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Autore: Scarlett Rose    31/08/2011    2 recensioni
Restauro completato. Grazie per la pazienza!
Sequel di "Aspettami, non scappare!", anche se non è necessario averla letta per seguire questa fanfiction.
Siete convinti che il difficile sia dichiararsi a chi ci piace, ma che poi la strada sia tutta in discesa?
Ebbene, forse Marin ed Aiolia potrebbero non essere d'accordo! Una fanfiction dove l'Aquila ed il Leone dovranno affrontare i grattacapi di una relazione fra Saint e non solo. Ci saranno sorrisi, lacrime, combattimenti e ricongiungimenti. Se sei un Saint, puoi permetteri di amare?
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eagle Marin, Leo Aiolia, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Athena non aveva detto una parola da quando il Chrysos aveva avuto inizio, lasciando che a parlare fosse il Saint della Vergine.
“Come forse saprete,”aveva esordito il mio compagno d’armi, dopo un rapido riassunto della battaglia sostenuta da Marin contro Selene della Luna “a giorni io, Aiolia e Seiya saremmo partiti per un’ispezione in India. Siamo stati avvertiti del verificarsi di un insolito movimento di energia, identificabile solo con il tentativo di un Cosmo di liberarsi dalla sua prigionia.”.
Si fermò un attimo, volgendo il capo verso la nostra dea, che gli fece cenno di proseguire “Ebbene, il Cosmo non era stato identificato, fino a ieri sera, quando milady ha riconosciuto quello della regina delle Amazzoni, Ippolita.”
“Questo lo sappiamo già, vai avanti.”lo incitò Milo, impaziente. Repressi a malapena un sorriso, vedendo come Shaka riuscisse a fulminarlo, pur tenendo religiosamente serrati gli occhi.
Nessuno si era mai permesso di interrompere l’uomo più vicino agli dei, tuttavia era evidente che, per lo Scorpione, Shaka se la stava prendendo troppo comoda.
“Come stavo dicendo,”riprese lentamente il Saint della Sesta Casa “una volta che milady ha riconosciuto il Cosmo, il problema che si è posto è stato capire chi aveva aiutato la regina delle Amazzoni a risorgere.
C’è una parte di storia, non ufficiale, che pochi sanno.
In passato Ippolita, innamorata dell’eroe Eracle, e furente per essere stata da questi respinta, strinse un patto con Hades: avrebbe messo sé stessa ed il suo popolo al servizio del dio degli Inferi, in cambio di poteri che le permettessero di annientare l’eroe greco e di proteggersi dalla furia di suo padre, il sommo Zeus.”
“Ah, sì,”intervenne nuovamente Milo “se non sbaglio Zeus aveva proibito a chiunque di torcere un capello all’amato pargolo.”.
Shaka sembrava pronto ad usare su di lui il suo colpo più micidiale e volendo evitare di raccogliere i resti di Milo dalle pareti della sala, intervenni a mia volta dando voce ai pensieri dei presenti “Per quale motivo, però, Ippolita si è scatenata sul Santuario?”.
Il Gold Saint della Vergine ebbe, ed ancora non riesco a crederci, un attimo di esitazione.
A quel punto, intervenne la dea in persona “Hai fatto una giusta domanda, Aiolia. C’è un fatto poco noto ai più, accaduto al Santuario durante la battaglia, svoltasi due secoli or sono, contro Hades. Egli aveva fatto risorgere Ippolita ed il suo esercito, con il chiaro scopo di usarle come carne da cannone.”
“Esattamente com’è avvenuto ieri notte.”pensai, riportando subito l’attenzione ad Athena.
“Le uniche guerriere che costituivano un serio pericolo erano la regina stessa e le sue quattro Sorelle, un’elitè di Amazzoni particolarmente abile nell’arte bellica. Selene della Luna,evidentemente,apparteneva a questo gruppo ed anche colei che ha ferito la Silver Saint dell’Aquila.
Misero in seria difficoltà i Bronze Saint, ciò nonostante nulla poterono contro i Silver Saint di quell’epoca, che le annientarono.
La stessa regina fu uccisa da uno di quei valorosi guerrieri. a
Il mio timore”annunciò, guardandoci uno ad uno “è duplice. Non solo sono certa che la regina sia stata riportata in vita per spargere la guerra, ma temo anche che voglia vendetta.
