L’effetto che mi fai
CAPITOLO3:
Come sempre vi esorto a leggere i commenti autore dove troverete anche qualche anticipazione. Detto ciò cominciamo!
______________FUORI DALLA DEATHROOM________________________
(Maka): << Spero almeno che la tua casa si possa effettivamente chiamare tale >> dissi io. Mi divertivo a punzecchiarlo e sinceramente neanche ne capivo il motivo.
(Soul): << Ehi ehi cosa sono questi pregiudizi? Non sono mica un barbone sai? Un tipo cool come me non dormirebbe mai per strada >>
(Maka) : << D’accordo se lo dici tu >>risposi io poco convinta.
Le lezioni terminarono e i nostri protagonisti vennero  finalmente lasciati liberi.
(Black*Star): << Ragazzi che ne dite di giocare a basket? O avete forse paura che il dio vi stracci? Hahaha >>
(Kid) : << Per me non ci sono problemi l’importante è che il campo sia simmetrico >>
( Liz Patty) : << Noi ci siamo >>
(Soul): << Ragazzi oggi passo >>
(Black*Star): << Lo sapevo! La mia grandezza ti ha intimorito! >>
(Soul): << No idiota -.-‘ devo portare Maka a casa mia. Siamo diventati partner.>>
(Amici): << COSA?!? >>
(Maka): << Beh che c’è di strano? >> chiesi perplessa.
(Tsubaki): << Oh no niente, è solo che Soul ha sempre lavorato da solo rifiutando ogni maestro d’armi. >>
( Maka): << Quindi io sono la sua prima partner eh >> pensai
(Soul): << Forza andiamo >>
(Maka): << S-si però come facciamo ad arrivare a casa tua a piedi? >>
(Soul): << Oh, e chi ha mai parlato di andare a piedi >> disse ghignando
(Maka): Lo  guardai interrogativa.
(Soul): << Ora vedrai >> e con un sorrisetto si allontanò.
Cinque minuti dopo l’albino tornò  guidando una gran bella moto.  Il colore era tendente al rosso sangue.
(Maka): << E questa da dove sbuca? >>
(Soul): << E’ mia, comunque dai salta su >> disse porgendole il casco
(Maka): << Ma almeno sai guidarla? >> Non ebbi nemmeno il tempo di sentire la risposta che lui partì all’improvviso facendomi quasi cadere. << M-ma sei scemo? Per poco non cadevo! >>
(Soul): << Oh avanti non rompere, aggrappati a me piuttosto >>
(Maka): Cosi dicendo cinsi la sua vita. << Però!Anche se ha la maglietta si sentono i suoi addominali >>pensai e senza accorgermene arrossii lievemente.
Durante il tragitto nessuno dei due parlò poi, finalmente, dopo 20 minuti di viaggio giunsero a destinazione
(Soul): << Ecco siamo arrivati >>
(Maka): << D’accordo. Senti come facciamo per i miei bagagli? >> domandai
(Soul): << Oh per quelli non ti preoccupare li prendiamo domani >>
(Maka): Entrammo in casa e rimasi stupita dal mondo in cui era mantenuta: cosi ordinata, niente era fuori posto e l’arredamento si adattava benissimo all’ambiente. << E’ molto carina >> dissi
(Soul): << Vedi? Tu e i tuoi pregiudizi >> rispose ridacchiando
(Maka): E’ vero avevo proprio toppato, ma di certo non l’avrei mai ammesso.
<< Bene dov’è la mia stanza? >> mi limitai a dire.
(Soul) : << Dato che è ancora da sistemare oggi dormirai in camera mia >> rispose lui
(Maka): << Cioè n-noi dormiremo insieme >> chiesi tutta rossa in volto. Che mi stava succedendo?
Soul parve divertito dalla reazione della ragazza e cosi decise di stuzzicarla un altro po’.
(Soul): << Si perché? Che ci trovi di strano? >>
(Maka): << Oh no niente è solo che >>  cosa stavo facendo? Non mi era mai capitato di essere messa alle strette da un ragazzo e cosa ancor più grave non mi ero mai comportata da stupida e in quel momento lo sembravo davvero.
(Soul): << Se non ti va dimmelo tranquillamente eh >>
(Maka): << Si cioè no uffa non lo so! >> sbottai all’improvviso.
(Soul): << Hahahaha  baka scherzavo! Tu dormirai in camera mia e io starò sul divano >>
(Maka): Cosa? Mi aveva preso in giro? << Soul ? >> dissi io nel tono più calmo possibile
(Soul): << Si? Che c’è ? >> rispose lui mentre ancora rideva.
(Maka): MAKAAAAA-CHOP
(Soul): << Aia  ma che ho fatto? >>
(Maka): << Niente, mi andava >> risposi girandomi per nascondere il rossore.
Passarono svariate ore fino ad arrivare all’ora di cena.
(Maka): << Bene! E’ ora di cena che devo cucinare? >>
(Soul): << Lascia stare dato che sei appena arrivata oggi faccio io, però non farci l’abitudine eh >> disse sorridendo.
(Maka): << G-grazie sei gentile>> ricambiai il sorriso.
Passarono 25 minuti. Finalmente a tavola!
 (Maka): << Buon appetito! >>
(Soul): << Buon appetito! >>
(Maka): << Scemo si dice grazie altrettanto >>
(Soul): << Oh andiamo devi fare la secchiona pure a tavola? >>
(Maka): << MAKA-CHOP! >>
I due si guardarono e poi scoppiarono in una fragorosa risata
(Soul): << Questa tipa  è forte. Ma cosa dico? Questi pensieri sono molto poco fichi. >> pensò.
