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Autore: inHogwarts_    30/08/2011    0 recensioni
'E io mi chiamo Malfoy, Draco Malfoy.'
Ron diede un colpetto di tosse che avrebbe potuto benissimo dissimulare una risatina.
'Trovi buffo il mio nome vero? Non c'è bisogno che chieda a te come ti chiami, mio padre mi ha detto tutto sui Weasle, hanno capelli rossi, lentiggini e più figli di quelli che si possono permettere.''
Si rivolse di nuovo a Harry.
''Non tarderai a scoprire che alcune famiglie di maghi sono molto meglio di altre, Potter. Non vorrai mica fare amicizia con le persone sbagliate..? Su questo posso aiutarti io''.
Allungò la mano per stringerla ad Harry ma il ragazzo non la prese.
''Credo di essere in grado di capire da solo le persone sbagliate, grazie.'' gli rispose gelido.
Un sorrisino beffardo si era creato sul volto di Ron.-
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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La giornata non poteva cominciare peggio. Ronald Weasley, uno dei tanti rossi marcati Weasley era l'ultimo figlio maschio in ordine di successione che doveva entrare ad Hogwarts. La lettera però, tardava ad arrivare; cosa che era alquanto normale per Hogwarts, sempre un po' in ritardo. Aspettava con ansia la sua lettera, era tutto emozionato solo al pensiero, da come ne parlavano i fratelli era un posto 'magico'. 
Ed effettivamente era così; la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, è la scuola di magia più prestigiosa del regno unito, e bla bla bla.. tante altre cose che c'erano scritte nel libro ''storia di Hogwarts'' che il fratello gli aveva consigliato di leggere e che lui aveva 'gentilmente' rifiutato. Leggere il libro di Hogwarts proprio non gli andava.. Sapeva già il necessario:
1-Si insegna la magia
2-E' anti-babbani.
3-Si dividiono gli alunni in 4 case.
4-La sua famiglia è da sempre Grifondoro.
5-E,  lo stesso suo anno,(quest'anno, in effetti) la doveva  frequentare niente di meno che il famigiarato HARRY POTTER!
questo gli bastava. 
Quella mattina comunque, era iniziata particolarmente strana
già dal fatto che questa volta non erano state le urla della madre a svegliarlo, ma quelle di Perce, suo fratello.
«Ma cosa diavolo..» stava per terminare la frase, quando vide un gufo enorme sul davanzale della finestra, una busta aperta sul pavimento con il sigillo di Hogwarts, suo fratello che non riusciva a parlare e la madre che era lì con la bacchetta alzata, dalla quale usciva dell'aria, forse per farlo riprendere. Non riusciva onestamente a collegare le cose, ma non capiva più niente ormai in quella famiglia, più passava il tempo e più diventava strana.. 
Si strofinò gli occhi e stava per ritornato sul letto da cui l'avevano fatto bruscamente alzare; quando si fermò , si voltò guardò il gufo, poi la busta, poi la mamma e si chiese per quale diamine di motivo era stato così stupido da non prendere la lettera e leggerla, forse era il suo gran momento.. Il momento in cui avrebbe potuto fare salti di gioia, parlare solo di quello e nient'altro di quello, riempire la testa alla gente, forse era arrivata LA SUA LETTERA PER HOGWARTS! 

Senza pensare ad altro prese la lettera in mano, era agitato, non riusciva a leggere bene, anche perché appena sveglio i suoi occhi erano appannati: ciononostante voleva leggerla, si fece coraggio e l'apri; quello che c'era scritto però, l'aveva rimasto un po' deluso. UN PO'? Tanto deluso, profondamente deluso:

Caro signor Percy Weasley, è con molto piacere che l'annuncio che grazie alla sua buona condotta e i suoi ottimi risulati agli esami è stato scelto come nuovo PREFETTO per i GRIFONDORO. Saremmo molto lieti se lei accettasse questo ruolo, e dispiaciuti nel dirle che, anche se lei rifiutasse, non cambierebbe niente, e resterebbe un prefetto.  
Con i dovuti rispetti,
il preside Albus Silente. 


Ora era stato Ron a quasi-svenire, tanto che la mamma dovette lasciare Percy per andare a reggere lui, e la lettera era ricaduta per terra. 
Ron era d'avvero stupito da questo fatto, arrabiato anche. Non per qualcosa, ma, era possibile che lui non fosse un mago? E che la lettera non gli fosse mai arrivata? In fin dei conti perché non c'era arrivata con quella di Percy? Era davvero così? Davvero era l'unico a non essere un mago in famiglia? Si lasciò coccolare dalla mamma, mentre tutte quelle domande gli davano il capogiro.



ANGOLO AUTRICE.
Buonsalve a tutti voi :D
Volevo informarmi che questo è l'inizio, e come quando a Harry arrivò la lettera un po' più tardi, allora la mia testolina ha pensato di associare questa cosa alla creazione della mia fan-fiction. Comunque vorrei chiedere scusa se questa mia idea è venuta a quealcun'altro/a prima di me, onestamente non ho visto FF per FF, per controllare se questa mia idea era già venuta in mente; quindi se è qualcosa recensite e ditemelo. L'idea è vedere il libro 'la pietra filosofale' con gli occhi di Ron. Spero vi sia piaciuta.
La Rowling si scusa con tutti voi se non ha usato le mie stesse parole. u.u :D 
AAAAPRESSSTO. u.u''
  
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