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Autore: Lady_A    31/08/2011    2 recensioni
Salve,io sono Alessia e sono nuova qui.Ho deciso di scrivere una storia cambiando gli avvenimenti di The Vampire Diares.Sono cioè partita da un punto del telefilm e ho continuato cambiandolo a mio piacimento.Breve riassunto di quello che già dovreste sapere:Katherine è fuori dalla cripta e alloggia a casa Salvatore.
Elena:Voglio continuare la storia con il Delena quindi,ora Elena è confusa per quello che prova per entrambi i fratelli
Damon:Ama Elena anche se infatuato di Katherine,ma ormai è immune alle sue avance.
Stefan:Ama Elena come sempre ma...non voglio anticiparvi niente dovrete continuare a leggere per scoprire cosa accadrà.
Spero la storia sia di vostro gradimento e che la seguirete in tanti.Buona lettura :D
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Katherine Pierce, Stefan Salvatore
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Un pavimento duro sotto di lei.No,non un pavimento.Terreno,a giudicare dall’odore di terriccio.Si,terreno.Era stesa su un campo? Come si era ritrovata lì?L’ultima cosa che ricordava era un dolore lacinante alla nuca e poi…il buio totale. Con,ancora,gli occhi chiusi Elena portò una mano dietro la testa.Eccolo lì.Un bernoccolo ancora sensibile al tocco. Di scatto aprì gli occhi.Nero.Un nero punteggiato di luci,davanti ai suoi occhi.Stelle.Ora ne aveva la conferma.Si trovava all’aperto.Così come aveva aperto gli occhi, pochi istanti prima,si mise a sedere.Era circondata da alberi.Alberi a destra,A sinistra.Davanti e dietro di lei.Bosco.O nella migliore delle ipotesi una radura. “Ben svegliata,mia dolce Elena” Una voce.Dove aveva già sentito quella voce?I suoi occhi azzurri cristallini gli fornirono la risposta.Klaus.Cercò di alzarsi ma la vista di qualcosa impedì i suoi movimenti.Una mano.Un braccio.Qualcuno.Voltò la testa lentamente,fino a intercettare il viso della persona a cui apparteneva quel braccio.No,non poteva crederci,non riusciva a crederci.Lei no. “Cosa le hai fatto?Mi avevi dato la tua parola che non avresti fatto del male a nessuno di loro” La vista di Jenna,distesa a terra,apparentemente morta l’aveva spiazzata.Un dolore lacinante al petto la colpì all’improvviso.Non poteva essere morta.Non voleva che fosse morta. “Calma,mia cara.Tu definisci “Del male” quello che le ho fatto?Io lo considererei una benedizione.Un occasione di rendersi utile…Tranquilla,non è morta.Per ora” aggiunse in risposta alle lacrime che si stavano affacciando agli occhi della ragazza “Cosa intendi con per ora?” “Guarda tu stessa” L’ibrido indicava il corpo senza vita della zia,ma quando Elena si voltò non era più tanto senza vita.Come poteva essere che si fosse alzata a sedere?La risposta si fece largo nella sua mente prima ancora che avesse finito di formulare la domanda.Un vampiro.Era diventata una vampiro. “Perché…?” Ma ancora una volta il suo cervello era arrivato alla conclusione molto prima “NO” era quasi un urlo. “Nessuno di loro doveva essere coinvolto.Mi hai dato la tua parola” “Ah,ti correggo:nessuno della tua famiglia doveva essere coinvolto.Lei non è sangue del tuo sangue” Elena scuoteva la testa in modo spasmodico,non aveva dato tanto peso alle sue parole.Le era bastata la garanzia che i suoi familiari fossero al sicuro. “Elena..cosa..?” una voce flebile arrivò dalla sua destra. “Zia Jenna,mi dispiace,mi dispiace tanto.Nessuno di voi doveva farsi del male,non avrei mai pensato..” “Basta con questi sentimentalismi,diamo il via alle danze” a queste parole,uno,due,tre cerchi di fuoco si levarono intorno alle loro figure.Un attimo.Tre?Con lo sguardo seguì la colonna di fuoco che delimitava il terzo cerchio,all’interno una figura rannicchiata emetteva flebili lamenti.Ovvio.La doppelganger.Un vampiro.E un lupo mannaro.Non riusciva a sopportare tutto questo.Era troppo.Senza nemmeno rendersene conto,si abbandonò al beato oblio provocato dalla perdita dei sensi. Al suo risveglio qualcosa era cambiato.I cerchi di fuoco erano scomparsi.Due corpi giacevano distesi a terra,esanimi.Senza vita. “NO” il suo grido lacerò l’aria quando si rese conto di a chi apparteneva il secondo corpo.Non provava un dolore simile dalla perdita dei suoi genitori.Non era pronta a provarlo di nuovo.Lacrime sgorgarono dai suoi occhi e scesero lungo le guance. “Su,mia cara,non è tanto brutto come sembra se consideri che stai per raggiungerla” Voltò il capo così in fretta da farlo dolere.Klaus avanzava a passo deciso verso di lei,un ghigno sfigurava i bei lineamenti,macchiandoli di una gioia selvaggia,di un trionfo raggiunto.Era finita.L’aveva sempre saputo.Sapeva che sarebbe morta.Eppure fino all’ultimo momento non aveva fatto che sperare che fosse tutto un sogno,che si sarebbe svegliata nel suo letto,al sicuro. No.Quella era la dura realtà e doveva