Il bersaglio potrei non essere direttamente io, bensì i Silver Saint che ora sono al mio servizio.”.
Il silenzio calò nella sala.
Mu dell’Ariete si passò una mano sul mento “L’ipotesi regge.”ammise, fissando il pavimento di marmo, come per leggervi i segreti dell’Universo “Questo spiegherebbe perché non abbiano nemmeno tentato di avvicinarvi, la scorsa notte, e si siano accaniti nella zona del Santuario dove dimorano i Saint e la sacerdotesse di casta più bassa.”.
Nessuno mi fissò, però sapevo che tutti si aspettavano una mia reazione.
Ero scisso in due: una parte di me voleva correre all’ospedale e convincere Marin a rifugiarsi in un luogo sicuro, l’altra bramava di andare a cercare personalmente Ippolita e le sue allegre comari.
Mi schiarii la voce “Anche i Silver Saint di quest’epoca sono forti, ne converrete tutti.Tuttavia Mar…il Silver Saint dell’Aquila, è stata ridotta in fin di vita in pochi minuti. È possibile che chiunque abbia fatto risorgere le Amazzoni le abbia rese più forti?”
“Direi di sì. Anche il Cosmo di Ippolita, nell’istante in cui l’ho avvertito,mi è sembrato piuttosto forte.”ammise Athena “Dove vuoi arrivare, Aiolia?”
“Mia dea, non è forse plausibile che Ippolita sia stata fatta resuscitare con la promessa di ottenere vendetta, però dando in cambio qualcosa? E se quel “qualcosa” foste voi?”.
Ammetto che mi sentii vagamente insultato dallo sguardo sorpreso dei miei commilitoni, davanti al ragionamento che avevo appena esposto. Aldebaran incrociò le possenti braccia sul petto “Il Leone ha fatto una giusta riflessione. Non è detto che perché la scorsa notte non si siano avvicinati a voi, dea Athena, abbiano altri obbiettivi.”
“Giusto.”disse Milo, deciso “Non dobbiamo peccare di ingenuità. Non sarebbe il primo attentato alla vostra vita, dopotutto avevano eretto una barriera per isolare la Tredicesima Casa.”.
Athena annuì, rinforzando la presa sullo scettro di Nike “Tutte le vostre osservazioni sono giuste, miei Saint, però si tratta pur sempre di supposizioni.
La prima cosa da fare è accertare quanto prima l’identità di colui o colei che ha riportato in questo mondo Ippolita. Escludo si tratti di qualche seguace di Hades, ma è l’unica certezza che posso offrirvi. Poiché è tutto partito dall’India, dove erano conservate le spoglie di Ippolita, manterremo il programma: stanotte voi due, Shaka ed Aiolia, assieme a Seiya, partirete alla volta di Calcutta.
Là incontrerete il Silver Saint che ha dato per primo l’allarme e che vi guiderà fino al sepolcro della regina.”.
Si alzò in piedi, maestosa nonostante l’aspetto delicato “Vi ordino”scandì adagio, guardando specialmente me “di limitarvi ad indagare. Nel caso si arrivasse ad uno scontro, e solo in quel caso,”rimarcò “cercate di concluderlo il prima possibile e di tornare qui a fare rapporto.”.
“Agli ordini.”rispondemmo in coro io e Shaka, inchinandoci.
Athena annuì, poi il suo volto si ammorbidì “Aiolia, confido che Marin si stia riprendendo.”
“Sì, milady.”
“Ti prego, porgile i miei più sinceri auguri di pronta guarigione.”
“Lo farò certamente, milady, grazie per il Vostro interessamento.”.
La dea ci fissò “Il Chrysos Sinagein è concluso, avete licenza di andare, Gold Saint del Santuario di Athena.”.
Ci inginocchiammo, mentre lei usciva dalla sala con un lieve frusciare delle vesti immacolate.
Uscendo, Milo mi si affiancò “Ti toccherà fare il baby sitter a Seiya,però almeno tu puoi muoverti. Peccato che non ci sia un posto in più, nella vostra squadra.”
“Devi rimanere qui per la protezione di Athena. Non mi sembra poi così brutto, visto che Ippolita sembra gradire le Case dello Zodiaco.”.
