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Autore: Serenity Moon    31/08/2011    13 recensioni
-No, ti prego, lasciala!- Ichigo lo bloccò giusto in tempo. Avvampò in viso quando lui le rivolse un'occhiata interrogativa e spiegò: -E' una canzone stupenda-. Poche parole. Poi distolse lo sguardo e sottovoce iniziò a cantare
'I love you more than I did before
And if today I don't see your face
Nothing's changed, no one can take your place
It gets harder every day
Say you love me more than you did before
And I'm sorry it's this way
But I'll be coming home I'll be coming home
and if you ask me I will stay
I will stay'
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Stay

 

 

I will stay!

 

 

Ryan respirava lentamente quasi avesse paura che il rumore dell'aria che usciva dai polmoni potesse svegliare la dolce creatura beatamente addormentata sul suo petto. Più la guardava più ne restava meravigliato. Non credeva possibile che tanta bellezza potesse esistere eppure eccola lì, le labbra carnose dischiuse, i capelli scarlatti scompigliati e le iridi color cioccolato nascoste dalle lunghe ciglia scure, Ichigo, la sua Ichigo (adesso aveva tutto il diritto di reclamarne il possesso personale) dormiva accanto a lui e per Ryan non esisteva altro. La stessa Venere non avrebbe mai potuto reggere il confronto contro la capricciosa ragazzina dai codini rossi e ora come ora sarebbe stato addirittura impossibile per la dea dell'Amore e della Bellezza entrare anche solo in competizione con lei. Per Ryan, Ichigo era stupenda, in quel momento più che mai.

Le accarezzò soavemente una guancia e le spostò una ciocca di capelli intervenuta ad oltraggiare il suo bel volto di bambina tranquilla intenta a giocare con le farfalle in uno dei verdeggianti prati dei suoi sogni.

Chissà se davvero stava sognando? E cosa la sua fantasia, da grande regista qual'era, aveva montato ed adesso le stava mostrando?

Le prese la mano che Ichigo aveva abbandonato sul suo addome e ne intrecciò le dita con le sue. Era stupefacente constatare come combaciassero perfettamente, quasi fossero state create sin dall'inizio per riempire gli spazi lasciati vuoti dall'altra. Se la portò alle labbra e con queste la sfiorò.

A quel tocco lieve Ichigo sussultò e strinse gli occhi. Poi, lentamente, i due caldi pezzi di cioccolato che le facevano da occhi videro la luce del mattino.

Fu sorpresa dal suono che arrivò alle sue orecchie. Era regolare, ma quanto di più lontano potesse esistere dal ticchettio fastidioso di una sveglia. Era pieno, scandiva il tempo con la precisione di un metronomo. Era confortante.

Era il battito rassicurante del cuore che con tanta fatica alla fine era riuscita a conquistare.

La rossa strinse a sua volta le dita attorno a quelle di Ryan ed in risposta a quel gesto il battito accelerò aprendo un sorriso sul volto di Ichigo.

-Hai il batticuore- sussurrò la ragazza divertita.

Ryan rise a sua volta ma non rispose.

-Buongiorno principessa- la salutò invece.

-Ciao- ancora quello di Ichigo fu soltanto un mormorio affievolito dal sonno.

-Ti ho svegliata? Perdonami- le disse accarezzandole i capelli e posandole un bacio leggero sulla chioma rosso scuro. Quanto gli piacevano i capelli di Ichigo! Avrebbe passato ore ad intrecciarglieli, scioglierli ed attorcigliarglieli di nuovo. Adorava ogni cosa di lei, tanto che a volte nemmeno lui si capacitava di quello che faceva.

-No, stavo sognando- sbadigliò la ragazza e con una mano si coprì la bocca.

-Allora doppie scuse. E dimmi, era un bel sogno?-.

Ichigo ci pensò su un attimo, poi fece una smorfia e con un sorriso sornione rispose.

-Neanche lontanamente paragonabile alla realtà- e gli fece l'occhiolino.

Ryan la guardò divertito. Non era la prima volta che riceveva una risposta del genere da Ichigo. Di nuovo, nel giro di pochi minuti, rise. Ci stava prendendo l'abitudine e la cosa lo spaventava non poco, ma si sentiva pronto a correre quel rischio. E' impossibile prevedere il futuro, quindi tanto vale godersi il presente senza farsi tanti problemi.

