Film > La principessa e il ranocchio
Segui la storia  |       
Autore: Pseudonimo Letty    30/08/2011    1 recensioni
Ambientata dopo il film "La principessa e il ranocchio".
Tra le vie di New Orleans, le vicende di Tiana e i suoi amici si mischiano a quelle di una ragazza con un grande sogno nel cassetto.
Tra una canzone jazz e l'altra, la magia ritorna a percorrere le strade della città mezzaluna
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Salve. Mentre posto vi informo che sono le 11 e mezzo e sto ascoltando "Casper's Lullaby", del film "Casper" del 1995... Una delle più belle melodie che abbia mai sentito da bambina: è molto commovente e altrettanto dolce, nostalgica ma ti riempie di gioia... è magica.

Beh, bado alle ciance, ecco a voi il terzo capitolo di J&P.

 

 

Testimoni e Damigelle

 

Passò una settimana, ma già in soli due giorni la notizia del matrimonio era trapelata da un vicolo all’altro della Città Mezzaluna: tutti erano in attesa e per l’occasione, molti cittadini avevano contribuito ad allestire la festa.

I fiorai avevano raccolto i fiori più belli e profumati dalle serre e i cuochi più bravi si erano sbizzarriti nel cuocere ogni prelibatezza che potesse saziare tutti; nessuno sarebbe rimasto con l’amaro in bocca durante il matrimonio.

Sarebbe stata una festa comparabile soltanto al Martedì Grasso.

----------------------------------------------

“Io vado a comprare farina e zucchero” annunciò Tiana afferrando un cestino e avviandosi verso l’uscita del ristorante.

“No no no no!!” la fermò Naveen togliendole il cestino dalle mani e porgendole una sedia “Tu non devi muovere nessun muscolo, intesi? Non se ne parla. Ricordi cosa ti ha detto Mamma Odie?” disse severamente.

Tiana sbuffò. Era da un settimana che suo marito la trattava come un oggetto di cristallo.

Da quando aveva sentito le parole di Mamma Odie non aveva fatto altro che assillarla e sorvegliarla.

 

L’anziana donna aveva visitato Tiana molto accuratamente.

“Stai benissimo, cara. Non hai nessuna malattia.” cominciò lei “Piuttosto hai ben altro”

“Che cosa?” domandò preoccupata la donna.

“La dea Yemaja* ti sorride cara... Aspetti un bambino” disse Mamma Odie sorridendo. Per un momento i suoi occhiali sembrarono brillare di gioia.

“Che cosa? Davvero?” domandò incredula Tiana, passandosi una mano sullo stomaco.

“Sì, ed è sano e forte” annunciò convinta l’anziana donna, poggiando con delicatezza sulla pancia della donna una mano rugosa.

“Naveen, hai sentito?” domandò Tiana voltandosi verso suo marito.

Quest’ultimo impallidì in mezzo secondo e, nella restante metà, cadde a terra svenuto.

 

“Sì che me lo ricordo: mi ha detto di stare attenta che tu non svenga di nuovo” disse lei.

“Io parlavo del bambino” protestò l’uomo “Ha detto che dovrai stare a riposo”

“Ed infatti starò a riposo… Quando avrò la pancia grossa come un cocomero” disse lei convinta, alzandosi e riprendendo il paniere.

“Naveen, sto bene. Per adesso posso continuare a fare la vita di sempre.” disse seria per poi sorridere “Vedrai, andrà tutto bene” finì carezzando la guancia di suo marito.

“Va bene, ma ti voglio accompagnare” disse lui togliendole nuovamente dalle mani il cestino, uscendo assieme alla moglie leggermente contrariata.

----------------------------------------------- 

“Io preferirei questo taglio; guarda, è più accurato ed ha velo e strascico lunghi… Sembra l’abito di una principessa” spiegò Katy, scorrendo il dito sull’immagine di un vestito da sposa bianco con la gonna ampia e gonfia.

“No, non mi piace. Guarda questo invece: è lungo e semplice, ed il velo è più corto” disse Emily puntando un’altra illustrazione con un vestito più sobrio.

“Ragazza, tu non ti puoi sposare con un vestituccio sobrio e triste… Ricordati che un giorno così non tornerà più” protestò Katy “Perciò ti dovrai agghindare con nastrini e merletti per il grande giorno”

“Ma non è triste, è semplicemente più sobrio… E poi lo sai che odio i nastri e i merletti!” protestò Emily.

“Dovrai essere bella come una principessa e come potrai esserlo se ti presenti con quel abitino così poco appariscente??” domandò Katy.

“Ti metterai nastri e merletti” annunciò la castana.

“No, mi metterò l’altro vestito” sentenziò la bionda, fissando l’amica con sguardo omicida.

“E invece no, ti metterai il vestito appariscente!” ribadì Katy.

“No! Quello semplice!” ribadì a sua volta Emily.

“Appariscente!”

“Semplice!”

“Appariscente!”

“Semplice!”

“EMERALD! COSA PREFERISCI??” domandarono in coro rivolgendosi all’amica che, intimorita dal battibecco delle amiche, era rimasta zitta e ferma al suo posto.

“Beh… Ecco… Oh che sciocca! Devo andare a fare la spesa!” disse dandosi un buffetto sulla fronte, fingendo incredulità.

Velocemente, sgusciò fuori dal pub e si avviò tranquillamente verso il mercato con il cestino tra le mani.

