossima fic!!! ^_- Ohi, poveri Gold! Hanno proprio una dea sciagurata da servire! Dimmi tu cosa ne pensi di questo sclero! Alla prossima, e grazie ancora per il commento! SMILE!

 

 LadyIsabel = Ma come sono contenta di rivedere una tua recensione!!! Ti ringrazio moltissimo per l’apprezzamento! Sono felicissima di sapere di essere riuscita a farti ridere!!! Wow! Addirittura piegata in due dalle risate! Sono fiera di me! Allora che ne dici di Milo in questo ultimo capitolo? Il tuo amato cavaliere ha avuto un piccolo incidente emotivo… Poveretto!!! Saori è stata veramente subdola! Per fortuna ci pensa Seiya a farla patire! Altro che scenetta romantica! Quello se ne sta a Ibiza! Chiamalo fesso! Mi scuso moltissimo per il ritardo con cui ho aggiornato! Tra impicci vari e il calo di ispirazione non sono riuscita a far prima. Devo aver riscritto questo capitolo almeno una decina di volte. Spero che possa piacere! Mi raccomando, fammi sapere cosa ne pensi! Aspetto il tuo commento! SMILE! Ps. Fammi sapere come procede il cambio della configurazione astrale… Sai, mi potrebbe far comodo… Io sono del Cancro…

 

 Alisea = Mmm… mi sto forse sbagliando, o ho davvero percepito un leggero sentimento d’odio da parte tua nei confronti di Pegasus? (Nadeshiko rilegge la recensione di Alisea) No! Non mi sono sbagliata! ^_^ Immagino che ora sarai, come minimo, furente! I Gold a sfacchinare per Saoriland e lui a fare il fighetto a Ibiza! Per non parlare del povero Milo! Gli ha fatto una vera e propria violenza psicologica! Poveri tutti!!! Ti ringrazio tantissimo per la recensione! Sono contentissima che, ira funesta per Pegasus a parte, questa fic ti abbia divertita! Fammi sapere che cosa ne pensi di questo ultimo capitolo! Mi raccomando! SMILE!

 

 Harriet = Mi sento di appoggiare pienamente la tua opinione personale! Da che ho visto per la prima volta i cavalieri, (E qualche annetto, devo ammetterlo, è passato…) io Saori me la sono sempre immaginata così! Una vera e propria dea disgraziata, se permetti la citazione! ^.^ Ti ringrazio per i complimenti che mi hai fatto! Ora fammi sapere cosa ne pensi anche di questo ultimo capitolo! SMILE!

 

 Megarah_witch= Grazie!!! Sono contenta che la trovi così divertente! Francamente: spero che l’ordine di Gucci sia stato più puntuale del mio aggiornamento! Chiedo umilmente perdono per la lunga attesa!!! Spero di essermi fatta perdonare! Aspetto che tu mi faccia sapere cosa ne pensi di questo ultimo capitolo! SMILE!

 

 

  
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