-Sei bellissima- le sussurrò sfiorandole con le labbra prima la fronte e poi un'altra volta il capo. Lei arrossì istantaneamente e nascose il viso nel lenzuolo. Il suono del cuore di Ryan le entrò di nuovo in corpo rasserenandola. Era una sensazione stupenda sentirlo così vicino, quasi fosse suo ed invece di essercene due sincronizzati al millisecondo, ce ne fosse uno solo a lavorare per entrambi, senza alcuna fatica.

-Smetterebbe di battere senza di te- le disse il biondo in maniera così naturale che Ichigo non ebbe nemmeno l'istinto di rabbrividire. Era normale. Ryan era suo e lei gli apparteneva, non poteva essere altrimenti.

Restarono stretti in quell'idillio per quelle che dovevano essere ore, ma ai due ragazzi sembrarono solo pochi minuti. Il tempo infrangeva tutte le sue leggi quando li trovava insieme.

-Che facciamo? Ci alziamo?- propose Ichigo finalmente sveglia.

-Per forza? Nessuno ci obbliga. Possiamo rimanere a letto per tutto il resto della settimana- si lamentò invece il biondo contrariamente alle sue abitudini.

-Vergogna! Da quant'è che sei diventato un pigrone?- Ichigo lo rimproverò. -Su, New York ci aspetta!- esclamò decisa, ma lo sbadiglio che concluse la frase non la rese per nulla convincente. Ridendo, tornò ad accasciarsi sul materasso morbido di fianco a Ryan.

-New York può aspettare tutto il tempo che vuole. C'è prima un'altra cosa che voglio fare- disse il ragazzo, nella voce una strana nota di mistero.

Si spostò sopra di lei, sorprendendola. Ichigo non capiva proprio che intenzioni avesse, ma non batté ciglio, rimase ferma dov'era a contemplare quanto fossero magnifici gli occhi azzurri del suo ragazzo, in quel momento illuminati da una luce che non gli aveva mai visto. C'era coraggio misto a trepidazione e desiderio. Un miscuglio strano ma che le piaceva molto.

Ryan le si avvicinò e premette le labbra su quelle di fragola di lei. Fu un tocco delicato ed incerto che fece rabbrividire Ichigo in un primo momento. Brivido che si trasformò in una vera e propria scossa elettrica che le percorse tutto il corpo quando Ryan approfondì il bacio. Automaticamente lei schiuse la bocca e gli permise di entrare. Le risultò naturale accogliere la sua lingua, come se lo avesse fatto da sempre. Era una sensazione stupenda. Non era mai stata baciata in quel modo ed era contenta di provare per la prima volta tutte quelle emozioni con Ryan.

Mettere fine a quel bacio fu una sofferenza per entrambi. Lo avevano desiderato così tanto che allontanarsi procurò una fitta di dolore ai loro cuori, già messi a dura prova dal battito impazzito.

-Okay. Dopo questa posso ufficialmente archiviare qualunque tipo di fiaba o sogno fantastico come una semplice barzelletta- si lasciò sfuggire Ichigo in una mezza risata che contagiò subito anche Ryan. Era una delle cose che adorava del loro rapporto: anche in passato, erano capaci di ridere di tutto.

Si alzarono, non del tutto convinti di poter affrontare la giornata, ma decisi almeno a provarci.

Ichigo si fermò davanti allo specchio finemente decorato appeso sulla parete che ospitava un tavolo da toeletta in stile Luigi XIV e rabbrividì. Si passò una mano fra i capelli disordinati cercando di ammansirli. Non le piaceva specchiarsi sapendo in che condizioni si trovava e per lo più dietro di lei c'era Ryan che la guardava con un cipiglio di soddisfazione che era tutto un spettacolo.

-Sono orribile- si lamentò come suo solito. -Sembro uno spolverino per la polvere-.

Ryan la raggiunse e da dietro le circondò i fianchi in un tenero abbraccio.