accettarla o non avrebbe trovato il coraggio di affrontarla.A passo malfermo si alzò.L’avrebbe affrontato in piedi. “Ti sarò eternamente grato per questo” Lei non gli rispose,era sicura che la sua voce avrebbe tremato se solo l’avesse fatto. Sentiva la sua mano sul collo,scostarle via i capelli,accarezzarle la giugulare.Tempo pochi minuti e sarebbe tutto finito.Forse c’era qualcosa di positivo,non avrebbe dovuto affrontare la morte di Jenna,il dolore di Jeremy,quello di Alaric,false parole di conforto.Si,forse era meglio così. “Non così in fretta Klaus” Quella voce.Doveva essere tutto frutto della sua immaginazione.La paura le stava provocando allucinazioni. “Già,perché nessuno ha pensato ad invitarci?” Il suo cervello stava lavorando per renderle la morte più piacevole?Più indolore? Ma la vista delle due persone che l’avevano messa sempre al di sopra di tutto la convinse che non stava sognando.Non era un allucinazione.Stefan e Damon erano lì. “Ma guarda un po’ chi c’è qui.Re Artù e Sir Lancillotto.Quale onore” La voce di Klaus le giunse forte e chiare all’orecchio “Ho sempre trovato Artù un tipo banale,lui e quella sua spada.Non sapete che arie che si dava.Ma devo dire che la sua versione moderna è molto meglio” “Cosa diavolo ci fate,qui?” Qualcun altro aveva parlato,solo qualche secondo dopo Elena si rese conto di essere stata proprio lei a farlo.A quelle parole gli occhi di Damon trovarono i suoi in un intimità senza parole.I suoi occhi mandavano scintille ma non riusciva a nascondere perfettamente la paura.La paura di perderla. Quell’attimo era durato pochi secondi perché il vampiro era tornato a rivolgere la sua attenzione all’Originario. “Risparmiaci la tue storielle del passato e lascia andare Elena” “Andate via.Non voglio essere salvata” “L’avete sentita,no?” “Elena dì un’altra cosa del genere e una volta salvata ti confino in casa a vita” Le voci si susseguivano nella sua testa.Si rincorrevano una dietro l’altra.Non potevano farla semplicemente finita? “Sapete…forse non è necessario che la nostra piccola Elena qui muoia” “Cosa intendi dire?” Questa volta era stato Stefan a parlare. “Mi spiego meglio.Certo,il sangue della doppelganger è essenziale per il rituale,ma non la sua morte..” “Non diventerà mai un vampiro” “Non intendevo questo.Vedete,posseggo un elisir che le consentirà di tornare in vita,e deve berlo esattamente alla fine del rituale” “E tu cosa ci guadagni?” “L’aver fatto una buona azione.Un posto in paradiso….Te,Stefan” “Non capisco” la voce di Damon era a stento controllata. “Che ne dici di un viaggetto con me?Io do l’elisir alla tua dolce ex e tu ti unisci a me.Lasceremo questa città” “Verrò io” Elena non credeva alle sue parole,Damon si era offerto a Klaus,così senza batter ciglio.Stefan d’altro canto si era irrigidito,la proposta l’aveva spiazzato. “Credo che Katerina preferisca la compagnia del nostro caro Stefan,e ad essere sincero anche io” A queste parole seguì un silenzio carico di tensione,ma senz’altro avevano ache riportato la parola a Stefan. “Katherine?Cosa c’entra Katherine?” Elena riusciva a leggere il terrore nei suoi occhi.Aveva sottovalutato l’amore di Stefan per la sua antenata.Non riusciva a capire perché le aveva dato tanto fastidio,in fondo anche lei si era scoperta innamorata di Damon. “Katerina..” il modo in cui aveva indugiato sul nome era percettibile “…è attualmente soggiogata a restare in quell’auto al confine della radura…Ah-ah-ah io non mi muoverei da lì.Ci metterei un nanosecondo ad arrivare all’auto prima di te e strapparle il cuore.E noi non vogliamo questo,vero Stefan?” Era in trappola,doveva scegliere,salvare la propria libertà o la vita di Elena?Dipendeva tutto da lui e sapeva che c’era un’unica risposta giusta.La sola risposta che avrebbe salvato la vita di Elena e avrebbe lasciato illeso suo fratello…ma Katherine?Beh,non poteva far altro che assisterla in quel viaggio con Klaus,sperando di tenerlo alla larga da lei. Damon parve leggergli in faccia la sua risposta,perché mormorò un “No” appena percepibile anche all’orecchio vampiro. “No” ripetè più forte “..Stefan non puoi ascoltarlo,non puoi arrenderti a lui così.Possiamo batterlo,insieme possiamo farcela.Non vedi che sta cercando un modo per non affrontarci in modo diretto?E tu stai facendo esattamente…” “Non sto facendo quello che lui vuole,Damon.Lo sai anche tu,non c’è altro modo.E’ un originario come pensi di sconfiggerlo se nemmeno il pugnale e la polvere di quercia bianca ha funzionato?” “Troveremo un modo” il tono del fretello maggiore era disperato. “Io l’ho già trovato,mi dispiace Damon” detto questo si rivolse a Klaus,che stava seguendo lo scambio di battute con interesse “Accetto la tua proposta” Il tempo di un battito cardiaco e il buio lo avvolse.Seppe, non sapendo come,che era finita.
  
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