Al pensiero di quella donna mi rabbuiai “Dobbiamo fermala quanto prima.”.
Quando arrivai all’ospedale trovai lo stesso dottore di quella mattina, intento a cambiare la flebo a Marin.
Possibile che fosse sempre nella sua stanza?,mi interrogai con un moto di irritazione. Fortunatamente si congedò subito, non senza avermi impartito il solito ordine di evitare di far stancare la paziente.
“Ah, nobile Aiolia.”mi chiamò, prima di chiudersi la porta alle spalle “La prego, non permetta mai, mai, mai a quel tale, Seiya, di mettere piede in ospedale se non accompagnato.”.
A quelle parole Marin scoppiò a ridere.
Non appena fummo soli, mi sedetti sulla solita sedia e intrecciai le dita con le sue “Cosa accidenti voleva dire?”.
Marin, con la mano libera, si sfilò la maschera, posandola sul comodino, gli occhi ancora accesi dalla risata di poco prima “Nulla,nulla. Sono passati a trovarmi Seiya e Shaina e lui si è comportato…da Seiya, ecco.”
“Lo sapevo!”sbuffai, esasperato “Comunque,”aggiunsi con finta noncuranza “quel dottore è davvero premuroso. Sembra che il suo turno non finisca mai, vero? È costantemente tra i piedi.”.
Non volevo certo esprimermi così brutalmente, ma ormai era fatta e mi toccò sorbirmi un’altra risata di Marin.
“Ti prego, non dirmi che sei geloso!”supplicò, sforzandosi di tornare seria.
Mi strinsi nelle spalle, sperando di non essere arrossito e lei mi serrò la mano con maggior forza “Sei proprio carino, così geloso. Comunque, non preoccuparti. Il dottore è sposato.”
“E tu come lo sai?”domandai, allarmato. Vuoi vedere che si era davvero interessata a lui?!
“Oh, gliel’ho chiesto. Non mi piace sedurre uomini liberi, preferisco la sfida…Aiolia, svegliati! Ha la fede al dito, perfino Seiya l’ha notato!”.
Quello era davvero il colmo!
Davanti a lei, puntualmente, il fiero, deciso e maturo Gold Saint del Leone diventava più goffo di un gattino appena nato.
La fissai negli occhi, sforzandomi di idre qualcosa di intelligente, o perlomeno di non troppo stupido. Toccò di nuovo a lei salvare la situazione “Aiolia, non è che…mi baceresti?”.

*
Marin sorrise, in risposta al sorriso di lui. Aiolia si chinò su di lei,lentamente,e la baciò con dolcezza, muovendo le labbra sulle sue come se avesse paura di farle male.
Quando fece per rialzarsi, l’Aquila gli posò una mano sulla guancia “Okay, adesso mi baceresti per davvero?”.
“Adesso va meglio.”dichiarò più tardi, un po’affannata, le guance colorite e gli occhi raggianti. Aiolia rimase seduto sul bordo del letto, dopo essersi tolto l’armatura ed averla spedita via Cosmo alla sua Casa. Le scostò una ciocca dal collo e le depose un bacio sulla fronte “Sembra che tu oggi stia meglio.”considerò, con una nota di malizia.
Marin sorrise di nuovo “Va molto meglio. Se continuo così, entro la fine della settimana sarò fuori di qui. E non dirmi di non avere fretta.”gli intimò, indicando con un cenno del capo la Meridiana.
Aiolia fissò i fuochi “Già, speravo di non vederla accesa così presto. Visto che siamo in discorso, stasera parto.”
“Vai in missione?”chiese Marin, usando inconsapevolmente il suo tono “professionale” da Saint “Sappiamo già chi ha portato in vita Ippolita?”.
“Non ancora. L’unica cosa certa è che qualche risposta si trova in India. Verrà anche Seiya,con me e Shaka.”
“Ah, allora sei riuscito a farti riammettere nelle squadra!”esclamò la fanciulla “Perché Athena ti aveva tolto dalla missione?”.
Aiolia scosse la testa “Voleva che stessi un po’ con te.”
“Cosa?!”esclamò lei, strabuzzando gli occhi dorati “Non dirmi che lei è al corrente…sa che…”
“Già, sa di noi due. Perché sei così sconvolta all’idea?”.