-Sei stupenda- le disse poggiandole un leggero bacio sulla spalla destra e quando alzò lo sguardo l'immagine che vide riflessa nello specchio lo fece rabbrividire. Ichigo se ne accorse. Poggiò le mani sulle braccia di lui ed avvicinò la testa. La sua fronte sfiorò la guancia del biondo.

-Ce la faremo- disse Ryan convinto delle sue parole.

-Ne sono più che sicura-.

Non era una promessa, né un giuramento solenne. Era solo un impegno da parte di entrambi a far funzionare le cose nella maniera migliore. Loro ce l'avrebbero messa tutta, poi il Futuro ed il Destino avrebbero fatto il loro corso.

 

Sciolto a malincuore l'abbraccio, i due ragazzi si separarono per darsi alle solite occupazioni della mattina.

Si erano addormentati ancora con i vestiti addosso e di conseguenza dovevano cambiarsi e darsi un contegno prima di scendere da Kyle che, di sotto, li aspettava con la tavola imbandita a festa per una della sue 'leggere' colazioni. Chissà che avrebbe pensato il loro amico se li avesse visti in quelle condizioni?

Non ci misero molto. Il solo pensiero di stare lontani l'uno dall'altra per troppo tempo li indisponeva così tanto che entrambi non impiegarono più di dieci minuti per essere pronti di tutto punto. Si ritrovarono davanti alla porta della camera di Ichigo che non erano ancora le otto, ma nessuno dei due aveva sonno. Si scambiarono un altro bacio delicato e dopo aver tratto un respiro profondo decisero che era ora di affrontare Kyle, tanto ci avrebbe messo poco a capire.

Sicuramente si era accorto che Ryan non aveva dormito nel proprio letto la notte passata e poteva avere pochi dubbi riguardanti la stanza in cui si era rifugiato, neanche fosse stupido.

-Ichigo?-.

A metà della rampa di scale che stavano scendendo fianco a fianco, Ryan la chiamò. Una domanda gli frullava in testa da un bel po' e non poteva più resistere. Doveva chiedere.

-Sì?-.

-Posso farti una domanda?- azzardò.

-Certo-.

-Perché quando sogni, al risveglio, dici sempre che la realtà è migliore?-.

Ichigo soffocò una risata che trasformò in un sorriso. Si voltò e con la franchezza di una bambina e la naturalezza di una donna innamorata gli rispose:

-Perché nei sogni siamo solo io e tu, mentre nella realtà siamo noi-.

Ryan rimase spiazzato da quella risposta che sembrava tratta da uno di quei film romantici che piacevano tanto a sua madre, ma era sicuro che dietro a quella spiccata sincerità non ci fosse niente di prestabilito o organizzato. Era semplicemente il modo di fare di Ichigo, dolce bimba da allietare con un morbido peluche.

-Ichigo- la chiamò di nuovo.

-Sì?-.

-Ti amo-.

Stavolta Ichigo rise davvero, felice come non era mai stata, perché sapeva che quelle non erano solo lettere, consonanti e vocali messe insieme a creare due parole belle, bellissime. Erano di più, molto di più. Erano sincere, sentite, vergini. Erano di Ryou Shirogane. Erano tutto.

Non rispose. Non a parole perlomeno. A Ryan comunque bastò quello sguardo ricolmo d'amore e devozione che Ichigo gli regalò e sapere che sarebbe stato solo suo e di nessun altro al mondo. Ichigo non avrebbe mai guardato nessuno come fece in quel momento col suo Ryou.

 

In cucina il buon Kyle canticchiava contento al tempo del timer del forno. Aveva deciso di preparare la torta preferita di Ryan così da addolcirlo un po' dopo la litigata che aveva avuto con la piccola Ichigo ed indurlo a comportarsi bene. Appena messo l'impasto a cuocere però era salito in camera del biondo per chiamarlo e non trovandolo era quasi scoppiato a ridere. Nel resto della casa non c'era, i mezzi di trasporto erano tutti al loro posto, due più due fa quattro anche a New York, insomma poco gli ci era voluto per capire che il suo amico si era rifugiato in una stanza ben precisa, da una rossina di sua conoscenza che aveva rischiato l'esaurimento nervoso per colpa della sua idiozia. Si sentì soddisfatto di Ryan quando aprendo cautamente la porta della stanza di Ichigo, li trovò profondamente addormentati e totalmente vestiti. La scena era troppo tenera persino per lui. Ichigo dormiva serena con la testa poggiata sul petto del biondo, i capelli scarlatti che disordinati lo ricoprivano interamente e lui la stringeva fra le braccia come se invece di una persona tenesse il tesoro più fragile e prezioso della sua vita. Oh, se non era amore quello!