“Fiuuuu…” inspirò ed espirò profondamente, tranquillizzandosi “Che aria che tirava! Non potevo certo rispondere… Una delle due mi avrebbe uccisa!” pensò ad alta voce.

Ormai tranquillizzata, si avvicinò al banco della verdura per comprare qualche ortaggio.

Con la coda dell’occhio, notò che un gruppo di ragazzi la stava fissando.

Parlocchiavano tra di loro furtivi.

Emerald prese tranquilla la busta di carta con dentro la verdura e si avviò verso un altro banco.

Ma nel momento in cui passò vicinissima ai ragazzi, fece in tempo a scostarsi prima che uno di loro le potesse toccare il fondoschiena.

Senza dire una parola, Emerald tirò al ragazzo incriminato uno schiaffo decisamente molto forte.

“Cafone!” gli gridò la ragazza.

Il ragazzo, rimasto interdetto per alcuni secondi con la mano poggiata sulla guancia arrossata, la fissò con sguardo tagliente.

“Come osi? Lurida Sanguemisto!” la insultò afferrandole il polso della mano libera.

Nel divincolarsi, la ragazza fece cadere il sacchetto con la spesa.

Il ragazzo ne approfittò per pestare con il piede la busta, spiaccicandone il contenuto.

“E la prossima volta vedi di rispettarmi, cameriera!” disse spingendola a terra.

Emerald lo fissò con sguardo omicida, mentre si avviava verso il suo gruppo di amici.

Ad un tratto un ragazzo biondo le si avvicinò.

“Hey, tutto bene?” domandò tendendole la mano per aiutarla ad alzarsi.

“Sì…” rispose lei vagamente per poi fissare infastidita il sacchetto distrutto con all’interno la verdura rovinata.

“Dannazione” disse sottovoce.

“Non ti preoccupare, te li posso ricomprare io” si propose il ragazzo.

“No, non serve” disse lei scuotendo la testa.

“Ma dai. È il minimo che posso fare per scusarmi” insistette il biondo.

“Non mi serve la tua carità, grazie” disse lei, spolverandosi la gonna azzurra e riafferrando il paniere “e inoltre, non sei tu a doverti scusare” disse per poi tornarne verso il banco di verdura.

-----------------------------------------------

Dopo aver fatto la spesa, Emerald tornò verso il pub dove aveva lasciato le sue amiche.

Ma invece di trovarle sedute sole al tavolo, le trovò in compagnia di tre ragazzi.

Appena fu vicina, il gruppo andò verso di lei.

Oltre a Emily e Katy, Emerald riconobbe il fidanzato della bionda, Mark. Gli altri due non li conosceva.

“Emerald, che piacere rivederti” le sorrise Mark.

“Loro sono due miei amici venuti dalla Virginia per farmi da testimoni” spiegò indicando i due ragazzi alle sue spalle.

Uno aveva i capelli neri e la pelle altrettanto scura. L’altro invece era bianco di pelle e aveva i capelli biondi.

Emerald riconobbe subito quest’ultimo… Era il ragazzo del mercato!

“Molto piacere, mi chiamo William Darcy” disse lui tendendole una mano.

La ragazza ricambiò la stretta.

“Molto piacere, io sono Emerald Martin” si presentò accennando un sorriso.

“Emy, cara” la interruppe la bionda futura sposa “dobbiamo decidere il vestito anche per te e Katy. Sarete le mie damigelle d’onore” annunciò soddisfatta.

Emerald sorrise.

“D’accordo Emily. Sarò felice di essere una tua damigella… Ma niente cose frivole!” le ricordò.

Le ragazze si avviarono verso il tavolo, aprendo nuovamente il libro dei vestiti da cerimonia e discutendone ogni aspetto.

 

I ragazzi restarono in disparte per alcuni minuti.

“Hey, Will, è carina Katy, vero?” domandò il ragazzo moro, Bernie Laurent.

“Sì… ” annuì il biondo fissando Emerald “è davvero bella” finì sottovoce.

 

“Avete visto come sono carini??” domandò Katy alle amiche.

“E non solo” disse Emily “Sia Bernie che William provengono da famiglie molto ricche, sembra che siano promettenti uomini d’affari in Virginia” spiegò Emily sottovoce.

“Dobbiamo intanto scegliere i vestiti per la festa del giorno prima del matrimonio” spiegò Emerald.

“Ma ceeerto!” assentì Katy “Vediamo… Cosa possiamo indossare??”

Emerald guardò in direzione del trio maschile, ritrovandosi a fissare William. Distolse lo sguardo dopo alcuni istanti, tornando a conversare con le amiche.

 

A.A.:Allora? Che ne pensate?

Ad ogni modo, avrete notato un piccolissimo asterisco vicino alla parola "Yemaja", vero?? Bene. Allora spiego subito tutto.

Nel culto Vodoo (o Vudù), Yemaja è la dea protettrice delle donne, soprattutto di quelle in gravidanza.

E prima di salutarvi.... un grandissimo GRAZIE a Sachiyo per il commento e i complimenti. Sono felice di sapere che ti piacciano Emerald e (SOPRATTUTTO) il Dr.Facilier... eggià, ha fascino, devo ammetterlo, anch'io sono rimasta colpita da lui U____U

Al prossimo capitolo!! :D

 

Piccola Letty =]

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > La principessa e il ranocchio / Vai alla pagina dell'autore: Pseudonimo Letty