Marin reclinò il capo, mordicchiandosi le labbra “Non è che sia sconvolta…ma non mi va di riceve attenzioni particolari perché sto con te.”
“Tranquilla, in realtà l’ha fatto più per me che per te, non era un favoritismo, bensì una specie di regalo. È una lunga storia.”sospirò e Marin preferì lasciar cadere l’argomento, visto che ce n’era un altro ben più pressante.
“I corpi di quell’Amazzone e delle sue compagne sono stati seppelliti?”si informò.
“All’incirca. Quando li abbiamo fatti recuperare, ci siamo trovai in mano un mucchietto di polvere. Athena ha comunque fatto tutto ciò che era opportuno, per le loro spoglie.
Ah, la dea ti manda a dire che spera di vederti presto guarita.”
“È molto gentile da parte di milady ricordarsi di me, anche in un momento così critico.”sospirò Marin “A tal proposito, suppongo che con l’accensione della Meridiana sia stato indetto un Chrysos Sinagein. Puoi parlarmene? Com’ andata?”.
Marin vide Aiolia esitare, come se, cosa strana per il Leone, stesse scegliendo le parole. Forse non voleva offenderla dicendole brutalmente che, non essendo un Gold, non poteva metterla a parte di certe informazioni? Marin si affrettò a tranquillizzarlo in proposito, rassicurandolo che capiva pienamente “Volevo solo sapere se Athena ha scoperto cosa vogliono le Amazzoni da noi, ecco.”.
Aiolia le rispose dopo un istante “No, Athena non ne è ancora certa. È stato un Chrysos molto breve, giusto per organizzare un po’ di cose.”
“Quali cose?”chiese Marin, perplessa. Aiolia era agitato, sembrava quasi che…no, si rimproverò, non c’era motivo di pensare che il Leone cercasse di tenerle qualcosa nascosto!
Il Saint le sorrise, baciandole la mano che teneva tra le sue “Mi tocca risponderti “cose da Saint”.”
“E guarda caso,”fece lei, sarcastica “io sono un Saint.”
“Allora diciamo cose da “Gold Saint”. Non ti preoccupare, per ora, quando avremo più informazioni Athena le dirà a tutti. Intanto, fammi gli auguri per la mia missione in India. Come ha detto Milo, spenderò più energie per badare al Saint di Pegasus che in altro!”
“Ehi, non ti permettere!”esclamò la sacerdotessa, fingendosi offesa “Il mio ex-allievo è perfettamente in grado di farvi validamente da supporto. Anzi,”aggiunse,con un sorriso sornione “non sarebbe la prima volta che vi toglie le castagne dal fuoco.”.
Aiolia scoppiò a ridere, avvicinando il proprio volto a quello della giovane donna “Che lingua tagliente! Vediamo se riesco a zittirti.”.
Marin non abbassò lo sguardo “Puoi provarci.”concesse, mentre il profumo di lui le invadeva la mente, i polmoni, il cuore.
“Mmh, adoro le sfide.”mormorò  Aiolia, le loro labbra così vicine da permettere ai loro respiri di diventare uno solo.
“Ed io odio perdere.”bisbigliò l’Aquila, sfiorando le labbra di lui con le proprie.
Aiolia la strinse a sé, dimenticandosi di essere in un ospedale, scordandosi che in teoria lei era ferita e, alla fine, separandosene solo perché la mancanza di ossigeno l’aveva obbligato a farlo.
 
 
 
Se troverete errori di battitura, scusatemi, passerò a correggerli in un secondo momento, ora ho postato in fretta; causa pressanti impegni,mi manca il tempo di rivederlo in maniera certosina, perciò vi prego di pazientare,se qualcosa è sfuggito al mio controllo.
Clamaste: ehilà, rieccoti! Sono contenta di avere un’altra tua recensione e ancor di più di averti fatto ridere con le considerazioni botaniche di Aiolia. Purtroppo Athena non ha calcolato che i suoi Saint sono un po’ delle teste di legno, ma ehi!, noi li amiamo anche così, giusto?
Mi raccomando, vuoi una risposta alle tue domande? Davvero? Bè, allora continua a leggere questa fanfiction! Ciao!
  
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