Contemporaneamente, chiudendosi dietro la porta e tentando di evitare qualsiasi tipo di rumore, decise che avrebbe fatto finta di nulla e che la torta che cuoceva in forno da consolazione si sarebbe trasformata in un bel premio per entrambi.

 

Ichigo e Ryan arrivarono in cucina proprio mentre Kyle finiva di imbandire la tavola e scambiandosi un sorriso si sedettero l'uno vicino all'altra. Non ci volle molto perché il pasticcere capisse che finalmente i due piccioncini si erano decisi a formare una coppia, ci sarebbe arrivato anche senza l'aiuto offertogli dalla dolce scena che poco prima lo aveva allietato. Sarebbe bastato notare lo sguardo, che poteva solo definirsi adorante, di Ryan e l'assoluta serenità che illuminava gli occhi di Ichigo. Era come se si fosse creato un nuovo equilibrio, dove tutte le cose avevano preso il proprio posto incastonandosi perfettamente come tessere di un puzzle e adesso tutto avesse una luce diversa, migliore. La luce giusta.

-E allora? Cosa avete intenzione di fare oggi?- chiese Kyle assaporando l'ultimo boccone di torta. Era buonissima e ai ragazzi aveva fatto tanto piacere trovarla in tavola.

-Non saprei. Cosa ti va di fare, Ichigo?-.

La rossa fece spallucce. Erano a New York, c'era una quantità tale di cose da fare in quella magnifica città che era troppo difficile scegliere.

-Prima di tutto aiuto Akasaka-san ad ordinare la cucina. Dopo possiamo fare tutto quello che vuoi- gli rispose con un sorriso.

-Okay, vado ad inventarmi qualcosa-. Ryan si alzò, le posò un bacio sui capelli e si diresse verso le scale.

Ichigo lo accompagnò con lo sguardo fino a quando sparì dietro l'angolo della porta dopodiché si rimboccò le maniche e raggiunse al lavello Kyle che aveva già iniziato a lavare i piatti.

Ichigo canticchiava a bassa voce una canzoncina allegra sciacquando le stoviglie e Keiichirou dentro di sé esultava.

-Ti vedo contenta, Ichigo- le disse.

La ragazza annuì.

-Lo sono-.

La conversazione si spense così. Dopotutto non era imbarazzante stare in silenzio con Keiichirou. Era sempre stato una persona rispettosa dei sentimenti altrui e la sua tranquilla compagnia aveva un effetto lenitivo sulle pene della gente.

-Akasaka-san?-.

-Sì, Ichigo?-.

-Volevo dirti grazie-.

-E per cosa, Ichigo cara?-. Stava per scappargli di bocca il solito 'principessa' ma poi si ricordò che ormai davanti aveva una Regina, quella di Ryan e non poteva sminuirla. Con le parole che gli rivolse, non solo lo spiazzò, ma gli diede anche conferma di quanto si meritasse quel ruolo.

-Per esserti preso cura di Ryou quando io non potevo. Non lo hai mai abbandonato, gli hai sempre voluto bene e ti sei preso cura di lui. Non smetterò mai di ringraziarti per questo-.

Kyle ebbe bisogno di qualche secondo per assimilare quelle parole. Era vero, Ichigo era cresciuta, era maturata ed era diventata una donna, la donna di Ryan.

-E' stato un vero piacere per me- le disse soltanto col sorriso più dolce che potesse sfoderare. Era contento per il suo amico. Si meritava tanta pace dopo tutta la sofferenza che aveva dovuto sopportare.

-Posso chiederti una cosa io adesso, Ichigo?- azzardò il pasticcere. Sapeva che non erano affari suoi, ma doveva farlo.

-Certo-.

