Quello che non avevo osato sognare

Scorpius Malfoy

Guardai i suoi occhi, immaginando di accarezzarle i capelli con le dita e, come nei miei sogni più fervidi, le labbra con le mie.

Avrei voluto chiudere gli occhi, per non guardarla mentre glie lo dicevo.
Avevo paura che mi sarei perso in quegli occhi caramellati e non avrei ritrovato le semplici parole che stavo per dirle. A vederle e a pensarle sembravano sciocchezze, ma era dirle la parte difficile.
Presi un lungo respiro e mi convinsi a parlare.
Avevo sempre immaginato che avrei detto solo cinque lettere e poi non mi sarebbe rimasto che aspettare una sua reazione. Mi sbagliavo.
Trovato il coraggio di parlare non riuscii a fermarmi così presto.
«Ti amo, Rose. Ti amo. Ho il cuore indeciso fra lo scoppiare e il cessare i battiti rimanendo lì, al suo posto. Almeno lui lo è. Io dovrei essere su una scopa a giocare la finale ora, ma sono qua. Perché? Che ci sono venuto a fare? O meglio... tu che ci sei venuta a...»
Non finii di parlare, perché i miei sogni più fervidi furono realizzati in un solo istante.
L'aula intorno a me scomparve, per un attimo vidi solo i suoi occhi e sentii solo le sue labbra sulle mie. Non erano come le avevo immaginate. Erano più morbide, più dolci e più delicate.
«Rose...»
«Zitto Scorp, o ci sentiranno...»
A quasi quattordici anni anni non avevo osato sognare più che le sue labbra che toccavano le mie, forse avevo paura di rovinare anche solo il pensiero di Rose Weasley.
Beh... a quasi quattordici anni scoprii che avrei potuto immaginare molto di più, ma fui contento di non averlo fatto.
I baci di Rose erano troppo belli per essere immaginati.
 

Rose Weasley
 

Esisteva altro oltre la sua bocca e i suoi capelli? No, non c'era nient'altro.
La felicità che mi invadeva era tale da farmi dimenticare tutto il resto. Dimenticai il mio migliore amico che stava tentando di afferrare il boccino per portarci alla vittoria, dimenticai Lily che avevo lasciato sugli spalti a esultare per Grifondoro, dimenticai che le mie dita non erano mai davvero passate fra i capelli di Scorpius Malfoy... ma questa volta ero davvero io che gli accarezzava la nuca baciandolo.
Sentivo le sue mani sui miei fianchi, delicate e un po' timide.
Cosa mi poteva importare del resto del mondo, se il mio mondo era lì? Ora avevo tutto quello che potevo desiderare: Scorpius.