La cena terminò e i nostri giovani si dedicarono alle loro attività. Maka leggeva un libro e Soul..
(Maka): << Questo libro è davvero niente male >> dissi parlando da sola. << Continuiamo a leggere va >>
Stavo per tornare alla lettura quando udii una flebile melodia che pian piano cresceva d’intensità. Era strana ,la più strana che avessi  mai sentito tuttavia era la più bella; malinconica,triste,ma anche speranzosa, un misto di emozioni contrastanti racchiusi in quel brano. << Forse è questo che la rende cosi particolare >>pensai per poi tornare ad ascoltarla. << Dovrebbe provenire da un pianoforte. >> All’improvviso la melodia terminò e Soul scese le scale.
(Soul): << Allora, com’era?>>
(Maka): << Molto bella >> dissi semplicemente. << Allora era lui che suonava eh >> pensai
(Soul): << Avanti vieni con me >> rispose facendomi segno di seguirlo.
(Maka): << Chissà che vuole >> Salimmo le scale fino ad arrivare in camera di lui.
 (Soul): Sorrise poi riprese a parlare: <<  Su avanti entra  >>
(Maka):  Annuii e mi apprestai ad entrare. Nel farlo però in inciampai su una sedia li vicino e cadendo feci volare  tutti gli spartiti sulla scrivania li adiacente .<< Soul m-mi dispiace non volevo, è solo che non ho visto la sedia e.. >>non feci in tempo a finire la frase che lui poggiò il suo dito sulla mia bocca facendomi ammutolire. A quel gesto avvampai immediatamente.
(Soul): << Finalmente ti sei calmata eh >>
(Maka): << S-Soul scusami ancora >> dissi abbassando lo sguardo
(Soul): << Oh andiamo non è successo nulla >> rispose lui dolcemente.
(Maka): Rimasi ancora imbambolata a terra ripensando a quel gesto mentre lui risistemava i brani, poi tornando in me pensai: << Che è successo? >>
(Soul): << Sai quel pezzo l’ho composto a 9 anni, ha un grande valore affettivo >> cominciò.
(Maka): << Oh quindi suoni da molto tempo >>
(Soul): << Eh già >> rispose sorridendo poi indicò il letto. << Siediti pure lì >>
(Maka): Annuii debolmente.
(Soul): << Dimmi una cosa ,che genere di musica ti piace?>> domando lui a bruciapelo.
(Maka): << Rimasi stupita dall’entità della domanda però decisi di rispondere. << Adoro la musica classica, in particolare il brano “ Per Elisa” >>
(Soul): << Oh, hai proprio dei gusti raffinati >>
(Maka): <<  Già >> sorrisi.
(Soul): << Bene e cosi sia >>
(Maka):  Lo guardai senza capire fino a quando non ricominciò a suonare. Non ci credevo. Era proprio il brano di cui gli avevo parlato in attimo fa ; chiusi gli occhi e mi lasciai cullare da quella melodia suonata divinamente la quale non lasciava spazio alla libertà di pensiero. Poi tutto finì e io tornai alla realtà.
(Soul): << Allora? >>
(Maka): << Era bellissima>> sorrisi.
(Soul): << Ma che cazz mi è preso ? Non è da me suonare per una persona. E poi cos’era quella sensazione che ho quando sto vicino a lei  >>pensò, poi rivolgendosi alla ragazza disse: << E’ tardi, dovresti dormire >>tagliò corto
(Maka): << SI hai ragione, allora buonanotte >> dissi
(Soul): << Buonanotte Maka >> rispose lui apprestandosi a lasciare la stanza.
(Maka): Sorrisi di nuovo. << E’ la prima volta da quando sono qui che mi chiama per nome >> pensai. Mi misi al letto e mi rannicchiai sotto le coperte, quella notte faceva piuttosto freddo.
(Soul): << Quella sensazione, quella che ho provato prima; cos’era? C-che sia l’amore? >> pensò mentre si sistemava sul divano. Sorrise. <<  Fico >> dicendo cosi si addormentò.
(Maka): Affondai la testa nel cuscino. Ero stremata, questa giornata mi aveva portato via tutte le forze che avevo in corpo tuttavia era  stata molto bella. Le mie palpebre cominciarono a farsi pesanti e la stanchezza pervase il mio corpo, avrei potuto resistere soltanto un minuto di più prima di cadere in un sonno profondo.
<< Soul Eater Evans, è questo l’effetto che mi fai? >> bisbigliai per poi concedermi un meritato riposo.
 
COMMENTI AUTORE:  Leggendo varie fan fiction ho notato che il pezzo del piano è ricorrente e quindi avevo paura di risultare monotono,ma essendo anch’io pianista non ne ho potuto fare a meno. Ho cercato di fare quella parte il più originale possibile e spero vi sia piaciuta. Passando oltre… Nel prossimo capitolo i nostri protagonisti faranno un pic-nic .Voi vi chiederete un pic-nic  fuori DeathCity? Ò.ò ma se c’è il deserto! E invece no andranno da tutt’altra parte… se volete sapere cosa accadrà seguite il quarto capitolo intitolato: “Imprevisto fuori programma”
Grazie per avermi seguito fino ad ora. Come sempre qualche commento per sapere che ne pensate è ben accetto ! xD Ribadisco che accetto critiche consigli e complimenti. Alla prossima : ) Saluti by Scruff