-Cos'hai intenzione di fare adesso? Intendo con il tuo ritorno in Giappone...- aggiunse per chiarire meglio alla ragazza i suoi dubbi. Prima o poi Ichigo sarebbe dovuta ripartire. Volevano mantenere una relazione a distanza? Dopo così poco tempo? Ce l'avrebbero fatta? O Ryan sarebbe tornato a Tokyo?

-In tutta sincerità, Akasaka-san, non lo so. Non voglio stare senza di Ryou nemmeno per un secondo, ma la mia famiglia è in Giappone. Non ne abbiamo parlato, però dentro di me so cosa fare. Se lui me lo chiedesse, io resterei-.

La vecchia Ichigo avrebbe guardato a terra mentre esponeva pensieri tanto sentiti, quella volta invece guardò il suo amico dritto negli occhi, con tutto il coraggio che aveva in corpo e con la determinazione che solo il grande amore per Ryou sapeva donarle.

-Andrà tutto bene-. Kyle non si sentì di aggiungere altro.

 

Ryou ricomparve in cucina giusto qualche secondo dopo che Kyle ed Ichigo avevano finito di pulire. Baciò dolcemente la sua ragazza sulle labbra e la esortò a sistemarsi. Aveva appena avuto un'idea geniale su come trascorrere la loro ennesima giornata newyorchese e non gli andava di perdere tempo.

Ichigo fu pronta a tempo di record. Ancora una volta presero l'auto, solo che stavolta invece del calmo e tranquillo Central Park si diressero un po' più fuori città, in una zona totalmente sconosciuta ad Ichigo.

Quando scesero dalla macchina la ragazza fu percorsa da un lungo brivido. Si trovavano all'ingresso di una grande zona verde, completamente ricoperta di erba sintetica, inframmezzata solo da delle stele di pietra, alcune più lucide, altre corrose dal tempo, sparpagliate apparentemente senza ordine.

Lapidi.

Ryou prese una titubante Ichigo per mano e la condusse oltre il cancello in ferro battuto che dava loro il benvenuto al 'New York Cemetery'.

-Vieni. Voglio presentarti delle persone- disse soltanto incamminandosi verso un punto ben preciso, nascosto dal fitto di un'inconsueta boscaglia.

Seguirono un sentiero poco praticato che portava ad un arco intrecciato di rose rosa da poco sbocciate, a creare un'atmosfera di pace.

-Le rose color dell'aurora. Le adorava- sussurrò il bel biondo cogliendone una e regalandola ad Ichigo che, sorpresa, la strinse delicatamente fra le dita e ne assaporò il dolce profumo.

Mormorò un grazie sommesso. Non capiva di preciso dove volesse andare a parare Ryou. Poi dopo qualche metro lo intravide. Nelle poche volte che ci aveva pensato se l'era immaginata come un mausoleo enorme tutto in marmo pregiato e decorato con sfarzo e onore. Invece quella che aveva davanti era una tomba semplicissima. Due nomi, una foto, un angelo con in mano una rosa. Sobria, ma la più bella e solenne che Ichigo avesse mai visto.

-Mamma, papà, lei è Ichigo. Ve ne ho parlato tanto, ricordate?-.

Non aveva paura di risultare pazzo agli occhi della stupenda ragazza che lo aveva accompagnato in quella strana ed insolita 'cerimonia'. L'aveva promesso tanto tempo fa a se stesso. Lei era l'unica che avrebbe portato in quel luogo, l'unica che avrebbe assistito a quel suo attimo di debolezza e d'amore profondo, tanto umano da averne timore.

Ichigo strinse più forte la mano di Ryou e poggiò la testolina rossa sulla spalla di lui. Adesso aveva capito, aveva compreso quanto fosse importante per lui quel gesto e si accorse che era lo stesso per lei. Era contenta che Ryou avesse scelto lei, solo lei, nessun'altra.

Si avvicinò alla statua dell'angelo inginocchiandosi ai suoi piedi per poter guardare meglio la foto che ritraeva i genitori di Ryou. Ora che ci pensava non li aveva mai visti, ma stavolta le sue fantasie non si erano distanziate tanto dalla realtà.

Kaze e Serena Shirogane la guardavano da dietro i tratti di una cornice d'argento con un'espressione piena d'amore e generosità. Lei era bellissima con i lunghi capelli color dell'oro e gli occhi blu come il cielo d'estate e lui, nonostante l'aria dello scienziato, aveva una profonda scintilla di allegria ad illuminargli lo sguardo in quel momento di grande gioia.

-Erano entrambi bellissimi. Ora capisco come sei potuto venir fuori tu- gli disse, di spalle mentre poggiava la bella rosa accanto alle lettere di rame che formavano il nome dei coniugi scomparsi ormai da anni. Anche se era un regalo era sicura che il suo Ryou non si sarebbe offeso.

Si alzò e lo raggiunse, posandogli le mani aperte sul petto ampio per poi stringersi a lui in un abbraccio che il biondo ricambiò senza riserve. La avvolse fra le sue braccia e la cullò come se fosse lei ad avere bisogno di forza.

-Grazie per avermi portata qui. Non potevi scegliere posto migliore- sussurrò Ichigo staccandosi per poterlo guardare negli occhi. Erano lucenti, belli come non mai. Risplendevano di gioia. Poche volte aveva visto Ryou così sereno.

-Ichigo, ascolta. Io devo dirti anche un'altra cosa-. Fece una pausa prima di continuare, giusto per prendere un po' di respiro. Ancora una volta non era facile.

-Che succede Ryou?-. La ragazza iniziò a sentirsi turbata. Cosa poteva esserci di così grave da interrompere quel momento così bello.

-Oggi, in cucina, ho sentito te e Kei parlare del nostro futuro. Ero nascosto dietro il pilastro della porta. Non era mia intenzione spiarvi, posso giurartelo, ma non ho potuto fare a meno di ascoltare-.

Ichigo si ritrovò contro la sua volontà a guardare a terra. Aveva sentito tutto. Le sue paure, i suoi dubbi, la sua volontà ferma di rimanere se lui glielo avesse chiesto...

'Ecco che ora mi rimanda a casa, quanto sono idiota!' pensò stringendo i pugni. Aveva rovinato tutto, come al suo solito, come solo lei sapeva fare.

-Ichigo, ascolta-. Ryou le si avvicinò. La prese dapprima per le spalle e poi pian piano risalì verso il volto che, era sicuro, presto sarebbe stato inondato dalle lacrime. Percorse una delle guance morbide col dorso della mano ed infine le prese il mento cercando di sollevarle il viso per poterla guardare negli occhi.

-Io non posso chiederti di restare. Non è questo il tuo posto, non è qui che devi crescere e vivere i tuoi giorni. Però posso chiederti di tornare in Giappone, a casa, con me-.

Ichigo lo guardò stupita. Tremava per l'emozione di quelle parole. Gli si gettò fra le braccia e Ryou d'istinto la strinse di nuovo a sé, con tutta l'intenzione di non lasciarla andare mai più.

-Torni a casa con me!-. Era un misto fra un'esultanza e una domanda incredula alla ricerca di una certezza.

-No, Ichigo, torniamo a casa, insieme, è diverso- disse calcando di più sul verbo al plurale, cosa che fece ridere di gusto la rossina, già in lacrime. Quel difetto proprio non era mai riuscita a correggerlo...

Rideva e piangeva in uno strano miscuglio di contentezza e incredulità.

-E staremo sempre insieme, vero Ryou?-.

-Sempre- assicurò il biondo baciandole il capo divertito da tanta genuinità. Era uno dei tanti motivi per cui amava la sua Ichigo, donna ma in fondo ancora un po' bambina.

-E' una promessa?-.

-No, amore. E' un giuramento solenne-.

Ichigo gli sorrise ed in punta di piedi raggiunse le labbra di Ryou che, impazienti, la incontrarono a metà strada per suggellare ufficialmente quel giuramento, davanti a due testimoni d'eccezione come mamma e papà che, sorridenti, li osservavano immortalati in un attimo eterno, sotto le ali di un angelo felice.

 

 

 

 

Beh, ragazze, che dire? Si conclude così Stay, questa fan fiction che ci ha fatto sognare, ridere e sì, anche piangere. Lo sapete, all'inizio non ero molto convinta ma col passare del tempo mi sono davvero innamorata di questa storia, è uno dei miei lavori migliori, adesso ne sono più che certa. Si sa, le cose non si costruiscono tutte in una volta, ci vuole tempo e impegno costante. Piano piano, un passo dopo l'altro Stay è diventata il simbolo di un grande amore, un amore che auguro a tutti di provare. Non è facile, ma fatelo. Innamoratevi e siate felici!

Volevo ringraziare tutti coloro che mi hanno seguita con tanto affetto durante questa avventura durata ben otto mesi, tutti quelli che non mi hanno mai abbandonata quando pensavo che il mondo mi stesse crollando addosso e che mi hanno aiutata ad uscire dalle macerie.

La mia Dajana, l'amica più preziosa che potessi sperare di avere. Sei fantastica, lo giuro e senza te certe volte sarei davvero persa. Ti voglio un mondo di bene tesoro mio!

Vale, conosciuta da poco, ma a cui voglio un bene immenso e con cui è talmente facile ridere anche quando l'umore è proprio nero che ormai mi è diventata indispensabile. Una piccola sorellina.

Suor Laura. Una suora, direte? Eh sì, ma di più, una vera amica su cui so di poter contare e che sa di avermi sempre al suo fianco anche solo con un piccolo pensiero. Non riuscirò mai a ringraziarla abbastanza!

Il mio Pu, forse non più così mio, ma che si è preso la parte più importante di me e mi ha donato un po' di lui, tra sbagli, litigate, chiarimenti, ma tanto, tanto affetto. Sarai sempre nel mio cuore, qualunque cosa accada.

A tutti gli altri che mi hanno sostenuta e mi hanno dimostrato la loro amicizia: Rita, Nicolina, Gaia, Irene, Marianna, Nadia. E poi ancora Phil, Derek, Will(anche se spesso e volentieri mi fa incavolare), Mary-Anne che non so ancora come fa a sopportarmi, ma lo fa e tanti altri.

Scusate se non faccio i nomi di tutti, ma sappiate che siete tutti nel mio cuore. E' bello grande :)

Ringrazio chi ha inserito Stay fra le seguite, le preferite e le ricordate.

Chi non ha fatto mancare il suo supporto con le recensioni:

Emiguggy: devo dire che me la sono un po' presa comoda anche grazie/a causa del tuo permesso, ahahahhah, spero di aver ripagato l'attesa. A me questo capitolo piace molto e puoi star sicura che Masaya non si intrometterà mai più. Ryou&Ichigo per sempre!!!Grazie di cuore per la tua presenza ed il tuo affetto, è bello sapere che ti sei affezionata così tanto. Spero di ritrovarti in futuro. Ti mando un grande bacio!

Stella94: Grazie, grazie e ancora grazie. Sono davvero contenta che ti sia piaciuto e anch'io non vedo l'ora di leggere qualche altra mia storia ahahahah, dovremo aspettare un po' ma spero che tu ci sarai ancora, un bacio!

Sweet96: Che carina che sei!! Sì Sakura è molto saggia, è una mamma ;) Credo fermamente in quelle parole e posso garantirti che quando troverai un ragazzo del genere allora sarà davvero quello giusto. Sono stracontenta che il capolavoro abbia soddisfatto e superato le tue aspettative. Queste sono soddisfazioni! Un grande bacio anche a te!

Elisa nico: ciao! E' bello sapere il tuo parere. Ho visto che mi segui con tanto affetto e per me è davvero un piacere. Spero questo capitolo ti abbia emozionata come l'altro. Un abbraccio enorme!

Ryanforever: uno dei miei tesori! Oh quanto ti voglio bene!!! Grazie per tutti i complimenti, ero tanto emozionata anche io mentre lo scrivevo. Non sai quanto ho invidiato Ichigo, che ragazza fortunata! C'è tanto amore in questa ff, tu lo sai bene e anche a me dispiace molto che si sia conclusa, l'avrei continuata in eterno, ma poi avrei oltrepassato la soglia del ridicolo. Meglio fermarci così e concederci di sognare un po' da noi. Un bacio, tesoro! A presto!

Selvaggia_Chan! Oh *_*, me tanto contentaaaaaa!!! Tu mi adori! Grazie non sai quanto mi fa piacere XD Diabete venuto? Hai resistito? Ho esagerato? Ti ho fatto aspettare un bel po' mi sa, ma mi auguro che ne sia valsa la pena. Un bacione!

Cincillà(io lo scrivo con l'accento XD): TU VUOI FARMI PIANGERE?!?!??! Amorina mia, che bello risentirti finalmente, riaverti di nuovo qui dopo tutto questo tempo. Mi sei mancata tanto, lo sai vero? E ora sei ritornata... Ti ringrazio tanto per queste parole così... così... non so definirle, stupende, fantastiche, meravigliose, come te! Ecco parole come te, così mi piace. Non avrei mai smesso di aspettarti e ti sarei venuta a bussare al portone di casa se non fossi tornata. Questo perché ti stimo tantissimo, sei brava, bravissima e sarebbe un vero peccato non far leggere a tutti le meraviglie che scrivi e come mi hai detto tu una volta, da brava paladina della giustizia non potevo permettere un simile misfatto. Senza di te Serenity non sarebbe mai esistita. Ti voglio un mondo di bene, piccola mia!

Euterpe_12: Tesoro mio! Tu mi commuovi. Che bello sapere che sono riuscita nel mio intento e che questa storia ti sia entrata nel cuore nonostante sia una bazzecola in confronto alle tue. Oddio penso ancora alla rivelazione di ieri! E' fantastico averti come amica e collaboratrice. Da domani saremo di nuovo in azione e ci sarà da divertirsi! Non vedo l'ora. Ti mando un bacio, ti abbraccio forte e ti urlo che ti voglio un mondo di bene, sei stupenda!

Raggiodisole90: ma perché ti faccio sempre piangere?? Spero almeno stavolta siano state lacrime di gioia! Grazie per tutto il tuo affetto, puoi star tranquilla che Masaya si farà gli affaracci suoi e Ryou ed Ichigo si ameranno per il resto dei loro giorni. Ti voglio bene anch'io. Un bacio.

Niky95: Io stronza? Io??? Nooooo!!! Niky mia io sono tremenda, cattiva e spietata auhauhauhauahauhu. Sarei stata capace di rovinare tutto con un bel colpo di scena, ma avevo promesso un bel lieto fine dopo tante storie taglia vene e ho voluto mantenere la parola anche se non è stato così semplice. Grazie a te di esserci sempre e in bocca a lupo per i tuoi progetti. Io per quel che posso ti seguirò. Un bacio anche a te!

 

Ho finito... Che strano pensare che è l'ultimo capitolo, ogni volta mi viene il magone a cliccare sulla casella 'completa'. Ma come si dice ad ogni inizio corrisponde una fine e ad una fine segue sempre un nuovo inizio!

Per l'appunto domani troverete il quarto capitolo di Beneath the surface, non mancate perché ci sarà di tutto e di più in questa fiction scritta con la mia adorata Euterpe_12. Vi aspetto lì, mi raccomando!

Per il resto... Arrivano le note dolenti.

Vi avevo anticipato che ho in mente il progetto di una nuova fan fiction, ed è così. Però sento il bisogno per un po' di staccare, di prendermi un po' di tempo e dedicarmi ad altre cose. Al mio libro prima di tutto che poverino piange abbandonato sulla mia scrivania, all'università, a Beneath the surface che merita il mio impegno fino in fondo, alla mia vita e a quello che verrà. La pubblicazione della nuova ff è quindi rimandata all'anno venturo possibilmente, ma non vi abbandonerò. Tornerò ogni tanto con qualche chicca tanto per tenervi compagnia e non farvi dimenticare di me. Forse scriverò anche su altri fandom chi lo sa, in ogni caso, ci sarò, come un piccolo fantasma, mi aggirerò per EFP. Non posso darvi date certe, magari la prossima settimana tenterò il suicidio e al contrario di quel che ho detto pubblicherò la nuova ff, boh! Per tenervi informati c'è la mia pagina su Facebook. Trovate l'indirizzo sul profilo di EFP e se volete aggiungete anche il mio profilo personale. Sarebbe un piacere per me e vi risponderò di sicuro.

Non mi resta che ringraziarvi ancora con tutto il cuore. Siete fantastici!

Come sempre baci, bacini, bacetti.

A presto la vostra... Serenity?


 

   
 
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